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CADORE Lunga via delle Dolomiti da Calalzo di Cadore a Passo Cimabanche |
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Giunti alle
porte di San Vito di Cadore, veniamo accolti da
questo grande cartello che indica la Lunga Via
delle Dolomiti da Cortina a Calalzo di Cadore, con
sotto il profilo altimetrico e i vari comuni
attraversati. Fa sempre
piacere trovare queste edicole che ti danno il
benvenuto nel territorio del comune, è come
mostrare una maggiore attenzione
all'ospite. Anche qui
la stazione ha lo stile tirolese. In questo
punto la ciclabile viene interrotta da un
attraversamento stradale secondario che porta ad
una zona industriale. In primo
luogo, sempre per il discorso dell'importanza data
alla pista ciclo-pedonale, andrebbe segnalato in
orizzontale il proseguimento della ciclabile ed in
secondo luogo, essendo la pista anche pedonale, il
codice stradale prescrive che un attraversamento
pedonale debba essere segnalato sia in segnaletica
orizzontale che in segnaletica verticale con
l'obbligo di arresto da parte dei veicoli
circolanti, in presenza di pedoni o
ciclisti. Ora, questo
concetto va esteso a tutti gli attraversamenti
stradali a cui è soggetta questa Lunga
via delle Dolomiti, senza alcuna eccezione, i
pedoni e le bici in questo caso hanno la precedenza
negli attraversamenti e non il contrario!
Spero che
chi ha la responsabilità di questo progetto
abbia anche l'accortezza di recepire la normativa
vigente che tutela i soggetti più deboli,
come i pedoni e i ciclisti. Non si
tratta dell'incredibile Hulk, in alcuni tratti del
percorso sono presenti questi paletti che hanno la
caratteristica di avere uno snodo in gomma alla
loro base, per cui anche un urto involontario li
farebbe piegare senza disarcionare il
ciclista. Il
magnifico panorama che si può apprezzare
dalla ciclabile a San Vito di Cadore... ... e non
solo, la visuale prosegue a dx. verso il monte
Antelao. La mia guida mi sta illustrando nel caso
di un'ascesa in vetta, salendo dalla parete nord
una lunga cresta spessa ghiacciata anche in piena
estate, su cui occorre procedere con i ramponi e
meglio ancora con una guida Alpina. La parete Ovest
invece mostra ampi ghiaioni su due fronti estesi e
ben visibili. Vista l'ora
e la fame ci fermiamo a San Vito di Cadore per una
sosta pranzo Bortolo mi
porta in questo panificio storico che risale al
1910, dove si trova un po' di tutto, dalla
Pasticceria da forno, a Focacce salate, a Pizzette,
Salumi, Formaggi , Frutta e Verdure. A me era
venuta voglia di pane e speck, e visto che andava
bene anche a Bortolo, ce li siamo mangiati
comodamente seduti sulle panchine fuori dal
negozio, ma questo era l'antipasto, perché
attiguo al panificio c'è anche il negozio di
pasticceria, e per dei golosi come noi,
giustificati anche per aver percorso già
30km in salita, uno strappo per una fetta di dolce
in più, cosa volete che
sia?
