Prima Parte:
I Forti
Sopra
Ceraino si vede il percorso tortuoso sulla
verticale del monte Pastello che porta ai due
Forti. A sx invece é il percorso di ritorno
nella Val Lagarina mentre a dx ci si inoltra verso
l'alta Valpollicella e poi nella Lessinia. Il monte
sopra i forti é il monte Pastello
1128m
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Un anello
che parte da Rivoli seguendo la Val Lagarina verso
sud sino a trovare un ponte per il passaggio del
fiume Adige, si risale la Val Lagarina sino a
Ceraino e da lì ci si arrampica sulla strada
ex militare che porta ai forti di Ceraino e del
Monte, poi si prosegue nell'alta Valpolicella
spingendosi sino alla Lessinia per poi ridiscendere
in Val Lagarina e richiudere l'anello a
Rivoli
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Quote e
dislivelli dei vari tratti
Partendo da
Rivoli c'è da affrontare un tratto in salita
di circa 1km segnalato al 10% in totale sono 8km
per arrivare al ponte sul fiume Adige di Sega. Dal
ponte sono 7km in falso piano sino a Ceraino.
Da lì sono 1,7km al 9% su sterrato per
arrivare al Forte Ceraino, poi 2km al 7% per
giungere al Forte di Monte sempre in sterrato ma
questa volta su single track con complessivi 18km
dalla partenza. Seguono circa 800m di sterrato al
3% per arrivare al paese di Monte. Fino a qui sono
390m di dislivello superati.
Si sale poi verso Fosse per circa 17km con pendenza
media al 3,7%, infine discesa di 10km da Fosse a
Peri pendenza media 7% e punte al 15%. Si termina
con 13km sino a Rivoli con sali scendi e strappi al
10%.
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Il
percorso
Molto bello
il tratto da Rivoli a Sega e poi a Ceraino. Il
tratto sterrato dei forti é molto smosso per
cui occorre fare molta attenzione in compenso offre
panorami stupendi. Il resto nella Lessinia é
molto panoramico, come pure la discesa a
Peri.
Condizioni
del percorso
Il fondo
sulla viabilità ordinaria é tutto
asfaltato ed in ordine, la sezione stradale
é abbastanza ampia in relazione ad un
percorso montano. Il traffico veicolare é
basso ma non quello delle bici che qui sono di
casa! Prestare un po' di attenzione nella discesa
Fosse - Peri, non lasciare correre troppo la bici e
attenzione nei tornanti.
A
chi é indicato
Come avrete
visto dai dati e dal profilo altimetrico é
un percorso adatto a chi é allenato e molto
capace nell'affrontare gli sterrati tecnici. Per la
tipologia del tracciato con lunghe salite e
ovviamente lunghe discese, occorre avere una buona
bici possibilmente leggera e soprattutto con un
buon impianto frenante. In discesa i 50 km/h si
superano agevolmente per cui....
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A spasso per
forti
Forse
é giusto aprire un preambolo; durante il
report fatto dagli inviati di bellitaliainbici
sulla ciclabile
Verona - Rivoli
é saltato fuori il famoso forte di Rivoli o
Wohlgemuth. A dire il vero molte volte ci sono
passato accanto e sempre mi sono riproposto almeno
una volta di soffermarmi in quel luogo.
L'occasione é scaturita durante la stesura
del report e assumendo più informazioni a
riguardo del forte che poi ho scoperto che in
effetti faceva parte di un sistema difensivo
formato da più Forti. Infatti a nord
c'è il Forte San Marco mentre sulla sponda
opposta del fiume Adige si trovano sopra Ceraino il
Forte Ceraino mentre più su e vicino al
paese di Monte si trova appunto il Forte di
Monte.
Quindi ho pensato se vado a Rivoli aggiungo le
visite ai suddetti forti. Pianificando il tutto ho
iniziato a vedere i km e i dislivelli per cui
usando Google Maps e posizionandomi a Ceraino ho
visto la strada che saliva sui forti e che sbucava
poi alla frazione di Monte.
