Un giro ad
anello di quasi 70km che comprende un'area di 100km
quadrati della Maremma, fra campagne, colline e
boschi, sino ad arrivare a Tirli per una meritata
sosta gastronomica.
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Si parte
dal Campeggio Baia Verde in località Capanna
Civinini nei pressi di Punta Ala, si percorrono
3,5km sino al bivio di Pian d'Alma con la SP 158.
Si svolta a sx. direzione Follonica, si supera il
belvedere di Puntone e dopo la discesa al semaforo
a Puntone si svolta a dx.
Ci si dirige a Gavorrano per poi continuare verso
Ravi, proseguendo verso Caldana, Grilli, Ampio e
Tirli, il GPM della tappa. Poi lunga discesa sino
al punto di partenza.
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Quote e
dislivelli dei vari tratti
Sono quasi
1000 metri di dislivello da affrontare. Il percorso
come si vede e molto movimentato, ed occorre anche
tenere in conto della possibile presenza del vento,
una costante di questi posti che vi può
capitare di averlo contro sia all'andata che al
rientro. Ovvio che conviene essere ben allenati e
con una bici bella scorrevole e leggera.
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Il
percorso
Questo
percorso risale verso il Pian d'Alma partendo dalla
pineta vicino al mare, si prosegue fra le colline
sino al belvedere di Puntone per poi fare lunghi
tratti fra le campagne. Poi si inizia a salire
verso Gavorrano poi discese e salite sino a
Caldana, discesona sino a Grilli e poi si
ricomincia a salire sino a Tirli per infine
ridiscendere sino al punto di partenza.
Condizioni
del percorso
Il fondo
sulla viabilità ordinaria é tutto
asfaltato. Occorre ovviamente prestare attenzione
nel tratto sulla SP158 e sul tratto sino al bivio
di Gavorrano per la presenza di possibile traffico.
Poi il traffico diventa locale e diminuisce di
molto, ma come sempre dipende dai periodi dell'anno
e dai giorni. Consiglio l'uso di una paletta rossa
con catarifrangente che aiuta a tenere distanti le
auto e i camion durante i sorpassi che potreste
subire.
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"Il giro dei
mille"
Siamo di
nuovo io e la mia "gregaria". Si parte sempre dal
Campeggio Baia Verde, questa volta prendiamo la
vecchia strada che conduce al Pian d'Alma, questo
é il ponte dove si incrociano il vecchio e
il nuovo corso del fosso Alma che nasce dal monte
Alma a 559m. A Pian d'Alma il suo corso dopo 10km
si divide per poi riunirsi in questo punto e
sfociare qualche centinaio di metri più in
la nel mare.
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La mia
gregaria sta spingendo sul falso piano che porta al
belvedere di Puntone Scarlino, siamo sulla SP158 in
direzione Follonica, a lei non piace stare dietro e
tenere il mio passo, per cui preferisce stare al
vento, come si suol dire.
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Dopo aver
svoltato a dx al semaforo di Puntone Scarlino,
percorriamo 8,7km fino al bivio a dx che sale verso
Gavorrano
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Dopo il
bivio ci troviamo di fronte un rettilineo di un
paio di km al 2%, che assomiglia molto alle strade
Americane
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Altri 2,8km
al 7% ci porteranno a Gavorrano, qui le cave che
sono caratteristiche della zona. A Gavorrano
c'é la miniera di Pirite più grande
d'Europa
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Il cartello
ci indica i prossimi borghi che incontreremo lungo
il percorso dopo Gavorrano. Qui si sale nel
bosco.
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A sx un
reperto dei macchinari che asservivano le
estrazioni minerarie (Pozzo Roma) e che ora sono
archeologia industriale. In cima alla collina
Gavorrano
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Arriviamo
nella piazza di Gavorrano, di fronte la strada in
salita, via Cesare Terranova, che porta nel centro
storico medioevale sorto dopo l'anno 1000 mentre in
zona sono venuti alla luce reperti etruschi del VII
sec a.C.
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Dopo una
breve sosta, prendiamo la strada in salita verso il
centro storico
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La piazza
della chiesa di San Giuliano XVIII sec.
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Sassi,
pietre e mattoni, ingredienti fondamentali delle
vecchie abitazioni, come il selciato per la
pavimentazione delle vie.
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Essendoci
già stato in precedenza, conoscevo il
vecchio abitato per cui ho portato la mia
"gregaria" lungo il perimetro esterno sul
belvedere
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Due gatti
in "tandem" sonnecchiano sul mini terrazzino
belvedere, sullo sfondo le colline metallifere in
direzione Massa Marittima
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Un panorama
verso le colline metallifere. Sullo sfondo, la cima
a sx dovrebbe essere Le Cornate 1060m mentre a dx
Il Poggio di Montieri a 1051m
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Il viottolo
discende verso nord andando poi a circuire le case
che formano le mura esterne di Gavorrano
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Per
giungere in questo punto avremmo dovuto seguire il
vicolo principale che parte dalla piazza della
chiesa ma siccome un Apecar era letteralmente
incastrato nel mezzo del vicolo per caricare dei
detriti di una ristrutturazione, abbiamo optato per
un percorso alternativo scendendo dalla scalinata
dove sta scendendo la mia "gregaria"
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a fianco
una scalinata porta ad altre case
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Scendiamo
ancora nello stretto vicolo
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Altra
scalinata laterale, qui chi vi abita si fa per
forza di cose le gambe per spostarsi nel vecchio
borgo
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Si giunge
in questa piazza con belvedere, verso le colline
metallifere e parte di Bagno di Gavorrano. A fianco
un tratto di mura.
