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Un percorso
che si snoda fra la pianura Lombarda e le Valli
Bergamasche salendo a Cavaglia Il Sito di
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il percorso è su strade a viabilità
ordinaria, anche se il traffico specie nelle salite
è molto contenuto. Il
percorso poi può essere modulato in base
alle vostra preparazione atletica. Terza
opzione: ritornare alla base ad Almenno San
Salvatore per complessivi 42KM e 939m di dislivello
superati, oppure... Quarta
opzione: se si è in forma salire verso
Costa Imagna svoltando in cima a sx per la Roncola
e da lì concludere il giro scendendo ad
Almenno San Salvatore per 60km e 1568m di
dislivello superati in tutto il giro. Una
fontanella c'é a Cavagna e poi nei vari
paesi che si passano se ne trovano delle altre, non
si resta di certo senz'acqua. Consigliabili
bici da corsa o bici leggere e adatte ad affrontare
le salite e soprattutto con ottimi freni in ordine,
le discese sono toste e non scherzano.
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Alla scoperta del borgo antico di Cavaglia
Si tratta
di un percorso ad anello e per praticità
suggerisco di farlo partire da Almenno San
Salvatore. Lasciato il punto base si prende la
direzione per la Valle Imagna e alla prima
deviazione si seguirà la direzione Ubiale -
Clanezzo. Qui sopra è il ponte che dà
accesso al comune. Il Ponte Di
Attone sul torrente Imagna. In secondo piano il
fiume Brembo. L'edificio che si intravede a sx
dovrebbe essere l'antica dogana Vista dal
ponte sul torrente Imagna, se si guarda a nord si
vede l'imbocco della Valle Imagna. La montagna in
centro, quasi a contatto con le nuvole è il
monte a ridosso di Roncola San Bernardo, dietro ad
esso c'è il Monte Linzone e il Passo
Valcava. A sx dovrebbe essere la cima del Monte
Castra.
A sx. dopo
il ponte si trova il Castello di Clanezzo, ora
restaurato e trasformato in albergo e
ristorante La chiesa
di San Gottardo a Clanezzo posta a fianco del
Castello. Un salto
d'acqua sul fiume Brembo, in alto a sx si trova
l'abitato di Botta A sx della
diga si vede la scala di risalita per la tutela del
patrimonio ittico.
La strada
è panoramica e prosegue a mezza costa
seguendo il corso del fiume Brembo. La strada non
è sempre piana e vi sono alcuni sali scendi
fino alla salita finale, per questo tratto, che
porta in centro ad Ubiale, che si vede in
fondo. A sx Ubiale
e sulla sponda opposta Sedrina paese natale del
pluricampione di ciclismo Felice Gimondi Usciti da
Ubiale una bella e veloce discesa porta ad
intersecare la vecchia strada della Val Brembana
ora sostituita da una tangenziale sopraelevata che
si può vedere anche nella foto
precedente. A fianco
del caseggiato si trova un semaforo ed un incrocio
in cui si svolterà a sx, dove sta uscendo
l'auto di colore nero, imboccando la Val
Brembilla. Entrati in
Val Brembilla sulla sx troverete questo ponte
Medievale sul torrente Brembilla, non notate nulla
di strano?
