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Il percorso
si snoda nella pianura lombarda fra le città
di Crema e Cremona, tra i bacini dei fiumi Oglio,
Serio morto e Adda. Il tratto di colore rosso
è quello della "Ciclabile
delle città murate".
Il successivo in giallo è riferito alla
"Ciclovia del Po" trattata in questo
report Tutto
il percorso è segnalato da grandi pannelli
con la mappa e le indicazioni a cui attenersi. Quando
osserverete la mappa "La Ciclovia del Po" è
indicata come Argine dell'Adda perchè
riferita al tratto Foce dell'Adda - Pizzighettone
il restante percorso verso Pavia è
più o meno vicino al corso del
Po. Si
tratta di un percorso pianeggiante misto
asfalto/sterrato, con circa 2km di asfalto e il
restante su strada sterrata dell'argine. Una
fontanella l'abbiamo vista nel parco di
Pizzighettone. Lungo il percorso non vi sono ne
fontanelle ne esercizi commerciali, si è
solo in aperta campagna. Consigliabili
bici da Trekking con forcella ammortizzata, MTB
front o meglio ancora biammortizzate. Dato che
buona parte del percorso è su sterrato, va
da sé che se è piovuto da poco
potrete trovare anche del fango in alcuni punti e
acqua nelle buche. In stagione
avanzata tenete presente anche le temperature,
quindi consigliabile fare l'andata il mattino
presto e il ritorno nel tardo pomeriggio.
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La Ciclovia del Po - Argine dell'Adda
Come
scritto all'inizio questa è la prosecuzione
del percorso della Ciclabile delle città
murate che termina a Pizzighettone. Quindi
costeggiamo la sponda dx dell'Adda in direzione
Meleti Si arriva
in breve a vedere sulla sx il ponte ferroviario che
dovendo attraversare la strada dispone di un
passaggio a livello con sbarre. Debora si è
fermata perchè le ha viste che si stavano
abbassando, proprio al nostro arrivo. A fianco
del passaggio a livello si vede il cartello che
indica la città di Maleo. La strada che si
vede a dx invece porta alla stazione ferroviaria di
Pizzighettone per cui chi volesse raggiungere
questa ciclabile ha anche questa
opportunità. Qui
però sorge uno dei soliti problemi Italiani:
non far sapere alla mano sx quello che fa la
dx! Dove ci
troviamo noi è territorio Cremonese oltre le
sbarre è territorio della Provincia di
Lodi. Ebbene
nessuno era a conoscenza della ciclabile, ma ci
hanno detto di superare il passaggio a livello e
subito dopo deviare a sx seguendo il corso del
fiume. Del resto
anche su questa strada prima del passaggio a
livello nessun cartello menzionava una
ciclabile. Ma passato
il passaggio a livello subito a sx ecco la strada e
magia... appare il cartello della Ciclovia del Po
da Castelnuovo Bocca d'Adda a Piacenza. Debora si
mette a ridere perchè sta osservando
un'altra strada alla sua sx, di cosa si tratta?
.... ... molto
semplice: ricordate la foto precedente dove Debora
era ferma vicino alle sbarre abbassate della
ferrovia? Ebbene proprio a fianco, qualche decina
di metri prima c'è la strada indicata dalla
freccia di colore verde che agevolmente passa sotto
il ponte ferroviario e sbuca proprio davanti al
cartello che indica la Ciclovia del Po! Semplice,
no? Ora, che a
qualche centinaia di metri di distanza più
persone che erano presenti non sapessero
dell'esistenza di questo by-pass stradale e neppure
sapessero del cartello e della esistenza di una
ciclabile....potrebbe passare. Ma quello
che vorrei fare presente alle amministrazioni di
Pizzighettone e di Maleo e alle Province di Cremona
e Lodi è che in un punto di confine dove
iniziano/terminano due ciclabili il fatto che non
vi sia nei due territori nessun cartello
corrispettivo che indichi la possibilità
della prosecuzione dei due percorsi mi sembra
proprio una occasione mancata di sviluppo dei
territori. Posso anche
capire che le persone del luogo non interessate a
percorsi da farsi in bici possano anche non sapere
dell'esistenza degli stessi o della presenza di
cartelli... ma da parte vostra una conoscenza del
territorio in generale e non limitata con il
paraocchi ad una decina di metri dal confine
territoriale andrebbe fatta! Non vorrei
che il fatto di abolire le Province sia anche
perché non collaborano fra di loro e questo
potrebbe essere un esempio lampante ! Lo sforzo
di mettere due semplici cartelli uno per provincia,
non mi sembra un costo spropositato, anche in sede
