Ad Est di
Ferrara
Affidandoci
alla pubblicazione Ruote Panoramiche edito dalla
Provincia di Ferrara, vogliamo verificare se
mettendo assieme tre percorsi segnalati come 1 - 5
- 7, riusciamo dopo 100km a ritornare alla base e
verificare come stanno le segnalazioni lungo i tre
percorsi.
Qui appena
usciti dal Campeggio Comunale, proprio a fianco
della rete che lo delimita, inizia la ciclopedonale
che conduce a Francolino e sulla Destra Po. Sul
palo il cartello indica chiaramente le distanze
chilometriche.
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Si tratta
di una ciclopedonale che collega Francolino a
Ferrara ed in parte è adiacente ai campi
coltivati e alla strada della viabilità
ordinaria nell'altro lato.
Questa
ciclopedonale è molto usata dagli abitanti
di Francolino per recarsi a Ferrara, sia per
lavoro, studio o shopping. Naturalmente è
usata anche da chi abita a Ferrara e vuole andare
in bici sulla Destra Po.
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Passiamo
davanti ad un vecchio acquedotto a forma di torre,
che si trova di fronte al bivio della strada che va
in direzione Pescara-Fossadalbero-Sabbioni-Ro. Un
simile acquedotto lo abbiamo poi visto a
Sabbioncello San Vittore accanto alle vecchie
scuole sulla strada per Ferrara.
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Giunti alla
periferia di Francolino, a fianco e di fronte alla
chiesa, troverete i cartelli che ho ingrandito ad
indicarvi la direzione per la ciclopedonale della
Destra Po. In pratica giunti davanti alla chiesa si
svolta a sx.
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Giunti
sull'argine uno sguardo verso ovest, a 5km si trova
il ponte sul Po a Pontelagoscuro
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Pronti per
goderci una rilassante pedalata sull'argine verso
il mare, si fa per dire. Il sole è ancora
basso all'orizzonte e lunghe ombre vengono
proiettate a terra, ormai l'autunno avanza
inesorabilmente accorciando le giornate.
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Alle nostre
spalle l'abitato di Francolino con la strada che
sale sull'argine. Giusto per informarvi: Dove alla
chiesa i cartelli indicano la svolta sulla Destra
Po, chi volesse può proseguire diritto verso
Francolino per poi sbucare in questo stesso
punto.
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Ho
fotografato la porzione del grande cartello con
mappa e spiegazioni del percorso. Qui ho
selezionato la porzione del percorso, il punto
rosso è dove ci troviamo. La parte a sx
è quella già pubblicata nel
precedente report.
A dx il tratto fino a Zocca che interessa a noi con
la deviazione sul percorso FE206 verso
Copparo.
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Sull'argine
i panorami sono abbastanza simili a quelli
già visti andando verso Stellata, l'unica
variabile e che qui il fiume Po scorre alla nostra
sinistra
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Sull'altra
sponda fa capolino una grande villa d'impronta
Veneta. Eh sì, non scordiamoci che
nell'altra sponda c'è il Veneto.
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Per un
attimo pensavo di aver sbagliato strada e di aver
letto male, tornato indietro, avevo letto giusto!
E' si Pescara ma evidentemente non quella
Abruzzese!
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All'orizzonte
folti boschi di pioppi ci attendono, intanto gruppi
di ciclisti con bici da corsa ci superano intenti
nell'allenamento.
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Mi sa che
molti ciclisti no so cosa pagherebbero per avere a
disposizioni simili ciclabili immerse nel verde
dietro casa!
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Si è
immersi nel verde fra i campi, i pioppi il cielo e
il Po, nel silenzio. Più rilassante di
così... Nello scatto sopra si potrebbe
parafrasare il titolo di un vecchio film
trasformandolo in: "I cicloturisti dalle lunghe
ombre"!
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Se si
volesse raggiungere il mare, bastano 72,9km e si
è a Gorino. A noi manca poco al bivio per
Copparo
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Siamo quasi
a Zocca, un ultimo sguardo al Po che poi lasceremo
per le campagne della Grande Bonifica Ferrarese.
Terre strappate alle acque con lunghi lavori di
bonifica.
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A 1km
c'è Zocca, noi deviamo verso Copparo sul
percorso FE206
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La strada
è secondaria, con pochissimo traffico. Si
passa lungo le case adorne di verde e alberi da
frutto. Piante di Kaki piene di frutti, piante di
mele e fiori nei giardini ben curati.
