|
|
|
|
|
|
Questo
è il tracciato complessivo dell'intero
percorso che in effetti è composto da tre
distinti tracciati: La Valle di Ledro sino a
Biacesa - Il percorso della vecchia strada del
Ponale fino a Riva del Garda e poi da Torbole la
Ciclopedonale del Fiume Sarca dove noi abbiamo
deviato poco prima di Pietramurata verso il lago di
Cavedine. Il Sito di
"bellitaliainbici" può contenere
collegamenti a Siti Web di terze parti mantenuti da
altri. I collegamenti a tali siti Web di terze
parti vengono forniti per motivi di
praticità; tali collegamenti come ad
esempio: per le mappe dei percorsi o dei video
caricati da "bellitaliainbici" non costituiscono un
approvazione di altri contenuti presenti su tali
Siti di cui "bellitaliainbici" non è
responsabile sia per il contenuto o l'accuratezza
dei materiali ivi presenti o le prassi di
riservatezza di tali terze parti. L'accesso ai siti
Web di terze parti collegati è interamente a
rischio dell'utente.
Ho
deciso di suddividere il percorso di 42km, come
informazioni e relative fotografie, in due parti:
La prima dal Lago di Ledro a Riva del Garda
trattato nella prima
parte
, mentre in questo report è la seconda parte
riguardante la Ciclabile del Fiume Sarca fino al
Lago di Cavedine Vista
la lunghezza del percorso completo di 82km a/r,
intendo dal lago di Ledro al Lago di Cavedine e la
presenza di ripide salite fino al 20%, lo consiglio
a persone ben allenate a questi tipi di percorsi.
Per quanto riguarda questa tratta: Riva del Garda -
Lago di Cavedine e ritorno, c'è qualche
strappo ripido da superare e da tener conto che al
mattino e al pomeriggio c'è un costante
vento contro. Ci
si trova in montagna in zone ricche di acque per
cui le fontane sono molto diffuse. Assolutamente
bici MTB front o meglio ancora biammortizzate e
dotate di buon impianto frenante. Cambio efficiente
e rapporti tali da poter superare rampe al
20%. Questo per
l'intero percorso, mentre per la ciclabile del
fiume Sarca trattata in questo report può
andare bene anche una bici da corsa o da trekking
basta che abbiano un cambio adatto per affrontare
strappi abbastanza ripidi e relativi freni
funzionanti.
|
||||
La Ciclopedonale
del fiume Sarca Questa
pista Ciclopedonale a partire da Torbole affianca
sul lato dx orografico il fiume Sarca,
attraversando paesi e campi coltivati a frutta,
vite e ulivi. Riprendiamo
ciò che abbiamo sospeso nel report della
Prima Parte, ripartendo da Riva del Garda. Questa
è la zona centrale che si trova arrivando
dalla Gardesana dopo aver fatto la Ciclopedonale
del Ponale. Roby mi sta
aspettando, visto che non conosce il percorso, in
verità nemmeno io, ho qualche traccia sul
GPS ma a partire da Torbole, comunque la cosa
più logica è stata seguire la
passeggiata lungo lago. Passiamo
davanti al castello ora adibito a museo Riva del
Garda è sempre stata una zona turistica
preferita dai turisti Tedeschi - Austriaci -
Olandesi e di fatto il 90% di chi si incontra
è straniero, soprattutto in bici! Quindi
seguendo il lungo lago passiamo fra giardini e
parchi A
metà settembre pur essendoci il sole non
è più stagione di bagni nel lago e le
piattaforme a lago sono invece prese in prestito
dagli uccelli. A Riva del
Garda ci sono un paio di torrenti che si gettano
nel lago e sono il torrente Albola e il
Varrone e i ponti
in legno servono appunto a scavalcare i torrenti
che sfociano a lago Riva del
Garda oltre che godere di un clima temperato
è famosa per i suoi venti costanti che si
invertono durante il corso della giornata,
favorendo così la pratica della vela sia in
barca che in wind surf o kay surf. L'impulso
maggiore è stato dato anche dal fatto che la
navigazione a motore è vietata nello
specchio d'acqua della Regione Trentino.
