La Ciclabile
Gavardina
Lasciamo
Salò e uscendo dalla Porta con la Torre
dell'Orologio o Porta della Fossa, poco prima,
sulla sx scorgo questo balcone con un bellissima
finestra Serliana cinquecentesca, con vetri a
piombo e ringhiera in ferro battuto.
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Come
prendere la Ciclabile Gavardina. Come avevo
già spiegato nel report della Valtenesi,
quando siamo arrivati a Salò non avevamo
visto l'ultimo cartello che ci avrebbe portato nel
punto indicato dalla freccia. In quel punto
convergono sia la Ciclabile della Valtenesi da Sud
e da Nord la Ciclabile Gavardina. Logico che
occorre ritornare in quel punto se si vuole
prendere la Ciclabile Gavardina seguendo i cartelli
indicatori che indicheranno Brescia, mentre gli
altri indicheranno Lonato.
Se seguite
il mio file GPS, ovviamente non farete il percorso
ufficiale ma si seguiranno le normali indicazioni
su strade che portano in direzione Brescia e
Milano.
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Avendo
preso la strada normale ci siamo fermati a chiedere
informazione ad un distributore. Lì ci hanno
raccomandato di non infilarci nella galleria che si
vede nella foto ma di prendere la strada a dx ,
indicazioni per Brescia. Voi avendo le informazioni
non prendete questa strada... ma se doveste
capitare qui, ora siete avvisati!
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Mia nonna
diceva: Con la lingua in bocca a Roma si va! Ovvero
chiedendo si va dove si vuole.
Il problema
nostro era trovare le indicazioni per prendere la
Gavardina. Di una cosa ero certo, oltre il ponte
avrei trovato un canale ed in teoria anche la
ciclabile, ma non è stato proprio
così.
Infatti
dopo qualche centinaia di metri, non trovando le
indicazioni ci siamo fermati ad un bar e un cortese
signore ci ha detto che la ciclabile passava dietro
il bar a qualche decina di metri.
In pratica
sapete dove era la ciclabile? Semplice, là
sopra il ponte! La Gavardina usufruisce del vecchio
sedime di un treno che passava proprio là in
cima!
Voi non
avrete di certo da fare questa caccia al
tesoro!
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Risolta la
caccia al tesoro, ritroviamo il percorso e subito
dopo si attraverserà la strada che porta a
Brescia. Qui hanno messo espressamente un semaforo
a chiamata con tanto di pittogramma della bici
nelle luci del semaforo. Dall'altro lato della
strada ritroverete il cartello marrone della
Ciclabile.
Sopra, sulla collina, si trovano le frazioni di
Bondone e Berniga. Dietro il muro che vedete,
invece, si trova un canale e più in
là il fiume Chiese.
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Vicino a
Valverde la ciclabile di fatto è questa, sul
marciapiede.
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A Valverde,
sono curiose le protezioni poste sul campanile,
immagino per proteggere dalle intemperie le ruote
di ferro che servono per far ruotare le campane. E'
la prima soluzione del genere che mi capiti di
vedere.
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A Valverde
si abbandonano i marciapiedi e passato il ponte si
prende la ciclabile sulla sponda dx del fiume
Chiese. In primo piano il cartello della
ciclabile
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La
vista sul fiume Chiese dal ponte
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Roby si
è portata avanti, seguita da un ciclista con
bici da corsa
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Se il paese
lo hanno chiamato Valverde ce ne sarà stato
il motivo motivo! Infatti la collina e tutto un
bosco sino al fiume. Molto bello è il tratto
lungo il fiume che attraversa il bosco.
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Una chiusa
sul fiume Chiese permette la captazione dell'acqua
per indirizzarla in un canale
secondario.
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Alcuni
giovani asinelli brucano tranquilli lungo la riva
del fiume
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Un'ansa
del fiume in prossimità di
Sopraponte
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La strada
che porta verso la collina. La ciclabile che in
questo tratto è sulla strada comune prosegue
verso Gavardo
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Si passa
davanti a questa vecchia chiesa all'uscita di
Sopraponte. Giunti a Gavardo lo si attraversa,
sempre sulla normale strada e appena usciti si
dovrà svoltare a sx in Via Ponte Arche, poco
prima di aver trovato una vecchia struttura di Pesa
Pubblica. Vi dirigerete sul ponte del Naviglio
Grande Bresciano e da lì si
riprenderà la ciclabile.
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Vista sul
Naviglio Grande Bresciano a Gavardo, sulla sx
inizia la ciclabile.
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Lungo il
percorso troverete indicazioni poste in edicole di
legno.
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In un
tratto, la ciclabile si trova in mezzo fra il
Naviglio a dx e il fiume Chiese a sx.
