Alla scoperta del
territorio
Con Google
Earth ho aggiunto le informazioni principali. La
traccia a sx è quella di questo report,
l'altra è quella sul report della
Valmalenco.
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Da Google
Maps il percorso con quote altimetriche che possono
sopperire al malfunzionamento del GPS della
Garmin
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A Sondrio
avendo parcheggiato nella zona sportiva adiacente a
via Vanoni, è molto semplice arrivare in
centro in Piazza Garibaldi, usciti sulla Via Vanoni
si svolta a dx e si va sempre diritti.
Giunti in
piazza la si attraversa, e si prende in fondo a sx
verso il ponte sul torrente Mallero. La statua di
Garibaldi è rivolta verso la
Valmalenco.
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Piazza
Garibaldi guardando verso sud
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Il ponte
sul Mallero presenta una bella infiorata di gerani
sulla spalletta, sopra la casa in primo piano sulla
collina si trova la frazione di Sant'Anna , mentre
la montagna sulla dx è quella che occorre
"scalare"
Attraversato
il ponte la strada curva a sx e dopo un 200m si
prende la seconda via a dx "Via Valmalenco", ve lo
dico subito, mettete la prima marcia, sono un 300m
al 18%.
Questa
è una ripida scorciatoia che vi evita un po'
di strada e che vi porta a sbucare in
località Campoledro, quindi svoltate a dx
per Chiesa Valmalenco
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Dopo i
ripidi tornanti e una breve salita si è
già in posizione panoramica su Sondrio.
Piazza Garibaldi è là nel centro
della foto, e poco in quà si vede il ponte
sul torrente Mallero.
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sposto
leggermente a dx l'obiettivo della macchina
fotografica per inquadrare la parte sud della
città da dove sono partito con la
bici.
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Salendo
verso Sant' Anna si vede in posizione dominante il
Convento di San Lorenzo
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Salendo,
dopo un paio di tornanti si arriva ad un bivio
accanto ad un cimitero, occorre prendere la strada
che sale a sx verso Sant'Anna, poco dopo vedrete il
convento di San Lorenzo e passerete
davanti.
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Vista
panoramica di Sondrio e sulla Valtellina da Sant'
Anna
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Si lascia
alle spalle Sant'Anna e si sale ancora, la salita
sarà una costante sino alla
croce.
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Dopo 7,5km
dalla partenza si arriva a Triangia, piccolo borgo
che conserva ancora delle vecchie case in
pietra
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La chiesa
si nota subito prima di fare ingresso al paese, al
bivio il cartello indica la prossima frazione di
Ligari a 3km
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Vecchie
case in pietra a Triangia, qui siamo a 800m ai
piedi del monte Rolla
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Il centro
del borgo formato da case antiche in
pietra.
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Una moderna
fontana in acciao inox , l'acqua per un ciclista
è sacra, per cui ben vengano tutte queste
fontane dispensatrici di fresche acque
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Poco sopra
Triangia su un tornante un cartello indica:
Laghetto di Triangia, sono 50m per cui vale la pena
soffermarsi
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La strada
poi riprende a salire nel folto del
bosco
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A circa
900m si esce un attimo dal bosco e si apre una
vista sulla sottostante Valtellina.
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Una piccola
frazione con case in pietra, manca poco a
Ligari
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Dal
fogliame lungo il pendio della montagna intravedo
due case , è Ligari, ora sono arrivato a
metà percorso.
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La prima
costruzione che si incontra a Ligari e questa
chiesetta tutta in pietra, è posta sulla sx
della strada che davanti al sagrato della chiesa fa
un tornante.
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Dietro la
chiesa senza campanile, c'è un terrazzo
belvedere
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Dal
terrazzo si può vedere sotto la
Valtellina
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L'ingresso
a Ligari, in pratica è l'unica strada
!
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Ligari
è l'ultimo "avamposto " dove c'è un
bar ristoro , per cui una sosta era d'obbligo dopo
10km di salita continua , qui siamo a
1097m.
Mancano
esattamente 10km alla Croce e da qui in poi la
strada sale in modo più duro sino ai 1908m
della croce.
Avevo
chiesto un panino, ma era finito il pane, per cui
ho optato per la torta, tanto avevo davanti a me
ancora un po' di dislivello da superare!
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Il bar
ristoro visto dall'altro lato della piazzetta,
è la costruzione a dx, la montagna alle
spalle è il monte Rolla sulla cui cima si
trova la Croce di Poverzone
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Dal ristoro
si vede l'obiettivo da raggiungere!
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Rifocillato
al bar/ristoro, esco da Ligari passando accanto
alla fontana e lavataoio, con la bella scritta "
LIGARI 1097m" incisa su una tavola di legno, ho
potuto fare a meno del GPS della Garmin che mi
stava dando quota 234m !