Ci fermiamo un attimo a Ruina, probabile che
l'etimologia del nome abbia qualche cosa legato
alle rovine. Guardo il campanile che potrebbe
essere una spia del terremoto del 2012, ma sembra
non aver subito alcuna lesione, segno evidente che
il sisma ha colpito di più la zona ad ovest
di Ferrara.
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Essendo
questa zona stata bonificata, ci sono molti canali
che ora servono anche per l'irrigazione dei campi.
Questo è il Canale Fossetta
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Giungiamo a
Saletta, lambita dal Canale Naviglio. Sono 22km
dalla partenza
Qui occorre
fare una premessa:
Prima della
partenza ero indeciso quali percorsi fare per cui
mi ero premurato di scaricare alcune tracce fornite
dal sito www.ferraraterreeacque.it in formato GPX
che all'occorrenza avrei utilizzato.
Purtroppo al momento dell'utilizzo il file non
veniva caricato sul GPS, il Road Book non l'avevo
preventivamente stampato, facendo affidamento sulla
traccia GPX. Per cui, vista già l'esperienze
sugli altri percorsi Ferraresi ricchi di
indicazioni, all'ultimo momento ho dovuto affidarmi
alla presenza dei segnali lungo il percorso, che
però o ci sono sfuggiti o in effetti non
abbiamo trovato.
Questo
è uno dei punti in cui a posteriori
analizzando il tracciato sul computer avremmo
dovuto svoltare a sx invece di prendere la
direzione nella foto.
Quindi da
qui sino a Gradizza il percorso fatto da noi non
coincide con quello ufficiale, anche se a mio
avviso molti cartelli mancano anche sul percorso
ufficiale per cui se lo volete seguire fedelmente
munitevi di Road Book o traccia GPS.
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Stranamente
il campanile è costruito molto distante
dalla chiesa, con in mezzo un parco che li separa.
Proseguiamo sino ad incrociare la SP2a dove
svoltiamo a sx direzione Copparo
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A Copparo
giungiamo a questa rotatoria e qui di fatto manca
ogni indicazione che accenni ad un percorso
cicloturistico. Non solo, ma consultando la cartina
della Provincia di Ferrara sul percorso FE211
segnalano il prossimo centro abitato in Gradizza e
il successivo in Sabbioncello San
Vittore.
Purtroppo
qui non ne abbiamo visto "l'ombra" di questi due
centri abitati. Non ci è rimasto che
chiedere ad una persona di passaggio.
Le spiegazione sono state alquanto lacunose
perché non si è capito bene dove
dovevamo svoltare successivamente. La direzione era
comunque quella indicata dai cartelli.
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Seguendo le
indicazioni che ci hanno dato un po' confuse dopo
essere scesi da un cavalcavia a questo incrocio
siamo andati diritti, mentre occorreva svoltare a
dx verso il cartello con divieto di transito, ma
non alle bici !
In questo
modo si sarebbe accorciata la strada e si sarebbe
evitato il traffico della Strada Provinciale,
quindi anche in questo punto manca un cartello del
percorso FE211.
Chi poi
farà il percorso ufficiale dopo aver
attraversato Copparo sbucherà a questo
incrocio da sx dove si vede il muso
dell'auto.
Comunque
ripeto, se ci fossero stati dei cartelli del
percorso, l'avremmo comunque intercettato in questo
punto, ma così non è stato
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Comunque
sia se sceglierete di fare il percorso del mio GPS
o fare la deviazione segnalata sopra, superata la
frazione di Gradizza si arriva a questo semaforo
dove si svolterà a dx.
Anche qui
non esiste nessun cartello che segnali il percorso
FE211, in sostanza senza RoadBook o traccia GPS non
andrete da nessuna parte.
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Fatta la
deviazione al semaforo, subito dopo ad una
cinquantina di metri si devia a sx dove il transito
è consentito agli aventi diritto compresi
noi.
Anche qui
manca un cartello per il percorso FE211 o dove
portano le due strade
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La strada
per circa 2,8km attraversa campi e meleti, se vi
può servire troverete anche un cimitero,
dove subito varcato il cancello, a sx troverete dei
servizi igienici, mentre a dx del cancello
c'è una fontanella.