In
fondo si trattava solo di Sacher Torte, Torta di
ricotta, e per finire Strudel di mele. Oltre al
magnifico paesaggio che si gode dalla pasticceria,
per chi fosse in astinenza di Wi-Fi, il parco di
fronte è dotato di area coperta a libero
accesso. Una amministrazione comunale di larghe
vedute ed al passo con i tempi! Un incontro
inaspettato, Bortolo Calligaro che incontra Andrea
Fiori, il Sindaco di San Vito di Cadore. Lasciamo
San Vito di Cadore e la sua corona di monti per
dirigerci verso Cortina. Uno sguardo
indietro verso San Vito di Cadore, è inutile
che ribadisca che i panorami sono
affascinanti! Ci
addentriamo ancora nella Valle del Boite ed ora ci
appare il gruppo delle Tofane Proseguiamo
sulla Lunga via delle Dolomiti... ... fino ad
arrivare alla frazione di Dogana Vecchia, un luogo
storico che ha segnato il confine fra la Repubblica
Veneta e l'Impero Austro Ungarico e poi il confine
fra l'Italia e l'Austria sino alla Prima Guerra
Mondiale. Qui si
entra nel territorio Ampezzano e si trovano gli
unici cartelli con sfondo marrone che indicano la
ciclabile, ma senza i km che mancano a raggiungere
i vari comuni, questa mi sembra una cosa basilare
ed utile che manca. Dalla
Dogana Vecchia sino a Cortina la ciclabile è
sterrata, a dx. l'ex. stazione di Dogana
Vecchia. Se invece
di seguire il sentiero sterrato, si prosegue sulla
strada Alemagna, che ha assorbito il sedime della
ex ferrovia, più avanti si incontra la
pittoresca ex. stazione ferroviaria di
Acquabona. Seguendo la
sterrata si scende attraverso il bosco, qui uno
sguardo alle spalle. Uscendo dal
bosco si arriva alla frazione di Acquabona di
Sotto, lungo la medievale Strada Regia. Importante
via di collegamento fra Venezia e il Tirolo per
molti secoli. Interessante
la casa a sx., una tipica abitazione del Cadore
dove a dx. si trova il corpo principale con sotto
le cucine e la zona giorno, mentre ai piani
superiori ci sono le stanze da letto, accessibili
da scale esterne. A sx. si vede la parte rustica
con il fienile e la stalla in legno. Ed ora? Uno
si può domandare dov'è la Lunga Via
delle Dolomiti che porta in Europa? Risposta:
ma come, non la vedete? E' anche indicata con tanto
di cartelli, sì
è vero, c'è da fare un po' di single
track nel bosco, ma cosa volete che sia per chi ha
bici da corsa in carbonio , o per chi traina un
carrellino al seguito o per un tandem? Una
bazzecola! Eh
sì, signori, se si vuole andare in Europa si
deve passare di qua, questo è quello che
viene offerto, o in alternativa percorrere la
trafficata strada d'Alemagna. Naturalmente
mai nulla da eccepire sul paesaggio o il passaggio
nei boschi. Qui se ti
viene incontro uno in senso opposto, occorre che
uno dei due si scansi per lasciare passare l'altro,
e tutto questo accade sul territorio di Cortina
d'Ampezzo, la Regina delle Dolomiti. Da notare
che poi giustamente in senso opposto è stato
messo un cartello di obbligo di dare la precedenza,
ma a chi? Alle auto naturalmente! Così
si va contro le normative vigenti che stabiliscono
il diritto di precedenza nei passaggi pedonali
rispetto al traffico veicolare, e visto che siamo
di fronte ad una pista
ciclo-pedonale.... Si arriva
finalmente nei pressi di Cortina, in controluce il
trampolino delle Olimpiadi Invernali del 1956 Giunti
nella conca d'Ampezzo si ritrova la ciclo-pedonale
asfaltata. A sx. il
gruppo delle Tofane e a dx. la cresta del
Pomagagnon. Qui si
apprezza meglio la conca Ampezzana, tuttavia la
ciclabile è più che altro una
passeggiata pedonale, priva di segnaletica
orizzontale atta a separare le corsie di pedoni e
bici, per cui occorre fare molta attenzione ai
pedoni con cani al guinzaglio, passeggini , bimbi
piccoli ed altro, quindi moderate la
velocità. La classica
famiglia a braccetto sulla ciclo-pedonale,
ovviamente occupa tutto lo spazio
disponibile. Una vista
