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Parco del Ticino da Pavia a Vigevano PV |
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Il
tracciato risale il fiume Ticino in sponda sx da
Pavia a Bereguardo e in sponda dx da Bereguardo a
Vigevano.
E'
un percorso che può essere diviso in due
tratti: il primo da Pavia a Bereguardo lungo tratti
ciclabili misti a strade secondarie a basso
traffico; il secondo da Bereguardo a Vigevano segue
il Sentiero Europeo E1 ed è completamente
sterrato. Il
primo tratto, all'interno del Comune di Pavia,
segue un percorso ciclabile lungo il Ticino che si
snoda fra tratti asfaltati misti a sterrato.
Mentre, una volta abbandonato il territorio
comunale il percorso continua lungo strade
asfaltate. La
seconda parte del percorso si sviluppa quasi
interamente all'interno di boschi; presenta
numerose deviazioni e bivi, nonostante la presenza
di indicazioni si consiglia di munirsi di
GPS. Si
sconsiglia di affrontare questo percorso se nei
giorni precedenti ha piovuto. Le
fontanelle si trovano solo nei paesi attraversati
nel primo tratto fino a Bereguardo. A Vigevano non
ci sono fontanelle, ma molti punti di
ristoro. Per questo
percorso si consiglia almeno una buona front o una
biammortizzata. Pavia oltre
a raggiungerla in macchina può essere
raggiunta comodamente in treno. |
Questo
percorso sarà raccontato dai nostri inviati
di bellitaliainbici: la Dott.sa Debora e il Dott.
Alberto.
Si parte
dal Ponte Coperto di Pavia sulla sponda sx del
fiume Ticino.
L'inizio
della ciclabile si apre con una meravigliosa vista
sul fiume e le sue sponde rigogliose di
vegetazione.
Al primo
bivio che si incontra si svolta a sx per scendere
lungo l'argine del fiume. Allontanandosi
da Pavia la vegetazione diventa predominante e ben
presto fa dimenticare il caos della
città. Troviamo un
passaggio sulla sx ed incuriositi andiamo a dare
uno sguardo...
Questo
luogo ispira Alberto per un momento di meditazione
in compagnia di un cane. Dopo
esserci beati della vista di queste acque
cristalline, riprendiamo la marcia convinti che
sarà l'ultima volta che ci
fermiamo! Dopo circa
1 km dalla spiaggia a questo bivio si svolta a sx,
altrimenti, se si va dritto si entrerebbe in casa
di altri!... ...meglio
raggiungere il porticciolo. Il percorso
rientra in mezzo agli alberi e a questo bivio
giriamo a sx. Poco più avanti troviamo gli
attrezzi del percorso vita e ne approfittiamo per
sgranchirci un attimo le gambe!
L'ambiente
circostante induce a guardarsi attorno alla ricerca
di qualche volatile o animale terrestre, ma bisogna
fare anche attenzione a dove si mettono le ruote
per evitare buche, radici, rami e sassi! Ci troviamo
nel Parco della Sora e qui una mappa
esplicativa
Al bivio
con il cartello che descrive il greto del fiume
svoltate a dx in direzione del...
Cliccando
sull'immagine potete ingrandirla per leggere la sua
storia. ...a questo
bivio a cui si svolta a sx. Alla prima
svolta a sx prendere Via Depretis e si arriva
all'inizio della Pista Ciclabile Massaua-Santa
Sofia. La
ciclabile é molto breve, infatti termina
alla Cappella S. Sofia dove di fianco troverete
un'altra fontanella. Cappella
Santa Sofia fondata da Carlo Magno nel 774,
ricostruita nel 1576 e restaurata nel
1993. Se vi
sentite stanchi potete ritemprarvi sulle panchine
di questo belvedere sul Ticino a fianco della
cappella. Fatto il
rifornimento idrico seguiamo la strada e
imbocchiamo a dx la ciclabile che ci porta verso la
SP130, svoltiamo a sx in direzione Torre d'Isola
rimanendo sulla ciclabile. Lasciata la
Cappella di S. Sofia abbiamo perso il vantaggio
dell'ombra, ma ne ha guadagnato il panorama sui
campi agricoli, principalmente costituiti da
risaie. Giunti a
Torre d'isola veniamo accolti da un intenso profumo
di rose che proviene da questa aiuola e sullo
sfondo la Parrocchia S. Maria Della
Neve. Attraversato
il piccolo comune si riprende la ciclabile, ma il
Dott. Alberto poco più avanti
inchioderà all'improvviso tanto da farmi
pensare che fosse successo chissà
cosa... ...In
realtà aveva visto delle more da cogliere,
ovviamente con il mio aiuto! Si prosegue
su ciclabile sino alla frazione Casottole, dalla
quale il tracciato continuerà sulla SP130
sino a Bereguardo. A Cascina
Sette Filagni un bel campo di papaveri smorza la
monotonia delle infinite sfumature del
verde. Alla
frazione Vigna del Pero grandi risaie! Dopo aver
superato la A7, costeggiamo questo bosco di
betulle. Nonostante
il percorso prosegua lungo una strada provinciale
la vegetazione non manca, con repentini cambi di
paesaggio. Alla fine
del bosco si arriva a questo bivio dove noi abbiamo
svoltato a dx seguendo la traccia, ma si consiglia
di proseguire lungo la strada SP130 fino a
Bereguardo. Una breve
visita al Castello di Bereguardo dove
bellitaliainbici é già passata in
occasione del report
da Abbiategrasso a Bereguardo
Usciti dal
centro veniamo travolti da "La Ducale: Ciclostorica
con bici d'epoca sulle strade degli Sforza".
