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Giro dei 5 laghi Garda - Tenno - Toblino Santa Massenza - Cavedine |
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Il percorso
si sviluppa nel territorio a nord del Lago di Garda
toccando 4 Valli. Salendo da Riva del Garda si
incontra la Valle del Magnone in successione la
Valle di Ballino, la Gola del Limarò ed in
fine la Valle del Sarca
Il
percorso è un misto di ciclopedonali e
strade a viabilità ordinaria. Sono circa
15km iniziali di salita mentre il resto è
discesa salvo un paio di salite di circa 2km con
50m di dislivello. Ci
si trova in montagna in zone ricche di acque per
cui le fontane sono molto diffuse. Libertà
di scelta purché dotate di buon cambio e
ottimi freni |
Sulla dx
della ciclopedonale, poco dopo appare Villa Lutti,
con tanto di cappella privata sormontata da torre
ottagonale e giardino botanico alle sue
spalle. Con la
ciclabile arriveremo sino alla Strada SS45 bis dove
svolteremo a sx In pratica
ci si deve mantenere sul marciapiede sx, dove si
passerà davanti a questa avveniristica
chiesa Il punto di
svolta è questa rotonda, prendete come
riferimento il caseggiato a dx. Ecco il
punto di inizio a fianco della scritta: Torrente
Albola Infatti la
ciclopedonale affianca il Torrente Albola. Dopo
circa 300m si arriva ad una rotonda, si
proseguirà sempre avanti per altri 400m sino
ad un'altra rotonda che troverete sulla vostra
dx. Io in
questo punto avevo sbagliato proseguendo diritto,
per capirci meglio nella direzione alle spalle di
lei in questa foto. Per cui se usate la traccia del
GPS, in questo punto ignorate la traccia e
dirigetevi invece dove i cartelli marroni indicano
il Lago di Tenno. Qui termina il tratto
ciclopedonale e si inizia a pedalare su strada a
viabilità ordinaria. Si tratta
di una strada abbastanza ampia e che offre un buon
panorama su Riva del Garda e le montagne attorno.
Dalla Rotonda precedente la strada inizia a salire
ed i giubbini che andavano bene sulla ciclabile ora
sono di troppo. Il sole
autunnale si sta alzando ed incomincia a scaldare
quel tanto che basta. Guardando alle nostre spalle
si vede a sx il monte Brione dove sotto c'è
il nostro punto di partenza, mentre a dx è
il profilo del Monte Baldo. In centro fra un po' di
foschia è il Lago di Garda, il primo dei 5
Laghi che vedremo lungo il percorso. Con la
scusa di ammirare il panorama ci si ferma a
riprendere il fiato L'ampio
tornante ci fa riprendere la salita. Come potrete
osservare, sulla dx della Valle si intravede il
Castello di Tenno. Di fatto per salire al lago di
Tenno ci sono due strade, questa che passa per
Pranzo e l'altra per Tenno che si trova sull'altro
versante della valle. A noi è stata
consigliata questa che è la più
frequentata dai ciclisti. L'altro
lato permette una visione più da vicino del
castello e volendo c'è la variante per fare
una visita alla cascata dell'orrido di Varone. A
ognuno la sua scelta! Ci
avviciniamo a Tenno, per circa 7km la salita
è regolare e la pendenza è poco meno
del 6% L'abitato
di Tenno ed il suo castello che lo sovrasta. Il
castello è di proprietà privata e non
visitabile. Arriviamo