Vista questa possibilità ho aggiunto il giro
ad anello che vedete nella mappa soprastante,
giusto per non ritornare indietro per la stessa
strada, ma soprattutto per scoprire un po' di
Lessinia,,,, ma le sorprese sono dietro l'angolo,
come sempre!
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Rivoli
inizio della ciclabile verso Verona. Mi sono alzato
presto visto il caldo previsto durante la giornata
e per affrontare la salita ai forti in ombra.
Qui ne approfitto per fare il pieno alla
borraccia.
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L'inizio
della ciclabile dà subito una buona
impressione inserendosi in un ambiente
alberato
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Ad un
bivio, si arriva da dove é orientato il
cartello della via. Si sarebbe tentati di
proseguire diritti ed invece occorre proseguire
dove é posto il cartello marrone. Forse per
il fatto che non é visibile converrebbe
spostarlo a dx del cancello.
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Veramente
bello fare questo tratto di saliscendi nel bosco di
primo mattino é senza dubbio uno dei tratti
più belli di questa pista che va a
Verona.
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Si arriva a
intravedere la Val Lagarina sottostante
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Si
può distinguere il corso dell'Adige, la
strada del Brennero e la frazione di Volargne di
Dolcè. La strada del Brennero é
quella che si percorrerà per andare a
Ceraino, dopo aver passato il ponte sull'Adige a
Sega.
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Qui la
ciclabile nei pressi di Gaium Croce, scende e
scavalca il canale che esce dalla montagna. Questo
canale penso sia lo stesso che nasce ad Ala e
comunque la ciclabile vi scorre accanto sino alle
porte di Verona a Chievo.
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La
ciclabile prosegue sul ponte, ma occorre invece
proseguire diritti sullo sterrato per poi
immettersi sulla strada che a sx in discesa porta
al ponte sull'Adige di Sega, dove proseguendo si
prenderà la strada del Brennero direzione
per Trento
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Sulla
strada del Brennero in località Volargne di
Dolcè, di fronte la frazione di Gaium Croce
sulla sponda dx dell'Adige; In centro alla foto
l'Adige
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Questo
é un tratto molto bello dove l'Adige si
é ricavato un passaggio fra le rocce a
picco, mancano 2km a Ceraino
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Sulla
montagna di fronte si scorge il puntino del Forte
di Monte
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Affascinanti
questi passaggi dell'Adige fra le rocce
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Il lungo
lavoro di erosione dei ghiacciai e poi dell'acqua
hanno portato il fiume a questo livello
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Fra la
vegetazione appare Rivoli il punto di partenza e
sulla dx il Forte di Rivoli sul monte Castello
227m
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Direi che
solo in bici o a piedi é possibile
apprezzare questi paesaggi fermandosi a cogliere
l'inquadratura più suggestiva senza dare
fastidio alla circolazione.
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C'è
ancora ombra quando arrivo a Ceraino, a dx la
strada che sale verso i forti
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Questi i
cartelli posti all'inizio della strada,
ma....
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... ma come
ho scritto all'inizio le sorprese sono dietro
l'angolo, appunto! E di fatto quella che pensavo
secondo Google Maps fosse una vera strada, non
é altro che una carrabile militare
sterrata!
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I due
campanili, quello di Ceraino e quello di Rivoli.
Come potete osservare sono disposti con lo stesso
orientamento est-ovest e almeno stando alla croce
posta in cima i punti cardinali dovrebbero
corrispondere e allo stesso modo il portone posto a
ovest per le chiese e gli absidi rivolti a est
.
Se vi può interessare anche la chiesa di
Caprino Veronese é disposta allo stesso modo
di queste due.
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... dove
osano i muli
Innesto la
prima marcia e mi appresto alla salita ed incontro
subito una sbarra da aggirare
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Subito mi
sono reso conto che la salita non era per nulla
all'acqua di rose, il fondo era molto sconnesso e
le uniche foto che sono riuscito a scattare erano
solamente nei punti dove avrei avuto la
possibilità di ripartire senza alcun
problema, per cui ovvio che appaiono con il fondo
discreto. Comunque sia, questa sarebbe la strada
mappata da Google Maps!