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Si arriva a
Sabbioncello dove sulla sx c'è questa
vecchia villa con tanto di torre merlata
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Poco avanti
sulla dx la chiesa Parrocchiale e qui sorge ancora
un problema
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Davanti
alla chiesa un bivio ancora senza alcuna
indicazione sulla direzione da prendere per seguire
il percorso FE211. Proseguiamo diritti e alla prima
casa incontriamo una persona con bici da corsa ed
abbigliamento sportivo, chi meglio di lui avrebbe
potuto darci indicazioni?
Spieghiamo
che dobbiamo raggiungere Ostellato attraverso un
percorso ciclabile segnalato. La persona sembra
alquanto spaesata tanto da chiedere al figlio che
nel frattempo era uscito di casa per quale strada
sarebbe stato meglio andare.
Ora,
Ostellato da qui si trova a 17km. Dopo abbiamo
scoperto al ritorno che vi erano solo due strade
per poterci andare. Una era quella di andare
diritti, scavalcare il ponte sul Po di Volano e poi
allo stop svoltare a sx direzione Denore. L'altra
opzione sarebbe stata svoltare dove si trova lei in
bici, attraverso un percorso poco trafficato, cosa
che abbiamo fatto al ritorno!
Non ho idea
se quella persona a 50m da qui si considerasse di
vivere su Marte e non fosse a conoscenza che questa
strada a sx è un percorso più adatto
per chi va in bici e citato sulla pubblicazione
della Provincia di Ferrara.
Questo è l'esempio che nemmeno chi vi abita
può essere a conoscenza dei percorsi
pubblicati dalla Provincia di Ferrara, se questi
percorsi non sono segnalati materialmente anche
sulla strada oltre che sulla carta.
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Quindi con
le indicazioni ricevute proseguiamo passando sul
ponte del Po di Volano, qui nella vista verso
Ferrara
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E qui
invece verso la foce. In pratica noi avremmo dovuto
fare il percorso sull'argine sx ed invece ci hanno
indirizzato sul dx su una strada leggermente
più trafficata. Il campanile che si vede
è quello di Denore
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Subito dopo
il ponte si arriva a questo bivio dove a dx si va a
Ferrara e sarà la direzione che si
prenderà al ritorno, ricordatevelo, mentre
ora proseguiamo a sx verso Denore.
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Un po' di
addensamenti nuvolosi si innalzano dietro il
campanile di Denore, noi ci dobbiamo spingere
più a sud est, si spera che il tempo si
mantenga buono.
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Una villa
antica a Denore con tanto di orologio, campana e
banderuola per segnalare la direzione del
vento.
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Giunti alle
porte di Final di Rero, ci fermiamo un attimo a
leggere questi 16 cartelli, proseguiamo verso Final
Di Rero, dove passando sopra il ponte del Po di
Volano scorgo sotto di esso e a fianco del canale
quella che doveva essere il percorso ciclabile che
stavamo cercando!
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Infatti
dopo aver passato il ponte alla rotatoria ho preso
la prima via a dx e la successiva a dx dove
finalmente abbiamo trovato questi cartelli che in
realtà parlano di una Ippovia fra Final di
Rero e Migliarino, percorso che si trova a sx dove
viene indicato dal divieto di transito salvo gli
autorizzati come noi in bici.
Lo stesso
cartello a dx in effetti indica un traffico a
libero transito, ma se si proseguisse si
arriverebbe in sponda sx davanti al bivio della
Chiesa di Sabbioncello San Vittore. Pazienza questo
tratto lo faremo al ritorno.
Anche qui
non capisco perchè sul cartello non
indichino dove si andrebbe svoltando a sx piuttosto
che a dx!
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Pedaliamo
lungo Via delle Siepi, a fianco di un bosco e del
Po di Volano. Ovviamente essendo il traffico
limitato dal precedente cartello, incontriamo solo
pedoni e ciclisti.
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Dopo 2,5 km
arriviamo a questo bivio dove si prosegue lungo il
Po di Volano
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Da ambo i
lati del corso del canale distese di
frutteti
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Dopo 5km
dall'ultimo bivio arriviamo a Migliarino dove
attraversiamo il ponte sul Po di Volano e facciamo
ingresso in questo grazioso borgo dotato di molte
torri.
Nota: Seguendo il percorso ufficiale prima di
Migliarino c'è una deviazione sulla dx che
indica un percorso ciclopedonale differente dalla
nostra traccia GPS e che termina sempre in questo
punto a fianco del ponte.