in vista di Pranzo, mentre sull'altro versante si
vede la frazione di Villa del Monte. Un invito a
Pranzo! Chissà quanti equivoci potrebbero
sorgere se vi chiedessero dove siete stati,
rispondendo: A Pranzo! Invece di
proseguire sulla provinciale facciamo la deviazione
ed entriamo a Pranzo, dove nel centro del borgo
passiamo fra vecchie case. Niente male
come posizione di questo piccolo borgo. Riprendiamo
la strada dove un po' più avanti sulla sx
incontriamo una ciclabile che termina poco prima
dell'incrocio con la strada che sale da
Tenno. All'incrocio
lo si attraverserà svoltando a dx verso il
piazzale dove a sx un viottolo porta al lago di
Tenno. Sul
piazzale troverete l'edicola con le informazioni
sul lago. Vi anticipo subito che il periplo del
lago è interdetto alle bici! Noi
arriviamo sino al punto dove inizia la scalinata e
diparte un sentiero a sx. Già da lì
è visibile il lago Naturalmente
se scendete la scalinata, la vista cambierà
un po' Quella
è la nostra prossima direzione da prendere,
verso il Passo del Ballino. A riva
branchi di cavedani sguazzano in cerca di
cibo e non sono
per nulla intimoriti dalla presenza dell'uomo che
evidentemente gli elargisce del cibo Riprendiamo
il percorso non prima di avere fatto un incontro
inaspettato. Infatti sul lago di Tenno ho
incontrato l'ex presidente della FIAB con cui nel
2013 ho partecipato al Progetto Interreg IV
Italia-Austria visionando il percorso da Lienz a
Primolano sulla "Lunga Via Delle
Dolomiti". Anche il
nutrito gruppo della FIAB stava facendo il nostro
stesso percorso, per cui ci siamo uniti a loro per
un breve tratto. Se non
scendete al lago non c'è problema, poi anche
dalla strada avrete l'occasione di vederlo
dall'alto. Nella foto potete vedere anche
l'isolotto di cui ne ho fatto cenno
prima. Dopo il
lago si arriva al borgo di Ballino. La strada
passa attraverso il borgo. Di fronte alla chiesa si
trova la piazzetta con una fontana Fontana
subito presa d'assalto dai ciclisti della FIAB
Salendo
verso il Passo del Ballino il panorama cambia e la
valle si apre mostrando fitte pinete ai sui
lati Al Passo
del Ballino il gruppo della FIAB fa riferimento per
far la conta. E
così in modo puramente fortuito a quasi
200km dalle rispettive abitazioni mi sono
incontrato con Antonio, "Past President FIAB" come
a lui piace definirsi. Ricostruito
il gruppo al Passo del Ballino, che è anche
il punto più elevato del percorso, si
procede sulla veloce discesa. Da qui in poi
è quasi tutta discesa o falso
piano. Il gruppo
FIAB sosta di nuovo più avanti per una
visita all'Area Palafitticola di Fiave' Qui
lasciamo il gruppo e ci diamo l'appuntamento al
ristorante a Toblino dove loro hanno
prenotato. Scendiamo
verso Ponte Arche, la giornata è stupenda,
niente nuvole e sole autunnale splendente. Specie
in discesa, l'aria e la temperatura invoglia a
mantenere il giubbino antivento. Per chi
avesse bisogno d'acqua a Stumiaga altra fontana
lungo la strada. Siamo in Trentino e si vedono i
classici balconi in legno adornati di
fiori Il panorama
si allarga, la direzione è verso nord e la
valle che si vede in fondo è quella che
ospita il lago di Molveno a circa 17km da
qui.