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Devo subito
dire che questa salita sono riuscito a farla in
parte per grande merito della nuova forcella ad
aria della Rock Shox che mi ha permesso di "volare"
letteralmente sui sassi, pietre e affossamenti
senza quasi accorgermene! Veramente, vedevo gli
ostacoli ma non li sentivo sotto la
ruota!
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Questo
é un tratto rosa e fiori, negli altri tratti
ero costretto a non fermarmi ed anzi accelerare
sugli ostacoli per non impiantarmi ed é qui
che é uscito fuori il valore del lavoro
della forcella, che copiando letteralmente il
terreno non mi ha dato sobbalzi o ripercussioni
allo sterzo. Devo dire che l'avevo mantenuta
leggermente sotto la pressione consigliata per
renderla più morbida.
Anche le gomme tutto sommato hanno avuto il loro
ruolo e hanno sempre fatto presa.
Ho dovuto anche assicurare la borsa con un elastico
per non farla sbattere sulla ruota, certo le borse
non sono il massimo su questi percorsi!
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Da lontano
il sentiero mi faceva vedere solo il cancello,
già ero su un tratto sconnesso e
incominciavo a temere di essere arrivato sino a
lì per nulla e dover battere in ritirata, ma
per fortuna giunto davanti ho visto il passaggio
laterale!
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Ma
finalmente, subito dopo un tornate, sono arrivato
al Forte Ceraino o Hlawaty a quota 236m
Almeno, fino qui le ruote le ho portate. Non
é stata proprio una passeggiata anzi per
nulla, anche se la strada non era molta.
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e come
aggiunta all'arrivo di questo forte girandomi
indietro riesco a scorgere anche il Forte San Marco
che é posizionato sotto la verticale
dell'ultima cima sulla dx del Monte Baldo che
é sullo sfondo ed in corrispondenza della
cima del pino.
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Faccio
prima ad usare il tele della macchina
fotografica!
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Se si
guarda verso sud-ovest si vede il forte di Rivoli.
A dx sullo sfondo la pendice meridionale del Monte
Baldo. Oltre le colline sullo sfondo c'è il
Lago di Garda.
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Il forte
tutto sommato é abbastanza ben conservato,
questo é il lato est verso la
montagna
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Da Forte a
Forte, a sx quello di Rivoli, 860m in linea d'aria.
In pratica con il Forte San Marco avrebbero potuto
fare un tiro incrociato nella valle sottostante
arrestando chiunque volesse passare. Sotto l'albero
si intravede una Garitta
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Non so voi,
ma io di guardie in queste garitte ne ho fatte
parecchie e il freddo, la pioggia il vento la neve
sono ormai un ricordo sbiadito nel
tempo!
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Superato il
Forte di Ceraino la carrabile si trasforma in
single track o più propriamente in
mulattiera e mi dispiace ma non mi sono fermato a
scattare foto! Pensavo di più a dove mettevo
le ruote!
forse ora comprendo perché ai muli mettono i
paraocchi, per non fargli vedere i burroni!
Il sentiero di fatto costeggia la parete verticale
della montagna sino ad arrivare a questo slargo con
picco di osservazione
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Salito sul
picco a sx si vede lo stretto sentiero mentre a dx
sale un po' più largo. Se notate a dx sulla
parete vi é un cumulo di pietre, è
molto probabile che dietro vi fosse scavata una
caverna per il ricovero dei militari che fossero
appostati in questo punto.
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Per farvi
rendere conto dove mi trovavo, questo é un
pertugio di fianco al picco, sotto a strapiombo si
vede l'Adige
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Salgo in
cima e mi affaccio timidamente, sotto c'è il
vuoto, di fronte l'ansa che forma l'Adige prima
della chiusa di Ceraino, sulla dx Rivoli
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a dx
Rivoli, il mio punto di partenza e un pezzo del
Forte
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La
vista verso Rivoli e il Forte
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Il forte di
Rivoli o Wohlgemuth sul monte Castello
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Aggiungo
solo: astenersi chi soffre di vertigini, questo non
é proprio il posto più
indicato!