Tutte
queste prerogative fanno si che qui è la
patria della vela e lo dimostrano anche le numerose
e famose regate veliche che si svolgono sul
lago. Arrivati in
questo punto occorre attraversare il parcheggio e
dirigersi verso la strada che sale verso il tunnel
per Torbole Davanti
alla galleria si svolta a dx. I cartelli bianchi
che si vedono sono quelli che indicano le
destinazioni della ciclabile. Ecco un
esempio di come potrebbero essere fatti i cartelli
per indicare il percorso, li ho ricostruiti sulla
base di quelli trovati sulla ciclabile della
Valtenesi. Qui la
ciclabile aggira il monte Brione, caratteristico
per la sua curvatura ad arco, e si procede verso
Torbole. Giunti nei
pressi della foce del Sarca si prosegue in
ciclabile lungo la sponda dx. Questo è il
ponte ciclabile che porta a Torbole. Noi
proseguiamo diritti e poi in questo punto scendendo
lungo l'argine in direzione Sarche 23,9km
Si procede
con un bel tratto affiancato da oleandri Il corso
del Sarca ogni tanto presenta alcuni
salti Ciclopedonale
che risulta sempre frequentata, qui siamo in vista
di Arco Proprio in
centro alla foto la rupe che sovrasta Arco e che
ospita il castello. Nella piana meleti e
vigneti Lo spuntone
di roccia e il castello con le rocche Giunti ad
Arco la Ciclopedonale affianca il centro
sportivo Il
contrasto, siamo in nord Italia e ci accolgono
delle palme, questo fa capire il clima che si gode
quassù, del resto ci sono anche gli ulivi
per cui.. Ad Arco
seguendo i segnali dopo il centro sportivo, vi
indirizzeranno verso il centro per poi ridiscendere
lungo la statale in questo punto dove si riprende
il percorso lungo il Sarca. Qui il segnale con la
freccia è corretto come forma ed
indicazioni, ma sarebbe meglio adottare lo sfondo
marrone. Lasciato
Arco alle spalle, si prosegue sino ad incontrare un
ponte che si intravede sullo sfondo Si
attraversa il ponte che è ciclopedonale
andando sulla sponda sx del Sarca
Qui invece
una vista verso nord, sulla dx si vede la ciclabile
E
guardandosi alle spalle dal ponte si vede la rocca
in cima alla rupe Si prosegue
superando Ceniga e arrivando a Dro, un piccolo
borgo di 4.000 abitanti e famoso per le rinomate
prugne e il Vin Santo. Nella foto a sx la chiesa
sconsacrata dei S.S. Sisino, Martirio e Alessandro
e a fianco la chiesa Barocca di S. Antonio. Dro
è il centro più antico della valle
del Sarca Si procede
fra i vigneti, con ancora grappoli d'uva
appesi.
In alto
sulla destra della valle dopo Dro si vede il
Castello medievale di Drena, costruito a difesa
della gola del rio Salgoni della valle del fiume
Sarca e più in su verso nord del lago di
Cavedine Rocce a
strapiombo sul Sarca ripide ed adatte alle
arrampicate. C'è
chi sale e chi scende sulla Ciclopedonale e spesso
di carrelli che portano le bestiole al seguito o i
bambini se ne incontrano. E a dire il
vero ammiro queste persone perché poco
più avanti dovranno affrontare una ripida
salita, ma credo che dovranno arrendersi e scendere
a piedi e spingere, magari aiutati dagli
altri! Arrivati a
questo bivio nei pressi di Pietramurata, di cui si
intravede il campanile, ci dirigiamo diritti verso
le indicazioni per il lago di Cavedine. Se si
andasse verso Pietramurata poi a seguire si
arriverebbe a Sarche poi al lago di Toblino e Santa
Massenza. affrontiamo
una serie di ponti che passano sugli immissari del
lago di Cavedine Un altro
ponte, c'è di bello che almeno i ponti sono
strutturati alla stessa maniera, giusto per dare
una continuità al progetto della
Ciclopedonale.
Finalmente
si arriva ad intravedere il lago Ed ecco il
lago di Cavedine visto da Nord. Questo lago assieme
al lago di Toblino e di Santa Massenza posti
più a nord fanno parte della Valle dei
Laghi. Una breve
sosta pranzo e subito dopo intraprendiamo il
ritorno alla base al lago di Ledro, sino a qui sono
41km altrettanti per il ritorno Ripassiamo
sul ponte del affluente Rimone che si getta nel
lago di Cavedine. Si tratta di un canale
artificiale che collega anche i laghi di Toblino e
Santa Massenza ma solo per uno scopo di
sfruttamento idroelettrico. E' il primo
pomeriggio stiamo procedendo verso sud, cambia la
luce che fa variare il paesaggio e cambia il vento
che lo abbiamo ancora contrario. Essendo una
valle temperata dove le acque del lago raramente
gelano d'inverno, nelle sue morte si diffondono le
canne palustri e i cosiddetti "masagat-tifa-mazza
sorda- coda di gatto" fam. Typhaceae Vigneti,
meleti e ripide pareti di rocce sono il contorno a
questa Ciclopedonale del Sarca Arriviamo
ancora in prossimità di Pietramurata che si
scorge sulla dx Si
attraversano anche porzioni di boschi La resa!