di spending review, anche se fosse solo a carico
dei singoli comuni. finito il
disappunto, proseguiamo trovando delle belle e
chiare indicazioni sul percorso, andando diritti
verso la sbarra si può scegliere a sx per
Cremona e a dx per Maleo. Già
che c'erano potevano aggiungere la distanza che
sono 22 km per Cremona, aggiungo che potreste
seguire l'argine del canale Milano-Cremona (opera
incompiuta) in modo da essere su percorso
protetto. Per Maleo
sono 2 km però su viabilità
normale. Quindi
direi che potrebbe essere fuorviante la scritta
CICLOVIA DEL PO che in effetti è solo quella
sx ovvero verso Castiglione Bocca d'Adda 16km e
Piacenza. Quindi
trovata la ciclabile con tanto di mappa proseguiamo
sicuri di non perderci! L'ambiente
è molto piacevole e il fatto di essere su un
argine in posizione rialzata fra le campagne
dà una visione migliore a ciò che sta
attorno. Questo
tratto di Ciclovia è ancora asfaltato e
guardando indietro verso Pizzighettone si scorge il
corso del fiume Adda A vari
intervalli si trovano questi manufatti sulla sx
della Ciclovia Non avendo
incontrato nessuno per poterlo chiedere posso solo
supporre che siano delle chiuse oppure un sistema
di pompe per l'irrigazione. Ognuna di esse sopra la
porta riporta un nome differente. Noi abbiamo
usato una front e una biammortizzata, poco
più avanti termina l'asfalto ed inizia lo
sterrato. Direi che più che altro una
forcella dà quel comfort in più che
sullo sterrato fa sempre comodo avere. Le campagne
occorre irrigarle per cui anche i fossi fanno parte
del paesaggio campestre Anche i
fiori e i papaveri fanno la loro bella presenza
facendo da cornice al paesaggio
circostante azza della
Questo
è il primo tratto di sterrato, nulla di
"scomodo", il fondo è abbastanza
buono. Sulla dx in
direzione Piacenza appaiono delle cave e tanto
verde attorno. Ci supera
un ragazzo in MTB a gran velocità. Lungo il
percorso ne incontreremo altri che evidentemente
trovano questo ambiente ottimo per allenarsi in
assenza di traffico e in mezzo alla
natura. Tra l'altro
il percorso non é un continuo rettilineo,
segue grossomodo il corso del fiume che verso la
foce ha un andamento tortuoso, questo fa si che i
panorami attorno cambino in continuazione rendendo
il tutto piacevole e non monotono... ... con
ogni tanto anche la presenza di qualche cascinale
in mezzo alle distese di campi e a questo proposito
a pensare a quando tutto il lavoro si eseguiva a
mano... viene da capire quanta fatica si faceva su
queste ampie estensioni di campagne. Alte nuvole
cumuliformi si stanno preparando per scaricare un
po' d'acqua per i giorni successivi Mi
raccomando, leggete bene il cartello con la
scritta: ATTENZIONE. Non vorrei che vi
impallinassero scambiandovi per un grosso selvatico
bipede a due ruote! Siamo
arrivati! O quasi, il cartello è eloquente e
ciò che era un mio cruccio da diversi
decenni di arrivare alla foce dell'Adda ora
può avverarsi! Ohibò!
mmm... la cosa si mette male! spedisco la mia
inviata a leggere e... divieto assoluto di accesso
all'area per lavori in corso di sistemazione della
sponda dell'ADDA! Ma come? Ho
impiegato decenni per realizzare questo desiderio,
pedalato per 55km e altrettanti ce ne saranno da
fare al ritorno per trovarmi il percorso sbarrato
da una ruspa? Magra
consolazione... fra le piante un varco permette la
vista del Po! Riusciamo a
vedere una lingua di sabbia spinta dalla foce
dell'Adda nel Po e più in la un insediamento
industriale in direzione di Spinadesco Non ci
arrendiamo e imbocchiamo un sentiero a dx, ma uno
sguardo sul GPS mi fa fermare, ci stiamo dirigendo
troppo lontani dalla foce.
Anche in
questo lembo sperduto la bandiera tricolore
sventola per la ricorrenza del 25 Aprile del giorno
dopo. Se dritti
c'è negato l'accesso, a dx ci si allontana,
tentiamo a sx! e finalmente anche se un po' da
lontano riusciamo a vedere l'Adda che sfocia nel
Po! Ora la
testimonianza è ufficiale, in fondo
c'è il Po e questa è l'Adda che vi
sfocia! Anche se avremmo voluto essere dove si
trovavano alcune persone sui massi a dx, proprio
nel punto esatto della foce, vabbè
consoliamoci e brindiamo con le
borracce! Per la
cronaca la massa d'alberi sull'altra sponda del Po
altri non è che l'Isola Serafini magari
oggetto di un prossimo report? Mai dire
mai. Debora
soddisfatta posa accanto alla riva
dell'ADDA Ci scappa
anche uno autoscatto per la meta raggiunta.
