La
Mappa di Google Earth
Il giro
percorre il tratto del Canale Villoresi da Pessano
con Bornago a Groppello e da lì prosegue sul
Naviglio Martesana sino al ritorno al punto di
partenza situato a Gorgonzola.
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Traccia
GPX
La
Mappa
In colore
rosso è la traccia trattata in questo
report.
Funzioni
della mappa
Se si passa
con il cursore del mouse sui tracciati è
possibile visualizzare il titolo. Dalla legenda
è possibile attivare o disattivare il
tracciato. Nella casella di ricerca è
possibile cercare una località che vi
interessa.
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Come
arrivarci
Essendo un
percorso ad anello non necessariamente si è
obbligati a partire da Gorgonzola anche se la
traccia del GPS parte da lì.
Il
percorso
Si tratta
di un tracciato ad anello che partendo dalla
Ciclopedonale sul Naviglio Martesana si dirige a
nord verso Pessano Con Bornago utilizzando alcuni
tratti di Ciclopedonali per inserirsi sulla
Ciclopedonale del Canale Villoresi sino a Groppello
d'Adda. Da lì poi si fa rientro al punto di
partenza situato in Gorgonzola percorrendo la
Ciclopedonale del Naviglio Martesana.
Condizioni
del percorso
Il percorso
è misto fra asfalto e sterrato che si trova
su alcuni tratti del Canale Villoresi
Bici
consigliata
Qualsiasi
bici, escludendo le bici da corsa.
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Verso il
Canale Villoresi
Premessa
Il tratto
cittadino fra Gorgonzola e Pessano pur essendo per
la maggior parte su ciclopedonale ha molte svolte
ed è quindi meglio impiegare un GPS o
consultare la mappa inserita nel report.
Il punto di
partenza l'ho fissato a Gorgonzola, nei pressi del
ponte che scavalca il Naviglio Martesana
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Quindi
tralasciando il trasferimento da Gorgonzola sono
arrivato qui a Pessano.
A fianco della strada che un tempo era l'unica che
attraversava il paese, poi sgravata dal traffico
che fluiva fra Agrate e Melegnano, ora si trova una
nuova ciclopedonale che prosegue verso il Canale
Villoresi e Caponago - Agrate.
Oramai le
interconnessioni fra i vari Comuni stanno prendendo
piede sempre di più ed un tessuto
interurbano connesso per la mobilità
alternativa non può far altro che bene.
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Giusto per
farvi comprendere si esce da Pessano con Bornago
verso nord in direzione di Caponago - Agrate.
Il Canale Villoresi passa proprio dietro il
Mercatone Uno, ora chiuso ed un tempo marchio reso
famoso dalle imprese storiche del grande campione
di ciclismo Marco Pantani.
La
Ciclopedonale per arrivare al canale Villoresi
prosegue a sx dietro gli alberi.
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La
Ciclopedonale da Pessano con Bornago arriva in
questo punto dove incontra il Canale Villoresi. In
centro alla foto è la parte che vi
condurrà all'inizio del canale in direzione
ovest mentre attraversata la strada si andrà
verso il termine del canale Villoresi in direzione
est.
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Attraversata
la strada vi ritroverete qui in direzione
est
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Una scritta
recente battezza questa tratta sino a
Masate.
Per chi
volesse approfondire l'argomento sul Canale
Villoresi e dove ha origine può andare a
rileggersi questo report
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Canale in
secca! A quanto pare ho scelto un periodo
sbagliato! In effetti ogni anno si deve provvedere
alla sua manutenzione e pulizia e sono capitato
proprio in questo periodo di secca. Sullo sfondo a
sx sono i profili della Valcava con la cima del
Monte Linzone.
