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Lago di Garda Ciclabile della Valtenesi (BS) |
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Le colline
della Valtenesi sono all'interno del tracciato che
comprende un circuito ciclabile ad anello per 62km
dove il tratto da Barcuzzi a Salò è
la ciclabile della Valtenesi (report in oggetto)
poi a seguire da Salò a Mazzano per 21km si
pedala sulla Ciclabile Gavardina e per finire da
Mazzano a Barcuzzi per 12km si é sul pezzo
di Ciclabile che collega Brescia a Desenzano del
Garda. La
mappa del percorso. Se vi dovessero uscire le
indicazioni in "Miglia" è possibile
convertirle in Km nelle preferenze di accesso al
sito Garmin Connect una volta che si è
registrati e scaricare la relativa traccia per il
GPS. Per accedere al sito, selezionare "View
Details", se si vuole registrarsi al sito,
selezionare "Accedi". Per
i primi 16 km seppur con frequenti strappetti che
richiedono l'uso di una bici con il cambio,
può essere adatto anche a famiglie con
ragazzi, poi la discesa ripida verso Salò
per 7,5km richiede bici con ottimi freni e lo
sconsiglierei a ragazzi che facilmente si facciano
prendere la mano scendendo a tutta, ovvero: meglio
che siano ragazzi con la testa sulle spalle onde
evitare possibili guai. Io escluderei ovviamente
bambini piccoli al seguito. Occorre
anche aprire una parentesi, se scegliete di
scendere a Salò poi dovrete anche
preoccuparvi del ritorno che sono appunto 7,5km con
un dislivello 274m da superare e punte al 12%, per
cui l'alternativa che vi si pone davanti è
proseguire verso la Ciclabile della Gavardina dove
avrete 127m di dislivello da superare in 3,8km,
più 50m di dislivello da farsi in
2,5km. La
brevità del percorso, di certo non vi
farà prosciugare la borraccia, comunque
appena partiti da Barcuzzi sulla sx troverete una
chiesa e di fronte ad essa panche e tavoli ed una
fontanella. Un'altra fontana la si trova a Villa di
Salò, sempre lungo la ciclabile. Bici da
corsa, attenzione però alla presenza di
sassolini o sporco che ogni tanto si trovano,
perchè dai campi i mezzi agricoli che
fuoriescono li possono depositare sull'asfalto. La
maggior parte abbiamo visto che utilizza MTB o bici
ibride da trekking specie se si vogliono fare
alcune deviazioni sullo sterrato. Essendo
un percorso con vari punti di accesso, specie se si
sceglie poi di fare tutto l'anello, ognuno potrebbe
scegliersi la località che preferisce in
funzione della sua provenienza. Noi
abbiamo scelto Barcuzzi che si trova a pochi
chilometri dall'uscita autostradale di
Desenzano |
Lasciato
Barcuzzi saliamo sulla via Benaco e ci dirigiamo a
questo incrocio dove incontriamo subito un chiaro
cartello che ci indica Brescia proseguendo diritti
e la Valtenesi a dx. Se ci fate caso all'incrocio
si scorgono altri pali con altri cartelli che con
varie frecce e didascalie danno altre informazioni
sulle varie direzioni. Il
proverbio dice: Chi ben incomincia è a
metà dell'opera" Io direi anche che se
già all'inizio del percorso mi trovo di
fronte a simili dettagliate informazioni, il resto
del percorso sarà proprio una passeggiata e
posso anche spegnere il GPS! Sono ormai
diversi anni che bellitaliainbici pedala su
ciclabili e percorsi ciclabili con oltre 160
pubblicazioni e questa é la prima volta che
trovo indicazioni chiare e precise ! Anche se si
arriva ad un bivio oltre ad esserci un palo con la
freccia, però in questo caso coperto dalla
vegetazione, in aiuto c'è anche una freccia
bianca dipinta sull'asfalto! Poco dopo
la partenza, sulla sx incrocerete questa chiesa e
di fronte ad essa un'area di sosta con panche e un
tavolone in pietra levigata oltre ad una fontanella
per le borracce. Una
apertura fra la vegetazione fa vedere porzioni di
paesaggio sul lago di Garda anche se coperte da
foschia. In effetti
avevo programmato questo giro in funzione anche del
meteo che lo davano buono, ma giunti qui dopo un
centinaio di km ci siamo ritrovati con questo
cielo! Abbiamo confidato nelle previsioni e
intrapreso comunque il percorso da esplorare. Alle
spalle di roby sul lago si distingue la striscia di
terra della penisola di Sirmione mentre il cielo
sembra più quello del diluvio
universale! In mezzo
alla campagna verso il lago notiamo delle vecchie
case Notiamo uno
stradello con una sbarra da superare, ma poi
vedendo arrivare un'auto sulla strada accanto ai
cipressi, decidiamo di proseguire e andare a vedere
di cosa si tratta, passando da dove è
arrivata l'auto. Arrivati
sul posto, ci troviamo nei pressi di Padenghe.