Sorridenti perchè non stiamo ancora pensando
al ritorno, o per lo meno forse si, pensando che se
prima avevamo il vento contro ora sarebbe stato a
favore, ma sarà così ? Facciamo
dietro front e ci riportiamo sulla strada
dell'argine, ovvero la Ciclovia del Po che a sx
dà per Castelnuovo Bocca d'Adda e Piacenza
mentre a dx per Maleo e Cremona. E Pizzighettone
che è dove termina la Ciclovia, no? Come
vedete queste logiche oscure le condivido ben
poco! Anche
Piacenza avrebbe poco senso visto che occorre
attraversare il Po mentre Pavia, da dove parte la
Ciclovia, ne avrebbe più senso rimanendo
sempre sullo stessa sponda. Ripercorriamo
la Ciclovia per Pizzighettone ma a quanto pare Eolo
non è del nostro parere e ci soffia ancora
contro, pazienza dovrò dire alla Garmin di
immettere un coefficiente correttivo nella conta
delle Kcal bruciate che tenga conto anche dei nodi
del vento contrario! La "lepre"
corre spedita ed attraversa il ponte sull'Adda a
Pizzighettone, fame non ne ha, ma
sete... La Torre
del Guado ci osserva dai suoi merli e mentre Debora
si è fermata mi scappa l'occhio verso il
giardino, a dx individuo una "vedova" Eravamo
proprio a secco, e la "vedova" è stata
alquanto provvidenziale, tra l'altro con acqua
fresca e buona. Se alle auto serve benzina per
funzionare a noi ciclisti l'acqua è
altrettanto indispensabile, però non
possiamo fare come i cammelli e sobbarcarci 5 litri
d'acqua, quello lo si farebbe nel deserto, ma nelle
nostre ciclabili se ci fosse qualche fontanella in
più ci farebbe molto piacere! Loro non
hanno bisogno di carburante e aspettano silenziose
di essere cavalcate di nuovo. Dall'altro lato del
fiume, dove ci eravamo fermati a pranzo, si
percepisce che il sole sta calando, del resto le
ombre non sono certo quelle di un sole a
picco. Debora
vuole sgranchirsi un po' per cui spingiamo le bici
a piedi attraversando il centro che poi è
poca cosa. A fianco vediamo parte delle mura che
attorniano la città, mentre a dx
probabilmente una vecchia abitazione con un aggetto
sorretto da travi che generalmente in anni passati
non era altro che un gabinetto che scaricava
direttamente sotto, senza l'uso di alcuna
tubazione. Risaliamo
in sella e riprendiamo la ciclabile che affianca le
mura ad est della città Ci troviamo
ad Oscasale e ripercorriamo la strada del mattino
tralasciando la ciclabile ufficiale, è
già tardi e non possiamo permetterci
ulteriori giri in sterrato. Qui Debora sta
spingendo per affrontare la salitella in fondo alla
strada, che non sembra ma un paio di rapporti te li
fa scalare. Arriviamo
in vista di Soresina, il cielo sta cambiando e
anche a nord si stanno accumulando i bianchi
cumuli. Ripercorriamo
la ciclabile che porta da Soresina al santuario di
Ariadello e sulla sx scorgo un cascinale che al
mattino non avevo osservato, ovvero sul lato sud ha
i tetti letteralmente ricoperti da pannelli
fotovoltaici. E evidente che verso nord non li
abbia e forse è per questo che non ci ho
fatto caso nell'andata. A Tombe
Morte incontriamo dei cavalieri in tranquilla
escursione. Arriviamo
al punto di partenza a Soncino che si è
fatto veramente tardi Debora
scappa avanti, io faccio gli ultimi scatti
Concludo il
rito iniziato al mattino con la foto all'orologio,
quasi 9h sono trascorse dal nostro passaggio al
mattino. E' ora di caricare le bici e tornarsene a
casa.
Questa
Ciclovia del Po è parte integrante del
report precedente della Ciclabile delle
città murate. Come si
è potuto vedere l'insieme forma un percorso
molto bello, vario e affascinante che merita
veramente di essere fatto, semmai suddividendolo in
due parti e non come abbiamo fatto noi in una unica
soluzione. Questo anche per poter dedicare maggior
tempo alle visite delle due città di Soncino
e Pizzighettone e volendo anche i piccoli borghi
nei dintorni.
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buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:27-04-2014 ultimo aggiornamento: 26-04-2020 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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