Lombardia in bici

Giro del Canale Villoresi
e del Naviglio Martesana
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Un giro ad est di Milano che affianca alcuni tratti di questi due famosi corsi d'acqua che solcano la pianura lombarda

Un tratto di ciclabile a fianco del Canale Villoresi

 

 
Canale Villoresi - Il Villoresi a Groppello - Naviglio Martesana a Groppello

 

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
30km
42m
Asfal/Sterr
Cicl/Strad
0,1%- 4%
✩✩

✩✩✩




 


La Mappa di Google Earth

Il giro percorre il tratto del Canale Villoresi da Pessano con Bornago a Groppello e da lì prosegue sul Naviglio Martesana sino al ritorno al punto di partenza situato a Gorgonzola.




Traccia GPX

La Mappa

In colore rosso è la traccia trattata in questo report.

Funzioni della mappa

Se si passa con il cursore del mouse sui tracciati è possibile visualizzare il titolo. Dalla legenda è possibile attivare o disattivare il tracciato. Nella casella di ricerca è possibile cercare una località che vi interessa.



Come arrivarci

Essendo un percorso ad anello non necessariamente si è obbligati a partire da Gorgonzola anche se la traccia del GPS parte da lì.

Il percorso

Si tratta di un tracciato ad anello che partendo dalla Ciclopedonale sul Naviglio Martesana si dirige a nord verso Pessano Con Bornago utilizzando alcuni tratti di Ciclopedonali per inserirsi sulla Ciclopedonale del Canale Villoresi sino a Groppello d'Adda. Da lì poi si fa rientro al punto di partenza situato in Gorgonzola percorrendo la Ciclopedonale del Naviglio Martesana.

 

 

Condizioni del percorso

Il percorso è misto fra asfalto e sterrato che si trova su alcuni tratti del Canale Villoresi

 

Bici consigliata

Qualsiasi bici, escludendo le bici da corsa.


Verso il Canale Villoresi

 
Premessa

Il tratto cittadino fra Gorgonzola e Pessano pur essendo per la maggior parte su ciclopedonale ha molte svolte ed è quindi meglio impiegare un GPS o consultare la mappa inserita nel report.

Il punto di partenza l'ho fissato a Gorgonzola, nei pressi del ponte che scavalca il Naviglio Martesana

 

Quindi tralasciando il trasferimento da Gorgonzola sono arrivato qui a Pessano.

A fianco della strada che un tempo era l'unica che attraversava il paese, poi sgravata dal traffico che fluiva fra Agrate e Melegnano, ora si trova una nuova ciclopedonale che prosegue verso il Canale Villoresi e Caponago - Agrate.

Oramai le interconnessioni fra i vari Comuni stanno prendendo piede sempre di più ed un tessuto interurbano connesso per la mobilità alternativa non può far altro che bene.

Giusto per farvi comprendere si esce da Pessano con Bornago verso nord in direzione di Caponago - Agrate.

Il Canale Villoresi passa proprio dietro il Mercatone Uno, ora chiuso ed un tempo marchio reso famoso dalle imprese storiche del grande campione di ciclismo Marco Pantani.

La Ciclopedonale per arrivare al canale Villoresi prosegue a sx dietro gli alberi.

 


La Ciclopedonale da Pessano con Bornago arriva in questo punto dove incontra il Canale Villoresi. In centro alla foto è la parte che vi condurrà all'inizio del canale in direzione ovest mentre attraversata la strada si andrà verso il termine del canale Villoresi in direzione est.


Attraversata la strada vi ritroverete qui in direzione est


Una scritta recente battezza questa tratta sino a Masate.

Per chi volesse approfondire l'argomento sul Canale Villoresi e dove ha origine può andare a rileggersi questo report


Canale in secca! A quanto pare ho scelto un periodo sbagliato! In effetti ogni anno si deve provvedere alla sua manutenzione e pulizia e sono capitato proprio in questo periodo di secca. Sullo sfondo a sx sono i profili della Valcava con la cima del Monte Linzone.