Un'altra
bella e veloce discesa porta verso Ponte Arche
Ora la
strada spiana attraversando Ponte Arche e Terme di
Comano. Qui si prosegue diritti Il ponte
infiorato di gerani sul Torrente Duina, che poco a
valle confluisce con il Fiume Sarche A circa 2km
da Ponte Arche si incontra una rotonda e sulla sx a
fianco del segnale di senso vietato parte la nuova
ciclabile che attraversando la Gola o Forra del
Limarò, porta sopra Sarche La nuova
ciclabile, aperta il 7 giugno 2014 è stata
realizzata recuperando la vecchia strada della
forra del Limarò che collegava Le Sarche a
Ponte Arche. La strada
è stata abbandonata 30 anni fa, quando si
sono aperte le gallerie che si vedono nella
foto. Il
tracciato si snoda nella gola per 6,2 km, il fondo
della pista largo circa 3 metri è
pavimentato con asfalto e limitato da alti
parapetti nelle parti esposte. Da Ponte
Arche a Le Sarche ci sono 15 m di dislivello
positivo e 87 m di dislivello negativo al 7,4% in
700m Nel
realizzare la pista si sono dovute mettere in
sicurezza le pareti rocciose, smuovendo i massi
critici e alla fine mettendo reti d'acciaio in
protezione caduta massi, come nella
foto. Curve e
contro curve, scenari da canyon ne fanno una
ciclabile unica che attirerà senz'altro un
bel po' di ciclisti, come del resto già ne
abbiamo incontrati, anche se il nostro orario non
era proprio dei più canonici, visto che era
ora di pranzo avanzata! Questa ex
strada è una delle opere che si incontrano
spesso nella nostra Italia, dove intagliate nelle
rocce, spesso i nostri nonni e bisnonni dotati
anche di solo piccone hanno aperto tracciati
impensabili ai giorni nostri, a cui ora si
preferiscono le gallerie. I risultati
però sono assai diversi, i percorsi arditi
offrono spesso viste mozzafiato mentre le gallerie
offrono solo visioni buie anche se più
sicure e brevi come tragitti. Del resto
dove potreste trovare una ciclabile con simili
scenari ? Un percorso
che penso possa fare la felicità di molti
geologi, vedendo queste stratificazione rocciose in
bella vista In
concomitanza della interruzione della galleria
della strada statale 237 c'è una breve
temporanea interruzione della ciclabile per
lasciare spazio ad una strada che scende ad un'area
di sosta Proseguendo
sulla ciclabile, a sx si vede l'area di sosta in
mezzo alla gola del Limarò Lungo la
ciclabile sono stati ricavati molti punti per una
comoda visione sulla forra del Limarò e
francamente e difficile resistere dal non fermarsi.
Sotto, il fiume Sarche scorre nella profonda
forra Se non mi
fermo io, si ferma lei, per cui il tempo passa e la
fame si fa sentire! Non
sarà il Gran Canyon del Colorado, ma nel
nostro piccolo anche questo gioiello Italiano
meriterà la sua fama ora che è stato
resuscitato dopo 30 anni di abbandono. Purtroppo
la foto restituisce quello che può e la
realtà è un po' differente, del resto
l'occhio umano ha tutt'altra definizione, per cui
consiglio una bella visione sul posto!
Ci supera
uno su bici da corsa che evidentemente ha fretta di
mettere le gambe sotto il tavolo! Il fiume
Sarche ora prende il largo nella valle, passando
sotto il ponte che poi passeremo per andare sul
lago di Toblino.
Dove la
trovate una ciclabile con viste come questa? Qui il
Sarca termina la sua fatica uscendo dalla Forra del
Limarò per scendere tranquillo verso il
Garda. Sullo
sfondo il Monte Bondone con a dx la Cima Cornetto a
2180m s.l.m.