La strada
che si vede é quella che sale alla Croce,
non ve ne sono altre.
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Qualche
metro più in là dalla fontana un
cartello dà la distanza per il Lago di
Colina, la Croce si trova 5km prima.
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I giochi
sono fatti, da qui in poi sono 10km in cui la
strada sale nel bosco a tratti sterrata, asfaltata,
di nuovo sterrata per poi nei tornanti con tratti
più ripidi oltre il 25% con fondo in cemento
con le impronte trasversali per far fare presa alla
4x4. Fino ai 1400 la strada è abbastanza
ampia poi si restringe.
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Ai 1250m ad
un tornante si apre il panorama sulla Valtellina ,
con sotto Sondrio, il punto di partenza. La
giornata è molto calda con vento caldo
sostenuto da sud e temperature di 33°C
giù in valle.
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Sguardo
verso sud, una malga appare su una
radura
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Da questo
punto di osservazione se si guarda verso est ci
troviamo sotto la Valmalenco e a dx la Valtellina.
La radura di fronte sull'altro lato della
Valmalenco è Carnale
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Poco
distante dal punto di osservazione una frazione,
località Prati
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Si sale
ancora incontrando la località FOO a
1450m
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Uno sguardo
sulla parte opposta della Valmalenco, si vede
ancora l'Alpe di Carnale sulla dx
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Una
panoramica da Carnale a Sondrio sotto nel fondo
valle e la catena di monti a sud della
Valtellina
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Si sale
sempre a ridosso della montagna ma protetti dal
bosco, per cui il sole non da molto
fastidio.
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Ai bordi
della strada , ho visto parecchia gente alla
ricerca di funghi.
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L'ultima
frazione Forcola a 1580m, una casa con una bella
infiorata di gerani rossi sul balcone.
Da Forcola
mancano 3,2 Km alla Croce di Poverzone e aumentano
le difficlotà per la strada che si fa
più stretta , senza tratti in asfalto ma
solo sterrato acciotolato e tratti con cemento
rigato.
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Un posto
magnifico, in fondo il gruppo del Bernina. La valle
sotto è la Valmalenco
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Quì
la panoramica, dire che è un posto
incantevole è dir poco, io mi sono
soffermato parecchio tempo ad osservare il panorama
e a scambiare quattro chiacchere con le persone del
posto.
Qui la
gente ci sale solo per 4-5 mesi l'anno, durante
l'inverno la strada viene chiusa. L'inverno scorso
hanno detto che la neve arrivava sopra le porte
della baite, e guardando le cime a sud della
Valtellina con ancora la presenza di neve , hanno
riferito che erano anni che ciò non
accadeva.
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Sotto la
Valmalenco e sullo sfondo il gruppo del
Bernina
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Lascio il
bel panorama, rompo gli indugi e riprendo a salire,
mi avevano detto che era dura e in effetti non
è proprio una passeggiata, qui mi sa che se
ci fosse stato un fondo acciotolato anche le 4x4
avrebbero avuto il loro da fare per
salire.
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Questo
invece è un tratto sterrato
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Non ci sono
parole per descrivere una dura salita se non quando
giri la bici per affrontare la discesa. Solo
allora, metro dopo metro, ti rendi conto di cosa
sei stato capace.
Oscar Cadore
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Confesso
che sono sceso parecchie volte in questi 3,2 km
più che altro per la presenza di ciotoli di
medie dimensioni sulle salite più dure che
non mi permettevano una buona trazione oltre alla
perdita di equilibrio e per non sprecare energie
inutilmente è meglio scendere e spingere ,
qui ho scollinato e guadagnato i 1870m. In fondo
ancora incapuccciato dalle nubi il gruppo del
Bernina.
Ormai manca
poco, ancora un po' di piano e un'ultima
salitella!
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Non
è un miraggio! in controluce mi appare la
Croce di Poverzone, anche questa volta missione
compiuta!
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Prima cosa
da fare però è dissetarsi alla
fontana
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Dalla
fontana basta guardare in su per vedere finalmente
la Croce di Poverzone
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Salendo su
alla Croce il panorama si allarga su tutta la
Valtellina, qui ho fotografato ancora l'imbocco
della Valmalenco e ora si vede Carnale ben
più in basso rispetto alla fotografia
scattata alla frazione della Forcola, del resto ora
mi trovo a quota 1908m
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Signore e
Signori Vi presento : La Valtellina !
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Spero che
vi sia piaciuto e che qualcuno dei lettori salga
fin quassù ad ammirare questo stupendo
panorama, io la mia parte l'ho fatta ora tocca a
voi!
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