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giro attorno al
monte Marenzo |
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Cisano
Bergamasco (m. 261) - Boccio (strada nel bosco) (m.
969)
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Lo sviluppo
del giro visto da Ovest, partenza da Cisano
Bergamasco verso il Monte Marenzo poi su verso
Carenno e Boccio Qui una
visione da est, la mia intenzione iniziale era
salire da Calolziocorte fino a Forcella Alta oltre
Boccio, ma poi all'ultimo momento ho cambiato
itinerario, era da tempo che ero curioso di salire
al Monte Marenzo.
Oggi con
Google Earth è possibile a tavolino vedere
in anticipo il tipo di visuale che si avrebbe
raggiungendo un punto ben determinato. Come ho
scritto all'inizio è un giro di 41km che
porta a visitare la zona sud di Lecco ai confini
con la provincia di Bergamo. Posteggiata
l'auto a Cisano Bergamasco in prossimità di
un asilo, ho preso la direzione per San
Gregorio. La strada
incomincia subito ad inerpicarsi e alcuni cartelli
danno anche il 15% . Superato
San Gregorio inizia il bosco, a dx il bivio che
porta alla frazione di Pomino, per il monte Marenzo
occorre ancora proseguire Poco piu'
avanti un'edicola votiva. Lungo il percorso ne ho
viste parecchie di queste edicole, di dimensioni e
fogge differenti ma tutte dedicate al culto
Mariano. Dopo un po
di sali scendi i cosidetti " mangia e bevi " arrivo
in prossimità del Monte Marenzo, qui finisce
la Provincia Bergamasca e inizia il
Lecchese Dopo aver
scollinato, sulla sx all'inizio delle prime case
c'è una strada che porta a un parcheggio,
con un cartello nascosto a sfondo marrone che mi
pare indicasse" il bosco delle penne
nere" Presa
quella direzione dopo qualche centinaio di metri
tenendo il sentiero sulla dx mi sono ritrovato in
questo punto con una vista verso l'ansa che forma
l'Adda. Dalla foto
non è ben visibile, ma visto che ne ho
fatta
una dall'altra
parte della valle, potete rendervi conto di cosa
sto parlando. La foto
sotto è un ingrandimento del centro della
foto soprastante che mostra il Santuario da cui ho
scattato la foto panoramica. La stessa
ansa la potete vedere nelle cartine
poste all'inizio della pagina Fra le
piante uno scorcio sul Resegone con la cima
imbiancata dalle recenti nevicate di qualche giorno
fa Siamo quasi
a metà Marzo e la primavera sta iniziando a
fornire i suoi colori , su alcuni alberi iniziano a
vedersi le foglie Quando si
risalgono sentieri con il ghiaietto occorrerebbe
sempre avere coperture adatte cosa che io non avevo
visto che avevo montato gli slick e qualche
problemino di trazione l'ho avuto nelle zone
umide! Puo'
sembrare una foto bucolica con i fiori, ma teniamo
presente che un paio di giorni fa ha fatto qualche
spruzzata di neve! Una vista
verso nord dal Monte Marenzo, sulla sx i Corni di
Canzo, mentre sulla dx. fra i rami la cima della
Grigna, oltre il campanile le montagne innevate
della Svizzera La cima
della Grigna a sx e a dx il Resegone Lascio il
Monte Marenzo ed incomincio la discesa che mi porta
ad incrociare la strada che salendo da
Calolziocorte porta verso Torre de Busi e Caprino
Bergamasco, non prima di fermarmi ad una curva per
ammirare il panorama che spazia sul lago di Oggiono
poi di Garlate con alle spalle il Monte Barro, e a
sx i Corni di Canzo Qui si puo
osservare meglio la diga di Olginate che regola il
flusso di uscita dell'adda dal Lago di Garlate e
ovviamente di riflesso dal Lago di Como. Dietro
sempre il Monte Barro e Corni di Canzo. Nell'avvicinarmi
all'incrocio dove avrei deviato per Favirano, la
mancanza di un cartello che indicasse la direzione
giusta mi ha fatto scendere verso Calolziocorte, la
discesa è stata veloce e bella, ma poi a
risalire dopo che mi sono accorto dello sbaglio non
voluto, non è stato altrettanto
bello! All'incrocio
occorre svoltare a dx in direzione Torre de Busi e
dopo 50m subito a sx si trovano i cartelli con
l'indicazione Favirano,Carenno! Se dal
Monte Marenzo si fa una bella discesa veloce, poi
arrivati al bivio per Favirano incomincia ancora la
salita, superato l'abitato di Favirano la strada
prosegue ancora tirando in salita fino ad arrivare
in prossimità di Carenno, o almeno si
incomicia a vederlo Questa
è la vista che c'è da quassu' ,
c'è ancora da salire per arrivare a Carenno,
la strada sale regolarmente, ogni tanto qualche
grado in piu' , come sempre se si va in salita
c'è sempre da spingere, le salite non te le
regala nessuno! E' quasi
l'una arrivo alla periferia di Carenno e sulla dx.