La
Ciclopedonale sbocca su questo tornante che
è il 5° salendo da Sarche. Questa in
pratica è la strada che 30 anni fa è
andata a sostituire quella che ora è
diventata la stupenda Ciclopedonale Ponte Arche -
Le Sarche. Da qui per il Lago Toblino si scende a
prendere il ponte che attraversa il fiume Sarca e
che si vedeva nelle foto soprastanti. Dopo aver
passato il ponte sul fiume Sarca, giunti a questo
punto troverete un bivio sulla vostra dx. Tenetelo
a mente perché dove c'è la scritta
STOP, parte la ciclabile che si prenderà al
ritorno e che porta a Torbole e di seguito a Riva
del Garda Prendendo
la strada per il lago di Toblino, dopo Sarche si
prendono le Ciclopedonali. A fianco una distesa di
frutteti e vigne Dopo 40km
dalla partenza arriviamo in vista del castello sul
lago di Toblino. Questo è il 3° lago
della lista dei 5 laghi da visitare. A fianco
del lago si trova una suggestiva ciclopedonale dove
occorre come sempre dare precedenza ai
pedoni Decisamente
carino l'ambiente, ma è ora di dar retta
alla fame che bussa insistente già da un
po'. Ci dirigiamo all'appuntamento con il resto del
gruppo della FIAB, noi però saremo i primi
Di fatto al
ristorante eravamo i primi e ci siamo presi un
tavolo all'aperto, mentre per il gruppo c'era
prenotata una sala all'interno. L'appetito non
mancava per cui ci siamo portati avanti! Noi avevamo
quasi terminato il pranzo, quando il gruppo
è arrivato alla spicciolata portandosi
subito nella sala riservata. Antonio sorride dalla
sua posizione di capotavola! Finito il
nostro pranzo salutiamo il gruppo della
FIAB Il pit stop
è terminato e riprendiamo la nostra pedalata
verso il 4° lago Basta
tornare a ritroso per qualche centinaio di metri
per trovarci sulla dx il lago di Santa
Massenza Dopo soli
700m arriviamo al parcheggio della Centrale
Elettrica, una breve sosta giusto il tempo per
infilarci i giubbini antivento, sia perchè
avevamo appena pranzato, ma anche perchè
come al solito al pomeriggio dal lago di Garda
spira il vento "Ora" con direzione nord che
ovviamente è contro la nostra direzione del
ritorno. Il lago di
Santa Massenza è abbastanza piccolo ed in
poco tempo lo si è già perlustrato.
Sui rilievi in fondo si scorge un
castello In foschia
e controluce non si apprezza la sua forma, dovrebbe
trattarsi del Castel Madruzzo XII-XVI
sec. In breve
arriviamo a fianco dell'emissario del lago di Santa
Massenza e che porta le acque al lago di
Toblino Fra il lago
di Toblino e la strada statale si trova la
ciclopedonale che inizia vicino al ponte . Alcune
strutture moderne indicano che si è sul Lago
di Toblino e ne forniscono alcune informazioni con
dei pannelli. In parte il
suggestivo percorso accanto al lago è
strutturato su passerelle in legno E'
pomeriggio avanzato e il vento "Ora" che spira dal
Garda porta la foschia su per la valle. In centro
il Castello di Toblino Castel
Toblino è situato su una penisola del lago,
anche se in origine la costruzione era stata fatta
su una enorme roccia staccatasi dalla vicina
montagna. Poi col passare del tempo il livello
delle acque si è abbassato ed ora appare
come penisola. Visto che
passiamo accanto al suo ingresso facciamo una breve
incursione al castello Al suo
interno un ricco parco contornato da siepi accoglie
il visitatore. Il castello ospita al suo interno un
rinomato ristorante con fornita cantina Squillino
le trombe! Fa il suo ingresso Miss
bellitaliainbici! Lasciamo
anche il castello di Toblino, del resto eravamo
già sazi del precedente pranzo e non
potevamo di certo fare un "ribattino"! In altri
tratti del lago si va su sterrato con sezione non
molto ampia e occorre fare attenzione alla presenza
dei pedoni che è facile incontrare, dando
loro precedenza. Ultimo
sguardo verso il castello e qui finisce il
lago A fianco
del lago una nota tenuta vitivinicola Superato
l'abitato di Sarche ci si immette sulla ciclabile
che porta a Torbole e che ho citato in precedenza.
La ciclopedonale ha il tracciato sulla riva sx del
fiume Sarca. Qui all'inizio si trova una bella zona
ombrosa Il sole si
abbassa all'orizzonte e la foschia autunnale sale.
