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Ciclo percorso Val
Taleggio |
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Questo Giro
della Val Taleggio sviluppa 73,40Km tenendo conto
anche della deviazione per l'arrivo in quota al
Culmine San Pietro, situato sul confine fra la
Bergamasca e il Lecchese. Punto ideale di partenza
è Zogno nella Valle Brembana, il dislivello
totale e attorno ai 1066m, mentre da Zogno
all'arrivo in vetta sono 33,16Km il solito
sito www.salite.ch classifica con difficoltà
di 80 la salita da San Giovanni Bianco al Culmine
San Pietro e 20 la successiva salita da Lavina alla
Forcella di Bura. La strada
è ampia e tenuta bene e in questa data
è stata appena riasfaltata in molti tratti.
Solo l'ultimo tratto dopo Avolasio dove la strada
si impenna, la carreggiata si dimezza giusto per
fare passare in alcuni tratti solo un mezzo alla
volta. Molti
tratti sono coperti dagli alberi mentre si
attraversano i boschi e anche facendo il percorso
in pieno sole un po' di ombra è
assicurata. La
viabilità è locale e scarsa e per
nulla pericolosa, comunque stante il silenzio in
valle il rumore di un mezzo motorizzato è
percepibile da lontano per cui si puo' porre
attenzione. E' stata
fatta una variante nel tratto stradale dell'orrido,
una galleria di 500m che comunque è
illuminata. In salite
come sempre un valore importante è
l'alimentazione e il bere per non rimanere piantati
con crisi di fame o sete, ma questo chi è
abituato a fare le salite lo sa perfettamente, ed
ogni persona poi ha le sue abitudini e si regola da
se.
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Il viottolo
prosegue ancora per poche decine di metri sino al
bivio. Qui il
viottolo termina, e a questo punto non si
può sbagliare, sotto il cartello del senso
vietato c'è l'indicazione per svoltare a dx,
da qui inizia la salita per la Val
Taleggio. Dal
parcheggio di Zogno sino a questo bivio avrete
percorso 11Km. Poco dopo
troverete il cartello che vi da le indicazioni
delle distanze successive, manca la distanza per
arrivare in cima al Culmine San Pietro, ve la
indico io sono 22,16 km In questo
tratto iniziale la strada sale dolcemente,
incassata nella valle con a fianco il torrente
Enna. Sulla strada un ciclista, che qui sono di
casa, la valle infatti è molto frequentata
sia dai ciclisti che da motociclisti anche Svizzeri
e Tedeschi oltre agli Italiani
naturalmente. Penso che
il vantaggio del risalire lento una valle è
quello di poter avere più occasioni rispetto
ad altri che la percorrono velocemente con altri
mezzi, nel poter aprezzare anche minimi particolari
del paesaggio, come lo specchiarsi del cielo nel
torrente... ...oltre al
fatto che con una bicicletta ci si può
fermare quasi in ogni luogo senza intralciare il
traffico, a proposito questo giro l'ho fatto con
questa bici, una City Bike dotata di cambio a 21
velocità e rapporto posteriore
Megarange. La valle
incomincia a cambiare aspetto e si fa sentire
l'asprezza del paesaggio, se si da uno sguardo a sx
pinnacoli di rocce si stagliano nel cielo, mentre
il bosco incomincia a dare i primi segni
dell'autunno incombente mutando i
colori. Salendo si
arriva nel tratto dell'orrido, lungo circa 3km e
scavato dal torrente Enna fra le pareti delle
montagne Concervo e Sornadello nel corso dei
millenni. Qui nella
foto sono uscito dalla galleria e voltandomi
indietro ho potuto vedere il tratto della vecchia
strada dove ora c'è un container per gli
operai che stanno lavorando per mettere in
sicurezza le rocce delle pareti. Qui la
strada prosegue oltre la galleria sempre incavata
fra le rocce a strapiombo e accanto al torrente
Enna. Poco avanti
un affluente si tuffa con una cascata d'acqua
nell'Enna. Su tutto il
tratto innumerevoli cascatelle discendono dalle
montagne tuffandosi a valle nel
torrente. Visto che
l'acqua non manca in questa valle, a bordo strada
troverete anche questa simpatica fontana scolpita
in un sasso Un
suggestivo passaggio ricavato nella
roccia Le
stratificazione delle rocce portate a nudo dal
Torrente Enna sono a portata di mano.