vedo un'area di sosta. Visto che sete e fame non
mancavano, ne ho approfittato per una meritata
sosta, oltre a togliermi un indumento di Pile, che
se al mattino quando sono uscito con 10°C
poteva andare bene, ora con 20°C era di
troppo! Da
lì in poi il viaggio l'ho proseguito con la
sola maglietta traspirante e il giubbino antivento
traspirante. L'area di
sosta è dotata anche di un paio di Barbeque
per chi desiderasse di farsi qualche saporita
grigliata all'aria aperta Poco dopo
l'area di sosta c'è un bivio, occorre
svoltare a dx e prendere per gli impianti sportivi,
si prosegue sempre ovviamente in salita, fino a che
la strada spiana e sulla dx prima degli impianti
sportivi si vede il cartello che indica a dx la
direzione Boccio. Dopo un
falso piano si rincomincia a salire occorre
arrivare in cima alla montagna di sx, si intravede
qualche casa, mentre a dx con la neve è il
monte della Val Cava Al lato
della strada ogni tanto si trovano delle piccole
casette fatte di pietra e rimodernate Mentre si
sale sulla cima della montagna a dx appare
Colle
di Sogno,
per farvi un'idea di dove si strova guardate la
cartina all'inizio della pagina. Colle di
Sogno si trova a cavallo fra il versante sud che
spazia verso la pianura e il versante Nord Ovest in
direzione Lecco, Corni di Canzo, Grigna
e guardando
giu' verso la valle questo è il
panorama Le ultime
case di Boccio, qui c'è anche il limite
della strada asfaltata, da qui in poi fino a
Forcella Alta assume l'aspetto di una mulattiera
carrabile Questa
è la vista che si vede da dove inizia la
mulattiera carrabile
La
mulattiera prosegue verso il cielo, qui sono circa
a 900m Puo
capitare che nel silenzio della montagna avverti
una sensazione strana una presenza estranea sopra
la tua testa, un sibilo non familiare, e allora
alzi gli occhi al cielo e ti vedi sfrecciare sopra
la testa un'aliante!
Mancano
ancora 250m di dislivello per arrivare a Forcella
Alta, sulla dx si intravede un po di neve sulla
cima della Val Cava A quota
965m ho deciso di fare dietro front, il sentiero
non era certo adatto alle mie slick e anche il
fatto di essere in sella da piu' di due ore a
scalare ho deciso che mi poteva bastare. Per
Forcella Alta sarà per un'altra
volta
Inizio la
discesa e visto il fondo sterrato utilizzo il freno
elettro-dinamico Ormai sceso
a Carenno, mi fermo per un rifornimento idrico,
l'unico trovato lungo il percorso è nella
piazza della Chiesa, sulla dx c'è un
parchetto con la fontanella. Sopra le
case di Boccio, e ancora piu' in alto quelle di
Forcella Alta Il
Campanile segna le 15 e 10 occorre prendere la
strada che passa sotto la chiesa per discendere a
Calolziocorte La strada
dopo Carenno è bella e scende con belle
curve ed ecco come appre Carenno dal
basso. La salita
da Calolziocorte a Carenno ho visto che è
frequentata da tanti ciclisti Sotto
appare Calolziocorte e sulla dx il Monte
Barro Sulla
strada del ritorno l'Adda nei pressi di
Brivio
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buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:12-03-2008 ultimo aggiornamento: 4-08-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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