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Il percorso
si snoda sulla sponda sx del fiume Po.
E'
un percorso che può essere diviso in due
tratti: il primo da Pavia a San Zenone al Po lungo
strade secondarie a basso traffico e il secondo da
San Zenone al Po a Bosco che fa parte della
"Ciclovia del Po", lungo l'argine maestro. Anche il
secondo tratto non é esente dal passaggio di
veicoli a motore, trattandosi di strade di accesso
dei proprietari alle proprie cascine o abitazioni
lungo l'argine. La "Ciclovia del Po" va a
congiungersi con il precedente report
"Ciclovia del Po da San Rocco al Porto a
Bosco". Il
primo tratto, all'interno del Comune di Pavia,
segue un percorso ciclabile locale che si snoda fra
tratti asfaltati misti a sterrato. Una volta
abbandonato il territorio comunale il percorso
continua lungo strade asfaltate. Il
secondo tratto presenta un fondo per la maggior
parte asfaltato misto a tratti sterrati. Non
vi sono fontanelle lungo la ciclovia, le poche sono
presenti nei centri abitati, facilmente
raggiungibili. Noi abbiamo verificato la presenza
di fontanelle nei paesi di Ospedaletto e
Zerbo. Per questo
percorso si consiglia una bici da strada o da
trekking. Pavia oltre
a raggiungerla in macchina può essere
raggiunta comodamente in treno. |
Tratto da Pavia a Bosco Questo
percorso sarà raccontato dai nostri inviati
di bellitaliainbici: la Dott.sa Debora e il Dott.
Alberto.
Per chi
decidesse di raggiungere Pavia in macchina si
consiglia di parcheggiare il veicolo al Cimitero
Monumentale di Pavia in Via San Giovannino, punto
di partenza del nostro percorso. Prima di
partire ci spalmiamo diligentemente la crema solare
per evitare scottature indesiderate. Guardando
la facciata del cimitero si svolta subito a dx e si
prosegue dritto fino al primo incrocio semaforico,
dove si svolta a sx in Viale Partigiani. Si prosegue
per circa 1 km lungo il viale, dopodiché si
svolta a dx in Via Francana seguendo le indicazioni
per la Via Francigena. Inoltre, come si può
vedere nella foto, vi sarà facile
riconoscere il punto di svolta perché
sull'angolo a dx si trova un'edicola.
Chiesa di
San Lazzaro costruita fra il sec. XII e il sec.
XIII lungo la Via Francana.
Invece di
proseguire lungo il percorso ufficiale che segue la
Via Francana, decidiamo di svoltare a dx su un
tratto di cicalbile che passa in mezzo ai campi
agricoli e che poi si ricongiunge al percorso
ufficiale su Via Francana. Dalla mappa
posta sull'edicola si può vedere meglio la
deviazione (tracciato viola) che abbiamo deciso di
effettuare rispetto al percorso ufficiale
(tracciato in rosso). Quindi da
Via Francana svoltiamo alla prima deviazione a dx e
si segue la cartellonistica marrone come indicato
nella foto. Sulla mappa
i percorsi sono indicati da diversi colori, ma non
vi é corrispondenza con le indicazioni della
cartellonistica. Alberto per
sicurezza controlla sul GPS, ma non ci si
può confondere, perché sono gli unici
cartelli presenti! Ci troviamo
lungo il percorso indicato sulla mappa dal colore
viola "Percorso paesaggio agricolo". Alla dx di
Alberto, dietro i filari di alberi che si vedono
più in lontananza, si trova il Ticino che di
lì a poco (verso sx) volgerà il suo
termine nel fiume Po. E'
metà mattina e come consiglia il
nutrizionista Dott. Alberto bisogna fare lo
spuntino! Come potete
notare viene indicata la ricongiunzione con Via
Francana.
Abbiamo da
poco abbandonato il tratto alternativo e stiamo
percorrendo il tratto ufficiale attraverso zone
residenziali, spezzate da tratti in mezzo a parchi
pubblici. Il termine
della strada che passa in mezzo al parco coincide
con la fine del tracciato rosso (come indicato
precedentemente sulla mappa dell'edicola). In
questo punto si deve svoltare a sx per proseguire
sulla Strada Scagliona. N.B. da qui fino a Sostegno
il percorso ufficiale coinciderà anche con
il percorso della Via Francigena. Alla fine
della Strada Scagliona si incontra un incrocio a T
al quale si svolta a dx sulla strada che porta ad
Albertario. Una volta passato il piccolo paese vi
ritroverete di fronte alla rotonda che incrocia la
SP617. Si imbocca la rotonda e si svolta alla
seconda a dx seguendo le indicazioni per la Via
Francigena e vi ritroverete sulla SP13. Prestate
molta attenzione a questo punto di attraversamento
perché é abbastanza
trafficato. Attraversato
il punto pericoloso continuiamo lungo la poco
trafficata SP13, ma il mio stomaco richiede un
pit-stop veloce per rifornirmi di
carburante.