Questo
è come era l'ambiente durante un mio report
del 2008. Come si può notare c'è
stata una risistemazione dell'ambiente circostante,
una pavimentazione in beole all'accesso del ponte e
l'aggiunta di parapetti in ferro. Tutto
ciò a mio avviso nulla ha a che vedere con
l'antico manufatto a cui eventualmente gli si
addiceva un acciottolato invece delle beole e che
venga tolta la ringhiera in ferro! Ho
già scritto alla Soprintendenza ai beni
Archeologici e Paesaggistici, spero che il tutto
venga ripristinato come in origine e inviterei
anche voi se foste della mia opinione a fare
altrettanto. azza della
Lasciato il
ponte si prosegue attraverso questo spaccato nella
roccia, in realtà sono due, l'altro lo si
trova a sx sull'altra sponda del torrente
Brembilla In
falsopiano si prosegue verso Brembilla affiancando
il corso del torrente che offre ogni tanto qualche
salto d'acqua Si arriva a
Brembilla. In questo punto come scritto all'inizio,
si apre la prima opzione dopo essere saliti e scesi
da Cavaglia. Ritornati a questo punto o si ritorna
indietro per la stessa strada fatta all'andata
oppure si prende la strada a sx che sale a Laxolo e
a Berbenno Si prosegue
e ad una curva in alto appare questo monumento e la
chiesa parrocchiale. Qualche
centinaio di metri dopo fate attenzione alla vs. dx
dove troverete dei cartelli marroni con in alto
l'indicazione per il borgo di Cavaglia, sono 5km e
420m di dislivello con pendenza media del 8,5% con
punte al 15-20% . Un bel
prato fiorito e un cielo che mostra le prime nuvole
grigie Dall'altro
lato della valle il cielo sembra buono, la frazione
mi pare sia quella di Lera. A 775m di
altezza si può osservare il proseguo del
percorso in caso si voglia farlo
completo. La montagna
in primo piano è quella che separa la Valle
Brembilla dalla Valle Imagna, quindi scesi a
Brembilla si salirebbe a Laxolo e poi si
scollinerebbe verso Berbenno che si trova sotto la
sella della montagna. Sullo
sfondo appaiono invece le antenne dei ripetitori
posti sul passo Valcava 1340m. Questa
è la frazione di Gaiazzo, ancora un
centinaio di metri di dislivello e 1,5 km e si
arriva a Cavaglia Ma volto lo
sguardo a nord... e quelle nuvole nere? Ma al
successivo tornante mi è apparsa da lontano
la meta assolata. Il primo
obiettivo si stava avvicinando ed era a portata di
pedale La strada
asfaltata termina sotto la chiesa e si prosegue su
sterrato Al limite
della chiesa una mucca fa il suo dovere tenendo
raso il prato Uno sguardo
verso il borgo ed un'altra mucca riposa all'ombra
di un albero Finisce
anche la strada sterrata e sulla sx si apre un
passaggio verso la piazza del borgo di Cavaglia a
825m s.l.m. Questo è l'unico ampio spazio
che troverò girando poi fra le
case. Sulla dx.
vecchie case di pietra alcune risistemate con nuovi
infissi ed un pozzo in primo piano con tanto di
secchio appeso. Volevo
proseguire fra le case, ma giunto nei pressi della
cuccia di un cane che era vuota, all'improvviso
sbuca da dietro la cuccia un cane di grossa taglia
e senza abbaiare mi si lancia contro, arretro di un
passo, la catena si tira e il cane rimane sospeso a
mezz'aria! L'ho scampata per poco, se l'avessi
visto prima avrei verificato le sue intenzioni ma
così mi ha teso una imboscata! Dove
c'è il lampione diparte un sentiero si
tratta del 592d che poi si biforca nel 596 e
conduce alla cima Castello Regina a quota 1424m
s.l.m. Queste porzioni di abitazioni sono state
ristrutturate All'opposto,
sulla piazza, altre case appaiono più sul
conservato. A sx all'abbeveratoio un escursionista
è prostrato e tira il fiato, evidentemente
doveva aver fatto qualche fatica sui
sentieri.
Volgendo lo
sguardo a nord, il cielo appare
minaccioso. Oramai
visto che c'ero ho proseguito la mia visita. Tutto
è curato ed in ordine segno che non vi
è un abbandono. Le mura che state vedendo a
quanto pare hanno diverse centinaia di
anni Mi sono
lasciato la piazza alle spalle e la mia Alpina III
Mark II ad aspettarmi Fra case
ristrutturate e reperti antichi, ho proseguito la
visita al borgo con tanto di simpatiche lanterne in
ferro battuto, peccato che non potevo trattenermi
fino alla sera per vedere l'effetto
dell'illuminazione.
Svoltato
l'angolo appare uno scorcio tipico di case di
montagna con tanto di selciato in pietre e ballatoi
in legno di non so quanti anni. E qui
appare in tutta la sua interezza questa vecchia
casa e dove ogni famiglia aveva tre locali
strutturati sui tre piani. Al piano
terreno si tenevano gli animali, al primo piano
cucina e soggiorno e all'ultimo piano le camere da
letto, così è ciò che mi
è stato detto. Una parte
della casa è stata ristrutturata per essere
abitata. Come si
può notare i legni che costituiscono le
scale della parte conservata mostrano realmente
molti anni e il logorio delle
intemperie. La cura
dell'ambiente circostante la si denota anche da
queste piccole cose.
