Lombardia in bici
Valle Camonica
Ciclabile dell'Oglio
da Edolo a Pisogne
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Proseguono i report della Ciclabile dell'Oglio, questa volta tocca al tratto da Edolo a Pisogne percorrendo la media e la bassa Valle Camonica.

La ciclabile che proviene da Ponte di Legno nei pressi di Edolo. Sullo sfondo il Piz Tri ancora innevato

 
Ciclabile a Edolo - Fiume Oglio a Montecchio - Pisogne Lago d'Iseo

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
63,4 km
461m D+
948 m D-
Asfal/Sterr
Cicl/Strad
-0,8% / 15%
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La vista del percorso da Google Earth, il tracciato percorre la bassa e media Val Camonica

 

Grafico dell'altimetria ricavata dal GPS; riguarda il tracciato più diretto nel tratto di Edolo

 

Quest'altro tracciato aggiunge una variante con la salita iniziale da Edolo verso la ciclabile dell'Oglio passando dalla frazione di MU, facendo però un breve percorso più impegnativo.




Come arrivarci

Questa volta ho voluto applicare la formula Treno+bici per non rifare due volte lo stesso percorso. Per questo motivo ho raggiunto Pisogne con il mio mezzo e da li ho preso il treno per Edolo. Nulla vieta ad esempio di arrivare con il treno partendo anche da località più distanti come ad esempio Milano, Bergamo o Brescia, ovviamente facendo gli opportuni cambi dei treni.

Il percorso

Si tratta di un percorso che ricade nel contesto della Ciclabile dell'Oglio che si estende da Ponte di Legno dove nasce il fiume Oglio alla sua foce nel fiume Po

Condizioni del percorso

Dalla ciclabile si alternano tratti su strade secondarie ad uso dei frontalieri delle cascine, il tutto sia con fondo asfaltato che sterrato.

Bici consigliata


Visti i fondi sterrati consiglio una bici da trekking o meglio una bici ammortizzata, direi sconsigliate le bici da corsa a meno che si tratti di bici tipo ciclocross.

Pur essendo un percorso prevalentemente in discesa presenta anche 461m di D+ con brevi rampe che richiedono rapporti corti. Serve quindi una bici dotata di cambio ed anche in ordine con i freni.

A mio avviso è sconsigliabile portare bambini piccoli, sia per le salite e discese e sia per i tratti su statale.


Media e bassa Valle Camonica
Treno + bici
 



TRENO + BICI
 

Come anticipato sopra per evitare di fare il percorso due volte all'andata e al ritorno per un totale di 126 km ho preferito la soluzione Treno+bici.

Il biglietto è acquistabile al bar accanto alla stazione di Pisogne e costa 5,50 Euro + 3 Euro per la bici

Il viaggio dura un'ora, partenze alle: 7,04 - 8 - 10 - 12. Meglio comunque consultare il sito FS.

Trattandosi di una linea secondaria e non elettrificata i convogli sono formati in genere da tre carrozze con tre entrate disponibili.

Questo fa si che non é possibile caricare più di un paio di bici a carrozza. Già una sola bici crea intralcio ai passeggeri che debbono salire e scendere, visto che le stazioni si trovano su ambo i lati della tratta.

Inoltre su ogni piattaforma é presente un solo seggiolino a scomparsa. E' consigliabile una bici dotata di cavalletto per non stare in piedi accanto alla bici a sorreggerla visto che non si può appoggiare da nessuna parte!

Riassumendo: Un massimo di 6 bici a convoglio e possibilmente in giorni feriali, in quanto nei festivi potrebbero esserci altre persone a scegliere come voi questa risorsa limitata!

Ultima avvertenza: se avete una bici pesante con borse attaccate, potreste trovare difficoltà nel salire in carrozza sia per gli alti scalini che per lo stretto passaggio fra le porte.

 

La stazione di Edolo, é visibile il treno da cui ero da poco sceso ed ancora fermo sul binario


 

Lasciata alle spalle la stazione, non resta che imboccare il viale alberato in salita sino in fondo allo stop. Chi volesse visitare il centro di Edolo basta che svolti a dx prima di raggiungere lo stop.

 

Giunti in fondo allo stop, si dovrà svoltare a dx nella direzione Passo del Tonale. A sx invece si andrebbe all'Aprica.


 

La strada prosegue svoltando e affiancando il corso del fiume Oglio. Sopra il campanile il Corno Piazza, alla sua dx il Monte Piccolo e il Monte Aviolo. Il campanile è quello della frazione di MU che si trova sull'altra sponda del fiume.