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Risaliamo
lungo le mura verso il centro di
Gavorrano
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Le miniere
con il Pozzo Roma, e sulla dx in lontananza
Follonica
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Notare la
profusione di archi in mattoni a chiave di volta a
sorreggere ballatoi e altri pezzi di mura, e visto
che da noi sono stati gli Etruschi gli inventori e
che poi i Romani hanno ripreso e che qui siamo in
zona Etrusca.... tutto quadra! In questo caso sono
archi Ellittici o Tricentrici
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Una
panoramica verso Bagno di Gavorrano sotto a sx e a
dx verso Massa Marittima
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Nonostante
la calura la mia nuova maglia della RockShox pur
essendo di colore nero, mi ha mantenuto sempre
asciutto senza crearmi alcun problema. Nel contempo
in discesa ha mantenuto anche una discreta
capacità antivento anche se non ha la
specifica dichiarata.
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Ci
spostiamo comunque all'ombra per una breve sosta
per bere e sgranocchiare qualche cosa
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Riprendiamo
il giro, ma ci fermiamo subito poco dopo su
un'altra terrazza belvedere. A sx si vede Follonica
e il mare, in centro Bagno di Gavorrano e in alto
le colline del parco Interprovinciale di
Montioni
mentre a dx si va verso Massa
Marittima
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La
panoramica est di Gavorrano
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Usciamo da
Gavorrano e andiamo verso Ravi passiamo in mezzo ai
boschi, traffico del tutto assente, occorre fare
4,8km un po' in salita, poi discesa e ancora
salita
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Brevissima
sosta a Ravi piccola frazione, circa 250 ab. con le
case poste a cerchio se viste dall'alto.
Qui una delle vecchie case del centro. Siamo
leggermente in ritardo sulla tabella di marcia per
cui tralasciamo la visita al vero
centro.
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Proseguiamo
verso Caldana che si vede già uscendo da
Ravi, é un susseguirsi di discese e salite
per circa 4,2km
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La strada
é immersa nel verde, anche Caldana é
posta in cima a una collina
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Ormai
vicini a Caldana. La strada che scende da Ravi e
sale a Caldana é molto bella
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Arriviamo
davanti al piazzale della chiesa di San Biagio (XVI
sec) attribuita di recente ad un progetto di
Michelangelo Buonarroti, mentre la mia "gregaria"
sta già entrando ad esplorare la zona
vecchia del borgo
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Lo strano
sistema ad archi che congiunge la chiesa con le
abitazioni accanto
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A fianco
della chiesa case in pietra e pavimentazione con
selciato, Caldana risale a poco prima dell'anno
1000
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Aggiriamo
il borgo arrivando a questa via con panoramica
verso est
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La
pregevole facciata della chiesa vista da
3/4
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Una delle
strade del centro storico, concludiamo la visita e
prendiamo la lunga discesa, 5,6km che ci
porterà al bivio verso Grilli
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A Grilli si
svolterà a dx, la mia gregaria in piena
azione affronta la curva verso Tirli
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Dai 38m di
Grilli dopo 6,33km si arriverà a scollinare
ai 107m di un poggio, poi 2km di discesa sino al
bivio di Ampio dove si svolterà a dx per
Tirli.
A 3/4 di salita sulla dx non disdegnate una fontana
per il rifornimento, sempre che la sorgente non sia
asciutta.
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Sono 7,27km
al 5% da affrontare con 351m di dislivello da
superare prima di arrivare al GPM del giro e che
coincide con il ristorante "La Tana del
Cinghiale"
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Qui sfodero
la bandiera di bellitaliainbici che di norma
estraggo al raggiungimento del GPM
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...e dopo
tutta questa fatica finalmente mettiamo le gambe
sotto al tavolo, come si suol dire, e fatto
evaporare un antipasto in men che non si dica, ci
rivolgiamo con religioso silenzio verso i nostri
piatti di "Piastrelle Maremmane", così mi
piace chiamarli: dei ravioli giganti con pasta
fresca fatta in casa con ripieno di fine ricotta e
spinaci e conditi da uno squisito ragù al
cinghiale. Alla fine é rimasto solo il
piatto candido candido, come appena uscito dalla
lavastoviglie!
D'altra parte sono 53km di su e giù con
quasi 1000 metri di dislivello e la fame direi che
é più che giustificata anche se la
temperatura era di quasi 38°C, ma all'ombra e
con un venticello che qui non manca mai... tutto va
giù che é una meraviglia!
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Portate
dentro di noi le "Piastrelle Maremmane, ci tuffiamo
nella lunga e bella discesa che dopo 13km ci
porterà di nuovo al Campeggio Baia Verde e
al mare. Raggiunto questo punto però deviamo
a dx
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... e
prendiamo questa strada secondaria che sarebbe poi
la vecchia strada che da Pian d'Alma saliva a
Tirli
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A noi piace
molto fare questa strada perché non é
frequentata e poi passa attraverso boschi e
campi
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Passiamo
sotto quest'albero secolare, qui il paesaggio della
Maremma mostra tutti i suoi lati
caratteristici
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Eccoci di
ritorno al Pian d'Alma con un bel campo di girasoli
a contorno
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Attraversiamo
la SP158 delle Collacchie e prendiamo la vecchia
strada che porta ai campeggi, manca ormai poco per
concludere il giro dei mille dopo 67km di
girovagare nella Maremma.
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CONCLUSIONE
Questo
é un classico giro che mi sento di
raccomandare a chi piace andare in bici ed é
allenato a sufficienza per affrontare i su e
giù e il possibile incontro con il vento,
poi per il resto non c'é che godere dei
paesaggi e dei borghi antichi nonché della
sosta mangereccia.
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