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Val Bregaglia |
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Un percorso
ciclabile che continua quello della
Valchiavenna
proseguendo nell'esplorazione della Valbregaglia.
Un susseguirsi di panorami, con visioni sul fiume,
lago, montagne, cascate , ruscelli, pascoli,
boschi, castagneti, piccoli paesi montani ed infine
non trascurando la visita a Chiavenna. Sono tutti
ingredienti di un vero paesaggio montano.
C'è da mettere in conto di superare un
dislivello totale di 586m, però le salite
non sono continue e sono inframezzate da
discese. Il percorso
è tutto in ciclabile sino alla frontiera, i
passaggi nei boschi sono numerosi, il fresco
è garantito e le fontane sono ogni dove, ne
ho perso il conto! La mappa in
realtà mostra anche la porzione del percorso
ciclabile della Valchiavenna, da Sorico a
Chiavenna. Nella mappa
ho indicato con il colore arancio i tratti di
viabilità ordinaria, in verde i tratti con
viabilità su strade secondarie e locali a
basso traffico, in azzuro la pista ciclabile. I km
riferiti 79,24, sono per l'intero percorso andata e
ritorno. Quello che
interessa in questo report è il tratto
Chiavenna - Dogana Si parte da
Chiavenna, nella piazza della fontana con
l'obelisco, piazza Pestalozzi, da li si prende la
via Francesco e Giovanni Dolzino, si attraversa
Piazza Castello e si prosegue per Via Maurizio
Quadrio. Dalla cuva con fontana inizia la ciclabile
con tanto di cartello indicatore. La
ciclabile segue per la maggior parte il corso del
fiume Mera, e nei primi 1,5km sino a Piuro, si
passa per la zona dei Crotti. Si
attraversa poi il fiume Mera per riattraversarlo
ancora dopo 500m e iniziare tratti fra prati e
boschi e frazioni per circa 3,2km sino a Santa
Croce. Da lì si abbandona il corso del Mera
e si sale per circa 2km nei boschi con 134m di
dislivello. Poi si scende di quota e si risale fra
boschi proseguendo per 4,5km sino alla Dogana, 85m
di dislivello. Il punto di
partenza è Chiavenna, ci si arriva dalla
SS36 da Lecco Da Milano:
121km, da Lecco 64km, 84km da Como. Proveniendo
da Lecco, giunti a Chiavenna seguire le indicazioni
per stazione FS, comodo parcheggio dietro la
Stazione FS. Abbiamo
lasciato questa piazza nel report da
Sorico
a Chiavenna,
e da qui si riparte per questo nuovo report nella
Val Bregaglia.
Le bici
sono pronte per la partenza Si lascia
piazza Pestolazzi, per prendere la via Francesco e
Giovanni Dolzino, che si vede in centro alla
foto. Si passa
dalla piazza del Castello, passando nella via a sx.
del Castello Lasciata la
piazza del Castello si arriva davanti a questa
fontana dove al suo fianco un cartello indica la
direzione e l'inizio del percorso ciclabile della
Val Bregaglia. A un
centinaio di metri dalla fontana inizia un percorso
pittoresco che porta ai Crotti di Chiavenna
Si prosegue
su passerelle a bordo fiume, dopo aver lasciato
stretti e freschi passaggi fra le rocce Passiamo
davanti ai Crotti della frazione di Prosto, qui
l'ambiente è molto bello e lascio a voi di
scoprirli. Sullo
sfondo il ponte sul Mera e il campanile della
chiesa dell'Assunta di Prosto. Giunti al
ponte lo si attraversa e la ciclabile riprende
sulla sponda opposta del Mera. L'accesso
ad un Crotto privato, con davanti un albero
secolare. Per chi non lo sapesse i Crotti sono
delle fenditure nella montagana che fanno fluire
una corrente d'aria a temperatura costante tutto
l'anno fra i 7-8°C, quindi relativamente calda
d'inverno e fresca d'estate. Quindi nei
Crotti adibiti ad uso pubblico vengono serviti
questi caratteristici prodotti conservati in questi
anfratti naturali, tanto che qui esiste anche la
sagra dei Crotti che in genere si tiene a
Settembre. Dopo i
Crotti si arriva nei pressi del ponte sul Mera, qui
nella foto è l'Ospitale dei poveri
La zona dei
Crotti si vede alle spalle della giovane compagna
di pedalata, questa è una zona molto
frequentata sia dai turisti che dalla gente del
posto, complice anche il fatto che è
raggiungibile con la comoda ciclopedonale, e visto
che qui si degusta il vino, fare quattro passi a
piedi per smaltire gli eccessi, invece di guidare
un auto, è una cosa saggia e
doverosa! Passiamo il
ponte sul Mera e lasciamo Prosto, e la sua chiesa,
risalente alla prima metà del
Seicento. Sull'altra
sponda del Mera il vecchio borgo di
Prosto Sono pochi
i km percorsi sino a qui, ma sono già
sufficienti per soddisfarci e farci dire che tutto
è bello, e l'ambiente riassume quello che ci
si aspetterebbe da un ambiente montano. Dopo circa
600m da Prosto la ciclabile riprende la sponda
opposta, scavalcando il Mera con questo ponte in
legno. Il fondo
asfaltato della ciclabile è perfetto, e il
percorso che è posto a sx. del Fiume Mera si
conserva buona parte in ombra, ciò lo rende
