Un
percorso inserito nel Parco Nazionale dello
Stelvio.
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L'altimetria
del Percorso: sono 796 metri di dislivello da
superare e 2322m di dislivello negativo da
discendere con 58km totali da
percorrere.
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Queste due
immagini sono tratte da:
Il
percorso
Dopo aver
scalato lo Stelvio e giunti al passo, si gira la
bici e si scende sino al bivio per Livigno e giunti
alla frazione Turri Piano si svolta a dx. per Torri
di Fraele - Laghi di Cancano, poi ritono al punto
di partenza a Tola in val di sotto al Camping Cima
Piazzi.
Perchè
questa meta
Mi accorsi
della presenza dei Laghi di Cancano quando nel 1969
organizzai il primo raid a Livigno con le moto,
riuscii a convincere 6 amici con 5 moto. Un viaggio
epico per quei tempi, io a bordo di una Gilera
Giubileo 98. Erano i giorni di Ferragosto ed in
cima al passo del Foscagno un leggero nevischio
aveva anche provocato un testa coda ad una moto, fu
in quella occasione che osservando le cartine
stradali poco dettagliate in mio possesso mi
accorsi delle due insignificanti macchioline
azzurre, nella valle attigua, e da quel momento la
curiosità è rimasta tale fino a
questo momento.
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Scesi dallo
Stellvio si ripassa davanti alla "porta di
ingresso" della valle del Braulio, ai Bagni
Vecchi
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Usciti
dalla breve galleria si passa in mezzo a queste
pareti rocciose, per scendere verso il bivio di
Bormio-Livigno.
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Dopo aver
svoltato al bivio seguendo le indicazioni per
Livigno, la strada va verso la Valdidentro.
Sulla sx. il bosco stà già iniziando
a colorarsi di rosso, segno che l'autunno è
alle porte.
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Dalla
strada in pieno controluce si apre il panorama
verso le piste da sci di Bormio e la Val di
Sotto
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Dopo 3km
dal bivio, si arriva alla frazione di Turri Piano.
Subito dopo sulla dx. troverete le indicazioni per
Torri di Fraele- laghi di Cancano.
Sono 8,7km
sino alle Torri di Fraele, pendenza media al
7%
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Un paio di
tornanti e si è già sopra Turri Piano
e il suo campanile. Sulla dx. sempre le piste da
sci di Bormio, mentre la cima con i ghiacciai
è il Monte Tresero 3.594m., mentre a sx.
è la cima del Monte Confinale 3.370
m.
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La strada
sale, senza significative pendenze, la pendenza
media è attorno al 7%, questa è la
vista verso Valdidentro
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Superato il
primo tratto impegnativo si arriva ad una bella
area attrezzata per picnic, da qui in poi la salita
sarà con numerosi tornanti ma con pendenze
meno impegnative.
Sullo
sfondo la Valdidentro
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Uno sguardo
verso la montagana e si incominciano a vedere le
Torri di Fraele
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Mentre si
sale verso le torri di Fraele altra vista su Bormio
e le sue piste da sci, ed ancora una vista sul
Monte Tresero 3.594m., incapucciato dalle
nuvole.
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A sx. la
frazione di Rasin, a dx. il Comune di Valdidentro,
mentre in mezzo sulla montagna gli impianti di
risalita e le piste da sci.
Sullo
sfondo a sx. il monte Redasco e dx. La cima
Piazzi
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Non manca
molto alle Torri di Fraele, ancora un 5-6 tornanti.
La strada essendo esposta a Sud e scavata fra le
rocce, con il sole a picco fa sentire tutto il suo
calore.
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L'accesso
alla buia galleria che porta all Torri di Fraele,
mentre sotto c'è la Valdidentro
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Affronto i
primi tornanti e da qui ora si vede bene la
selvaggia valle, con la strada intagliata nella
roccia.
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Le alpi
Rezie con la Cima Piazzi con il ghiacciaio, tutto
sommato ne è valsa la pena fare un'altra
salita panoramica.
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Affacciandosi
al parapetto della strada li sotto appaiono tutti i
tornanti che occorre scalare,
assomigliano
ad un "piccolo Stelvio", ma non siamo alle stesse
altitudini e nemmeno con le stesse pendenze!,
l'aspetto è comunque suggestivo.
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Antiche
torri di Fraele, il Sistema fortificato che si
innalza piu di ogni altro in Valtellina. Con le
strutture simili poste ai Bagni Vecchi, a
Serravalle e a San Pietro in Castello, esse
Costituivano il sistema difensivo della terra di
Bormio nella direzione dei quattro punti cardinali.
Costruite a guardia del valico, presso le famose
Scale (un tratto di percorso realizzato a sbalzo
nella roccia), assicuravano il passo dagli attacchi
provenienti dalla Val Fraele, e segnalavano con
fumate di giorno e fuochi di notte eventuali
incursioni nemiche dalla Valle Viola o dal
Livignasco. Nei documenti di archivio le torri
ricorrono piu volte dal XIV sec. Numerose le
vicende belliche che la storia ricorda in questi
luoghi
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Una delle
torri, quella vicina alla strada.
Le torri risalgono al 1391
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Scollinato
davanti alle torri la strada diventa sterrata e
scende verso il Lago delle Scale in Val Fraele, a
dx. il Monte Sumbralda 3.124m., mentre a sx. le
cime del Monte Cornacchia 3144m.
Dalle Torri di
Fraele al Lago di Cancano ci sono 2,2km di
sterrato.
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Arrivati al
Lago delle Scale, lo si costeggia tutto, la strada
è ampia ed in piano. Il
lago è adibito a pesca sportiva.
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Guardando
indietro, si incastona in mezzo alla valle il
ghiacciaio della Cima Piazzi.
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Ogni angolo
della strada offre particolari vedute
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Arrivato
nei pressi della diga di Cancano, questo villaggio
formato dalle baracche degli ex. operai che hanno
lavorato quassù per costruire la
diga.
Ora queste
baracche sono state donate dalla AEM all'Ordine dei
Frati Minori Cappuccini, un'oasi Francescana nella
quiete dei 2000 metri!
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Subito dopo
vicino al villaggio la diga di Cancano, alle spalle
la cima del Monte Sumbralda 3.124m., mentre a sx.
le cime del Monte Cornacchia 3.144m.
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Un po' di
storia
A sx. Il
Ristoro-Rifugio delle Scale, mentre a dx. un
edificio di nuova costruzione.
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La cosa che
colpisce è il color turchese che assumono i
laghi
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Si, devo
dire che ne è valsa la pena fare questa
salita dopo lo Stelvio!
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Comunque
non c'è solo questo da vedere quassù,
come vedete in fondo al lago c'è un'altra
diga e dietro di essa un'altro lago, con tutta la
strada che vi gira attorno, per cui avrete di cui
stancarvi ad esplorare la valle!
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Anche
questa fatica è archiviata, non mi rimane
che girare la bici e percorrere i 22km sino a Tola
in Valdisotto, per tornare al campeggio "Cima
Piazzi"
Che dire,
non so aggiungere altro, penso che le fotografie
possano aver raccontato molto di più di
quanto ho scritto, un altro tassello della nostra
bellitaliainbici l'ho mostrato, e spero tanto che
vi sia piaciuto, almeno non è stata fatica
sprecata!
Come avrete
visto non è necessario affrontare il passo
dello Stelvio e i Laghi di Cancano nello stesso
giorno, ma è posssibile dividerli in due
giorni separati, vista la non eccessiva distanza
dal campeggio al bivio che dà sui due
percorsi.
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