La
Mappa di Google Earth
Ci si trova
nell'Alta Valle Camonica tratto fra Passo del
Tonale e Alveo Presena. Il percorso costeggia il
Monte Monticello e successivamente entra nella Val
Presena.
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L'altimetria
del percorso, nulla di difficile salvo qualche
brevissima salita più impegnativa
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Come
arrivarci
Dall'autostrada
A4 Milano-Venezia uscire al casello di Rovato e
prendere la direzione per Iseo, proseguire poi
seguendo le indicazioni per Val Camonica - Edolo -
Ponte di Legno. Poi potete proseguire in auto per
Passo del Tonale, oppure, sfruttare la cabinovia
che collega Ponte di Legno a Passo del
Tonale.
Il
percorso
Il percorso
si svolge interamente su sterrato che passa da
ghiaia a sassi man mano che ci si avvicina alla
meta.
E' fruibile
nel solo periodo estivo da luglio a
settembre.
E' presente
un solo punto acqua alla partenza ed é posto
vicino al monumento dedicato ai caduti.
Bici
consigliata
Front o
biammortizzata dotata di un buon cambio e freni in
ordine per affrontare la salita e la discesa sullo
sterrato.
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Alta Valle
Camonica
Dal
Passo del Tonale all'Alveo Presena
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Nella
mattinanata la Dott.ssa Debora e il Dott. Massetti
hanno affrontato la salita da Passo del Tonale a
Malga Valbiolo descritta in questo
report.
Il pomeriggio stesso hanno affrontato un altro
percorso che, partendo sempre dal Passo del Tonale,
porta ai piedi del ghiacciaio Presena e del suo
alveo che si trova sul versante opposto rispetto al
percorso mattutino.
Lascio a loro la descrizione.
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Partiti dal
Monumento ai Caduti posto al Passo del Tonale
abbiamo preso la strada di fronte ad esso in
direzione sud, proseguendo sino al piccolo campo
sportivo posto vicino all'area camper. Attraversata
quest'ultima all'estrema sinistra si trovava
l'inizio del nostro percorso posto in direzione
Est....
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...non vi
potete sbagliare perché ci sono anche i
cartelli che indicano la direzione da prendere. Il
punto di partenza coincide anche con il "percorso
vita" e sono posti anche dei massi per evitare
l'accesso ai veicoli motorizzati.
Il sole
aveva lasciato spazio a nuvole che non promettevano
nulla di buono, ma abbiamo deciso di proseguire
sprezzanti del presagio di acqua.
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Questa
prima parte, che coincide con il percorso vita, si
trova in leggera discesa e lo sterrato presenta una
ghiaia di moderate dimensioni. Ai lati della strada
ci sono gli attrezzi per fare attività
fisica, rigorosamente in legno e tenuti molto
bene.
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Uno sguardo
sull'altro versante alla Malga Valbiolo, impresa
della mattinata indicata dalla freccia rossa.
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Abbiamo
proseguito sino a raggiungere la fine del percorso
vita per poi proseguire lungo la strada in salita
sulla dx come da indicazioni.
Se, invece,
si prosegue dritto, da qua si può
raggiungere anche la Val di Sole.
La pacchia
era finita, e la salita diventerà una
costante sino alla meta finale.
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La prima
parte del sentiero presentava un fondo ghiaioso
misto a ciottoli e con una pendenza fra il 10-14%.
Intorno a noi solo verde e silenzio. Raramente
abbiamo trovato qualcuno che scendeva, d'altra
parte la giornata non invogliava di certo alle
escursioni in quota.
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Si
incominciava ad intravedere qualche sprazzo di
neve. Accaldati dalla fatica e dalla salita non si
percepiva l'aria fresca, anche perché
eravamo ancora riparati dalla
vegetazione.
Come sempre
io dovevo fermarmi a tirare un po' il fiato, ma
meno di frequente, grazie al riscaldamento con il
percorso della mattinata.
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Dopo aver
percorso quasi 2 km dall'inizio della salita
eravamo a quota 2000 m s.l.m. e finalmente la
vegetazione cominciava a diradarsi per lasciare
spazio al panorama.
Partendo da sx: la più appuntita è la
Cima dei Pozzi, poi Cima Vermiglio nascosta dalla
nuvola e Monte Cercen ai piedi del quale si trova
la Vedretta Busazza, un piccolo ghiacciaio. Al
centro una cascata che contribuisce ad alimentare
il torrente Presena.