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Questa
ciclabile Gavardina non può essere
paragonata a quella della Valtenesi, però
anch'essa è immersa nel verde anche se ci si
trova in un contesto di pianura e a tratti con la
strada statale che corre nelle vicinanze sulla
sx.
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Ogni tanto
appare qualche scorcio su qualche tenuta o palazzo
signorile
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La
contropartita della Gavardina è che per la
scarsa pendenza è adatta anche a
famiglie.
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Roby
è concentrata alla guida e quando rallento
per fare qualche foto subito mi sorpassa, poi
ovviamente devo rincorrerla per recuperare il
ritardo.
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In questo
tratto il naviglio a quanto pare è in secca
da anni, vista l'erba alta che vi cresce nel suo
letto. Penso che l'abbiano deviato in un altro
percorso.
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Lungo la
ciclabile Gavardina si trovano anche aree di sosta
attrezzate. Alcune di esse hanno una
cartellonistica figurata che spiega usi e costumi
del luogo.
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All'incrocio
semaforico di Prevalle, troverete una fontana per
le borracce. Sulla sx si vede la Vecchia Stazione
ferroviaria.
Come già scritto in apertura, la Ciclabile
Gavardina occupa il sedime dell'ex ferrovia
Rezzato-Vobarno.
Questa
linea serviva alle acciaierie poste in Valsabbia
per avere uno sbocco con un innesto a Rezzato sulla
linea ferroviaria Milano -Venezia.
La linea fu
inaugurata nel 1897 e oltre al traffico merci si
occupava anche del trasporto misto con i
passeggeri.
La linea nel corso degli anni subì molti
passaggi di proprietà e amministrazione sino
a che la Falck, ultimo proprietario, ne
cessò il servizio nel 1964.
Nel 1976
furono smantellati i binari ed ora eccoci qua a
pedalare sul suo tracciato!
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Questo
strano edificio si trova dietro la ex Stazione
Ferroviaria, non so se avesse una attinenza con la
linea ferroviaria.
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Una cosa
che la ciclabile riesce a fare, oltre a far muovere
le persone in bici è anche quello
dell'aggregazione.
Queste aree di sosta poste al fresco accanto al
Naviglio sono un toccasana per difendersi dalla
calura. La gente del posto si dà
appuntamento per giocare a carte, piuttosto che a
scambiare quattro chiacchiere e passare
piacevolmente il tempo... Meditate amministratori,
le ciclabili servono anche a questo! A
socializzare!
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Capolinea!
Giunti a Mazzano si intercetta la seconda
ciclabile, quella che provenendo da Brescia si
dirige a Desenzano. Quindi da questo punto si
seguirà la direzione Desenzano
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Da questo
punto in poi si alterneranno tratti di ciclabile su
sede propria o su marciapiedi e tratti indirizzati
su strade comuni a basso traffico locale, basta
seguire i cartelli marroni.
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Un
passaggio in centro a Molinetto, ci si dirige poi a
Pontenove
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Questo
è il ponte sul fiume Chiese a Pontenove,
frazione di Bedizzole. Da qui si proseguirà
sempre diritti verso le frazioni di Salaghetto,
Bagatte e Sedena dove si svolterà a sx
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Nei
dintorni di Bedizzole. iI toponimo sembra voglia
significare "belle zolle" e di zolle qui ne
troviamo in quantità!
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Superate le
varie frazioni la strada si dirige in salita verso
la collina e il bosco. Qui troviamo questo
allevamento, con dei Cavalli Pezzati che mi fanno
venire in mente quelli cavalcati dagli indiani
d'America Comance, come i Paint Horse derivati
dall'incrocio con i Quarter Horse.
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Una bella
discesa nel bosco ci riporta al punto di partenza,
diritti si scende verso Desenzano e a sx si
riandrebbe a Salò.
Prima di
concludere facciamo un breve tratto ripercorrendo
la Valtenesi verso Salò, già fatta al
mattino. Al mattino c'era il tempo brutto, vogliamo
vedere ora come appare il panorama.
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Dimenticavo...
la ciclabile della Valtenesi passa a fianco di
diverse ville e chi più chi meno ha sempre
una piscina accanto!
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Pur
essendoci il sole, nel pomeriggio un po' di foschia
è rimasta, ma non tanta da non far vedere
Sirmione che è in mezzo al lago! Da qui sono
esattamente 9km in linea d'aria.
Si conclude
qui il nostri giro sulle ciclabili del Garda che
permettono di fare un discreto anello restando
fuori dal traffico e con belle visuali lungo il
percorso.
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CONCLUSIONE
Anche
questa ciclabile in unione alla Valtenesi direi che
merita una bella pedalata, sta a voi decidere se
farla o meno.
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