La
Ciclopedonale presenta tratti su asfalto ed alcuni
su sterrato
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Nelle belle
giornate i pensionati non mancano mai nel fare i
lori giri in mezzo alle campagne. Direi quelle
rimaste dalle continue espansioni di urbanizzazione
del territorio circostante ed ultimamente anche dal
passaggio della nuova TEEM- A58
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Questi
angoli di campagna restano delle isole poste fra i
vari Comuni che attraversa questo canale il cui
scopo era ed è quello di irrigare le
campagne, solo che se esse scompariranno
finirà anche lo scopo di questa grande opera
che ha voluto mettere in comunicazione i due bacini
idrografici del Lago Maggiore e del Lago di Como,
ovvero fra il Ticino e l'Adda
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E qui si
incontra ciò che ho menzionato sopra, ovvero
a dx il tracciato della TEEM-A58 qui in questo
tratto interrata proprio per superare il canale
Villoresi. Allo stesso modo anche per il Naviglio
Martesana si è scelto di passare sotto di
esso. Immaginate quante campagne sono state perse
con questa opera.
Ho
calcolato che grosso modo senza tener conto degli
svincoli ed altre infrastrutture collaterali
all'incirca si sono persi più di 3,2 ML di
metri quadri di verde, oppure se più vi
aggrada, una estensione pari a 640 campi di
calcio.
Ovviamente il tutto ricoperto da asfalto e cemento
e a questo proposito poi mi fanno sorridere le
opposizioni quando si tratta di asfaltare delle
ciclopedonali adducendo il fatto che sono immerse
nel verde!
Sì perchè ad esempio la TEEM e la
BREBEMI sono passate sopra ai tetti delle case,
vero?
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La sezione
del Canale Villoresi in questo tratto finale del
suo percorso come si vede non è molto ampia
e allo stesso modo la carrabile di servizio ora
divenuta Ciclopedonale non è molto ampia ma
sufficiente per il transito delle bici ed occupa
solo la centesima parte della sezione della TEEM ad
esempio. Ambedue le opere favoriscono la
mobilità ma le differenze di suolo occupato
sono alquanto enormi!
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Il percorso
sviluppandosi da Ovest a Est nella bella stagione
offre discreto riparo dal sole nei tratti
ombreggiati.
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E' forse
anche per questi tratti di fitto verde che molti
d'estate vengono qui a passeggiare od in bici in
cerca di fresco.
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Si arriva
all'intersezione sulla strada che collega Cambiago
e Gessate
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Sfruttando
l'attraversamento semaforico si prosegue oltre la
strada. Masate è dato a 2 km
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E qui ho
fatto una sosta in cui volevo riprendere una scena
di caccia! E sì, era in atto una caccia al
topolino da parte di un gatto che si era
arrampicato sulla sponda opposta del canale,
tenendo in ostaggio un topolino.
Con la
zampa stava letteralmente giocando con il topolino,
così mi sono fermato e sceso dalla bici sono
tornato indietro per riprendere la scena. Nel
frattempo l'aveva già messo fra le sue
fauci, solo che per quanto mi fossi avvicinato
cautamente, il gatto se ne era accorto, ha mollato
la preda ed è fuggito!
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Ora non so
se ho fatto bene o male, di certo ho cambiato il
corso della natura e chissà quali
conseguenze ne saranno derivate, chi lo
potrà mai sapere?
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Terminato
il bosco, un tratto di aperta campagna permette di
spaziare con lo sguardo verso le prealpi
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Poco prima
di Masate si arriva ad intercettare il parco del
Rio Vallone che si vede a sx del canale.
Di fatto qualche tempo prima l'avevo percorso, ma
sia per la segnaletica poco presente, il tracciato
pieno di rovi ai lati e per alcuni ripidi guadi da
superare, non ho ritenuto il caso di pubblicarne il
relativo report.
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Giunti alla
intersezione di Masate, ufficialmente il percorso
Ciclopedonale del Canale Villoresi termina
qui.
Da questo
punto in poi si proseguirà un po'
all'Indiana Jones nel senso che non ci sono
cartelli ed occorre semplicemente seguire il corso
del canale che non sempre si potrà seguire
come fatto fino ad ora.
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Proseguendo
ci si ritroverà su un single track che non
sembra ma è abbastanza scavato nel terreno,
tanto che in alcuni punti i pedali sfiorano il
terreno a fianco
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L'ambiente
è comunque bello e ben curato, ho idea che a
fianco vi siano dei parchi o giardini
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Vi dico
subito che è meglio non portare con
sé dei bambini piccoli su questo tratto.
