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I tracciati
importati in Google Earth.
Il
segmento di colore Giallo è quello del
report precedente da Crema a Sergnano. Il tracciato
attuale descritto è quello di colore Verde.
Il tracciato blu fa parte di un successivo
report
La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile
convertire le miglia in km e viceversa, nelle
preferenze. Inoltre è anche possibile
scaricare la traccia per i GPS della
Garmin.. Il
tracciato alterna tratti su viabilità
ordinaria, su ciclopedonali e su strade campestri
sterrate anche in single track. Al
Santuario della Madonna di Binengo con a fianco i
bagni pubblici e a quasi ogni paese che si
incontra. Visto il
fondo è molto consigliabile una front MTB o
anche biammortizzata, consigliabile non andare il
giorno dopo che ha piovuto, meglio attendere un
paio di giorni.
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Il
tracciato precedente terminava al Santuario della
Madonna di Binengo e da qui si riprende, dopo aver
fatto rifornimento d'acqua alla fontanella e
approfittato dei bagni pubblici accanto Riprendiamo
la marcia ritornando al semaforo, in centro.
Svoltiamo a destra e proseguiamo fino a incontrare
l'ingresso della ciclabile Proseguiamo
a fianco del viale alberato e attraversiamo il
ponte sul Serio. A terra pittogrammi per dividere i
pedoni dai ciclisti, mentre sul ponte notiamo che
ci sono anche i lampioni Un
pescatore appostato sulla riva sfida il sole di
mezzogiorno forse in cerca di una preda da mettere
in padella per pranzo? Seguiamo la
ciclabile e al primo bivio svoltiamo a destra verso
Casale Cremasco Al termine
della ciclabile, all'incrocio, giriamo a sinistra
verso il centro di Casale Cremasco. Passiamo il
Comune e arriviamo davanti alle scuole
elementari Basta
leggere l'insegna per riconoscerle Le Scuole
Elementari servivano come riferimento, infatti
svoltiamo a destra, sulla ciclabile nascosta
dall'edificio La
ciclabile corre lungo il perimetro del giardino.
Verso la fine del parco, svoltiamo a sinistra in
via Broletto. Percorriamo tutta la via.
Attraversiamo l'incrocio e raggiungiamo i campi
coltivati. Proseguiamo dritti sulla strada sterrata
fra i campi, passando a fianco del centro sportivo.
Al primo bivio proseguiamo diritti. Come si vede il
percorso è criptico per l'assenza di
cartelli! La strada
si snoda fra campi di mais e chissà
perchè il richiamo ad un bel piatto di
polenta con il leprotto che abbiamo visto nel
tratto precedente si fa strada nella mente, forse
per un elementare computo matematico 1+1= il pranzo
è servito? Dove ci
sono campi di mais ci vuole anche l'acqua per farlo
crescere e le rogge ovviamente non mancano attorno
ai campi Passiamo
accanto a capannoni adibiti a ospitare animali, ma
che ora sembrano abbandonati. Al bivio, che si
trova poco più avanti, svoltiamo a sinistra
verso Camisano, naturalmente niente cartelli, ma se
vi fidate di bellitaliainbici noi vi porteremo
sulla retta via per Camisano! Proseguiamo
fino al paese, sullo sfondo nella foto Al termine
di via Casale incrociamo la provinciale, che
attraversa il paese. Svoltiamo a destra e subito a
sinistra in via Fontanella, facile da ricordarsi
per la banca sull'angolo. Percorriamo
tutta la via, superiamo la zona industriale e
all'incrocio ci immettiamo sulla SP12, girando a
sinistra Percorriamo
la strada fino a raggiungere un cascinale, sulla
destra. Proseguiamo seguendo la strada che svolta a
sinistra con una curva ad angolo retto. Alla
successiva curva ad angolo retto, prendiamo il
sentiero che si trova a sinistra nella
foto. La pace
è assoluta. Gli unici rumori percepiti sono
quelli degli uccelli che cinguettano, della roggia
che scorre lenta a sinistra e le bici che
trotterellano su questo accidentato e fangoso
sentiero. Ci fermiamo
per osservare l'acqua perfettamente limpida,
qualche pesciolino che sguazza e le libellule
azzurre che giocano a rincorrersi Riuscire a
fotografare una libellula azzurra è stata
una sfida visto che non stavano mai ferme
più di un secondo! Dopo un
breve incontro con una biscia, subito scappata
nella roggia appena le mie ruote le si sono
avvicinate, giungiamo al fontanile. Nella foto si
apprezzano numerosi punti in cui l'acqua sgorga dal
terreno Dopo la
contemplazione di questo selvaggio e incontaminato
luogo ci rimettiamo a pedalare verso Camisano.
Proseguiamo oltre il punto di osservazione, sulla
strada sterrata, un po' più larga di quella
dell'andata e su sterrato battuto. Attorno a noi
tanto verde, acqua in abbondanza e pace. Al termine
dello sterrato ritorniamo sulla strada provinciale,
in un punto precedente a dove eravamo entrati. Per
chi non volesse fare il percorso dell'andata che
è più accidentato, può
adottare quest'ultimo percorso. Passiamo
davanti alla chiesa, quando una chiesa va stretta,
se ne costruisce accanto una più grande,
almeno così sembra Ritorniamo
a Camisano per la strada dell'andata, ma prima di
continuare dobbiamo rabboccare le nostre borracce
alla fontanella, nella piazza della chiesa. Lungo
questo percorso le fontanelle sono abbondanti,
poiché passiamo per molti paesi. Dalla
piazza della chiesa svoltiamo a destra sulla SP16.
