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Ciclopedonale Valle Imagna e giro delle Valli Imagna Brembilla - Brembana |
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Questo
nuovo giro é posto a cavallo fra il confine
Lecchese e Bergamasco e va ad interessare gran
parte della Valle Imagna e Valsecca per poi
sconfinare sul versante est verso la Val Brembilla
ed in fine chiudere il percorso in Val
Brembana. Sono 80 km
di curve controcurve e tornanti, 40 km di salita da
mettere a dura prova le proprie gambe e la tenuta
sulla distanza confortate però da un
bellissimo ambiente e da vedute panoramiche di
primordine. Non viene
disdegnato neppure la parte di pista ciclabile,
anzi siamo andati all'avanscoperta di questo nuovo
tratto di cui non esistono ancora cartelli che ne
indichino la presenza sul territorio. E' stata una
gradevole sorpresa che piacerà a molti;
anche se a noi é costata una perdita di
tempo nello scovarla! Quindi
anche questa volta un giro modulare in cui ognuno
può ritagliarsi il percorso a suo piacimento
in base alla sua preparazione fisica. Per i meno
preparati ovviamente é da suggerire la sola
ciclopedonale da Clanezzo a Capizzone ma se si
vuole affrontare anche qualche breve sali scendi
potreste esplorare il tratto da Clanezzo a Ubiale
Clanezzo. Per gli
altri si aprono tre possibilità in ordine di
difficolta: 1) un giro
che comprende la ciclabile di Clanezzo - Capizzone
per proseguire verso Berbenno, Gerosa, Brembilla e
ritorno a Clanezzo. 2) Sempre
il percorso ciclopedonale da Clanezzo a Capizzone e
salita al Pertus -Forcella Alta, poi discesa in
Valsecca; Sant'Omobono terme e rientro alla base di
partenza. 3) Il Giro
più faticoso ed impegnativo che é
rappresentato nelle mappe ed é quello che
abbiamo fatto noi, va da se che ognuno deve essere
conscio delle proprie possibilità, anche se
c'é da dire che in caso di difficoltà
in salita, basta girare la bici e si ritorna
tranquillamente alla base! Questo é il bello
di andare in bici, in fondo non ce l'ha prescritto
il medico e non abbiamo nessuno alle nostre spalle
con il fucile puntato! La mappa
del percorso, la ciclopedonale partendo da Clanezzo
termina fra Strozza e Capizzone Quote e dislivelli dei vari tratti
Almenno San
Salvatore Capizzone Costa Valle
Imagna Pertus
Forcella Alta Ponte
Giurina Gerosa Almenno San
Salvatore Dall'Autostrada
A4 si esce a Bergamo prendendo la
direzione:
Valle
Brembana giunti a Villa d'Almè, prendere a
sx. la direzione per Almenno San
Salvatore Da: Milano
68 km - Bergamo 17 km - Lecco 36km - Como 58km -
Brescia 71km Parcheggio
nella piazza del mercato del sabato a Almenno San
Salvatore in Via Postico N45 45.108 E9
35.773 La parte su
ciclabile circa 4Km non presenta difficoltà
salvo un 500m in forte salita prima di imboccare la
ciclabile partendo da Clanezzo. La Ciclopedonale ha
il fondo sterrato e in alcuni tratti con griglie
metalliche. Il resto del percorso é su
strada a viabilità ordinaria con traffico
ridotto nei giorni feriali. Il fondo
sulla viabilità ordinaria é tutto
asfaltato, prestare attenzione a qualche dissesto
nel manto stradale fra Blello e Gerosa.