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Una
galleria dietro la curva ci ha fatto venire in
mente il vecchio
report
della Via Delle Dolomiti, fatto in una giornata
simile a questa.
Da qui si vede ancora la Cima dei Pozzi e si ha
anche una vista....
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....sulla
Val di Sole, come si può vedere sulla dx
della foto. La Val di Sole che si trova nel
Trentino ha il suo confine proprio poco sotto il
Passo del Tonale.
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Il nostro
tragitto è continuato attraversando questa
buia galleria dove dal tetto piovevano gocce gelate
mentre il fondo risultava completamente irregolare
dando la sensazione di instabilità nella
guida.
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Al termine
della galleria come per magia, è ricomparso
il sole. Speranza per il proseguo della salita
sull'asciutto.
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Evidentemente
il sole voleva giocare a nascondino e di nuovo era
sparito e da qui purtroppo non si è fatto
più vedere.
Se non altro le nubi non hanno coperto le cime. Al
centro della foto la Cima Busazza, all'estrema dx
sopra la testa di Alberto; Cima Presena e sotto
Vedretta del Presena.
Il fondo del sentiero cominciava a esser
predominato dai ciottoli.
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L'alveo del
Presena si avvicinava e il sentiero spianava. La
vegetazione più folta nascondeva le
marmotte, i cui fischi si avvertivano ben distinti.
Già in mattinata Alberto ne aveva avvistate
due presso la Malga Valbiolo.
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Dopo aver
percorso circa 3,4 km dall'inizio della salita
siamo arrivati alla vecchia stazione della
seggiovia, ormai dismessa, che collegava Alveo
Presena con Passo Paradiso. Ci trovavamo a quota
2150 m s.l.m.
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Ci sembrava
di essere quasi arrivati a destinazione, ma prima
un ultima salita.
La pendenza (max 27%) di questo ultimo tratto e gli
enormi sassi impedivano la pedalata, quindi "gambe
in spalla" e bici a spinta!
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Al termine
della sgambettata a piedi ci siamo soffermati ad
osservare la cascata che alimenta il Torrente
Presena.
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Percorsi
pochi metri dalla cascata siamo arrivati alla piana
dell'alveo sulla sua sx. Parcheggiate le bici
abbiamo esplorato a piedi il territorio. Qui un
ansa dell'alveo.
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Io ho
proseguito attraverso uno stretto sentiero fra i
massi, nella speranza di arrivare ai piedi
dell'alveo principale.
Sullo sfondo la parte sinistra del ghiacciaio
Presena. L'altra parte è posta dietro il
picco a dx dove si trovano gli impianti di
risalita.
Visto il
continuo sciogliersi dei ghiacciai in questi ultimi
decenni, dal 2008 hanno preso dei provvedimenti di
salvaguardia che in questo caso hanno visto il
posizionamento di speciali teli protettivi
applicati durante la stagione estiva, proprio per
limitare lo scioglimento del ghiacciaio con
risultati abbastanza incoraggianti.
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Purtroppo
una zona paludosa mi ha impedito di proseguire il
cammino.
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Fatta qua
la foto di rito, perché più avanti di
così non siamo riusciti a portare le
bici.
Peccato per le condizioni metereologiche che non
hanno permesso di apprezzare a pieno lo
scenario.
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Altro punto
di vista sull'Alveo Presena dal Passo Paradiso
durante un'escursione a piedi. La più alta
al centro è la Cima Busazza, sulla dx la
Cima Presena e l'omonima Vedretta
sottostante.
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E per
finire uno zoom sull'alveo sempre dal Passo
Presena
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Terminate
le foto di rito abbiamo dovuto attrezzarci
perché stava iniziando a piovere.
Come si sa
in montagna non si sa mai come il meteo va a
cambiare, infatti abbiamo dovuto sorbirci la
pioggia fino al rientro a Ponte di
Legno.
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Traccia
GPX
Conclusioni
Nonostante
sia un percorso piuttosto breve offre un panorama
che copre 270°, girando attorno al profilo del
Monte Monticello con la vista sul Passo del Tonale,
sulla Val di Sole, per finire con il panorama sui
monti e sui ghiacciai del comprensorio del
Presena.
Non ci sono punti di sosta con fontanelle per cui
é fondamentale partire con una buona scorta
d'acqua e di approvvigionamenti.
Essendo una zona in cui il tempo può
cambiare repentinamente é opportuno
attrezzarsi per qualsiasi condizione metereologica,
dato che si arriva a 2184 m s.l.m.
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