Purtroppo
se si vuole ancora abitare in queste abitazioni
occorre renderle sicure e non è pensabile
cercare di mantenere scale di accesso e ballatoi
pericolanti e quindi mantenendo una certa
continuità di stile si è ripristinato
l'uso abitativo. Vecchio
nuovo e ristrutturato convivono in questo ambiente
nato diversi secoli fa. Ma di
quanto tempo fa si sta parlando? Mi è venuta
in aiuto una signora che vi abita mostrandomi la
data incisa sulla pietra di una porta e l'incisione
mostra la data del 1531 ! Osservo fra
le case le mie prossime mete riuscirò a
raggiungerle? Intanto mi
godo il piacere di passeggiare nel vecchio borgo,
cinquecento anni non sono poi così
pochi! Certo non
tutte le case saranno del 1500 ma insomma non si
può pretendere chissà che cosa, qui
il viottolo porta verso la chiesa. Chiesa che
tutto sommato se ne sta in disparte dal nucleo
abitativo. Un tuono mi
richiama al presente le cataratte si sono aperte e
a nord stava scendendo acqua a catinelle Ritornato
sui miei passi avevo fatto conto di fermarmi a
consumare uno spuntino ma il meteo a quanto pare
non la pensava allo stesso modo! Ultimo
saluto alla vecchia casa del 1500' e via di corsa a
cavalcare la bici Discesa
veloce a Brembilla, mi raccomando controllate i
freni prima di partire! Qui il sole era ancora
presente. Attraversando
di nuovo Brembilla pensavo il da farsi e giunto al
bivio che ho segnalato all'inizio del report, uno
sguardo sopra la testa ed uno verso nord mi fa
decidere di tentare la salita per Laxolo e
Berbenno. Al massimo se il temporale mi avesse
raggiunto in Valle Imagna sarei tornato al punto di
partenza ad Almenno San Salvatore percorrendo la
Valle Imagna. Superato
Laxolo e scollinato verso Berbenno ... nuvole
grigie stazionano anche su Valcava,
mmm... Berbenno
appare con un bel cappello di grigie nuvole,
apparentemente non minacciose. Ho deciso
così di scendere in fretta e tentare la
carta della salita verso Costa Imagna e da li
deviare verso la Roncola. Ormai stava diventando
una sfida al meteo! Il meteo
non mi induceva a fermarmi a fare ulteriori foto.
Un continuo borbottio mi ha fatto fare una
cronoscalata sino a questo bivio, ancora 3 km e poi
anche se si fosse messo a piovere pazienza, poi
c'era la discesa fino al punto d'arrivo. E' una
corsa verso il tempo che sta cambiando in
continuazione, e pensare che quando sono partito
era tutto bello e non davano temporali se non in
tarda giornata, ma a quanto pare c'è stato
un anticipo. E questa
era la situazione sul versante di Cavaglia dove ero
poco prima. Oramai
è un terno al lotto, pedalare e sperare,
intanto la temperatura era scesa a
12°C In
periferia alla Roncola si trova questo parco
divertimenti con percorsi sugli alberi , con funi,
carrucole, ponti tibetani ecc. Arrivato
alla Roncola questa la situazione
trovata Mi sono
fermato e affacciato verso la pianura Dopo le
salite un attimo di riposo sgranchendo le
gambe Una vecchia
abitazione signorile con parco annesso di cui non
ne conosco l'origine. La chiesa
parrocchiale di San Bernardo risalente al
1500 Questa
è la vista sul parco della villa, si
scorgono i colli di Bergamo sulla sx e ancora a sx
più lontano il monte Montorfano, si tratta
della montagna solitaria che incontrate sulla
vostra dx percorrendo l'autostrada A4 in direzione
Venezia Tutto
sommato lo sforzo nel fare questo percorso ha
ripagato nella vista panoramica che mi ha
dato. Lascio la
Roncola e scendo a valle verso Almenno San
Salvatore
Arrivo ad
Almenno San Salvatore senza avere preso una goccia
d'acqua!
Un giro con
impegno progressivo a seconda della opzione scelta
e che ci fornisce, strada facendo, la
possibilità di rientrare in caso di
stanchezza. Qui
però non posso consigliarlo a tutti ma come
avrete visto solo a chi ha già affrontato
percorsi con simili difficoltà. |
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buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:4-05-2014 ultimo aggiornamento: 13-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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