La Ciclopedonale presenta tratti su asfalto ed alcuni su sterrato


Nelle belle giornate i pensionati non mancano mai nel fare i lori giri in mezzo alle campagne. Direi quelle rimaste dalle continue espansioni di urbanizzazione del territorio circostante ed ultimamente anche dal passaggio della nuova TEEM- A58



Questi angoli di campagna restano delle isole poste fra i vari Comuni che attraversa questo canale il cui scopo era ed è quello di irrigare le campagne, solo che se esse scompariranno finirà anche lo scopo di questa grande opera che ha voluto mettere in comunicazione i due bacini idrografici del Lago Maggiore e del Lago di Como, ovvero fra il Ticino e l'Adda



E qui si incontra ciò che ho menzionato sopra, ovvero a dx il tracciato della TEEM-A58 qui in questo tratto interrata proprio per superare il canale Villoresi. Allo stesso modo anche per il Naviglio Martesana si è scelto di passare sotto di esso. Immaginate quante campagne sono state perse con questa opera.

Ho calcolato che grosso modo senza tener conto degli svincoli ed altre infrastrutture collaterali all'incirca si sono persi più di 3,2 ML di metri quadri di verde, oppure se più vi aggrada, una estensione pari a 640 campi di calcio.

Ovviamente il tutto ricoperto da asfalto e cemento e a questo proposito poi mi fanno sorridere le opposizioni quando si tratta di asfaltare delle ciclopedonali adducendo il fatto che sono immerse nel verde!
Sì perchè ad esempio la TEEM e la BREBEMI sono passate sopra ai tetti delle case, vero?


La sezione del Canale Villoresi in questo tratto finale del suo percorso come si vede non è molto ampia e allo stesso modo la carrabile di servizio ora divenuta Ciclopedonale non è molto ampia ma sufficiente per il transito delle bici ed occupa solo la centesima parte della sezione della TEEM ad esempio. Ambedue le opere favoriscono la mobilità ma le differenze di suolo occupato sono alquanto enormi!


Il percorso sviluppandosi da Ovest a Est nella bella stagione offre discreto riparo dal sole nei tratti ombreggiati.


E' forse anche per questi tratti di fitto verde che molti d'estate vengono qui a passeggiare od in bici in cerca di fresco.


Si arriva all'intersezione sulla strada che collega Cambiago e Gessate


Sfruttando l'attraversamento semaforico si prosegue oltre la strada. Masate è dato a 2 km


E qui ho fatto una sosta in cui volevo riprendere una scena di caccia! E sì, era in atto una caccia al topolino da parte di un gatto che si era arrampicato sulla sponda opposta del canale, tenendo in ostaggio un topolino.

Con la zampa stava letteralmente giocando con il topolino, così mi sono fermato e sceso dalla bici sono tornato indietro per riprendere la scena. Nel frattempo l'aveva già messo fra le sue fauci, solo che per quanto mi fossi avvicinato cautamente, il gatto se ne era accorto, ha mollato la preda ed è fuggito!


Ora non so se ho fatto bene o male, di certo ho cambiato il corso della natura e chissà quali conseguenze ne saranno derivate, chi lo potrà mai sapere?

 


Terminato il bosco, un tratto di aperta campagna permette di spaziare con lo sguardo verso le prealpi


Poco prima di Masate si arriva ad intercettare il parco del Rio Vallone che si vede a sx del canale.

Di fatto qualche tempo prima l'avevo percorso, ma sia per la segnaletica poco presente, il tracciato pieno di rovi ai lati e per alcuni ripidi guadi da superare, non ho ritenuto il caso di pubblicarne il relativo report.


Giunti alla intersezione di Masate, ufficialmente il percorso Ciclopedonale del Canale Villoresi termina qui.

Da questo punto in poi si proseguirà un po' all'Indiana Jones nel senso che non ci sono cartelli ed occorre semplicemente seguire il corso del canale che non sempre si potrà seguire come fatto fino ad ora.