Qui in centro ad Edolo non troverete di certo le indicazioni per la ciclabile dell'Oglio che invece si trova distante dal fiume e posta a mezza costa sopra la frazione di MU sulla strada Valeriana. A questo bivio si svolterà a dx.

 

Superato questo ponte vi si presenteranno due possibilità:

1) Quella impegnativa e turistica richiamata nel grafico della seconda altimetria e nella mappa sottostante con il percorso grigio che sale nella Via della Chiesa a MU

2) Quello facile dove dopo il ponte si svolterà a dx seguendo il tracciato con le frecce della mappa sottostante, svoltando poi a sx in Via Valeriana dove in fondo si intercetterà la Ciclabile dell'Oglio.

 

La mappa che indica i due differenti percorsi per accedere alla ciclovia del Fiume Oglio a partire dalla stazione ferroviaria. Con le frecce il tracciato facile

 

Per mie ragioni nel voler in un certo qual modo continuare il percorso della ciclabile dell'Oglio interrotto nei precedenti report, ho seguito il percorso "panoramico" che superato il ponte sul fiume Oglio sale nella frazione di MU.

Questa frazione di Edolo è posta sulla sponda sx dell'Oglio ed in posizione sopraelevata su Edolo. MU già attorno al 1200 era inserita dal Vescovo di Brescia nei beni vescovili.

MU essendo in posizione strategica era dotata anche di una rocca, smantellata in seguito dai Veneziani nel 1432.

Nella foto la strada che sale verso la chiesa parrocchiale

 

La strada acciottolata e con i lastroni carrai sale in modo ripido fra le vecchie case. Dove c'è il cartello di senso vietato si svolterà a dx nel senso unico.

 

Fra i portoni e i sottopassi delle vecchie case continua la salita verso la chiesa

  

La salita non si risparmia nella pendenza sino sotto la parrocchiale di Santa Maria Nascente, una delle più antiche della Valle Camonica e a quanto pare dotata del campanile più elevato della valle con i suoi 66m

 

Aggirata la chiesa si arriva sempre in salita in prossimità dello stop dove si svolterà a sx

 

Giunti a questo incrocio svolterete a sx ...

 

... dove troverete un cartello ad indicare la passeggiata della Valeriana Edolo - Incudine

 

Poco più avanti un cartello indica l'inizio del Parco dell'Adamello

 

Si prosegue sino ad arrivare a quello che potrei definire simbolicamente il portale del Parco Adamello. In questo punto si è arrivati ad intercettare la Ciclabile dell'Oglio che transita sulla strada Valeriana.

 

Oltre questo "portale" si sale verso Ponte di Legno dove inizia la Ciclabile dell'Oglio.

Vi rammento che il fiume Oglio si forma a Ponte di Legno fra l'unione dei Torrenti Narcanello e Frigidolfo per poi sfociare nel fiume Po dopo un corso di 280 km

 

Come ho scritto all'inizio ho voluto coprire il tratto di 3,5 km che mi separavano dal "portale" fino ai pressi di Monno dove avevo interrotto la percorrenza della ciclabile. Ovvero; a suo tempo da Vezza d'Oglio a Monno siamo passati sulla statale per una interruzione per lavori in corso.

Comunque sia questo è un bel tratto e vale la pena farlo!

 

Poi uno arriva qui e si trova questo cartello di benvenuti in EUROPA e ci si chiede il perchè naturalmente......

 

..... e la risposta sta dietro lo stesso cartello che recita: Benvenuti in AFRICA ! Mi deve essere sfuggita qualche vecchia nozione di geografia, mi sa che dovrò fare un ripasso!

 

Comunque stessero le cose ero arrivato al mio capolinea dove potevo girare la bici e tornare a valle; L'asfalto tra l'altro era fatto da poco come del resto la granitica "vedova" dispensatrice di fresche acque.

 

Sullo sfondo il monte Pagano ed in primo piano i cartelli testimoni che ci si trova sulla Ciclabile dell'Oglio. D'ora in poi la mia direzione da seguire sarà quella del "Po"

Se invece qualcuno volesse risalire verso il Tonale, qui potrà trovare il relativo report

 

Per cui dietro front godendomi il bel tracciato nel bosco sino ad arrivare di nuovo al "portale" dove sarà l'inizio per proseguire sulla Ciclabile dell'Oglio sino a Pisogne.