Posteggiato
il mezzo ad Almenno San Salvatore e scaricata la
bici si prosegue in direzione Val Imagna per
svoltare subito a dx per Clanezzo. Si arriva in
prossimità di questo ponte dotato di
semaforo per il traffico a senso
alternato. Una volta
che siete sul ponte vi consiglio di gettare lo
sguardo in basso, alla vostra destra scorgerete
questo antico ponte in pietra. Se volete fare una
breve passeggiata lo potete fare; al termine
dell'attraversamento del ponte dove siete, sulla
Vs. dx. troverete il sentiero che scende al
ponte. Superato il
ponte sulla sx. troverete l'ingresso al Castello di
Clanezzo. Per trovare la strada per la
Ciclopedonale, svoltate a sx. dopo aver superato la
chiesa. Dopo aver
svoltato a sx. dietro la chiesa, troverete una
salita al cui termine svolterete ancora a
sx. Visto che
di cartelli ad indicare il percorso verso la
Ciclopedonale non ne abbiamo trovati, ho chiesto
informazione ad una anziana signora la quale mi ha
detto di prendere la strada in salita e proseguire
sino ad un manufatto per il GAS e poi scendere a
sx. consigliando di portare la bici a mano, in
seguito avremmo trovato un bel percorso nel
bosco. Quindi
messa la prima marcia ovvero il rapporto più
corto abbiamo incominciato la salita Proseguendo
sulla strada principale arrivato a questo punto, mi
stavo indirizzando diritto, quando i miei compagni
sopraggiunti sul posto mi richiamarono dicendo di
aver letto sul muro un piccolo foglio indicante il
percorso..... fra me e mé ho pensato...
molto strano che per prendere una ciclabile si
debba fare tutta questa fatica, era evidente che
qualche cosa non quadrava! Con il
dubbio che diventava sempre più forte
continuavamo a salire, già che ci sono
faccio notare che il monte a sx. era la nostra meta
successiva, dopo aver terminato di percorrere la
Ciclopedonale; già, ma a
trovarla! Dando uno
sguardo verso la montagna la strada sembrava
condurre ad una cascina, dietro c'era il bosco....
ma il dubbio rimaneva... ma é mai possibile
che una ciclabile la facciano iniziare in cima ad
un monte? D'altra
parte quando attorno non c'é anima viva, con
nemmeno uno straccio di cartello e con indicazioni
ricevute che ti hanno indicato cosa trovare lungo
il percorso, uno che fa? semplice: fa la caccia al
tesoro! Oramai
eravamo saliti così in alto e in salite
abbastanza pendenti da mettere in difficoltà
un normale ciclista, si rafforzava il dubbio che la
ciclopedonale non poteva iniziare qui
sopra. La caccia
al tesoro continua, impartiti gli ordini Giordano
si dirige ad esplorare la strada a dx. mentre
Roberto é mandato in avanscoperta sulla
strada sterrata a sx. io invece mi reco presso la
cascina Belvedi trasformata in albergo ristorante
in cerca di informazioni, purtroppo infruttuose, ai
vari citofoni nessuna risposta! Tornato
Giordano che ci ha riferito che la strada terminava
al cancello di una villa e io che non ho avuto
risposte, abbiamo preso l'unica strada rimasta. Per
fortuna é una giornata stupenda, cosa che al
mattino appena alzato le webcam visionate non
promettevano allo stesso modo! Riunione
tattica, arrivati a questo punto cerano tre
opzioni, proseguire diritti verso un'altra cascina
(opzione eseguita da Giordano responso: la strada
finiva lì e nemmeno un anima viva presente),
opzione due: alle spalle di Roberto un cartello in
legno infisso su un paletto indicava: Monte Ubione
con un sentiero ripido a gradini con traversi di
legno che si arrampicava verso i panni stesi.
L'opzione tre: era lasciar perdere e tornare
indietro a Clanezzo riprendendo la normale strada
per la Valle Imagna. Visto che
ormai di fatica per arrivare a questo "cul de sac"
ne avevamo fatta, non abbiamo lasciato nulla di
intentato e memori delle indicazioni della signora
che dovevamo scendere e accompagnare le bici ...