molto piacevole specie in giornate molto calde come
queste di questa settimana. Chi ha
tracciato la ciclabile non si è risparmiato
nemmeno davanti ad una montagna, scavando una
galleria nella roccia! In fondo la
ciclabile si tuffa in un bel bosco Facciamo
sosta vicino ad un ruscello che attraversa la
ciclabile, una passerella è stata
posizionata accanto nel caso di un flusso d'acqua
maggiore Lei ne
approfitta subito per rinfrescarsi, la grata
l'hanno messa per cercare di mantenere con poca
acqua il guado. Il cartello
segnala 9,5km al confine con la Svizzera, fino ad
ora il percorso non ha presentato difficoltà
particolari. Se
c'è una cosa che non manca in Val Bregaglia
è l'acqua, e soprattutto le fontane, ce ne
sono molte, tanto che non saprei nemmeno
quantificarle, quindi non preoccupatevi di rimanere
senza "carburante" ! Vecchie
malghe in località Sciliano a
Borgonuovo Mentre si
sale verso la frazione di Aurogo, girandosi
indietro si possono scorgere le cascate dell'Acqua
Fraggia. Il doppio
salto delle cascate di Acqua Fraggia a Piuro,
già menzionate da Leonardo da Vinci nel
Codice Atlantico Dopo una
salita nel bosco e castagneti, arriviamo alla
frazione di Aurogo, questa è la chiesa di
San Martino di periodo romanico con bifore poste
sul campanile, dall'altra parte della valle , la
frazione di Santa Croce da cui spunta il campanile
della Chiesa rotonda, ambedue sono frazioni della
vicina Piuro. Scendiamo a
valle e passiamo il ponte sul fiume Mera, risalendo
verso Santa Croce.
A Santa
Croce la strada incomincia a salire già in
paese. Si sale su
una strada stretta pavimentata con blocchi ad
incastro a spina di pesce. Questa strada è
nominata Strada Vegià. Quattro
pedalate e si è già in una posizione
panoramica sulla valle in direzione
Chiavenna. Ora siamo
sul versante della valle esposto a sud, e sopra
Santa Croce ci sono molti castagneti le cui
castagne sono rinomate. Raggiungiamo
i 650m di quota e fuori dal bosco la strada
incomincia a scendere. La salita
è abbastanza impegnativa con tratti al
15-16% ed è spettacolare per i passaggi con
tornanti e curve nei castagneti, le foglie
incominciano a cadere ed anche qualche riccio di
castagna a terra è già presente.
Questo tratto ovviamente è poi molto bello
da fare in discesa al ritorno! Dopo aver
tirato fuori la lingua la giovane scalatrice si
disseta! Usciti da
bosco in discesa la strada si fa sterrata, quelle
sullo sfondo sono ormai le vicine montagne
Svizzere Quando si
arriva davanti a questi scenari, non si puo' che
rimanere incantati, come lo fu Leonardo da Vinci
molto tempo fa In questi
casi non rimane che scendere dalla bici ed ammirare
ciò che ci stà intorno. Vorrei
consigliare le persone che volessero ripercorrere
questa ciclabile di farlo possibilmente in
compagnia. Durante il nostro report non abbiamo
incontrato anima viva in quasi tutto il percorso,
è vero che eravamo in un giorno feriale, e
probabilmente la situazione nei fine settimana
può essere differente. Da una
parte puo' essere bello sentirsi isolati,
dall'altra parte, in caso di necessità si
è proprio soli! Da in cima
al bosco, si scende a livello del Fiume Mera, nei
pressi di Villa di Chiavenna, per poi risalire
sulla sponda opposta della valle. Questa
è la vista verso valle, lei sorride
perchè ormai siamo vicini alla
meta. La
ciclabile sale un po' e si porta sopra un punto
panoramico sopra il lago vicino alla frazione San
Barnaba e di Fronte alla frazione Pian della
Cà La vista
è molto bella e c'è anche una
cascatella che si vede in centro alla
foto. Decidiamo
che come area pranzo va più che
bene! Esaurito il
pranzo scendiamo verso il ponte che attraversa lo
sbarramento sul Mera Guardiamo
avanti la frontiera non può essere molto
lontana, dovrebbe essere dietro la cresta sx.,
intanto guardiamo il cambio dei colori sullo
specchio d'acqua Lasciamo il
ponte e riprendiamo la ciclabile, il paesaggio
rimane sempre affascinante. Siamo
arrivati! questa è la fine della ciclabile,
o per lo meno la fine del tratto in Italia, il
confine è a 50m La Val
Bregaglia ci ha positivamente sorpresi sia per la
qualità della ciclabile che dei vari punti
sosta e fontanelle per il rifornimento idrico, e
non d'ultimo il paesaggio circostante. Non ci
resta che girare le bici e ritornare alla foce del
Fiume Mera a Sorico, 40km da qui. Qui un
nuovo video
del 2024 dove si sconfina in Svizzera a
Promontogno
Consiglio
caldamente questo percorso, certo un po' di fatica
c'è da metterla in conto ma come sempre non
c'è rosa senza spine! Dopo aver
visto il video del 2024 potreste pensarci
su! |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 08-08-2011 ultimo aggiornamento: 28-09-2024 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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