La strada
prosegue in salita curva dopo curva, come si vede
l'asfalto è nuovo.
Dopo il
tratto dell'orrido il paesaggio cambia facendo
posto a boschi e prati. Scollinando
si arriva nel Comune di Taleggio, che da il nome
alla Valle e al famoso formaggio
Taleggioper
saperne di più Questa
è la frazione di Sottochiesa Un
particolare di case arroccate in cima alla
montagna Panoramica
di Sottochiesa, questo lato della valle è
esposto a sud per cui gode di ottima
insolazione, Salendo il
panorama si allarga sulla valle , in mezzo alla
gola nell'orrido scorre il torrente Enna, al di
là le montagne della Valle Brembana da dove
si inizia la salita a San Giovanni
Bianco. Come potete
vedere qui la natura regna sovrana. La
tavolozza dell'inizio dell'autunno, presto i
cambiamenti saranno ancora più accentuati,
marcando ancor più le differenze. Ed ecco in
una curva apparire la casa uscita da una
fiaba. Sul lato
opposto della valle si possono scorgere le case di
Peghera
Dopo 11km
dall'inizio della salita a San Giovanni Bianco, si
arriva a Olda a 754m slm, fino a qui la pedalata
è stata abbastanza facile e la City Bike si
è comportata bene, e senza dubbio ha una
postura più rilassata , visto che ormai ero
abituato a MTB e BDC La piazza
della chiesa con accanto le abitazioni con facciate
decorate. Il santo
protettore con lo sguardo rivolto verso la
valle Di fronte
alla chiesa un cartello da indicazioni turistiche
della zona.
Un'altra
chiesetta che si staglia nel blù del
cielo. Il bivio,
dubbio amletico, se siete giunti sino a qui in
buona forma proseguendo diritti andrete al Culmine
San Pietro ed è il tratto piu' impegnativo,
se vi sentite già stanchi avete due opzioni,
girare indietro la bici e scendere oppure
proseguire svoltando a sx scendendo verso il fondo
valle per poi affrontando la forcella di Bura a
840m scollinare verso Zogno in una lunga discesa
per il ritorno e concludere l'anello vero della Val
Taleggio. Una cosa
è certa, quà fra i monti la pace e il
silenzio non mancano. Proseguendo
la mia corsa, si fa per dire, non manco di dare uno
sguardo alle spalle, da lontano la frazione di
Olda. Curva dopo
curva il paesaggio cambia in continuazione, e qui
di curve c'è nè sono
tante! Dopo
qualche curva arrivo a Vedeseta ora mi trovo a 812m
slm e qui la strada incomincia a cambiare pendenza.
Fino ad ora dalla partenza ho percorso 25km,
cambiato due valli, un fiume ed un torrente,
passato per un'orrido, sbucato fra i boschi e i
pascoli ed ora mi accingo a pedalare verso la
vetta, la giornata è splendida, il freddo
della mattina è ormai passato e il sole
scalda per quello che può, l'aria è
comunque fredda e il cambio di stagione si fa
sentire. In fondo
Vedeseta, per arrivare in cima al culmine mancano
ancora 9km, occorre gestire bene le proprie forze
perchè da qui in poi la salita si fa
dura. Uno sguardo
al paesaggio ogni tanto non fa male, anzi aiuta a
sopportare le fatiche, almeno non si sale fin
quassù per nulla!