E' una
rievocazione del ciclismo dei decenni
passati.
Costretti a
fermarci possiamo osservare dalla prima fila le
mise sportive antecedenti al 1986. Terminata
la sfilata ci mettiamo in fila alla carovana e ci
fiondiamo in discesa...
...fino al
Ponte di Chiatte o delle Barche!
Attraversato
il fiume Ticino troviamo alla dx del ponte un'area
pic-nic (fortunatamente all'ombra) accanto
all'ultimo punto di ristoro prima di Vigevano.
Si prende
il sentiero a dx del punto ristoro e da qui in poi
si seguono i cartelli per Vigevano. Il sentiero
presenta un fondo compatto, tuttavia sono presenti
alcune asperità come radici sporgenti,
difficili da individuare per il forte contrasto di
luci e ombre. Gli unici
rumori provengono dal canto di varie specie di
uccelli e dal fruscio degli alberi al passaggio di
qualche folata di vento. Da un
anfratto della vegetazione sgorga acqua sorgiva. A
fianco un cartello che ne indica il suo
recupero. Il sentiero
è sufficientemente ampio nella maggior parte
del tracciato, tuttavia non è esente da zone
in cui si restringe e dove la vegetazione irrompe
con rami, talvolta irti di spine. Numerose
rogge nutrono il terreno del sottobosco creando una
condizione ideale per lo sviluppo e il mantenimento
di questo meraviglioso ecosistema. Come nel
parco della Sora, anche qui sono presenti alcune
edicole con indicazioni della fauna e della flora
presenti nella zona. Ad un
bivio, invece di seguire la traccia a sinistra,
deviamo a destra per alcune foto di questo ameno
paesaggio in cui il fluire delle acque è
sovrastato dall'incessante cinguettare di alcuni
uccelli. Nel fiume, una deviazione del Ticino, si
possono vedere moltissime carpe, girini oltre a
libellule che sfiorano la superficie
dell'acqua. Riprendiamo
a dx il nostro percorso, qui non vi potete
sbagliare perché la segnaletica é
molto chiara!
Ogni tanto
il bosco si dirada e come in questo caso si apre su
campi coltivati a granoturco. Ogni tanto
capita anche di attraversare qualche ponticello con
qualche piccolo ostacolo. In barba ai divieti la
dottoressa segue le indicazioni di Virgilio "non ti
curar della catena, ma guarda e passa!". Incuriosita
da questa specie di fiori, costringo Alberto a
fermarci per l'ennesima volta... ...direi
che ne é valsa la pena per immortalare
questo bellissimo quadretto! Il bello di
spostarsi in bici é anche avere la
possibilità di soffermarsi ad ammirare la
natura. Verdeggianti
e limpidissimi corpi d'acqua affiorano
ovunque. Avvicinandosi
a Vigevano lo sterrato diventa più marcato,
con sassi e pozze d'acqua, che talvolta occupano
l'intera ampiezza del tracciato. A questo
bivio avevamo svoltato a sx, ritornando nella
boscaglia, su sterrato. Esiste anche la
possibilità di proseguire diritto (oltre il
cancello che si vede nella foto) su
strada. Prima di
questo tratto l'edicola avvertiva della presenza di
specie pericolose come la vipera o alcuni insetti.
Prestare attenzione e ricordarsi dei numeri di
emergenza. Ennesimo
corso d'acqua attraversato da un ponte. Il Dott.
Alberto vuole fare l'equilibrista oppure un bagno
fuori programma? Ritorniamo
sul Ticino: una bella panoramica di un isolotto e
della spiaggia. A questo
bivio abbiamo svoltato a sx su strada asfaltata.
Anche a dx si arriva a Vigevano ma ancora su strade
sterrate. Ultimo
strappo che porta Debora sulla retta via per
Vigevano. Alla fine
della salita il paesaggio si apre su infinite
risaie allagate. § Aironi
bianchi e cinerini affollano le risaie e in posa
statuaria scrutano il fondo alla ricerca di
cibo. Al primo
bivio che si incontra svoltare a dx e proseguire
lungo la strada che vi porterà alla
periferia est di Vigevano. Eccoci a
Piazza Ducale contornata dallo splendido porticato
che culmina con la monumentale facciata del
Duomo. Noi ora
andiamo a dissetarci e voi!?
Coerentemente
con le caratteristiche del percorso descritte
all'inizio del report, la prima parte é
adatta anche a chi non ha una MTB, mentre la
seconda molto più tecnica richiede
più esperienza e mezzi consoni alle
caratteristiche del fondo. Dove
c'é acqua c'é la vita! |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:02-06-2016 ultimo aggiornamento: 02-06-2016 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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