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Siamo in
cerca di un cartello stradale che ci indichi per
Ostellato, ma come al solito non lo troviamo, e si
che siamo a 3km di distanza! Solita richiesta alla
prima persona che ci capita a tiro, a dire il vero
tre persone che ci hanno mandato in tre direzioni
differenti! Solo l'ultima è risultata
affidabile!
Qui si prosegue a dx. Si ha quasi l'impressione che
chi abita in questi posti oltre l'uscio di casa non
sappia cosa ci sia fuori o per lo meno che abbia
una scarsa conoscenza del territorio
attorno.
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Dopo 700m
dal centro incontriamo altre due torri poste
all'ingresso del borgo nel lato sud. Non ci rimane
che proseguire e dopo un paio di rotatorie arrivare
finalmente ad Ostellato!
Ma come al solito all'incrocio seguendo il percorso
ufficiale avremmo dovuto svoltare a sx, davanti
alla torre, solo che noi non abbiamo notato nessun
cartello di un percorso ciclopedonale per
Ostellato.
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A furia di
chiedere informazioni sul percorso ciclabile si era
fatto tardi e a Ostellato siamo passati subito alla
ricerca di un posto dove pranzare. Ci è
stato suggerito il locale "La Luna nel Pozzo".
L'unico inconveniente è che abbiamo scelto
un menu forse un po' esagerato, visto che dopo 2h
eravamo ancora a tavola!
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Il
Campanile di Ostellato, non chiedetemi
perchè è solo! Lasciato Ostellato ci
siamo diretti alle Oasi seguendo i
cartelli.
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Arriviamo
in vista di un laghetto in prossimità del
Parco della Spionia
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Verde
ovunque ed un cartello più avanti che
dovrebbe dare indicazioni
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Infatti se
non sbagliamo è segnalata come ciclovia
dedicata a Bruno Traversari, anche se le frecce
come sono posizionate sinceramente qualche dubbio
lo lasciano. Comunque seguiamo questo tratto in
sterrato
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Il tratto
è lungo poco più di 1km e si trova
con a sx il canale Navigabile Ferrara-Porto
Garibaldi e a dx il canale Valle del Mezzano, anche
se da qui non si vedono.
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Il percorso
termina davanti al piazzale all'ingresso del parco
Oasi di Ostellato. Purtroppo le ore perse per il
pranzo ci hanno fatto saltare questa visita in
quanto 55km li avevamo fatti sino a qui, ma poi
c'era anche il ritorno da affrontare e con le
giornate che si accorciano in autunno non sarebbe
stato bello fare un rientro al buio o quasi. Per
una volta lascio a voi l'incombenza di scoprire le
Oasi Vallive di Ostellato!
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La scultura
che si vede anche nella precedente foto, riporta su
ogni onda, almeno penso sia questa
l'interpretazione, il nome "Pesce" tradotto in
parecchie lingue
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Facciamo
così ritorno dando un'ultima occhiata al
canale Valle del Mezzano
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E pensare
che siamo arrivati sin qui per visitare le Oasi
Vallive, sarà per una prossima
volta!
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Non ci
resta che fare il percorso inverso, però con
le varianti già segnalate in precedenza. Qui
siamo fuori Migliarino e questa bella abitazione:
Villa Bottoni è offerta in affitto per
"momenti speciali" come recita il grande cartello
posto sotto gli alberi a dx.
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Proseguiamo
verso Finale Di Rero, ed incontriamo un gregge di
pecore che conferma la regola, in mezzo a tutte
c'era una pecora nera!
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Campi a
perdita d'occhio a fianco della strada che
costeggia il Po di Volano
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Arrivati a
Finale di Rero dove avevamo trovato il cartello che
indicava questo percorso, troviamo quest'altro
cartello che conferma che è classificato
come Ippovia del Ferrarese e non FE211, forse
è il caso di aggiungerlo.
Noi francamente di cavalli non ne abbiamo visto
nemmeno uno nei nostri 100km quadrati del percorso.
Gli unici "cavalli" a due zampe eravamo
noi!
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Quindi se
all'andata mentre passavo sopra il ponte del Po di
Volano a Finale di Rero, mi ero accorto di questa
strada, ora ci passiamo sotto, avendo scoperto
questa possibilità per tornare a
Sabbioncello San Vittore, percorrendo la sponda sx
del Po di Volano anziché la dx fatta
all'andata. In pratica sarebbe stato il percorso
ufficiale FE211 di cui non abbiamo trovato le
indicazioni.