Il
paesaggio inizia ad essere meno antropizzato
lasciando spazio alle coltivazioni. La strada
non é molto larga e quei pochi veicoli che
passano tendono a non moderare la velocità,
per cui é bene mantenere sempre la destra e
proseguire in fila indiana. Superata la
località di Ospedaletto, dove ricordo
esserci una fontanella, si arriva a questo incrocio
dove si svolta a dx in direzione San
Giacomo. Chiesa di
San Giacomo della Cerreta situata nell'omonima
località, frazione di Belgioioso. Risale
alla prima metà del XV secolo e fu luogo di
preghiera, riparo e riposo per i pellegrini di
passaggio che si recavano in Galizia sulla tomba
dell'apostolo Jacopo, a Roma o in terra
santa. Lungo
questo tratto il paesaggio é caratterizzato
da distese di campi adibiti per il foraggio del
bestiame, riso e in lontananza in direzione del
fiume Po i pioppeti. Si supera
il paese di Santa Margherita e si arriva nella
periferia sud di Belgioioso, sede dell'omonimo
castello. Per chi volesse visitarlo deve fare una
piccola deviazione dal percorso ufficiale
percorrendo tutta la Via Felice Cavallotti in
direzione nord fino ad incrociare un semaforo e
proprio di fronte a voi, vi troverete il lato sud
del corpo di fabbrica più antico del
castello. Accesso est
del castello con ponte levatoio. Ripreso il
nostro percorso lungo la SP9, passata la
località Torre de' Negri, si arriva in
località Campobello e, come si può
vedere nella foto, si prosegue lungo la strada SP9
passando per Sostegno. Ci troviamo
fra Sostegno e Spessa e alla dx di Alberto in
lontananza in direzione sud si intravedono i colli
Pavesi. Superato
l'abitato di Spessa si prosegue dritto, senza
prendere il bivio a sx, e arrivati in questo punto
si deve passare sotto il ponte della SP199
prendendo poi la strada in salita verso l'argine
del Po. Qui
comincia il secondo tratto del percorso, ovvero la
"Ciclovia del Po". Uno scorcio
di San Zenone al Po attraversato dal fiume Olona
che passa sotto l'argine e poco dopo sfocia nel Po.
Alberto
osserva il cambiamento di paesaggio caratterizzato
da cascine o ville verso la parte interna
dell'argine e campi coltivati alternati a pioppeti
nella zona golenale. Quando la
visuale non é ostacolata dagli alberi si
riesce ad intravedere in lontananza il
Po. Lasciato il
territorio del Comune di San Zenone al Po, l'argine
si allontana dal corso del fiume in direzione nord
e vi ritroverete a questo incrocio dove si deve
svoltare a dx. Arrivati a
quest'altro incrocio si deve svoltare a dx in
direzione Zerbo. Poco
più avanti la strada si ricongiunge con
l'alzaia dell'argine maestro del Po. Lo sterrato
é un misto fra terra fine e sassi di piccole
dimensioni e ad ogni passaggio di vettura si
solleva un bel polverone! Molto piacevole per i
ciclisti in transito! E' giunta
l'ora di pranzo, quindi decidiamo di fermarci al
primo paese che incontriamo: Pieve Porto Morone, in
lontananza nella foto. Terminato
il nostro pranzo al sacco ci siamo rimessi in
marcia. Oltre alle
deviazioni ai paesi se ne possono incontrare anche
per piccole spiagge lungo le rive del
Po... ...così
ne abbiamo approfittiamo per andare a
sbirciare. Contando
tutte le deviazioni fatte avevamo percorso quasi 50
km e anche le scorte idriche erano quasi esaurite.
In effetti
il nostro intento sarebbe stato quello di
raggiungere Lambrinia, località che
dà l'eventuale possibilità di
rientrare a Pavia usufruendo del treno.
Per fortuna
nella località Bosco abbiamo intravisto un
bar posto sotto l'argine. Dopo esserci rifocillati
e schiarite le idee abbiamo deciso di fare ritorno
senza raggiungere la meta prefissata di
Lambrinia.
Purtroppo
non tutte le ciambelle escono con il buco! La
monotonia del paesaggio, le scarse indicazioni dopo
Pavia e la mancanza di rifornimenti sono i punti
negativi di questo percorso. Inoltre, sconsigliamo
di andarci nei periodi molto caldi, data l'assenza
di tratti all'ombra. |
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buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:23-04-2016 ultimo aggiornamento: 26-04-2016 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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