Roberto e Giordano hanno iniziato l'erta salita, io
sono ritornato indietro cercando un'altra via dove
Giordano aveva visto finire la strada. Giunto
davanti al cancello della villa ho suonato il
campanello per chiedere informazioni, ma
naturalmente non c'era nessuno! Nel frattempo
Giordano era venuto verso di me a piedi dicendomi
che avevano trovato un sentiero. La cosa
stava assumendo toni comici, alla ricerca del
sentiero perduto della serie: "Mission
Impossible" Si era
già fatto tardi e questo inconveniente della
Ciclopedonale mi stava facendo saltare il programma
della giornata. Il tempo di
salire dove avevo visto Giordano e Roberto e loro
erano già spariti nel bosco. A fatica
mettendo la prima marcia sono risalito fino ad una
costruzione in pietra; che fosse questo il
manufatto del GAS come aveva detto la
signora? Perlustrato
dietro il manufatto il sentiero non era per nulla
un sentiero da bici, ma oltretutto, tutto
ciò non poteva essere assolutamente l'inizio
di una ciclabile, per cui sono ridisceso nella zona
dei panni stesi e ho chiamato a raccolta Roberto e
Giordano che ormai non erano più ne a vista
ne raggiungibili a voce, ecco forse in queste
occasioni il cellulare é venuto
utile! Dopo alcuni
minuti li vedo spuntare dal bosco e scendera dal
sentiero da dove ero disceso io, dico a loro che
é ovviamente impossibile che una
ciclopedonale la facciano iniziare qui, faccio
comunque un'ennesimo tentativo, sempre dal punto
dove eravamo proseguiva un altro sentiero che si
inoltrava nel bosco ma questa volta mantenendosi in
costa alla montagna. Dopo 200m
di esplorazione sono ritornato indietro, pur
essendo un sentiero più praticabile dei
precedenti non corrispondeva alle descrizioni della
vecchia signora, era si nel bosco, ma avrei dovuto
trovare subito dopo la Ciclopedonale, cosa che non
ho trovato! Oramai il
tempo dedicato a questa ricerca era abbondantemente
esaurito. Da quel punto, invece di ridiscendere la
ripida scalinata, abbiamo puntato verso la cascina
al cui accesso c'era sdraiato un cane legato alla
catena che ostruiva il passaggio. Con fare
gentile, mi sono avvicinato spingendo a piedi la
bici e mantenendola verso il cane in modo che in un
suo eventuale attacco, la bici mi avrebbe protetto.
Parlando al cane, questo non ha fatto il minimo
cenno di reazione restando immobile se non
seguendomi con lo sguardo, per cui ho proseguito
oltre, cosa che hanno fatto anche Giordano e
Roberto subito dopo di me. Passando
davanti all'albergo pareva provenissero voci e
musica dal suo interno così sono andato
verso l'ingresso tentando ancora di citofonare ai
tre campanelli senza purtroppo alcuna risposta.
Avevo già iniziato la discesa di un paio di
tornanti quando mi sono sentito chiamare;
evidentemente era uscito del personale dell'albergo
a seguito delle mie chiamate al citofono e Roberto
e Giordano che erano nei pressi finalmente sono
riusciti a chiedere informazioni sulla ormai
fantomatica Ciclopedonale della Valle
Imagna. E di fatti
il personale ha indicato a loro che la
ciclopedonale era ben al di sotto di questo
punto! Era ora!
ancora un po' ci saremmo fermati all'albergo a
mangiare senza aver fatto nemmeno una pedalata se
non aver giocato a Indiana Jones alla ricerca della
Ciclopedonale perduta! Ridiscesi
per i tornanti siamo arrivati al fatidico,
misterioso e introvabile punto dove iniziava sta
benedetta Ciclopedonale. Ebbene si, alla sinistra
dove vedete finire il muro di cinta due bei pali
zincati che sorreggono una catena che sbarra
l'accesso sono il fantomatico inizio della
Ciclopedonale della Valle Imagna! Certo che
se la signora mi avesse detto: troverete due pali e
una catena sulla vostra sx. noi non avremmo perso
una mattinata con il rischio di chiamere la
protezione civile perché dispersi in un
bosco! Roberto
finalmente sfodera un sorriso per la ciclabile
ritrovata scambiando battute con
Giordano. Finalmente
si pedala e il percorso almeno ripaga ampiamente