Troviamo questo nucleo di abitazioni con la chiesa
di Sant'Emiliano, di periodo romanico XI-XII sec.
Questo è il lato nord con l'abside e il
campanile a vela, probabilmente aggiunto a
posteriori visto che è in mattoni e non in
pietra come il resto dell'edificio. Il lato est
prospiciente al lago, a fianco della chiesa sul
lato sud è attaccata questa costruzione
rurale, senza dubbio di epoca più
recente. Di fronte
alla chiesa, fra gli alberi, si apre una veduta
sulla penisola di Sirmione... ... mentre
verso nord-est appare la sagoma di un
castello
Lasciamo la
pieve di Sant'Emiliano e proseguiamo sulla
ciclabile dove all'altezza della cappelletta si
svolterà a sx
Il Castello
di Pedenghe risale al X sec ma con rifacimenti
eseguiti fra il XIII e XIV sec. All'interno delle
sue mura racchiude un piccolo borgo con alcune case
divise fra il vicolo centrale e due laterali oltre
ad uno posto sulla parte opposta dell'ingresso che
li raccorda. All'ingresso si trova una torre alta
20m a pianta quadra con ponte elevatoio. Il
Castello era dotato anche di fossato perimetrale
successivamente interrato. Arrivando
al castello si scorge la torre rotonda. Alla sua dx
nella parete a fianco sul lato nord-ovest si
scorgono delle feritoie, proprio di fronte alla
rampa che poi termina nel vuoto. Penso che un tempo
vi fosse un accesso anche su questo lato con un
ponte levatoio. Ingresso successivamente
murato. La torre a
sezione quadra fa da ingresso alla cinta muraria,
un tempo qui c'era il ponte levatoio. Sul muro a dx
si vede un arco che dà l'accesso ad un
cortile... ...questo
cortile. Nell'angolo la porta dà l'accesso
alla torre rotonda. Di fronte si vede la grande
apertura con volta ad arco e con le due feritoie
superiori, quelle che ho pensato servissero ad un
altro accesso con ponte levatoio successivamente
murato. In effetti non saprei a cosa altro pensare
per quella enorme apertura. C'è
però da fare un'altra osservazione, se
notate, le aperture sulle mura che danno sulle
feritoie di osservazione verso l'esterno, sono
posizionate ad altezze troppo elevate da terra. Sono mie
supposizioni, naturalmente! L'ingresso
al borgo nel vicolo centrale, a sx e a dx di questo
se ne trovano altri due. Essendoci
poco spazio fra le cinta murarie del castello,
anche sui vicoli venivano costruite delle case
lasciando sotto di esse i passaggi, anche se queste
soluzioni mi sa che appartengono più a
qualche secolo dopo la costruzione del
castello Osservando
da vicino la struttura del muro a sostegno della
casa, dietro il lampione, si può vedere un
contrafforte, il che fa pensare che proprio moderna
questa soluzione non lo sia ma appartenga al
periodo del Rinascimento. Devo dire
che fa una strana sensazione essere dentro fra
queste mura con queste poche case che danno l'idea
di come poteva essere la vita in quegli anni in
questo piccolo borgo che per forza di cose doveva
essere autosufficiente in caso di
assedio. Questa
é la parte finale del vicolo centrale e qui
si vede che le abitazioni sono rimaste quasi
intatte come all'origine, salvo, come sempre,
modifiche alle aperture esterne. Come si può
osservare, in primo piano, c'era un portone ad arco
di volta è stato murato e ridotto a far
posto ad una più recente porta rettangolare
con architrave. A sx il
vicolo che scende da quello centrale costeggiando
le mura, mentre a dx il vicolo più basso che
costeggia anch'esso il perimetro della