Finire in acqua potrebbe essere molto facile per
loro. Qui occorre prestare la massima attenzione,
una disattenzione e si finirebbe in
acqua!
Si
proseguirà attenendosi alla mappa o al
tracciato GPS lasciando più avanti il corso
del canale per inserirsi a sx su strada
asfaltata.
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Qui occorre
lasciare il corso del canale attraversare questa
strada che collega Villa Fornaci a Vaprio d'Adda e
dirigersi dove si vede l'auto svoltare.
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Proseguendo
si dovrà attraversare un'altra strada che
collega Inzago alla Bettola. La strada da prendere
è quella sterrata accanto al palo della
luce.
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La sterrata
prosegue in direzione Cascina Sacca
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Giunti alla
cascina ritroverete il corso del Canale Villoresi
che prosegue in mezzo ai campi. Lo si
seguirà solo per 300 m. poi si dovrà
deviare a sx in mezzo ai campi, non essendoci una
strada o sentiero agevole che lo
affianchi
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Uno sguardo
sulle campagne verso Groppello
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Un
cacciatore veniva da quel bosco a sx. Sugli alberi
pare vi siano dei ricoveri per gli uccelli ma si
notano anche dei rami trasversali che collegano gli
alberi.
Non vorrei che si tratti di una zona per la cattura
degli uccelli. Trovandomi lontano non potevo capire
bene cosa fosse.
Di certo
non una cosa naturale ma fatta dall'uomo e non so
con quale scopo.
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Usciti dai
campi ci si ritrova sulla strada che collega
Bettola a Groppello d'Adda e sulla dx per qualche
centinaio di metri si ritrova ancora il corso del
Canale Villoresi che poi devierà a sx dove
si vedono i filari d'alberi. Lì non si
potrà seguire il suo corso, lo si
riprenderà poi alla periferia nord di
Groppello.
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Giunti a
Groppello d'Adda seguendo la traccia arriverete su
questa Ciclopedonale che in questo punto passa
sopra il canale Villoresi.
Questa
fettuccia di terreno occupata dalla Ciclopedonale
è stata fatta con il fondo in calcestre e
non in bitume più durevole, liscio e senza
buche e che non ti sporca di cemento dopo piovuto e
tutto questo perchè si deturpava
l'ambiente!
Poi non fa nulla se a 2 metri corre una strada
asfaltata, non fa nulla se a qualche km scorrono
nuove arterie che hanno portato via milioni di
metri quadri di terreno agricolo. Non fa nulla se
qualche ciclista si inzacchera e poi dovrà
sprecare dell'acqua per pulire la bici ed i
vestiti, non fa nulla se poi questa Ciclopedonale
non viene utilizzata dai ciclisti che preferiscono
la strada accanto asfaltata.
Forse è ora che chi attua queste scelte apra
gli occhi e si svegli! Questo è tutto il
contrario del favorire la
mobilità!
Se proprio
ci tenete al territorio evitate che si costruiscano
nuove arterie o per lo meno per coerenza e par
condicio pretendete che il fondo stradale sia
sterrato o rifinito in calcestre come per le
Ciclopedonali!
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Oramai si
è arrivati ad un centinaio di metri dalla
fine del percorso del canale. Attraversata la
strada asfaltata si prosegue affiancando il canale
sulla strada sterrata.
In quel
momento erano in corso i lavori di potatura e
pulizia del verde attorno al canale.
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A dx la
struttura che si vede altro non è che la
fine del Canale Villoresi qui oramai ridotto ad una
sezione di poco conto.
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E' qui che
il canale a Groppello d'Adda termina il suo corso
gettandosi nel sottostante Naviglio Martesana.
Sullo sfondo della campagna i rilievi dei monti del
lecchese
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Era ottobre
ed una nevicata fuori stagione aveva imbiancato le
cime, a sx la Grigna e a dx la cima del
Resegone.
