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Da Sanremo a Valloria il paese dalle porte dipinte |
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Un percorso
misto in parte sulla Ciclopedonale da Sanremo a San
Lorenzo Al Mare e poi verso l'interno risalendo la
Val Prino sino al paese di Valloria posto in testa
alla valle.
Da
Sanremo il percorso segue la Ciclopedonale sino a
San Lorenzo Al Mare. Si devia poi sulla S.S.1
Aurelia sino alla periferia di Imperia dove si
svolta a sx in direzione Dolcedo e poi verso
Valloria. Al ritorno a San Lorenzo Al Mare abbiamo
fatto una variante salendo a Cipressa. Fontanelle
si trovano lungo tutto il percorso Una buona
bici confortevole, scorrevole, ben frenata e con un
buon cambio |
Ciclopedonale da
Sanremo a San Lorenzo Al Mare Partendo da
Sanremo si prende la bellissima Ciclopedonale
verso levante. Una delle ciclopedonali che in
Europa ci invidiano Pedalare in
tranquillità in riva al mare non é
cosa da poter fare ovunque, specie sulle nostre
coste Italiane invase dal cemento. Qui splendide
agavi in fiore, che purtroppo segnano anche la loro
morte. Infatti l'unica fioritura si ha fra i 20 e i
30 anni e subito dopo la pianta muore. A San
Lorenzo Al Mare la Ciclopedonale finisce, e questo
nuovo pezzo col fondo rosso termina dopo una
cinquantina di metri immettendosi sulla S.S.1 che
si vede oltre la staccionata. Da qui
percorrendo la S.S.1 si arriverà alla
periferia ovest di Imperia, svoltando a sx verso
Dolcedo. Al bivio saranno 24km dalla
partenza. In questo
punto invece si è a 20km dalla
partenza. Presa la
strada per Dolcedo, si passerà sotto il
viadotto della Autostrada A1. A sx il deposito
cassonetti di Imperia (almeno credo). Nel
riquadro a sx il particolare del giunto fra i
piloni di sostegno e le sezioni delle corsie
dell'autostrada. Come si vede le varie sezioni
(travate) non sono contigue le une alle altre ma
sono mantenute ad una discreta distanza, questo per
consentire uno spazio di lavoro per imbullonare i
manufatti ed applicare i tiranti per consolidare la
struttura. Sul manto stradale poi è lasciata
una fessura un "gap" dove vengono fissate le
traverse in acciaio per la compensazione della
dilatazione termica delle travate
Superato il
viadotto, in alto sulla cresta della collina di sx
appare Poggi
Eravamo
immersi nella Val Prino. Anche questa valle ci
stava riservando sorprese, verde e piante ovunque.
Oltre la ringhiera il letto del torrente Prino. In
centro alla foto Torrazza
Torrazza,
in alto a sx la Torre Saracena, al suo interno il
Museo di Civiltà Contadina La Val
Prino è ampia, vocata alle coltivazioni di
ulivi. Non mancano alcune serre. La pendenza
è blanda, si procede quasi in falso piano.
In centro Dolcedo, a dx Isolalunga L'abitato
di Isolalunga "spalmato" sulla collina Dopo
30,66km dalla partenza siamo arrivati a Dolcedo a
81m s.l.m. . Dal bivio di Imperia sono 6,4km.
Dolcedo
è un piccolo comune, qui si vedono due
vecchie chiese
La sede del
Municipio. Sul fondo si vede un portone, questo
dà su una piazza dove si affaccia la chiesa
parrocchiale di cui si vede il
campanile. Come d'uso
in Liguria, gli archi di sostegno fra i fabbricati
sono molto diffusi A fianco
del comune un passaggio coperto da una serie di
archi Come
scritto più sopra, sotto il comune un
portone dà l'accesso a questa piazza dove si
trova la parrocchiale di Dolcedo. Alquanto strano
il porticato dove i due archi centrali terminano
con un capitello privo di colonna sottostante.