gli sforzi per trovarlo! Siamo al
primo giorno di primavera e la vegetazione non
é ancora rifiorita, senza dubbio a stagione
avanzata il percorso avrà il suo "abito
della festa" Sull'altro
versante della valle si scorgono fra la vegetazione
le varie frazioni. Dalla
montagna un ruscello scende verso valle Il bello di
questa ciclabile é che segue fedelmente la
montagna per cui é una curva
continua In
prossimità del ponte sul Fiume Imagna un
tavolo con panche ci accoglie per un primo
spuntino, ormai ci si avvicina a mezzogiorno e
primi morsi di fame si fanno sentire, però
ho avvertito i "ragazzi" nel trattenersi e fare
solo uno spuntino, da lì a breve li avrei
catapultati ad affrontare la salita più
impegnativa della giornata e lo stomaco pieno non
sarebbe stato l'ideale! Calmata la
fame attraversiamo il ponte sul fiume
Imagna Qui finisce
una parte della Ciclopedonale, poco più in
la prosegue ancora per poco, ma a noi occorre
riguadagnare la strada della Valle Imagna per cui
seguiamo la strada in salita. Siamo
arrivati nel Comune di Strozza, Roberto si avvicina
all'edicola della COMUNITA' DELLA VALLE
IMAGNA
Arrivati a
Capizzone ponete attenzione perché in questa
curva occorre svoltare a sx. direzione Costa Valle
Imagna A Capizzone
a 654m s.l.m., lungo la strada s'incontra questa
chiesa con la facciata tutta lavorata in stile
neogotico, mentre la torre campanaria risale al XII
sec. Salendo di
quota gli orizzonti si ampliano e in lontananza
appaiono le cime innevate. Solo 4 giorni prima era
nevicato abbondantemente attorno ai
1800m Aprofittando
del fatto che mi soffermo per le foto del report, i
miei compagni del giro ogni tanto si fermano a
riposare e ad aspettarmi. Anche qui
in montagna la tecnologia avanza, nella foto un
impianto fotovoltaico di discrete
dimensioni. Ed ecco un
primo bel panorama sulla Valle Imagna con in centro
il monte Resegone visto da est. Poco sotto a dx.
dove incomincia la macchia nera sulla montagna,
lì si trova il Passo
del Palio
che mette in comunicazione la valle dove si trova
il comune più piccolo d'Italia: Morterone
con la Valle Imagna. Sosta per
Roberto al bar "la borraccia", ne approfitta
intanto che faccio la foto Tornanti e
curve ormai per noi non sono una novità e su
questi 80 km direi che ne perderemo il
conto! La strada
é bella ed ora passa a fianco del bosco,
Roberto mi fa notare dei grossi fiori bianchi ed
alcuni gialli che si sono aperti in questi giorni
dopo la nevicata. Conoscendo
questa salita, mi fermo e faccio riempire le
borracce e visto che loro due hanno un po' sudato
il reintegro idrico é più che
appropriato Ci stiamo
avvicinando al cartello che indica il bivio per
Costa Imagna da lì si proseguirà in
falsopiano sino al successivo bivio che ci
porterà a salire verso la
Valcava. Ci troviamo
all'inizio del comune di Costa Imagna a 1000m di
quota e il panorama si amplia ulteriormente. Il
nucleo di Costa Imagna si trova a sx. lo si
intravede poco sopra il comignolo della
casa. Poco
più di mezzogiorno e il sole risplende su
Costa Valle Imagna, sulla dx sempre il Monte
Resegone All'uscita
di Costa Valle Imagna si trova un bivio, a sx. per
la Valcava e diritti si scende in Valsecca, strada
che dovremo prendere dopo, quando scenderemo dal
Pertus - Forcella Alta. Ora sprono
i "ragazzi" per arrivare presto in cima, in effetti
é già tardi per fare delle buone
foto. Da qui
mancano 6km e 291m di dislivello ancora da
superare. L'asfalto
é bello, é stato riasfaltato da non
molto. Questo lato della montagna esposto a nord
est d'inverno riceve poche ore di sole tanto che la
neve vi rimane sino in primavera. In alto a sx. si
vedono i ripetitori della Valcava Costa Valle
Imagna vista dall'alto, abbiamo fatto fino ad ora
22km di salita. E come
volevasi dimostrare, ci sono ancora residui di neve
ai bordi della strada e nel bosco. Il GPS segna una
temperatura di 12°C Arrivato ai
cartelli che indicano la località Laghetto.