Siamo in
montagna e le mucche non mancano, chissà se
anche queste producono il latte per il famoso
formaggio Taleggio. Sono
frequenti d'ora in avanti i tratti fra i
boschi... ..e
ovviamente anche le case sono nei boschi, qui sono
arrivato ad Avolasio a 1035m slm Avolasio
è l'ultima frazione prima dell'ultimo
cambiamento di pendenza verso il Culmine San
Pietro. in questa
piazzetta a sx troverete delle panchine, io ne ho
approfittato visto l'orario per uno
spuntino. Le panchine
e l'unica strada che attraversa Avolasio ed ecco la
spettacolare falesia che si apre in fondo alla
valle, sulla sx le cime del Resegone. Una delle
tante baite che si incontrano lungo il
percorso. Ancora la
falesia e un casolare a bordo della strada da poco
asfaltata. L'ultima
abiatazione, da qui in poi la strada sale nel bosco
fino in cima. Sotto la
strada è a due corsie, dal tornante in poi
la carreggiate si restringe, la bici da un'idea,
questo tratto è il piu' pendente. Non capisco
perchè il cartello della pendenza lo si
metta in discesa, in effetti mi sembrava un po'
duro da spingere, ero in prima a 6,5km/h
. Un cartello
di Benvenuto della Comunità Montana
Valsassina- Valvarrone - Val D'Esino e
Riviera La strada
dopo aver aggirato la montagana spiana e fra il
bosco riesco ad intravedere una cima in lontananza
di cui non conosco il nome, sulla cui cima sono
riuscito a scorgere una croce ed un
rifugio. Finalmente
una casa, ho capito che ero quasi
arrivato Manca
proprio poco oramai intravedo un'altra casa e
dietro l'angolo potrebbe esserci il Culmine. Qui
accanto uno dei numerosi motociclisti che ho
incontrato, vengono anche dall'estero a vagare in
queste valli. Arrivato!
finalmente dopo 33,16km e 2h 37' con una media di
12,83km/h mi ritrovo al Culmine San Pietro a quota
1300m slm in sella alla mia City Bike Dall'altra
parte della strada c'è anche un recente Bar
Ristorante, per cui se arrivate con lo zainetto
vuoto e avete fame, non c'è
problema. Alcuni
cartelli danno le informazioni su i sentieri che si
diramano dal Culmine San Pietro Dal Culmine
parte una strada carrabile sterrata che porta al
più piccolo comune d'Italia :Morterone.
Sullo sfondo una cima della Grignetta Vista dal
Culmine sul Resegone, ai suoi piedi si trova il
piccolo comune di Morterone
Terminata
la sosta sul Culmine ho rifatto il percorso in
discesa e arrivando al bivio di Olda ho svoltato a
dx per Lavina - Peghera - Gerosa, la strada prima
scende verso il fondo vale e poi inizia una salita
con una pendenza accettabile che potevo fare sui
12-15km/h, anche di più in alcuni
tratti. La strada
viaggia costantemente con a fianco il bosco, ogni
tanto qualche casa e a metà strada l'abitato
di Peghera. La salita
non presenta grosse difficoltà e in poco
tempo si arriva in cima alla Forcella di Bura a
884m, me ne sono accorto quando sull'asfalo una
scritta segnava 50m al GPM. Scollinata
la Forcella di Bura appare la visuale sulla valle
sottostante, si possono scorgere anche i tornanti
della strada che scende. Sono 570m
di dislivello sino al bivio di Sedrina e 16 km di
discesa, finalmente non si pedala più, la
fatica termina qui. A
metà strada dopo aver superato Gerosa si
incontra l'abitato di Brembilla. Un ponte
medievale nei pressi del bivio per Zogno, oramai il
giro è finito, ancora un paio di km e vi
ritroverete al parcheggio da cui sarete
partiti. Spero che
questo giro vi sia piaciuto, in tal caso non vi
resta che farlo di persona. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 15-09-2008 ultimo aggiornamento: 11-08-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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