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Per gli
altri un po' di prudenza è attenzione, tanto
che francamente non mi sento di consigliare la
discesa, il fondo instabile e stretto gli
strapiombi non assicurano un margine di sicurezza a
mio parere.
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Terminato
il tratto a strapiombo, la mulattiera si allarga.
Incomincia una serie di 6 tornanti che portano in
quota verso il Forte Monte, sotto ovviamente un
salto di diverse centinaia di metri
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Capite bene
che in una eventuale discesa se si scivolasse,
oltre i parapetti ci vorrebbe il paracadute! Qui
comunque la mulattiera é abbastanza
larga
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Fate voi le
misure! Da qui ancora si vedono meglio sia il forte
di Rivoli che il Forte San Marco e il Monte Baldo.
Di fatto per essere una mulattiera panoramica lo
é, peccato che Google Maps la consideri una
strada!
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Anche
questa volta nonostante le difficoltà la
prossima meta é poco sopra, ancora qualche
tornante e ci sono.
Vorrei farvi notare una cosa: Vedete l'anello
testimone di colore rosso sullo stelo dx della
forcella?
Ebbene prima della salita era sul fondo dello
stelo, ciò sta a significare che durante la
salita la forcella ha dovuto fare delle belle
escursioni per superare gli ostacoli di pietre e
buche!
Di norma queste escursioni si hanno in discesa non
certo in salita, ma dovendo darci dentro questo
é stato il risultato.
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E sotto?
Sotto c'è Ceraino, il punto dove ha inizio
la salita per i forti
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Il
più ormai è fatto, questo è
l'ultimo tornante della pietraia che porta in
cielo.
Posso affermare che la bici nel suo complesso si
è affermata come una buona scalatrice e
complici oltre la forcella anche la sella
ammortizzata, sono salito quasi senza avvertire il
fondo sconnesso, il che é già un
vantaggio notevole in vista del resto del percorso
che manca ancora per chiudere l'anello, una cosa
é certa: da qui non sarei comunque
sceso!
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Anche
questo forte é stato conquistato, si fa per
dire! Mi sono scordato di tirar fuori la bandiera
di bellitaliainbici ma il fatto di essermi trovato
davanti un percorso sterrato anziché una
normale strada mi ha fatto perdere un po' di tempo
in più.
Ora però sapete com'è la situazione
del percorso per cui siete avvisati, non accetto
maledizioni in tal senso! ogni reclamo verrà
respinto al mittente a stretto giro di
posta!
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Avete
voluto vedere il forte? Eccovelo a 410m a picco
sulla Val Lagarina
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Questa
è la targa incisa nel marmo posta sopra
l'ingresso, sopra la data si legge:
MOLLINARY
intitolato al Generale Austriaco
ANTON VON MOLLINARY
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Naturalmente
lo scopo del forte era quello del controllo delle
principali vie di comunicazione, e là sotto
si vedono le suddette vie di
comunicazione
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La
parte est del Forte di Monte
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... un
momento, ci sono anch'io .....
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... ho
appena finito di contare tutti i sassi, a parte gli
scherzi, se volete salire quassù è
meglio avere una discreta bici .....
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è
ora di lasciare il forte, poco più avanti
troverete un bivio senza cartelli, una strada che
scende a dx e una che sale a sx, prendete
quest'ultima che vi condurrà alla frazione
di Monte
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Per chi
volesse raggiungere a piedi il Monte Pastello, a dx
il cartello ve lo indicherà, ma non mi
sembra il caso direi. Fine Prima Parte
|
Continua,
seconda
parte,
verso la Lessinia
CONCLUSIONE
Arrivare
sin qui direi che è già un buon
risultato, ce ne sono di cose da vedere, ma se
volete continuare accomodatevi!
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