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Dalla
struttura in cemento del Villoresi è
possibile dare uno sguardo al Naviglio Martesana
che vi scorre sotto. Oltre le fronde degli alberi
si avrebbe una bella visione su tutto l'arco alpino
sino al Monte Guglielmo.
Se
osservate bene sulla sponda opposta del Naviglio
Martesana vi corre a fianco la Ciclopedonale che
partendo da Lecco vi può condurre sino a
Sesto Calende sul Lago Maggiore oppure condurvi a
vedere la foce del fiume Adda nel Po.
Ebbene le vedete le lunghe macchie sulla
Ciclopedonale? Non sono altro che lunghe e profonde
pozzanghere. Sul tratto da Groppello d'Adda a
Vaprio d'Adda ve ne sono a centinaia e questo
è quanto viene offerto ai turisti stranieri
che vengono a visitare il nostro territorio e
naturalmente sono anche i continui ostacoli anche
per noi Italiani che vorremmo usufruire di questo
percorso.
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Questa
è la situazione a Vaprio d'Adda.
Penso di poter affermare che questa situazione
è immutata dai tempi in cui Leonardo da
Vinci ha soggiornato a cinquecento metri da qui
nella residenza dei Melzi d'Eril.
Dal 1457 al
2017 sono trascorsi 560 anni, non vi sembra chi sia
passato un pochino di tempo in cui si sarebbe
potuto asfaltare questo tratto e renderlo
percorribile e decentemente presentabile anche a
chi proviene dall'estero oppure a noi piacciono i
turisti infangati sino ai capelli?
Ironia
della sorte sapete chi è il responsabile di
questo tratto? E' di proprietà Demaniale in
Concessione al Consorzio Est Ticino
Villoresi!
Già!
Proprio il Canale Villoresi oggetto di questo
report. Ma non pensate che non abbia scritto al
Consorzio, l'ho fatto già il 21 Gennaio 2015
con protocollo n° 616.
La gentile
risposta del Presidente è stata:
... mancano i finanziamenti!
Ho
terminato l'inchiostro, ci pensate voi lettori a
scrivere alla Regione Lombardia per far erogare i
finanziamenti per questa opera che attende da
secoli?
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Comunque
sia la situazione, dallo stesso punto se ci
arriverete nella stagione invernale o primaverile
potrete avere questa visione panoramica, le buche
saranno sempre piene d'acqua, ma sarà
visibile il corso del fiume Adda e le prealpi verso
est. Il paese che si vede sull'altra sponda
é Fara Gera d'Adda.
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Dopo aver
visto dove termina il corso del Canale Villoresi
non resta che dirigersi verso il centro di
Groppello d'Adda per poi raggiungere la
Ciclopedonale del Naviglio Martesana. Da qui
raggiungendo di nuovo la strada asfaltata si
svolterà a sx verso il centro.
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Giunti in
piazza si svolterà a sx in direzione del
ponte sul Naviglio
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Sotto il
ponte scorre il Naviglio Martesana, a fianco "il
Rudun"
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Passando il
ponte ci si trova sulla Ciclopedonale del Naviglio
Martesana con la visione sul Rudun
Il "Rudun",
con un diametro di 7 metri, costituito da 8 pale
è stato voluto da Carlo Borromeo nel 1618
per portare l'acqua a livello della strada e
permettere così l'irrigazione degli orti e
dei giardini della Villa Arcivescovile. L'acqua vi
giungeva attraverso un canaletto posto a valle del
ponte. Il ruotone attuale fu ricostruito nel 1989,
il ponte ha la particolarità di essere
neogotico con bugnati in ceppo nella parte a monte
e a tutto sesto sul lato a valle. Vicino al ponte
sono ancora visibili gli antichi
lavatoi.
La villa
Arcivescovile, separata dal Naviglio da un ampio
giardino, è situata in posizione
sopraelevata tra Adda e naviglio. La costruzione
attuale risale al XVI secolo, anche se già
dall'XI secolo vi si trovava la residenza
permanente del procuratore dell'arcivescovo di
Milano. L'edificio è a tre piani con pianta
a U, le ali esterne sono rivolte all'entrata alla
quale si accede con una scala esterna a due rampe
unite in un balcone centrale.