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Il ponte
dell'Idrovia del Po di Volano. L'idrovia è
ben segnalata con i cartelli del codice
fluviale
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Passiamo a
fianco di sterminati frutteti, dove tanti di questi
hanno sulla sommità le reti da poter
stendere. Questo per proteggere le piante in caso
di grandinate
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Qui
è la chiusa di Valpagliaro che permette di
superare un dislivello di 3m permettendo la
navigazione fluviale da e verso Ferrara.
Sulla chiusa è posta una lastra incisa della
sua realizzazione risalente al 1676.
Infatti
osservando una carta geografica del 1568 il Po di
Volano e il Po di Primaro erano i rami principali
del fiume Po.
In
Particolare il Po Primaro bagnava Ferrara a sud del
suo centro storico, con annesso porto per i
traffici mercantili. Quindi questi due rami del Po
per secoli sono stati i rami utilizzati per la
navigazione.
Successivamente
il corso del Po a seguito di importanti piene si
è modificato, assumendo l'aspetto odierno e
riducendo di molto le sezioni del Po di Volano e la
sparizione del Po Primaro tanto che a Ferrara dove
scorreva il Po poi sorsero nuovi
quartieri.
Nota:
all'altezza della chiusa si trova un'area di sosta
dedicata ai ciloturisti.
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Decisamente
più bello e tranquillo questo tratto della
sponda sx, ma se non è segnalato, ben pochi
lo faranno a mio parere, perciò chi di
dovere si dia da fare, oltretutto il traffico qui
è molto scarso o assente.
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Giunti nei
pressi di Sabbioncello San Vittore, sulla dx
scorgiamo Villa Mensa
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che si
può vedere meglio al bivio più
avanti, tornando indietro sull'altra strada che
porta a Formignana.
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Siamo ormai
in vista di Sabbioncello San Vittore dove faremo la
deviazione per Ferrara. Qui si trova anche un punto
di imbarco vicino al ponte, per le crociere in
barca lungo il Po di Volano
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Il
campanile di Denore questa volta visto dalla sponda
sx
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Come si
può vedere siamo ritornati al punto dove ci
eravamo fermati all'andata davanti alla chiesa di
Sabbioncello San Vittore. Qui si svolterà a
sx come nell'andata, solo che dopo aver scavalcato
il ponte sul Po di Volano si svolterà a dx
direzione Ferrara, c'é il cartello per cui
non si può sbagliare.
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Ora ci si
trova a pedalare sul percorso 5, si rientra a
Ferrara, lungo l'argine dx del Po di
Volano
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Breve
sosta per bere a Viconovo ...
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dove fra la
strada e il Po di Volano un piccolo sacrario
ricorda i caduti in guerra
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Il sole fa
capolino fra le nuvole che per tutta la giornata ci
hanno fatto da contorno, ma per fortuna senza
pioggia. Questa strada non è particolarmente
frequentata se non da un traffico locale dei
piccoli borghi che tocca, come Borgo Tarapino,
Possessione Vegra, Contrapò, Ponte Gradella
per arrivare poi a Ferrara.
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Contrapò
la chiesa di San Martino. Certo che il campanile
con tutto lo spazio che avevano l'hanno appiccicato
proprio alla facciata, anche se a me pare che la
facciata sia stata rifatta e ampliata in epoche
successive, visto il colore differente della chiesa
e del campanile.
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Arriviamo a
Ferrara con il sole basso all'orizzonte, se ci
fossimo fermati alle Oasi d'Ostellato forse avremmo
fatto notte.
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CONCLUSIONE
Sono tre
percorsi che abbiamo unito e se per uno di essi le
indicazioni sono più che esaurienti per gli
altri due percorsi come abbiamo riscontrato mancano
le opportune indicazioni.
Visto che i
segnali da mettere non sono poi così
numerosi, se si riuscisse a posizionarli si
riuscirebbe a rendere usufruibile in modo migliore
quanto illustrato nel libretto della Provincia
Ferrarese "Ruote Panoramiche" senza necessariamente
disporre di GPS o Road Book
Per il
resto gli ambienti come avete potuto vedere
meritano il lungo giro proposto.
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