mura. Anche in
questa foto si può osservare che le
originali aperture delle finestre fatte ad arco di
volta, sono state murate per far posto a delle
finestre rettangolari con architrave. In una
feritoia posta lungo il muro di cinta si apre un
panorama sul lago di Garda verso
Desenzano. Ovviamente
nelle costruzioni medievali non esistevano le travi
in cemento armato e il soffitto dei sottopassi,
ovvero il sostegno del pavimento della casa sopra
era realizzato con delle robuste travi. Anche qui
in mezzo al vicolo si vede la traccia di quello che
probabilmente un tempo fosse il canale di scolo dei
liquami. Usciti dal
sottopasso ci si ritrova all'ingresso con la torre
che lo sovrasta. Già
che c'ero sono andato a concludere la visita
perlustrando il terzo vicolo, quello posto
più in cima e qui a ridosso delle mura in
posizione più soleggiata vi trovo degli
orti. Da
quassù si gode anche di una vista panoramica
sul lago, tutto sommato mi sa che non se la
passavano poi neanche tanto male i suoi
abitanti! Qui finisce
il vicolo superiore e si va ancora a terminare nel
vicolo che scende contro le mura Si imbocca
ancora il vicolo centrale e si ritorna all'ingresso
sotto la torre. Che dire; affascinante questo
piccolissimo borgo, tutt'oggi ancora completamente
abitato, solo che c'è un disappunto: Gli
abitanti ci portano dentro le loro auto, il che
stride un po' con il contesto medievale del borgo.
Volutamente non le ho fotografate! All'uscita
questo è il panorama, il meteo pare
lentamente stia andando a migliorare. Proseguiamo
la nostra pedalata su questa bella ciclabile ed
ancora altri cartelli ci accolgono dando le loro
precise indicazioni. Lasciato il
lago ora ci si inoltra fra le colline e i terreni
coltivati... ... ma
benché spersi fra le colline i rassicuranti
cartelli che ti indicano il percorso non ti fanno
sentire solo come può accadere in altri
percorsi dove giunti a dei bivi si spera sempre di
incontrare qualche persona che possa sciogliere il
dubbio su dove proseguire! Da notare che sotto a
50m si trovano altri cartelli! Questo e il
bivio che si vedeva dalla foto sopra, in questo
caso se non ci fossero stati i cartelli sicuramente
si sarebbe proseguiti diritti, qui è ovvio
che chiunque avrebbe messo il cartello con la
freccia, già, ma vi dico che in nessun altro
percorso ho trovato anche questo cartello che mi
indicasse in che Comune mi trovassi e a che
distanza fossero le varie località, sia
proseguendo o volendo tornare indietro. Potrebbe
essere che uno si senta male o si faccia male
cadendo dalla bici, chi per caso passasse di
lì allertando i soccorsi avrebbe vita facile
se ogni palo o cartello riportasse un numero
progressivo poi mappato su una carta topografica in
possesso nei centralini dei centri di
soccorso. Questo tipo
di indicazioni le ho trovate su un percorso lungo
la spiaggia di Cala Violina in Maremma e trovo che
queste indicazioni siano molto utili per chi debba
prestare un eventuale tempestivo
soccorso. Come dire;
si è fatto trenta con le indicazioni, bene
facciamo un qualche cosa in più. Rammento
che molto spesso sulle ciclabili sono posti anche
"panettoni", sbarre, pali dissuasori, tornelli, per
evitare che altri veicoli vi possano accedere e
quelli di un eventuale soccorso poi come farebbero
ad accedervi? con l'elisoccorso? Fino ad ora
non mi è mai capitato di sentire nulla di
simile, ma forse è meglio pensarci prima che
possa succedere.