Alla fine della giornata chissà se mi
daranno l'indennità per il braccio
teso! Attraversiamo
tutto il paese e alle ultime case svoltiamo a
sinistra in via Vidolasco. Arrivando dal paese
purtroppo non si fa caso al cartello che è
nascosto dagli alberi e quasi del tutto
illeggibile. Corriamo lungo la strada che a un
tratto diventa sterrata. Superiamo il cantiere di
una strada in costruzione e giungiamo a una piccola
cappella, punto di riferimento per svoltare a
destra. Lo sterrato
ci riporta fra campi seminati a pannelli
fotovoltaici, dicono che sia la coltura del futuro,
ma non sarà che sono troppo indigesti da
digerire? Meno male
che si ritorna a colture più nostrane dove
la polenta è morbida e più
digeribile! Seguiamo
sempre la strada utilizzata dai trattori fino alla
casa color pesca, in località Fienili.
Ammiriamo la casa e il proprietario sembra gradire
il nostro interesse. Svoltiamo a
sinistra passando accanto a un recinto di caprette,
immortalate dagli scatti di Debora, oggi in
versione Photowoman Nella
stessa cascina osserviamo una zucca di dimensioni
ciclopiche, già mi immagino quanti risotti
alla zucca o tortelli di zucca si potrebbero fare,
sempre che sia buona quanto bella! Poco oltre
la cascina giriamo a sinistra fino all'abitato di
Castel Gabbiano. All'incrocio proseguiamo diritti
lungo la SP15, percorrendo un breve tratto di
ciclabile Nel fosso
accanto alla ciclabile l'acqua sempre limpida
accoglie una varietà pittoresca di anatre e
oche, oltre a minuscoli pesciolini che sguazzano
fra le alghe Alberto si
sporge per osservare meglio Come al
solito cartelli nisba e io protendo il braccio a
memoria dei posteri ciclisti, notare che il braccio
è teso e non alzato mentre l'altro sorregge
la colonna vertebrale ormai stanca di sorreggere il
braccio! Chissà
quando verranno messi i cartelli, mi sa che ce ne
vorranno un bel po' in questi tracciati. Il tratto
di sterrato ci conduce a una boscaglia. Le fronde
ci regalano un po' di frescura, mentre poco
distante scorre il Serio. Poco dopo
essere entrati nel bosco prendiamo il sentiero a
sinistra, spesso utilizzato dai cavalli. Lo scopo
di bellitaliainbici è quello di documentare
e testare i percorsi proposti dai vari enti questo
è uno di quelli a cui manca in toto la
segnaletica, ragion per cui virtualmente facciamo
dono di un cartello simbolico. Il sentiero
inizialmente si snoda fra due fila di alberi .
L'erba alta e la traccia non proprio evidente ci fa
desistere nel proseguire, ma alle spalle sbuca un
signore in ciabatte, canotta e calzoncini e con una
bici decisamente poco attrezzata. Se è
passato lui perché non dovremmo farcela pure
noi. Erba,
cespugli, rampicanti, ovunque giriamo il capo
vediamo solo verde in questa rigogliosa giungla
Cremasca Alla nostra
destra il Serio prosegue nel suo lento brontolare,
mentre davanti a noi un muro di piante stringe il
sentiero come in una morsa. Cespugli a destra e a
sinistra sfregano i loro rami contro le nostre
braccia. Qualche ramo si impiglia anche nel mio
cambio Poi la
vegetazione si apre un po' per terminare poco
più avanti in uno spiazzo
Approfittiamo
della radura per una breve pausa e ... ... di una
piccola spiaggia di sassi per tastare
l'acqua. Niente male
come ambiente, solo che i sentieri prima di
arrivare qui, per essere meglio usufruibili
andrebbero forse allargati Il sentiero
prosegue tranquillo, costeggiando diversi campi e
terminando a Montecchio. Giunti in
prossimità del paese, seguiamo la strada che
si snoda fra le case e ritorniamo sulla SP15.
Svoltiamo a destra e arriviamo a Vidolasco, a sx
notiamo questa torre merlata. Montecchio e
Vidolasco sono praticamente attaccati l'un
l'altro. Proseguiamo
sulla ciclabile che affianca la
provinciale Arriviamo a
Casal Cremasco, proprio di fronte alle scuole
elementari che ci hanno visto partire per
quest'avventura poche ore prima. Ritorniamo al
ponte sul Serio, sulla sponda di Sergnano per
intraprendere il
successivo report
verso le Cascine Colomberone
Altro
tracciato che mostra gli aspetti della campagna
aperta, dei boschi e delle zone dei fontanili con
le risorgive ed in fine ancora un ritorno accanto
al fiume Serio. Anche qui come è stato
segnalato mancano i cartelli indicatori e in alcuni
sentieri forse la vegetazione laterale andrebbe un
po' sfoltita per un transito più
agevole. |
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buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:17-09-2014 ultimo aggiornamento: 17-06-2015 Percorsi Ciclabili- torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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