All'interno
della parrocchiale dedicata a San Tommaso Apostolo,
colpiscono le tinteggiature in blu a contrasto con
le decorazioni dei fregi in oro. Chiesa di origine
medievale fu poi ricostruita in stile barocco nel
700'. Il pavimento è il classico ligure con
piastre bianche e nere posate in
diagonale La chiesa
dispone di tre navate, questa è quella di
dx mentre
questa è quella di sx. In totale vi sono 9
altari. In origine la tinteggiatura aveva i colori
che si vedono a sx, sopra la piccola nicchia
contenente la statua della Madonna.
Nella
piazzetta antistante alla chiesa, le volte ad arco
sono di casa. La
città di Dolcedo è divisa in due dal
torrente Prino, in fondo si vede il vecchio ponte a
schiena d'asino
Dolcedo
è sempre stato il centro della Val Prino e
fu nominata città già nel 1810 al
tempo di Napoleone Questo
è il ponte che attraversa il torrente Prino
con la strada che prosegue verso la testa della
valle. Dopo il ponte si svolterà a
sx. Anche in
questa valle interna della Liguria il verde non
manca e dove non ci sono aree coltivate la natura
fa crescere in modo spontaneo la
vegetazione. Molini di
Prelà, con in cima alla collina la frazione
di Praelo. Giunti a
Molini di Prelà, dove si vede la casa
dipinta in rosa, si svolterà a sx verso
Valloria,che si vede sulla collina a sx. Al bivio
sono 33km dalla partenza da Sanremo e 118m di
dislivello superati
Valloria
avvicinata dallo zoom Da Molini
di Prelà a Valloria mancano 4,67km e 263m di
dislivello da superare con pendenza media del 5,6%;
In fondo la chiesa di San Giacinto. Il centro
di Molini di Prelà ed in alto la meta da
raggiungere con il cielo leggermente
imbronciato Oramai
è un classico qui in Liguria; a poca
distanza l'una dall'altra si possono trovare due od
anche tre chiese. Qui ve ne sono una di fronte
all'altra a qualche decina di metri ecco
l'altra chiesa, San Giovanni del Groppo XV sec.,
solo un fazzoletto d'erba le dividono. Chiesa che
denota un rimaneggiamento con un a soprelevazione
del tetto. Quasi in
fondo alla valle, a sx Valloria a dx
Villatalla
Si passa
per la piccola località di
Costiolo Villatalla
in un mare di verde posta in testa alla Val
Prino Molini di
Prelà rimane in fondo alla valle, ancora
qualche tornante e si arriva a Valloria, lei se la
prende con comodo.
Quasi ci
siamo, manca 1km, alle nostre spalle il bivio per
Tavole, a 37Km dalla partenza.
Arrivati a
Valloria, il paese delle porte dipinte, ci accoglie
un grande murales con una scena della raccolta
delle olive. La
parrocchiale dedicata ai Santi Gervasio e Protasio
fa da centro del paese Questa
è la piazza con vicina la chiesa e le case
tutt'attorno, un po' su e giù dalla
montagna, qui si è a quota 924m
s.l.m. L'arco in
pietra sorretto da due colonne è la vecchia
fonte con a fianco altre due fontane. La gregaria
dopo 38km finalmente scende dalla sella e si
rilassa perlustrando attorno.
