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da Albinia a Scansano (Prima Parte) Magliano - Pereta GR |
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Si parte
dal mare per dirigersi verso l'interno nel sud
della Maremma Toscana. In questa Prima Parte ci si
ferma a Pereta. Il profilo
del tracciato, un susseguirsi di salite e discese
nei colli Toscani per 1061 m di dislivello
complessivo
A
partire dalla Costa d'Argento si passa da Albinia
prendendo la strada Regionale 74 Maremmana per poi
a circa tre chilometri da Albinia lasciarla
deviando a sx e prendendo la direzione per Scansano
che dista 41 km dalla partenza. I
primi 20 km sono praticamente in falsopiano 0,4% ,
i rimanenti 21 km sono un susseguirsi di sali
scendi con pendenze medie del 5% con una ascesa
complessiva di 676 m. Per il ritorno si prosegue
con un anello che dopo Montiano va a ricongiungersi
a Magliano facendo ritorno per la stessa strada
dell'andata. Nel
complesso le strada sono poco trafficate
nell'anello e ricche di curve e sali scendi con
bellissime discese, alle volte con zone d'ombra e
panorami a iosa e sotto questo aspetto poter
scegliere una limpida giornata sarebbe la
così detta "ciliegina sulla
torta". Se
ne trovano nei vari borghi visitati Una bici
scorrevole e comoda in vista dei tanti km da fare
in sella |
Dalla Costa d'Argento a Pereta
Ancora una
volta la nostra base d'appoggio era quella scelta
fra i numerosi campeggi situati sulla costa nella
località Voltoncino, nei pressi di Albinia.
La stessa anche per il report precedente di
Pitigliano Questi
campeggi sono serviti da una ciclopedonale che
arriva ad Albinia, punto quasi obbligato per chi si
volesse dirigere dalla costa verso
l'interno. Infatti a
fianco della ciclopedonale si trova la S.S. Aurelia
che di fatto divide il territorio costringendo alle
volte a fare lunghi giri, visto che percorrerla in
bici non sarebbe assolutamente una cosa da
farsi! Nella foto
presa dal ponte ciclopedonale, il sottostante Fiume
Albegna ed un canale secondario in primo
piano. La foce
dell'Albegna è quella dove si vede il
mare. Dopo aver
attraversato Albinia, una consuetudine per chi
volesse recarsi all'interno della Maremma dalla
costa, all'uscita di Albinia si percorre la strada
Regionale 74 per circa 3 km per poi deviare a sx
alla seconda rotatoria in direzione
Scansano. Per chi
avesse già visto il report di
Pitigliano,
direi che qui i panorami ed i luoghi attraversati e
le stesse strade assumono un aspetto molto
differente, con una frequente presenza di alberi
oltre ai soliti campi di grano o altri
seminativi. Oltre al
paesaggio che cambia, cambia anche la frequenza del
traffico che è ridotto rispetto alla strada
Regionale 74 e per chi va in bici questo significa
una maggiore tranquillità anche se è
sempre meglio prestare attenzione ed evitare di
procedere appaiati. Nella foto
alcuni cespugli di Oleandri, cosa che in Maremma
non manca mai E come ho
scritto sopra, il paesaggio attorno è
più semi-boschivo, mentre per Pitigliano era
più un collinare con pochi alberi forse a
causa anche di un microclima più secco che
si ingenera in queste differenti infilate di
colline. Poco prima
di Magliano una deviazione non voluta! Ma non
tutto vien per nuocere, e a parte il relativo sali
scendi da affrontare, ci siamo trovati sulle tracce
di un reperto storico. Una breve
sterrata in fondo alla quale si trova la chiesa di
San Bruzio.... Alle volte
ci si chiede: Ma a chi è venuto in mente di
costruire questo in un posto isolato in mezzo alle
campagne e colline? Considerando
poi il fatto che si era nel XII sec, la struttura
non era poi così piccola per
l'epoca A parte le
mie considerazioni, questo è quanto è
rimasto, non certo un rifugio per senza tetto,
direi piuttosto i resti di una struttura
architettonica di un certo pregio costruttivo, con
la presenza di un ottagono alla sua sommità,
tre grandi archi ai lati.... ... con
tanto di colonne e capitelli finemente lavorati a
sorreggerli e tutto attorno il bel paesaggio
Toscano Un peccato
che non sia giunta sino a noi con maggiori elementi
costruttivi. Per questa deviazione occorre mettere
in conto 3,2 km e 52 m di dislivello da superare
fra a/r. Ripresa la
giusta via ci siamo diretti a Magliano, questa
volta leggendo bene il cartello visto che fra
Manciano, Magliano, Montiano è facile
sbagliarsi! Magliano si
presenta con la sua lunga cinta muraria Senese
verso il lato settentrionale Magliano
è un centro storico con attorno diversi siti
di epoca Etrusca fra il V-VI sec. a.c. Per la
storia più vicina a noi, come gran parte dei
territori Toscani, vi furono le successioni dei
vari casati nel corso dei secoli come: gli
Aldobrandeschi, i Senesi, Il Granducato di Toscana
con i Medici al potere. Ognuno di
questi succeduti al potere della città ne
cambiarono in parte l'assetto o l'aspetto esteriore
come ad esempio i Senesi per quanto riguarda le
mura come le si vedono oggi. Per
raggiungere Magliano occorre deviare dal percorso
per Scansano di circa 1 km con 46 m di dislivello.