Qui in effetti termina il territorio di Costa Valle
Imagna. Sullo sfondo, sopra la bici, appare la cima
del Monte Resegone, mentre a sx quella innevata
é la Grigna Ho fatto
una corsa per arrivare in tempo a scattare qualche
foto decente, ma ormai é tardi, la foschia e
il controluce non permettono una visuale perfetta
che in giornate limpide si estende sino alla catena
del Monte Rosa ed oltre verso la Svizzera. Mi
accontento di vedere 6 Laghi Questo
é uno dei balconi naturali da me preferito e
intanto che aspetto i ragazzi scatto le solite
foto. Ecco
spuntare uno dei "ragazzi" é
Roberto Intanto
é arrivato anche Giordano e Roberto sentendo
l'aria fresca si mette il berretto, qui siamo a
1300m slm. Se osservate in alto, in centro alla
foto, noterete un parapendio che riporto ingrandito
qui sotto. In quel momento nel cielo ce n'erano
tre. Una
panoramica sul laghetto del Pertus, sullo sfondo il
Resegone e Grigna e a dx. le Orobie Al vertice
della fascia scura a dx. si trova il Passo del
Palio che mette in comunicazione Brumano con
Morterone Il trio
riunito con la bandiera di
bellitaliainbici
Discesa in Valsecca Conquistato
il Pertus siamo discesi a Costa Val Imagna e al
bivio abbiamo svoltato a sx per la Valsecca. La
discesa é molto bella, per lo meno per chi
gradisce i bei tornanti e curve, si scende in mezzo
al bosco. La strada
é abbastanza larga, piena di curve e
tornanti e la pendenza é più
impegnativa rispetto al lato da cui siamo saliti
verso il Pertus, basta osservare i grafici
all'inizio. Sono 17km
di discesa da affrontare per cui i freni devono
essere in ordine, se poi si aggiungono gli altri
17km di discesa della Val Brembilla... Sui pendii
della valle si trovano sparse diverse contrade e
frazioni. Questa
é la Valsecca, oltre la prima cresta: la
Valle Imagna Non ero mai
disceso in Valsecca ma devo dire che mi é
piaciuta. Lasciamo
scorrere le bici in discesa sino ad arrivare a
Sant'Omobono, oltre il ponte sul fiume Imagna si
svolterà a dx. Si prosegue
sino a Ponte Giurino e alla rotonda all'uscita del
paese si prende la direzione: Berbenno -
Blello. La strada
é ampia ed é subito in salita con il
primo tratto fra i boschi. Sono 13 km
di salita per arrivare a Gerosa con 511m di
dislivello da superare, poi tutta discesa in Val
Brembilla sino all'imbocco della Val
Brembana Occorre
arrivare in cima, ma poi non é finita
perché é un continuo su e giù
sino a Gerosa. Avendo
sudato parecchio, una sosta per rifornirsi d'acqua
é quel che ci voleva. L'apertura
della Val Brembilla con in fondo la Val
Brembana Usciti dal
comune di Gerosa, ci si trova affacciati su questo
tornante, se si sale si va alla Forcella di Bura e
da lì si passa in Val Taleggio, mentre noi
si andrà in discesa, Roberto e Giordano si
sono già lanciati. Dall'alto
si puo osservare il tracciato della strada
Procediamo
con una discesa veloce per tutta la Val Brembilla
arrivando poco prima della svolta in Val Brembana
passando accanto a questo bellissimo ponte in
pietra medioveale. Giunti allo
stop sulla Valle Brembana svoltate a dx; in
direzione Ubbiale Clanezzo Dopo il
ponte medioevale concludo con questa rassegna di
ponti edificati in epoche differenti sul fiume
Brembo, qui sono su un'altro ponte che va verso
Ubiale Clanezzo, ormai manca poco a concludere il
nostro giro.
Un giro di
questa portata non può che essere
affascinante facendo scoprire porzioni di
territorio della nostra bella Italia e della
Bergamasca che sono tutt'altro che banali per il
contenuto degli svariati panorami e realtà
antropiche che si attraversano. Ringrazio
Giordano e Roberto che hanno avuto la pazienza di
aspettarmi ed accompagnarmi in questa
avventura. Un giro non
alla portata di tutti, questo é vero, ma
come ho scritto all'inizio ce lo si può
ritagliare secondo le proprie capacità e
comunque anche se si limitano i km il risultato
sarà sempre appagante. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 21-03-2012 ultimo aggiornamento:26-07-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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