Sugli strappi ripidi molti gettano la spugna e per
non farsi venire un infarto scendono e spingono la
bici e fanno bene. Si ritorna
a valle e il più delle volte lo stesso
percorso fatto a ritroso cambia aspetto e si
possono vedere particolari che all'andata in salita
non hai visto. A Dro la
luce differente del pomeriggio mi fa scattare
ancora una foto alla chiesa sconsacrata e con
accanto le palme! Un rapido
passaggio per la strada principale e via verso Riva
del Garda
L'inconfondibile
rupe con la torre di vedetta di Arco appare in
lontananza Giunti a
Riva del Garda in un attimo il meteo cambia e le
nuvole coprono il sole che c'era fino a qualche
minuto prima. Questa
volta non commettiamo l'errore dell'andata che poi
a dire il vero non è stato un nostro errore
ma la mancanza di cartelli adeguati. Giunti nel
punto sottostante della ponale, in corrispondenza
del bivio dopo l'ultima sbarra salendo da Riva del
Garda, svoltiamo a dx prendendo la strada a
tornanti che sale verso la Valle di Ledro. Ovvero
la vecchia strada del Ponale che avremmo dovuto
percorrere anche in discesa. Dalla
strada si può vedere la cascata del
Ponale Salendo
ancora, più avanti, scorgiamo la strada che
passa sul ponte della gola del Ponale e che a dx
sale verso Pregasina, dove poco più avanti
si collega al sentiero scosceso che scende dalla
Valle di Ledro e che noi abbiamo fatto per sbaglio
al mattino. Chiaro che
se al mattino ci fossero stati dei cartelli che
indicavano questa vecchia strada del Ponale,
sarebbe stato molto meglio fare la
discesa! La vecchia
strada del Ponale sbuca a fianco del tunnel che
collega ora la Val di Ledro a Riva del
Garda. Purtroppo
non esiste uno straccio di attraversamento
ciclopedonale ne una corsia evidenziata a terra e
riservata ai Ciclo - Pedoni per cui occorre fare la
massima attenzione nell'attraversare la
statale. Si arriva
poi a questi cartelli che indicano il bivio da
prendere come direzione consigliata. Anche qui
devo fare delle segnalazioni: 1) A mio
avviso Mountain&Garda Bike può dire
tutto e niente ad un ciclista privo di cartine
specifiche che richiamino questa sigla. 2)
Direzione consigliata è un generico che
sarebbe meglio che indicasse sotto almeno in che
direzione ci indirizza. 3) Il
cartello grande, come già spiegato nella
prima parte, indica "Percorso Consigliato" e poi
sotto ne elenca ben 5 differenti, forse era il caso
di scrivere "Percorsi Consigliati" . Io stesso,
conoscendo ancora poco la zona, capivo che Tremalzo
era l'ultima meta e il lago d'Ampola la
località precedente, ma non mi capacitavo di
dove il cartello mi volesse indirizzare verso
Leano- Vil e Concei-Trat per giungere al Passo
Tremalzo. Sarò ottuso ma io l'Italiano lo
interpreto a questo modo. Non
d'ultimo, in seguito munito di cartina molto
dettagliata e gentilmente fornitami e cercando la
Val Concei non l'ho trovata! Quindi se
sono rimasto disorientato io figuriamoci un turista
straniero! Eccoci
ritornati al famoso bivio della mattina dove non
abbiamo trovato il cartello per prendere la vecchia
Strada del Ponale. In pratica
noi ora siamo scesi dalla curva dopo aver fatto la
deviazione consigliata arrivando qui. In
mattinata invece abbiamo proseguito lungo la strada
in discesa seguendo la direzione Garda, l'unica
disponibile, mentre chiaramente occorreva risalire
la curva, arrivare allo stop e svoltare a dx verso
la direzione di Riva del Garda e prima del tunnel
andare a dx per la Vecchia Ponale. Semplice,
ma se mancano i cartelli uno non se li può
inventare! Anche in
questo punto viene ripetuto il cartello marrone
già visto sopra e che va
corretto! Prendiamo
la sterrata che ci porta in Val di Ledro, ormai il
sole sta per abdicare alla sera. Aspetto
Roby, non vorrei che si perdesse nei
boschi! Ripassiamo
davanti alle palafitte ormai manca poco al
rientro Dopo la
frazione di Pur, l'ultimo sforzo di salita nel
bosco, ammirando dall'alto le acque blu del lago di
Ledro Ancora una
corsa nel bellissimo bosco con strada sterrata che
conduce a Pieve di Ledro Ed ecco
finalmente apparire il campeggio " Al Lago" a Pieve
di Ledro, dopo 80km di pedalate fra tre laghi,
quattro valli e fiumi e torrenti
attraversati. Scende la
sera, ci aspetta una doccia calda e una buona cena
per reintegrare le energie consumate. Domani si
vedrà!
Ribadisco,
le foto dei luoghi attraversati parlano da sole
della loro bellezza, certo se si uniformasse la
segnaletica come quella esistente sul basso Garda,
vedi ciclabile Valtenesi,
sarebbe una buona e ottima cosa! Mi auguro per ora
di avervi dato tutte le informazioni necessarie per
non costringervi a chiedere a dx e a manca come
abbiamo fatto noi. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:22-09-2013 ultimo aggiornamento: 14-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|