 

Sullo sfondo il Piz Tri ancora innevato. La Ciclabile non fa altro che sfruttare la vecchia strada denominata "Valeriana"

 

Dopo il "portale" la ciclabile scende in modo deciso. In pratica in 2,2 km si perderanno 159 m di dislivello raggiungendo il punto di incontro con l'altra opzione più facile che ho fornito all'inizio. Come si può notare i crocifissi lungo la ciclabile non mancano.

Mi raccomando prestate molta attenzione se farete questo percorso al successivo cartello che troverete dopo il 6° tornante sulla vostra sx . Quindi non fatevi prendere dalla foga della discesa e occhi aperti!

 

Centrale idroelettrica fra Edolo e Sonico con la captazione in condotta dai Prati Di Fobbia

 

Si passa fra le vecchie case di Sonico

 

Come si sa in montagna trovare spazi adeguati per costruire non sempre è facile, ora come in passato e specie in passato si costruiva dove si poteva, anche davanti alla facciata di una chiesa!

 

 

Fuori Sonico la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Lorenzo risalente al 1400. Qui la ciclabile prosegue su questa strada a basso traffico.

Per chi come me fosse arrivato alle 11.00 ad Edolo e poi avesse fatto quello che ho fatto io si ritroverebbe in questo punto a mezzogiorno inoltrato e nel caso avesse fame poco avanti potrebbe trovare un posto in cui pranzare

 

Infatti sono sufficienti circa 800m e prendendo come riferimento queste case, poco più avanti sulla dx troverete una insegna per il ristorante Rio Blanco con una strada in discesa per un centinaio di metri.

 

Con il pranzo di lavoro ho mangiato bene e direi in modo abbondante, in pratica ho mangiato per due con le loro porzioni!


 

Calmata la fame, vista la sveglia delle 5,30 a cui mi ero sottoposto, ho proseguito il mio viaggio, solito crocifisso e sullo sfondo le cime da sx del Monte Erto e a dx il Monte Cuel

Questo è il prossimo bivio che vi aspetta e mi raccomando prestate molta attenzione ai cartelli che alle volte è facile non vederli.

Se si proseguisse diritti si andrebbe in Val Malga e peccato che in bici non si possa arrivare alla Val Miller visto che di mezzo ci sono le famose Scale del Miller, oppure salire al lago Baitone a meno di abbandonare le bici al rifugio Premassone e proseguire a piedi!

La ciclabile che ricordo è su sede stradale secondaria prosegue a mezza costa verso Malonno

si passa accanto ad alcune cascine e non è raro trovare degli animali al pascolo

La strada in casa!

E potevano mancare le capre al pascolo?

Come si vede il manto asfaltato è di recente posa

Altri cascinali e altri cavalli al pascolo

Qui senza stress attendono pazientemente il loro turno alla mangiatoia.

A giudicare dall'erba fresca a disposizione debbo dedurre che per loro il fieno sia più appetitoso!

Sull'altro versante della valle una veduta verso Malonno

Proseguendo si incontrano tratti sterrati, non ancora tutto è stato asfaltato

La strada prosegue sino poco dopo Malonno ad incrociare la SS42 che sale al Passo del Tonale. Da qui si prosegue in discesa sulla statale per 2,5 km quindi prestare attenzione.

Giunti a questo ponte occorre attraversarlo e poi svoltare a sx ...

.... poco più avanti ne troverete un altro, questa volta mantenetevi a dx. Attraversando il ponte arrivereste a Demo e proseguendo potreste salire in Val Saviore

Guardando in alto ora che si è cambiato versante nella valle, si potrà vedere Berzo e Berzo Demo

Il cambio sponda orografica dura poco e a Demo si cambia di nuovo, passando sulla riva sx dell'Oglio

A Demo ad un certo punto per circa 700m vi ritroverete su una bella passeggiata lungo il fiume, dove in teoria si dovrebbe procedere a piedi, per cui date la precedenza a chi va a piedi.

Sopra il pino a dx si vede spuntare una cima, si tratta del Pizzo Badile, mentre a sx c'é la cima Barbignaga

Indubbiamente una bella realizzazione a stretto contatto con il fiume spumeggiante

Uscito dalla panoramica ed arrivato qui il cartello della ciclabile mi ha tratto in inganno nel farmi proseguire fra le transenne. Occorreva invece reimmettersi sulla SS42 per altri 2 km. In questa costruzione si trova un bar ed un bike sharing

Dopo 2 km di statale giunti a questo semaforo di Sellero, si deve prendere il passaggio pedonale ed attraversare la statale andando dov'è la bici e seguire le indicazioni.

Proseguendo non tutti i tratti li troverete asfaltati, non è certo un percorso adatto alle bici da corsa!