Dopo una decisa salita finale si arriva alla porta
d'ingresso tra le mura e posta in direzione sud-est
Fanno
subito comparsa vecchi palazzi allineati sulla via
principale Palazzi che
però nel corso del tempo i successivi
proprietari hanno adattato alle loro esigenze.
Probabilmente all'epoca delle modifiche non
esisteva la sovrintendenza alle belle arti, per cui
pregevoli bifore sono state in parte murate aprendo
nuove finestre o all'interno di esse o in mezzo a
quest'ultime. Chiaro che
la deturpazione della facciata è molto
pesante! Quasi tutti i palazzi dell'epoca sulla
loro facciata riportano incastonate delle formelle
ad indicare lo stemma della casata. La via
prosegue verso la piazza principale La piazza
ospita la chiesa di San Giovanni Battista di
origine romanica con successivi cambiamenti di
stile dal Gotico al Rinascimentale. Nella parte
posteriore sulla dx il campanile con una
pronunciata cuspide Quattro
ordini d'archi sostengono il tetto a
capanna Sulle
pareti alcune rimanenze di affreschi Direi che
per l'epoca la piazza risulta essere
sufficientemente ampia . Lei si
guardava attorno cercando di cogliere altri
particolari di questa città
medioevale Non ho idea
se questo disco inserito nel centro della piazza
abbia o meno riferimenti al disco Etrusco di
Magliano, un piombo a forma di cerchio con
iscrizioni concentriche. A fianco
della via centrale brevi rientranze o strette vie
si diramano a sx e a dx di essa. Sempre
sulla piazza anche questo un tempo doveva essere
stato un palazzo nobiliare e lo si denota dalle
tracce di intonaco decorato ancora presenti. In
genere chi si poteva permettere una intonacatura ed
anche una decorazione di certo non stava male con
le finanze, evidentemente nel tempo gli eredi non
hanno avuto la stessa fortuna dei precedenti
proprietari e il tutto risulta un po'
all'abbandono. Più
avanti nella via si trova il palazzo del
podestà costruito nel 400', sulla facciata
sono incastonati vari stemmi delle famiglie
influenti di quei tempi. Oltre il palazzo si apre
un'altra piazza con al centro un pozzo e sullo
sfondo la Pieve di San Martino
La torre
dell'orologio con la campana in cima, a fianco la
loggia del Podestà
Dalla
piazza uno sguardo indietro nella via Nella
piazza la fontana a pianta ottagonale, dietro
sempre la pieve di San Martino con un portale
laterale, la facciata è posta a
sx. Questa
è la facciata della Pieve di San Martino del
XIII sec. Le bici
erano parcheggiate sotto un ulivo che penso sia
centenario ed immagino con annesso un significato
visto che è l'unica pianta presente in tutta
la via.
La via poi
termina nella porta che si trova nella parte
opposta diametralmente da quella in cui siamo
entrati. Questa è la porta San
Martino Vicino alla
porta San Martino un'altra stretta via conduce in
altre piazzette e ad un'altra via che scorre
più o meno parallela alla via principale.
Oggi i
portoni non esistono più, tanto meno gli
spalti protettivi in legno posti lungo il
camminamento sopra le mura che penso in origine
potevano anche esserci. Nella merlatura sono
visibili le due feritoie con le nicchie per gli
arcieri posti a difesa del portone. Fuori dalla
porta la vista sulle colline con la strada sterrata
con inserti di pietre Si riparte,
abbiamo "slegato" i nostri cavalli d'acciaio
dall'ulivo centenario e siamo scesi a prendere la
via parallela... ... dove
abbiamo visto il retro della chiesa con lo strano
campanile a pianta rettangolare sovrastato da una
bella cuspide. Notare
sulla cuspide i "fori pontali" per il fissaggio dei
pali trasversali per creare gli appoggi alle tavole
dei ponteggi. A termine dei lavori venivano tolti.