Qui siamo a Pietramurata Basta
seguire le indicazione ed è possibile
volendo passare anche nel centro del borgo dove
alla fine le due strade si congiungono davanti alla
chiesa. Con la chiesa alle spalle si andrà a
sx e dopo poco a dx. Dopo un
breve tratto di circa 350m si arriva a questa
intersezione, dove, svoltando a dx si prende la
Ciclopedonale per Torbole, già illustrata in
un precedente report
. Questa volta invece faremo una variante
affiancando tutto il lago di Cavedine per cui qui
si svolta a sx Passiamo
sopra il ponte del canale che fa defluire le acque
verso il fiume Sarca non prima di essere sfruttato
da una centrale idroelettrica che si può
vedere facendo la Ciclopedonale per Torbole del
precedente bivio. Sono circa
2km l'estensione in lunghezza del Lago di Cavedine,
ultimo dei 5 laghi in programma in questo
giro Al termine
del lago un'ampia area di relax e ... ... una
passerella per l'attracco delle imbarcazioni da
diporto Al termine
del lago una salita di 1km con 36m di dislivello
porta nel cuore delle Marocche dove
troverete una edicola che vi darà le
informazioni a riguardo Devo dire
che essendo transitato anche sulla Ciclopedonale
sottostante, dove comunque è possibile
vedere un fronte delle Marocche di Dro, trovarsi su
questa strada si ha una sensazione ben diversa e si
è letteralmente immersi in questo ambiente
che risale alle glaciazioni, forse la più
estesa di tutto l'arco alpino. Le foto
purtroppo non possono rendere l'idea dell'insieme,
vista la vasta estensione che occupa, sia sopra che
sotto la strada. E'
possibile riportare solo alcuni scatti di porzioni
delle aree, senza dubbio la visione sul luogo
è tutt'altra cosa! Al culmine
dalla salita un'area dedicata dà
informazioni con un grande pannello
illustrato Iniziata la
discesa verso Dro, da questo punto guardando
indietro è possibile cogliere una più
ampia visione di questo fenomeno geologico di ampie
dimensioni. Grandi
massi disposti caoticamente e generati dal ritiro e
lo spostamento dei ghiacciai che con la loro enorme
pressione impressa sulle pareti delle montagne
hanno letteralmente strappato e trascinato a valle
anche enormi massi di roccia. Lasciato il
paesaggio lunare si sbuca sulla strada che scende
verso Dro e che a sx sale verso Drena e Cavedine.
In centro si vede il Castel Drena Castel
Drena costruito nel XII sec. è dotato di una
torre merlata alta 30m. E' visitabile e l'ingresso
è di 3 Euro Dal bivio
fate attenzione perchè dopo 700m di discesa,
alla vs dx, troverete questo cartello che vi
indicherà la pista ciclabile per
Torbole. Seguendo i
cartelli della ciclabile si arriva in centro a Dro,
uno dei centri più antichi della valle del
Sarca e di origine medievale. Famose sono le Prugne
di Dro
In questo
lungo e propedeutico giro in bici, non volevo farvi
mancare nulla così ho voluto fare una
deviazione dal tracciato della Ciclopedonale. Il ponte
Romanico è tuttora adibito al transito dei
mezzi e si trova a circa 250m dalla strada
statale Come al
solito all'inizio del ponte troverete le adeguate
spiegazioni sulla sua origine Ed ecco il
ponte romanico di Ceniga sul fiume Sarca All'interno
delle spalle del ponte ho trovato incastonate due
pietre iscritte Giusto per
fare un ulteriore variante siamo proseguiti sulla
sponda dx del fiume Sarca su una strada secondaria
a basso traffico, dove abbiamo incontrato parecchi
arrampicatori di ritorno da Dro. A quanto pare
questa zona è molto apprezzata da chi
pratica questa disciplina sportiva. Sullo
sfondo in cima alla roccia di sx c'è il
castello di Arco di Trento Prima di
Arco di Trento un incontro inaspettato!
Usciti dal
centro siamo andati in direzione della
Ciclopedonale. In alto in cima alla roccia il
Castello di Arco di Trento Ancora 6km
di Ciclopedonale e siamo arrivati a Torbole, giusto
in tempo per vedere il sole calare dietro le
montagne. Ci separano ancora 2km di Ciclopedonale
per fare rientro al nostro campo base al Campeggio
Brione di Riva del Garda. Traccia
GPX
Il giudizio
come sempre spetta a voi, ma penso che sia
senz'altro da prendere in considerazione per un
futuro giro, sempre che non l'abbiate già
fatto! |
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:06-10-2014 ultimo aggiornamento: 25-09-2021 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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