verso ovest, in centro le Cinque Torri e a dx. le
Tofane. Il gruppo
delle Tofane al completo. A sx. la
Tofana di Rozes, in centro la Tofana di mezzo e a
dx. la Tofana di Dentro. Si arriva
finalmente, dopo 39km, a vedere Cortina con alle
spalle, partendo da sx. il Col Rosà, in
lontananza la Croda del Becco, poi la lunga Cresta
del Pomgagnon e a seguire il Monte
Cristallo. La
ciclabile è stata trasformata da tempo in
passeggiata, mentre la stazione ex ferroviaria,
trasformata come stazione per i Bus si trova a
poche decine di metri dal centro. Si
attraversa il piazzale dell'ex. stazione della
ferrovia per ritrovare nella parte opposta di nuovo
la ciclo-pedonale, dopo la discesa da un
marciapiede senza scivolo e l'attraversamento della
statale che sale al passo Tre Croci e Lago di
Misurina. All'uscita
di Cortina, la ciclo-pedonale è di nuovo su
fondo sterrato anche se di ampie
dimensioni. Ora il
paesaggio si fa più aspro, Bortolo si ferma
per mostrarmi le rovine del Castello di Botestagno:
ricordate che lo avevo descritto nella visita a
Pieve di Cadore? Incontriamo
un gruppo di ragazze cicloturiste Americane. Ci
fermiamo a scambiare quattro chiacchiere con
l'accompagnatrice, che spiega a loro che poi
pubblicherò sul mio sito web un report della
Ciclabile delle Dolomiti. Avendo io esibito la
T-Shirt con il logo di bellitaliainbici, una
ragazza ha esclamato: beautiful T-Shirt!
Ci
inoltriamo in un'altra galleria scavata nella
roccia viva Qui
è illuminata dal flash, ma in effetti non
è che ci veda molto bene, specie quando si
arriva dalla forte luce esterna; naturalmente
occorre subito togliersi gli occhiali da sole per
non andare a sbattere contro le pareti. Consiglio
sempre una torcia elettrica di scorta, non si sa
mai se dovesse mancare la luce... Moderate
anche la velocità perché qualche
buchetta e acqua qua e là, le si
trovano. Si arriva
ad attraversare un ponte di ferro gettato sopra una
forra vertiginosa. Purtroppo una doppia rete.
metallica all'esterno e di plastica all'interno,
impedisce la visione sottostante. Tenete
conto che in bici qui si scende senza tirare i
freni a circa 30km/h e con gli sci immagino non si
sarà certo da meno! Siamo
arrivati ad Ospitale, ormai non manca
molto La chiesa
Gotica di Ospitale del XIII sec., posta a fianco
della strada Alemagna Superata la
località di Rufreddo si arriva a questo
laghetto, mentre la ciclabile passa in mezzo ad
alte conifere. La
ciclabile ora affianca la strada Alemagna e il
cartello indica 17km a Dobbiaco, il passo allora
è dietro l'angolo... Il
contachilometri segna 52.40Km, il Passo di
Cimabanche è stato raggiunto dopo aver
superato 934m di dislivello. Il centro
noleggio bici e il ristoro a Passo Cimabanche a
1538m di quota. Per me
è un altro sassolino tolto dalle scarpe, un
altro percorso da depennare dalla lista dei
desiderati. Come avrete
visto per quanto riguarda i panorami nulla da
eccepire, siamo nell'eccellenza della nostra bella
Italia, per quanto riguarda il percorso, il fondo,
i segnali, gli attraversamenti ecc., mi pare di
aver scritto abbastanza e mi auguro che questi
suggerimenti costruttivi siano presi in
considerazione per confezionare un "prodotto" che
sia all'altezza del nome e dell'importanza che
ricopre. C'è
ancora molto da fare, ma col tempo e le risorse
necessarie si dovrebbe riuscire a scrivere la
parola fine e togliere tutte le critiche da questo
report. Comunque
sia lo stato attuale della Lunga Via delle
Dolomiti, vale senz'altro la pena di percorrerla!
Il Cadore vi aspetta a braccia aperte con la
cordialità della sua gente che lo
contraddistingue. Buone
pedalate a tutti! |
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buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 26-09-2011 ultimo aggiornamento: 15-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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