Proseguendo ci si ritroverà su un single track che non sembra ma è abbastanza scavato nel terreno, tanto che in alcuni punti i pedali sfiorano il terreno a fianco


L'ambiente è comunque bello e ben curato, ho idea che a fianco vi siano dei parchi o giardini


Vi dico subito che è meglio non portare con sé dei bambini piccoli su questo tratto. Finire in acqua potrebbe essere molto facile per loro. Qui occorre prestare la massima attenzione, una disattenzione e si finirebbe in acqua!

Si proseguirà attenendosi alla mappa o al tracciato GPS lasciando più avanti il corso del canale per inserirsi a sx su strada asfaltata.



Qui occorre lasciare il corso del canale attraversare questa strada che collega Villa Fornaci a Vaprio d'Adda e dirigersi dove si vede l'auto svoltare.


Proseguendo si dovrà attraversare un'altra strada che collega Inzago alla Bettola. La strada da prendere è quella sterrata accanto al palo della luce.

La sterrata prosegue in direzione Cascina Sacca


Giunti alla cascina ritroverete il corso del Canale Villoresi che prosegue in mezzo ai campi. Lo si seguirà solo per 300 m. poi si dovrà deviare a sx in mezzo ai campi, non essendoci una strada o sentiero agevole che lo affianchi

 

Uno sguardo sulle campagne verso Groppello


Un cacciatore veniva da quel bosco a sx. Sugli alberi pare vi siano dei ricoveri per gli uccelli ma si notano anche dei rami trasversali che collegano gli alberi.

Non vorrei che si tratti di una zona per la cattura degli uccelli. Trovandomi lontano non potevo capire bene cosa fosse.

Di certo non una cosa naturale ma fatta dall'uomo e non so con quale scopo.


Usciti dai campi ci si ritrova sulla strada che collega Bettola a Groppello d'Adda e sulla dx per qualche centinaio di metri si ritrova ancora il corso del Canale Villoresi che poi devierà a sx dove si vedono i filari d'alberi. Lì non si potrà seguire il suo corso, lo si riprenderà poi alla periferia nord di Groppello.


Giunti a Groppello d'Adda seguendo la traccia arriverete su questa Ciclopedonale che in questo punto passa sopra il canale Villoresi.

Questa fettuccia di terreno occupata dalla Ciclopedonale è stata fatta con il fondo in calcestre e non in bitume più durevole, liscio e senza buche e che non ti sporca di cemento dopo piovuto e tutto questo perchè si deturpava l'ambiente!

Poi non fa nulla se a 2 metri corre una strada asfaltata, non fa nulla se a qualche km scorrono nuove arterie che hanno portato via milioni di metri quadri di terreno agricolo. Non fa nulla se qualche ciclista si inzacchera e poi dovrà sprecare dell'acqua per pulire la bici ed i vestiti, non fa nulla se poi questa Ciclopedonale non viene utilizzata dai ciclisti che preferiscono la strada accanto asfaltata.
Forse è ora che chi attua queste scelte apra gli occhi e si svegli! Questo è tutto il contrario del favorire la mobilità!

Se proprio ci tenete al territorio evitate che si costruiscano nuove arterie o per lo meno per coerenza e par condicio pretendete che il fondo stradale sia sterrato o rifinito in calcestre come per le Ciclopedonali!

 

Oramai si è arrivati ad un centinaio di metri dalla fine del percorso del canale. Attraversata la strada asfaltata si prosegue affiancando il canale sulla strada sterrata.

In quel momento erano in corso i lavori di potatura e pulizia del verde attorno al canale.

A dx la struttura che si vede altro non è che la fine del Canale Villoresi qui oramai ridotto ad una sezione di poco conto.


