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Lago di Como |
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Un giro
panoramico ambientato sul Lago di Como vicino L'altimetria
del percorso ancora una volta è molto
frastagliata, sintomo di perdita di aggancio di
segnale dai satelliti. Dalla mappa si può
vedere che ci si trova proprio all'estrema punta
nord del Lago di Como Sulla mappa
è riportata anche la traccia da Ponte del
Passo a Albonico e a Dascio che sono descritte in
questo
report Si parte
dalla località Ponte del Passo , al di
quà del fiume Mera, si attraversa il ponte,
per poi prendere poco dopo a sx. una bella
ciclabile che costeggia il Mera sino a Sorico. Da
lì si prende la strada statale Regina per
Como e giunti a Gera Lario si prosegue sino ad un
ponte che passa su un torrente. In quel punto prima
del ponte c'è un bivio a dx. con strada che
sale verso Montemezzo - San Bartolomeo. La strada
è tutta in salita sino a Bugiallo, dove in
quel punto la pendenza rincara la dose a due cifre,
sono circa 6km molto impegnativi. Sono 32,5km
in totale ma abbastanza impegnativi nella prima e
seconda parte del giro, il risvolto della medaglia
come si suol dire sono i panorami, sempre che vi
sia una giornata molto tersa. A noi si
è aperta solo nel tardo pomeriggio quando
ormai era ora di fare ritorno a casa.
Il punto di
partenza è Sorico località Ponte del
Passo Distanze Da Milano:
102km, da Lecco 46km, 75km da Como. Dove
parcheggiare Al bivio
vicino al ponte del Passo, svoltare a dx.
c'è un parcheggio con area da picnic sulla
sx a qualche decina di metri. Già
dal parcheggio si può scorgere il Ponte del
Passo ad un centinaio di metri. Saliti sul
ponte si attraversa il fiume Mera, qui è
inquadrata la sponda dx. del fiume, dove passa la
strada che porta a Dascio, ultima meta del
giro. L'altro
lato del ponte verso sud, da qui transita la Via
Regina che inizia qualche km indietro
dall'intersezione con la Via Spluga e che termina a
Como. Di fatto questo ponte mette in comunicazione
le due sponde del lago di Como. Oltrepassato
il ponte, dopo 500m si prende sulla sx. la
ciclabile che costeggia la sponda dx. del Fiume
Mera. La zona è molto bella e la scarsa
corrente è ideale per risalire il fiume con
le canoe. Per un
breve tratto la ciclabile scorre accanto alla
strada Regina, poi devia verso il fiume. Ora la
ciclabile sempre a contatto con il fiume, cambia il
fondo con un terreno compatto e un leggero
brecciolino. A fianco della ciclabile alcuni
campeggi e parchi. L'ambiente
è bello e rilassante, tanto che alcuni
ciclisti ne approfittano per una sosta
bucolica. Oltre la
sponda del Mera sullo sfondo il monte
Legnone. Dopo 2km di
ciclabile si entra in Sorico e si riprende la
strada Regina, passando per il centro e proseguendo
per Gera Lario. Si prosegue
per 1,77km sino all'incontro di un ponte su un
torrente. Prima di varcare il ponte sulla vostra
dx. c'è una strada con indicazioni per San
Bartolomeo e Montemezzo. Nella foto
è la vista verso il Lago dal lato opposto
della deviazione. LA SALITA Dal bivio
la strada incomincia a salire e non certo con
pendenze dolci, sono in tutto 11km di salita, e
direi buona parte salita tosta! Dopo pochi
tornanti ci troviamo già ad un punto
panoramico. La mia giovane compagna di scalata
scatta alcune foto ricordo. Questo è il
punto esatto dove il Fiume mera si getta nel Lago
di Como. In secondo
piano, nel centro della foto, dove convergono i
pendii delle montagne, si trova l'imbocco della
Valtellina. Alcune case
poste sulla strada che possono godere di questo
panorama. Panoramica
allargata, purtroppo c'era foschia.