Sulle
tracce del vecchio acquedotto, troverete da leggere
la sua storia Una nicchia
della fontana con un bassorilievo in
bronzo Sopra le
fontane la gradinata che porta sulla parte alta del
paese. Lei stava osservando dei pesci rossi nella
vasca della fontana. L'ex
oratorio Santa Croce ora dedicato al museo delle
"Cose Dimenticate" ovvero gli oggetti che si
utilizzavano comunemente negli anni passati ora
soppiantati da quelli moderni. E' visitabile su
prenotazione chiamando la Sig.ra Virginia allo
0183.282396 Se da una
parte si sale, da altre parti si scende nelle parti
basse del paese. Dalla
piazza un altro percorso va verso una zona deputata
alle feste popolari, dove più avanti si
trovano tavoli e panche. Ma a
Valloria eravamo andati per vedere le porte dipinte
ed ecco la prima, mi pare ve ne siano un
centinaio. Fra piante
ed ulivi appare la facciata della
chiesa. Il paese
è piccolo, ben ordinato e curato con le mura
tinteggiate in vivaci color pastello ed ora un
giretto su per la scalinata... ...dove
incontriamo altre porte dipinte. Ognuna di queste
opere ha un cartello affisso al suo fianco che ne
illustra il tema e l'artista che l'ha
realizzata. Ogni
artista ha la sua idea e non vi è un tema
comune od uno stile a cui attenersi. Intanto il
campanile mostrava l'orologio con le lancette che
si avvicinavano a mezzogiorno Dall'alto
della montagna Molini di Prelà e sopra la
località Praelo, mentre in alto a sx
dovrebbero essere le frazioni di Vasia e
Poggio
Santuario
Madonna del Piano sopra Tavole In pratica
fra Villatalla e Tavole si trova la testa dell'alta
Val Prino Una
panoramica su Valloria, Canneto, Praelo e Molini di
Prelà Scesi dalla
parte alta, una breve visita alla parte bassa, con
altre porte dipinte
Uva a
portata di mano quando si pranza fuori Tutto in
ordine e rimesso a nuovo Anche nei
vecchi passaggi vi sono porte dipinte
Un piccolo
paese che sembra per nulla abbandonato come tanti
che abbiamo visto nel nostro perlustrare gli
interni del ponente Ligure Oggi
è difficile trovare simili borghi dove non
si è tentati dall'abbandonare i luoghi,
segno che probabilmente vi è un tessuto
sociale non fatto di soli anziani, ma anche di
gente giovane che ha voglia di fare vivere il
paese. Vedete in
fondo un cane ed una bici a terra? E' stato
richiesto un pneumatico di ricambio E il
solerte aiutante canino porta il ricambio a
destinazione! A dx. il segno dei tempi, fra un po'
di tempo avremo generazioni di "gobbetti" e
"cervicalgie prorompenti", sono finiti i tempi
delle rincorse sfrenate ai giochi del "ta ga
lé" della" bandiera" o a rincorrere una
palla, ora le uniche cose che si muovono sono le
pupille ed i polpastrelli con le impronte digitali
lisciate dai touch screen! Erano le
12:21 quando avevo scattato questa foto, ci
aspettavano 23km di discesa e 6 km di salita sulla
mitica Cipressa, teatro della classica corsa
primaverile della Milano-Sanremo, dopo di che
avremmo potuto mettere le gambe sotto il tavolo al
ristorante pizzeria La Torre a Cipressa. Scendendo
ai Molini di Prelà, ho visto le ruote dei
mulini che all'andata mi erano sfuggiti ...anche
uno scatto a Dolcedo, visto che all'andata la luce
non era buona. Raggiunta
la S.S.1, passo sostenuto verso San Lorenzo al Mare
e di buona lena sulla salita della Cipressa, appena
in tempo prima che chiudesse il ristorante! Ne
è valsa la pena! La salita
alla Cipressa era già stata trattata
qui Concluso il
buon pranzo veloce discesa dalla Cipressa sino ad
immetterci di nuovo sulla ciclopedonale verso
Sanremo... ...dove un
"palazzo" galleggiante era abbastanza vicino alla
costa, che volesse fare pure lui il famoso
inchino? Un giretto
al vecchio porto per concludere il nostro giro
turistico, non oso pensare quanti litri ora di
carburante si possono bere queste "piccole"
imbarcazioni La gregaria
Sirenetta scrutava attenta il mare Quello che
era la vecchia Sanremo, con il suo cuore nella
"Pigna", oramai è attorniato da una selva di
palazzi. Anche qui la cementificazione ha dilagato
ovunque. Dai
Sirenetta, scendi dallo scoglio, è ora di
andare a farsi una doccia e cenare, domani si
replica con un altro report!
Scoperta
un'altra piacevole valle dell'entroterra Ligure con
i suoi caratteristici borghi, questa volta
arricchiti dalle porte dipinte di
Valloria.
buone pedalate a
tutti, Outside |
pagina creata:10-09-2015 ultimo aggiornamento: 13-09-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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