E' qui che il canale a Groppello d'Adda termina il suo corso gettandosi nel sottostante Naviglio Martesana. Sullo sfondo della campagna i rilievi dei monti del lecchese


Era ottobre ed una nevicata fuori stagione aveva imbiancato le cime, a sx la Grigna e a dx la cima del Resegone.


Dalla struttura in cemento del Villoresi è possibile dare uno sguardo al Naviglio Martesana che vi scorre sotto. Oltre le fronde degli alberi si avrebbe una bella visione su tutto l'arco alpino sino al Monte Guglielmo.

Se osservate bene sulla sponda opposta del Naviglio Martesana vi corre a fianco la Ciclopedonale che partendo da Lecco vi può condurre sino a Sesto Calende sul Lago Maggiore oppure condurvi a vedere la foce del fiume Adda nel Po.

Ebbene le vedete le lunghe macchie sulla Ciclopedonale? Non sono altro che lunghe e profonde pozzanghere. Sul tratto da Groppello d'Adda a Vaprio d'Adda ve ne sono a centinaia e questo è quanto viene offerto ai turisti stranieri che vengono a visitare il nostro territorio e naturalmente sono anche i continui ostacoli anche per noi Italiani che vorremmo usufruire di questo percorso.


Questa è la situazione a Vaprio d'Adda.
Penso di poter affermare che questa situazione è immutata dai tempi in cui Leonardo da Vinci ha soggiornato a cinquecento metri da qui nella residenza dei Melzi d'Eril.

Dal 1457 al 2017 sono trascorsi 560 anni, non vi sembra chi sia passato un pochino di tempo in cui si sarebbe potuto asfaltare questo tratto e renderlo percorribile e decentemente presentabile anche a chi proviene dall'estero oppure a noi piacciono i turisti infangati sino ai capelli?

Ironia della sorte sapete chi è il responsabile di questo tratto? E' di proprietà Demaniale in Concessione al Consorzio Est Ticino Villoresi!

Già! Proprio il Canale Villoresi oggetto di questo report. Ma non pensate che non abbia scritto al Consorzio, l'ho fatto già il 21 Gennaio 2015 con protocollo n° 616.

La gentile risposta del Presidente è stata:
... mancano i finanziamenti!

Ho terminato l'inchiostro, ci pensate voi lettori a scrivere alla Regione Lombardia per far erogare i finanziamenti per questa opera che attende da secoli?

Comunque sia la situazione, dallo stesso punto se ci arriverete nella stagione invernale o primaverile potrete avere questa visione panoramica, le buche saranno sempre piene d'acqua, ma sarà visibile il corso del fiume Adda e le prealpi verso est. Il paese che si vede sull'altra sponda é Fara Gera d'Adda.


Dopo aver visto dove termina il corso del Canale Villoresi non resta che dirigersi verso il centro di Groppello d'Adda per poi raggiungere la Ciclopedonale del Naviglio Martesana. Da qui raggiungendo di nuovo la strada asfaltata si svolterà a sx verso il centro.


Giunti in piazza si svolterà a sx in direzione del ponte sul Naviglio


Sotto il ponte scorre il Naviglio Martesana, a fianco "il Rudun"


Passando il ponte ci si trova sulla Ciclopedonale del Naviglio Martesana con la visione sul Rudun

Il "Rudun", con un diametro di 7 metri, costituito da 8 pale è stato voluto da Carlo Borromeo nel 1618 per portare l'acqua a livello della strada e permettere così l'irrigazione degli orti e dei giardini della Villa Arcivescovile. L'acqua vi giungeva attraverso un canaletto posto a valle del ponte. Il ruotone attuale fu ricostruito nel 1989, il ponte ha la particolarità di essere neogotico con bugnati in ceppo nella parte a monte e a tutto sesto sul lato a valle. Vicino al ponte sono ancora visibili gli antichi lavatoi.

