Lo sviluppo
del giro visto da Sud, partenza da Torre de Busi
fino al Valico della Valcava che segna il confine
fra le provincie di Lecco e Bergamo per terminare a
Forcella Alta, un balcone naturale con la vista che
spazia da Ovest a Est. (mappa tratta da Google
Earth)
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Qui mi
trovo nei pressi di Vimercate, sullo sfondo a sx la
Grigna, poi il Resegone e a fianco i monti della
Valcava, meta di questa salita.
La
giornata è bella con il cielo terso,
preludio a ottime visuali una volta arrivato in
cima
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Mi sto
avvicinando a Torre de Busi e uno sgurdo in cima
alla montagna mi fa scorgere le antenne dei
ripetitori posti sul Valico della
Valcava
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La bici
è li che aspetta di essere messa a terra e
approntata per la salita.
All'inizio
della deviazione per la salita a Valcava sulla sx
c'è un comodo parcheggio di fronte
all'oratorio di Torre de Busi, dove di certo non
faticherete a trovare un posto per
l'auto
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La
salita
Facendo
un'analisi del percorso a livello generale si
potrebbe dire un percorso non difficile per quanto
riguarda le pendenze, ma già fare 12km per
il valico per poi ridiscendere e risalire a
Forcella Alta ne fanno un percorso medio lungo,
16km e 1182m di dislivello non sono poi cosi' pochi
e il coefficiente di difficoltà è
oltre 120.
Per capire
la salita potete leggere anche qui
e capirete che si tratta di una signora salita che
in genere è difficile da domare e parlando
con gli amatori del pedale è sempre un onore
averla nel carnet.
Per come
l'ho vissuta, è una salita con continui
cambi di pendenza che non ti permette di stabilire
un ritmo, dove la mano dx ha un continuo da fare a
cambiare rapporti , ora troppo lungo, ora troppo
corto, quindi da non prendere alla leggera se si
vuole arrivare in cima.
Sotto il
grafico delle pendenze tratto da Openrunner rende
bene l'idea dei continui cambi di pendenza e a cosa
mi riferisco.
Nella foto
l'abitato di San Marco
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Distribuzione
delle pendenze
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Le piante
lungo la salita non mancano almeno fino attorno ai
1000m solo gli ultimi km al Valico sono scoperti e
se lo fate in stagione calda e in tarda mattinata
l'impresa puo' trasformarsi in calvario
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Una
Cappella Votiva che si staglia nel cielo
blu
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Poco sopra
un abitato che da lontano appare abbandonato, salvo
vedere poi che qualche persona vi abita
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A quanto
pare la natura si sta riprendendo i suoi spazi con
un'albero che ha invaso parte di una casupola ormai
diroccata
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Lungo il
percorso si trova sempre qualche casa o gruppi di
case sparse
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La strada
salendo ogni tanto offre degli squarci verso la
pianura da cui ammirare panorami specie con
giornate con leggero vento che spazzano la foschia
e lo smog dalla pianura
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Si sale
ancora un po' e all'improvviso appare il Monte Rosa
in lontananza,
Da ora in
poi quando la visuale lo permette guardando verso
Ovest il gruppo del Rosa è sempre la in
bella vista.
Sulla
dx la frazione che sembrava disabitata
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Procedendo
oltre si sale sempre di piu' di quota con scenari
sempre diffrenti, questo è il
Colle di Sogno con in fronte
sempre il Monte Rosa
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Una breve
sosta per bere e tirare il fiato
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Qui siamo
su uno dei tratti piu aspri e due ciclisti con la
BDC cercano zigzagando di alleviare la
fatica
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La vista
ora puo' spaziare verso sud est, si riesce a
scorgere il corso del fiume Adda. Oltre, perso
nella foschia, c'è Milano
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Il corso
dell'adda fra Imbersago e Brivio, con a sx la
propaggine del Monte Canto. In corrispondenza
dell'ansa dell'Adda poco sopra si intravede un
laghetto nei pressi di Calco
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Sempre piu'
in alto e ora il panorama si fa piu' interessante,
si incomincia ad intravedere i Laghi Garlate,
Annone e Pusiano oltre all'immancabile Monte
Rosa
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Usando lo
zoom i dettagli appaiono piu' evidenti
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Ancora una
vista dell'abitato di Colle di Sogno posto a
954m
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Non manca
molto al Valico, e guardandomi indietro si vede la
pendenza della strada, che dicono arrivi in alcuni
tratti anche al 20%, se è vero non lo so,
comunque chi va in montagna sa benissimo di non
trovare la pianura, e quando si fa dura occorre
stringere i denti e andare avanti se si vuole
raggiungere la meta
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Ancora
pochi metri e i 12km di salita sono terminati, ecco
l'imponente antenna del Valico di Valcava posta a
1340m.
Queste
antenne Radio/Tv/telefonia servono ad irradiare i
segnali su gran parte della Lombardia
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Le fatiche
non sono ancora terminate, scollinato il Valico si
scende in Valle Imagna in direzione Costa Imagna,
solo che nei pressi di Costa Imagna si devia a sx
per il Pertus Forcella Alta
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Quelle che
si vedono all'orizzonte sono le cime delle montagne
della Bergamasca verso nord est
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Sono
finalmente arrivato alla meta, al cosidetto
"Pertus" qui si vede il ristorante che domina sul
panorama a Ovest
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Mi trovo
sul crinale che divide la provincia di Lecco e di
Bergamo con le indicazioni per i vari
percorsi.
La bici
devo dire si comportata bene e non è sorto
alcun problema salvo dover pedalare, pedalare,
pedalare...
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Per
arrivare sino a qui sono giusto 16km di salita e
quasi 1200m di dislivello, pero' ne è valsa
la pena!
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Ora lo
sguardo puo' spaziare su tutti i Laghi visibili, da
sx Olginate,a dx Garlate, poi oltre i Laghi di
Annone, di Pusiano, Alserio e
Montorfano.
Poco sotto
la mulattiera che sale da Carenno/Boccio
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Uno sguardo
verso il Resegone e la punta della Grigna
innevata
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Un cartello
per dare informazioni sull'ecomuseo della Valle San
Martino, con mappe e percorso didattico
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Il Lago del
Pertus, ancora ghiacciato e alle sue spalle il
Resegone
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Il panorama
che si gode da quassu' nel versante nord
ovest
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Uno sguardo
verso est, la Valle Imagna e le cime della
Bergamasca
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Le spine,
quasi ad indicare che non c'è rosa senza
spine
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Di andare a
piedi per ora non se ne parla, forse in un'altra
occasione...
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Da qui si
vedono ben i due Laghi di Annone divisi dalla
sottile lingua di terra e il varco che li mette in
comunicazione, e sullo sfondo la maestosa catena
del M.te Rosa
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Guardando a
nord appare in lontananza un picco che assomiglia
al M.te Cervino
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Poco piu' a
Nord Ovest si vedono i Corni di Canzo
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Panorama
dal giardino di una casa
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Certo
cenare o pranzare con questa vista è da
pochi fortunati
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Per oggi
penso possa bastare, mi avvio sulla strada del
ritorno e piu' in basso scatto l'ultima foto verso
il monte Cornicione.
E' stata
una bella fatica ma ricompensata dai bei panorami e
non posso che ritenermi soddisfatto del risultato
ottenuto.
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