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Anche su
questa Ciclopedonale è stato posizionato un
cartello indicante le distanze delle
località raggiungibili.
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E' da poco
che il Naviglio Martesana ha ricevuto delle
manutenzioni ed adeguamenti in previsione di una
suo reimpiego come via fluviale. Speriamo
bene!
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La curva di
Cassano d'Adda. Se sino a qui il Naviglio Martesana
ha avuto un corso con un verso Nord-Sud, qui il
corso cambia e la svolta lo porta verso Ovest
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Al termine
della curva una serie di cartelli dà le
indicazioni sul percorso. Appare anche il cartello
della Ciclovia
dei Laghi
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Fra il
precedente Canale Villoresi ed il Naviglio
Martesana vi sono alcune differenze nelle
dimensioni, ma per quanto avevo visto alla Diga del
Panperduto dove ha origine il Villoresi in quel
punto la sua sezione è grosso modo uguale a
questa.
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Non molti
anni fa la Ciclopedonale doveva attraversare la
strada provinciale Cassano d'Adda - Vaprio d'Adda,
ma visto il continuo aumento del transito dei
ciclisti ed alcuni incidenti hanno pensato bene di
realizzare un sottopasso
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Questo
tratto esposto a Nord è quasi sempre in
ombra per tutta la giornata e se ci dovesse essere
la presenza di brina con le basse temperature qui
è facile scivolare. Nella bella stagione
invece ci si rinfresca piacevolmente.
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Ogni tanto
appare qualche nuova segnaletica lungo il
percorso.
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Avvicinandosi
a Inzago in questo tratto alcune radici affioranti
sulla Ciclopedonale hanno fatto sollevare l'asfalto
e complici le foglie che cadono non sempre è
possibile vedere queste piccole asperità che
se prese alla sprovvista possono anche creare
qualche difficoltà se non si hanno le mani
salde sul manubrio.
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Inzago, se
vi dovesse servire dell'acqua qui a sx c'è
un parco con fontanella.
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Inzago, una
vista dal vecchio ponte che conduce verso il centro
storico.
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Ad Inzago
ci sono tre attraversamenti stradali da effettuare
a cui è sempre meglio prestare la dovuta
attenzione, il prossimo si trova accanto alla casa
gialla.
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Fra Inzago
e Villa Fornaci il percorso ritrova ancora un po'
di campagne.
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A Villa
Fornaci sono poste delle chiuse sempre per il
discorso di una eventuale futura navigazione sul
Naviglio Martesana.
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Villa
Fornaci un nome non a caso, visto che si è
voluto mantenere il simbolo con una vecchia
ciminiera di una ex fornace.
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A
Bellinzago Lombardo un altro attraversamento,
questa volta regolamentato da un semaforo a
chiamata che comunque è soggetto a lunghi
tempi di attesa.
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Giunti a
Gorgonzola anche qui alcune riminescenze del
passato ogni tanto affiorano. Quella che si vede
sulla sponda opposta del Naviglio altri non
è che l'ex S.S. 11 Padana Superiore in cui
passava tutto il traffico da Milano verso Bergamo
poi successivamente spostato sulla bretella esterna
dove anche li la Ciclopedonale sino a pochi anni fa
era costretta ad attraversarla a raso. A seguito
dell'aumento del traffico dei ciclisti e della
pericolosità si è poi realizzato il
sottopasso.
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Si è
in vista del ponte sul Naviglio Martesana da dove
ha avuto inizio questo report e che qui termina.
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Conclusioni
Un percorso
che offre un confronto su due corsi d'acqua nati
per irrigare questa porzione di territorio ma non
solo, come si sa il Naviglio Martesana ha avuto in
passato anche la funzione di via per il trasporto
fluviale cosa che ora si vorrebbe ripristinare
anche se solo per turismo. Staremo a vedere quando
questo accadrà!
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buone pedalate a
tutti, Outside
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