La villa Arcivescovile, separata dal Naviglio da un ampio giardino, è situata in posizione sopraelevata tra Adda e naviglio. La costruzione attuale risale al XVI secolo, anche se già dall'XI secolo vi si trovava la residenza permanente del procuratore dell'arcivescovo di Milano. L'edificio è a tre piani con pianta a U, le ali esterne sono rivolte all'entrata alla quale si accede con una scala esterna a due rampe unite in un balcone centrale.


Anche su questa Ciclopedonale è stato posizionato un cartello indicante le distanze delle località raggiungibili.


E' da poco che il Naviglio Martesana ha ricevuto delle manutenzioni ed adeguamenti in previsione di una suo reimpiego come via fluviale. Speriamo bene!


La curva di Cassano d'Adda. Se sino a qui il Naviglio Martesana ha avuto un corso con un verso Nord-Sud, qui il corso cambia e la svolta lo porta verso Ovest


Al termine della curva una serie di cartelli dà le indicazioni sul percorso. Appare anche il cartello della Ciclovia dei Laghi


Fra il precedente Canale Villoresi ed il Naviglio Martesana vi sono alcune differenze nelle dimensioni, ma per quanto avevo visto alla Diga del Panperduto dove ha origine il Villoresi in quel punto la sua sezione è grosso modo uguale a questa.

Non molti anni fa la Ciclopedonale doveva attraversare la strada provinciale Cassano d'Adda - Vaprio d'Adda, ma visto il continuo aumento del transito dei ciclisti ed alcuni incidenti hanno pensato bene di realizzare un sottopasso

Questo tratto esposto a Nord è quasi sempre in ombra per tutta la giornata e se ci dovesse essere la presenza di brina con le basse temperature qui è facile scivolare. Nella bella stagione invece ci si rinfresca piacevolmente.

 

Ogni tanto appare qualche nuova segnaletica lungo il percorso.

Avvicinandosi a Inzago in questo tratto alcune radici affioranti sulla Ciclopedonale hanno fatto sollevare l'asfalto e complici le foglie che cadono non sempre è possibile vedere queste piccole asperità che se prese alla sprovvista possono anche creare qualche difficoltà se non si hanno le mani salde sul manubrio.

Inzago, se vi dovesse servire dell'acqua qui a sx c'è un parco con fontanella.

Inzago, una vista dal vecchio ponte che conduce verso il centro storico.

Ad Inzago ci sono tre attraversamenti stradali da effettuare a cui è sempre meglio prestare la dovuta attenzione, il prossimo si trova accanto alla casa gialla.

Fra Inzago e Villa Fornaci il percorso ritrova ancora un po' di campagne.

A Villa Fornaci sono poste delle chiuse sempre per il discorso di una eventuale futura navigazione sul Naviglio Martesana.


Villa Fornaci un nome non a caso, visto che si è voluto mantenere il simbolo con una vecchia ciminiera di una ex fornace.


A Bellinzago Lombardo un altro attraversamento, questa volta regolamentato da un semaforo a chiamata che comunque è soggetto a lunghi tempi di attesa.


Giunti a Gorgonzola anche qui alcune riminescenze del passato ogni tanto affiorano. Quella che si vede sulla sponda opposta del Naviglio altri non è che l'ex S.S. 11 Padana Superiore in cui passava tutto il traffico da Milano verso Bergamo poi successivamente spostato sulla bretella esterna dove anche li la Ciclopedonale sino a pochi anni fa era costretta ad attraversarla a raso. A seguito dell'aumento del traffico dei ciclisti e della pericolosità si è poi realizzato il sottopasso.


Si è in vista del ponte sul Naviglio Martesana da dove ha avuto inizio questo report e che qui termina.


Conclusioni

Un percorso che offre un confronto su due corsi d'acqua nati per irrigare questa porzione di territorio ma non solo, come si sa il Naviglio Martesana ha avuto in passato anche la funzione di via per il trasporto fluviale cosa che ora si vorrebbe ripristinare anche se solo per turismo. Staremo a vedere quando questo accadrà!

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2017
pagina creata: 09-01-2017
ultimo aggiornamento: 10-01-2017
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