In caso di manutenzioni i fori pontali rimanevano
presenti senza doverli ricreare. Ripresa la
strada per Scansano, incontriamo un cartello del
Gran Tour Della Maremma che indica Scansano
distante 18 km. Il cartello dedicato ai percorsi
ciclistici della Provincia di Grosseto è
realizzato con il contributo della Fondazione Monte
Dei Paschi di Siena, spero solo non stia fallendo
per questa segnaletica! Da Magliano
che si vede sulla collina, si scende .... ma non
preoccupatevi che dopo si riprende a
salire! La vista
verso la porta di San Martino che si vede bene a
dx. La strada
prosegue sulle colline con un buona presenza di
alberi tanto che spesso troviamo zone d'ombra.
Sullo sfondo fra la foschia viste sull'Argentario e
l'isola del Giglio. A dx ormai lontano è
Magliano Un po' di
zoom ed ecco Magliano visto da lontano, sempre con
visibile la porta di San Martino. La strada
prosegue fra ombra e sole dando sollievo dalle
calure presenti in quelle giornate calde e
afose. Dietro una
curva ci è apparsa la sagoma di
Pereta Pereta
è un piccolo borgo posto ad una decina di Km
da Magliano. Un paio di torri ed un campanile
punteggiano il profilo del borgo. A sx si
scorge la torre merlata che è la porta
d'ingresso al borgo. Come al
solito in questi borghi Toscani il nucleo sommitale
è sempre il più vecchio ed originario
dalla fondazione, sotto invece sono le case che nel
corso dei secoli sono state aggiunte o ricostruite.
La mia
"emissaria" è in avanscoperta, siamo
arrivati a Pereta dopo 31 km dalla partenza e con
408 m di dislivello superati Ed eccoci a
quella che un tempo era l'unico punto d'accesso, in
effetti lo è ancora oggi, solo che a sx
della torre hanno aperto un varco per chi esce dal
borgo, traffico peraltro consentito solo a chi vi
risiede, ma non pensiate che possano circolare
ovunque, le due vie sono strette e la circolazione
è limitata, salvo avere il famoso Apecar!
L'unico mezzo che come dimensioni si adatta a
queste tipologie di borghi antichi.
Il retro
della torre, come si vede la strada è a
senso vietato ed hanno aperto un passaggio a dx per
l'uscita. Sopra la torre si scorgono delle porte
che penso saranno stati gli accessi agli spazi
riservati alle guardie in difesa dell'unica porta
d'ingresso al borgo.
La via
principale in salita che s'inoltra nell'antico
borgo
La stretta
via è lastricata e affiancata dalle case
quasi tutte ad un piano. Come al solito non mancano
vasi di fiori a ravvivare il borgo. Capite bene
che qui non si circola in auto! Ad ogni epoca le
dimensioni appropriate ai suoi mezzi in uso!
Dalla via
principale a sx una bella scalinata porta verso la
torre La semplice
alta torre d'avvistamento
Accanto
alla base della torre un cancello di ferro ed
accanto un campanello con la figura di un orso
sopra la campana, che sia un riferimento alla
famiglia degli Orsini? Dalla torre
si scende verso la via principale. Questo qui
attorno è in pratica il nucleo principale
del castello La zona
più antica del borgo pare conservata ancora
abbastanza bene
Fuori
dall'arco, di fronte si trova la chiesina di Santa
Maria. Curiosa è la pianta del campanile
pentagonale mai visto prima d'ora. Nel
riquadro si vede appeso un bronzo raffigurante un
uccello predatore (penso) con la funzione di tenere
lontano i piccioni? Sotto
l'interno semplice.
La via
principale poi termina qui in questa piazzetta
delimitata dalle mura Tornando a
ritroso per la via si vede meglio la strana pianta
del campanile. Questo a dx
è l'arco citato che dà l'accesso alla
parte vecchia del castello. In fondo si vede un
altro campanile Il
campanile appartiene alla chiesa dedicata a San
Giovanni Battista, con dimensioni nettamente
più ampie rispetto alla chiesina vista
sopra.
La torre e
la parte vecchia del castello
Il borgo
è piccolo ma è presente l'ufficio
postale In fondo si
vede la torre d'ingresso, il giro turistico di
Pereta sta per terminare Questo
borgo è ricco di storia si parte dal VI sec.
a.c. in epoca Etrusca sino ai giorni nostri in un
susseguirsi di avvenimenti che in rete è
facile reperire per chi è più curioso
di conoscerli.
Termina qui
la prima parte, un percorso interessante sia per il
bel tracciato da pedalare che per i due pregevoli
borghi visitati, non resta che proseguire il
viaggio! |
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buone
pedalate a tutti, Outside
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pagina creata:26-07-2016 ultimo aggiornamento: 29-07-2016 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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