Arriviamo
al bivio, la strada di fronte sale a Montemezzo,
noi invece proseguiamo diritti verso San
Bartolomeo Si sale nel
bosco, qui un ponte su un torrente, fra ripide
pareti di roccia. Ogni tanto
qualche villa in posizione strategica I passaggi
nei boschi sono molto graditi visto la giornata
molto calda e l'esposizione a sud del
tracciato. Arriviamo a
Bugiallo, qui la chiesa con annesso piccolo
cimitero. Se sino a
Bugiallo le pendenze erano impegnative, da qui la
musica cambia, tanto che per affrontare questa
salita mi sono impiantato e ho dovuto ridiscendere
per poter inserire la prima e riaffrontare la
salita. Da qui sino a San Bartolomeo si sale al
massimo con il quarto rapporto ma molto spesso si
usa il primo o il secondo! Una sosta
tecnica, lo sforzo prolungato ha fatto
"ripresentare " la colazione alla giovane
scalatrice, per cui una breve sosta era necessaria
per riprendere la "carburazione" Io invece
stavo accusando dei risentimenti muscolari dovuti
alle salite fatte a piedi il giorno prima in
montagna, evidentemente l'utilizzo di muscoli
differenti lasciati a riposo quando si va in bici
si sono fatti sentire, eccome! Nonostante
la nostra non perfetta forma e la pendenza severa,
procediamo e se non altro i bei panorami ci
risollevano. Si
incomincia a vedere anche la foce del fiume Adda,
la lingua chiara a sx. e si scorge anche la baia di
Piona Il bosco
è ricco anche di piante di castagne e
qualche riccio già si trova sulla
strada. Qualche
passaggio nel bosco con pendenze gradevoli non sono
per nulla da disprezzare.
Ripresa la
"carburazione allo stomaco" ci fermiamo per
sgranocchiare delle barrette di sesamo, ormai
è l'una passata, e la fame si sta facendo
sentire, solo che ci siamo ripromessi di fare il
pranzo una volta giunti alla meta Il panorama
usciti dal bosco si fa più ampio La compagna
di salita mi chiede quanto manca, vedendo delle
case è illusa di essere già arrivata,
ma a quanto pare non è così, qualcuno
sarcastico avrebbe detto: hai voluto la bicicletta?
pedala! Non tutti
giorni si ha la possibilità di gustarsi
simili panorami, e da qui sembra quasi di stare in
cima ad un fiordo. Chiusa la
parentesi agro-pastorale, si riprende la
salita Un consulto
all'orologio e al nostro stomaco, dava il responso
che eravamo fuori dell'orario usuale di pranzo, per
cui almeno metà scorta di pranzo l'abbiamo
consumata. Ci siamo
fermati in salita, del resto c'è solo
quella, però con un po' d'ombra, la strada
è stretta e ci passa solo un'auto alla
volta, con due macchine si deve trovare un punto
dove poter passare, se poi si incontrano due enormi
SUV... se la giocano a dadi! Noi con le
bici siamo magri per cui si passa
ovunque! Siamo
arrivati alla meta! La chiesa
di San Bartolomeo con canonica annessa.
Di fianco ad
essa c'è uno spiazzo verde e un trampolino
per il lancio con i deltaplani.
Il riposo
della scalatrice, ne approfitta per colmare il
vuoto allo stomaco. Qui non si trovano rifugi o
bar, per cui occorre provvedere da
sè. Dove
è posteggiata l'auto nera a sx. si trova una
fonte d'acqua. Nel
frattempo tre ragazzi Tedeschi sono arrivati ed
hanno iniziato a montare due deltaplani,
approfittando del vento che si era
alzato. Quando li
si vede in volo, sembrano oggetti semplici, ma
vederli allestire, non sono poi così
semplici e richiedono numerosi particolari da
montare.
Autopromozione
di bellitaliainbici, non avendo sponsor,
posso fare anche questo! Forse
è meglio lei per promuovere
bellitaliainbici, un sito nato per mostrare
quanto di bello abbiamo in Italia. Da
quassù si vedono bene le foci dell'Adda e
del Mera. Incominciamo
a scendere, il vento ha tolto un poco della
velatura del mattino. C'è
da considerare che si è in pieno controluce
per cui non si avrà mai una visione nitida,
specie con foschie anche leggere. A chi puo'
interessare a metà strada si trova un
agriturismo, e si intravede anche una piccola
porzione del lago di Mezzola. Caprette al
nastro di partenza, stavano facendo la gara a chi
brucava più erba in minor tempo! E' ora di
scendere al lago, ci aspettano ancora
due
mete per completare il giro. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 17-08-2011 ultimo aggiornamento: 07-08-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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