Dopo essere
sbucati a fianco di una provinciale in
località Sincetta vicino a Polpenazze , in
alto, scorgiamo un cannone da campagna con una
targa dell'Associazione Nazionale Artiglieri
d'Italia sez. Polpenazze.
Qui
riacquistiamo la visuale sul lago, anche se ancora
offuscata Passiamo
fra vecchie mura e la casa di fronte mostra una
traversa in pietra con scolpita una data del
1639 Usciti da
Polpenazze la ciclabile prosegue fra i colli e in
cima a uno scorgo fra le cime degli alberi un
campanile. Decidiamo di andare a curiosare. Saliamo
una ripida salita lastricata che scopriamo porta al
cimitero. Di fronte e sopra ad esso,più
sopra, troviamo questa chiesa
A quanto
pare questo percorso passa attraverso la
storia Dopo questa
breve sosta si riparte. Tra l'altro la chiesa
è nascosta tutt'intorno da cipressi, per cui
è anche difficile vederla da
sotto. In cima
alla collina un residence a Castrezzone di
Muscoline loc. Cassaga. Si prosegue
ancora fra boschi, vitigni, prati e
colline roby
è in avanscoperta fra gli alberi Si passa
davanti a un Centro Ippico Ancora
boschi e vitigni sempre di uva nera Fra i
vitigni e il bosco passo sotto anche ad un fico,
peccato che siano rimasti solo quelli ancora da
maturare! roby nemmeno se ne accorta, io si, forse
perchè da bambino i miei avevano una pianta
e i fichi, quelli che non sarebbero arrivati a
maturazione, finivano spesso nei nostri
tirasassi! Stare in
mezzo alle colline con pochissime case attorno se
non quelle coloniche e tutto verde intorno, ci fa
dimenticare la nostra pianura ormai maltrattata e
sfigurata dalla cementificazione
selvaggia. Naturalmente
c'è anche chi va a cavallo, visto il
maneggio vicino Il continuo
susseguirsi di curve fra le colline, fa sempre
cambiare il paesaggio di fronte. Ora appaiono anche
i monti sullo sfondo Le prime
avvisaglie dell'autunno sono alle porte, le chiome
degli alberi incominciano ad assumere
tonalità differenti con qualche punta di
rosso. Questa
Valtenesi ci sta veramente piacendo! Non ci
stanchiamo mai di guardarci attorno. Una breve
discesa e ci appare un laghetto. Fa parte dei
laghetti di Sovenigo Alcuni di
essi sono tappezzati di fiori di loto Vale la
pena fare una deviazione, tanto si trovano ad un
centinaio di metri dalla ciclabile Fior di
loto aperti e boccioli pronti a
schiudersi Proseguiamo
salendo sulla collina. Vi rammento che questo
percorso è un continuo saliscendi anche con
brevi ripidi strappi. Da quassù si
può godere della distesa dei fiori di
loto. Fate
attenzione, perché ci sono solo un paio di
punti fra il fogliame dove si possono scorgere i
laghetti Ed ora si
va in discesa nel fitto bosco. Attenzione
perchè più avanti la discesa si fa
ripida attorno al 12%. Si arriva
in vista del Lago di Garda e di
Salò Basta
seguire gli onnipresenti cartelli per venire
guidati alla meta. A fianco una bella fontana con
dietro una vasca ornamentale Pesci rossi
una tartaruga acquatica e ninfee
E ora in
discesa panoramica verso il lago di
Garda Una bella
panoramica su Salò, ci è andata bene
che il meteo che non è
peggiorato. Il cartello
è eloquente qui finisce la ciclabile.
Occorre proseguire per un centinaio di metri sulla
strada, poi sulla vs. dx troverete delle serre.
Dove finisce quella con il tetto ricoperto di telo
verde fate attenzione che dovrete svoltare a dx
dove troverete il solito cartello
marrone. A fianco
del cartello dove si interrompe la ciclabile
trovate anche questa chiesa Io
purtroppo questo cartello non l'ho visto e abbiamo
proseguito lungo la strada normale per raggiungere
il centro, come da traccia pubblicata. Ho dovuto
prendere in prestito una foto da Google Street per
farvi vedere dove svoltare. , Noi
proseguendo siamo infine arrivati sulla passeggiata
lungo il lago, attenzione bici a fianco è
vietato pedalare in bici! Ne
approfittiamo per sgranchirci un po' gambe e
fondoschiena e guardarci attorno se c'è
qualche ristorante che ci aggrada E' passato
mezzogiorno e un po' di fame si fa sentire, roby
osserva delle papere in acqua, non so se le pensa
arrosto! Le
barchette a vela della scuola di vela della
canottieri sono pronte per salpare Questo
ponte passerella passa accanto al circolo
Cannottieri Garda Salò Ed è
proprio qui dove abbiamo deciso di fermarci a
pranzare,scelta premiante perché abbiamo
pranzato veramente bene, buon servizio e prezzi
onesti e di questi tempi.... Calmierato
lo stomaco possiamo riprendere il nostro viaggio
perlustrando a piedi Salò. Un po' di
barchette a vela; un vecchio sogno per me ormai
tramontato da anni ! Sullo
sfondo la colonna con il leone di San Marco, come
si sa ovunque i Veneziani arrivavano il loro bel
leone alato da qualche parte faceva bella mostra di
sé, anche se a dire il vero questo è
enorme in raffronto a quello trovato sul pennone
sull'isola di Pellestrina durante questo
report Una bel
lungo lago e tenuto bene. Finalmente un bel sole
che riscatta la fredda mattina che ci è
capitata all'inizio del nostro giro. Il bel sole
trasforma i paesaggi in cartoline Con gli
ambienti lungo lago ben curati, ovunque è un
bel vedere E a
proposito di bel vedere, una icona degli anni 70',
la Ferrari dei motoscafi, un pregevole esemplare di
Riva Acquarama Special, un made in Italy famoso in
tutto il mondo. Questo esemplare ad esempio
può raggiungere quotazioni di 650.000
Euro La barca
sfiora i 9m di lunghezza e può arrivare a
74km/h spinto da due motori entrobordo a benzina da
350HP Per tornare
a Desenzano, in alternativa, penso si possa anche
prendere il traghetto ed è previsto anche il
trasporto bici Sotto
questi bei portici, osservando le pietre ormai
levigate da secoli di calpestio ne avranno visto
senz'altro delle belle! Ci
inoltriamo in una via posta dietro il lungo
lago Emblematica
foto, il patrono di Salò che osserva un
dipinto sul muro Usciamo
verso la porta dell'orologio. La nostra visita a
Salò termina qui. Ora c'è da
affrontare il ritorno in ciclabile sulla Gavardina,
al prossimo
report.
Una
ciclabile che merita veramente, sia per i paesaggi
e i luoghi attraversati ma anche perchè
può mostrare significativamente come devono
essere strutturati i segnali sulle ciclabili e chi
ne ha il dovere dovrebbe passare di qui per
acquisire come farlo in modo corretto ed
efficace! |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:2-09-2013 ultimo aggiornamento: 13-08-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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