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L'arrivo a Capo di Ponte fa scoprire la visione di nuove montagne. Da sx il Monte Vaccio, la Cima della Bacchetta e la Cima del Ladrinai

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La Pieve di San Siro nella frazione di Cemmo sopra Capo di Ponte sulla sponda dx del fiume Oglio risalente come pianta attuale all'XI-XII sec.


In centro al paese si prende la strada a dx che conduce al ponte sull'Oglio. Ancora una volta si cambia sponda


Passato il ponte ci si trova nella frazione di Cemmo, si svolterà a sx ed ancora alla prima a sx.


Nell'ultima svolta a sx troverete delle transenne a sbarrare il percorso, non preoccupatevene, la signora nella foto mi ha riferito che sono anni che ci sono!


I nomi di queste cime: a sx quella innevata del Corno delle Pile, a seguire il Pizzo Badile e il Corno di Cadinello all'estrema dx.

Si può dire che da Capo di Ponte la Valle Camonica incomincia ad allargarsi e non è più tanto stretta fra i monti.


Giunti a Cerveno allo stop svoltare a dx e subito a sx. Qui non avevo trovato cartelli indicatori della ciclabile.

I monti sullo sfondo sono sempre Il Monte Vaccio, La Cima della Bacchetta e la Cima Ladrinai.

Se avrete scelto il tracciato facile qui sarete al 28° km


Il Pizzo Badile ora con vista da sud


Ricompare la vista sul fiume Oglio


Mentre scattavo la foto il cavallo si era avvicinato al recinto, forse anche lui avrebbe voluto essere da questa parte del recinto e correre libero.


Ad un certo punto una ciclabile in discesa a sx si staccava dalla strada principale, solo che come si può vedere il relativo cartello era ben differente dai soliti della Ciclovia. Solo una traccia caricata preventivamente nel GPS me l'ha fatta percorrere altrimenti avrei proseguito diritto.

Questo é uno dei problemi che chi di dovere dovrebbe affrontare, ovvero: L'uniformità dei cartelli indicatori della Ciclabile dell' Oglio


Convivenza fra quadrupedi

In vista di un'altra passerella

A Breno, altro cambio di sponda

Dalla passerella, una vista del fiume verso monte

Per Par Condicio una vista verso valle

Stando alle testimonianze di questo vecchio cartellone del 1934, pare che dalla passerella si tuffassero. Mi sa che oggi con la penuria d'acqua scenderebbero a più miti consigli e si limiterebbero a bagnarsi i piedi!

Si prosegue seguendo le indicazioni del cartello, niente male come contesto ambientale, si pedala vicino al fiume

A quanto pare nuove piante sono in attesa di crescere per adombrare il percorso in questo tratto bucolico.

Un Airone Cinerino è stato colto in fase di decollo. Ho notato che questa specie oramai si sta diffondendo parecchio in Lombardia è ovvio che trova ancora degli habitat a lui congeniali e a giudicare dalla grandezza degli esemplari che ho visto, trovare del cibo pare non sia un loro problema

In questo punto si svolterà a sx dentro il tunnel ma.... occorrerebbe uniformare la segnaletica della ciclabile. Infatti qui è presente un cartello marrone non conforme agli altri.

A dire il vero quando l'ho percorso con gli occhiali da sole non mi sembrava così luminoso. Miracoli della tecnologia fotografica!

Sbucati dal tunnel si arriva a Cividate Camuno dove potrete trovare i resti di un Anfiteatro Romano

Il passato è presente anche in questo vecchio portale dove si passerà sotto di esso

 

Seguendo le indicazioni si arriverà nella periferia sud dove dando uno sguardo indietro potremo scorgere Bienno posto sulle alture

Dalla foto sopra ho estratto questi due ingrandimenti. A sx Eremo dei S.S. Pietro e Paolo e a dx la statua laminata d'oro del Cristo Re sul colle della Maddalena

Allontanandomi verso sud uno sguardo ancora verso Bienno.

In verità avevo pianificato di fermarmi a visitare il borgo antico di Bienno, ma il forte vento incontrato lungo tutto il percorso mi ha fatto desistere dai buoni propositi, mi trovavo al 40° km e mancavano ancora 24 km da fare contro vento.

I nomi di un po' di cime, da sx: Corno delle Pile, Monte Ferone, Monte Alta Guardia, Monte Trabucco

Se non sbaglio a sx è il Torrente Grigna un affluente del fiume Oglio, mentre il monte è il Dosso Blussega.

Il tracciato riprende su sterrato abbastanza ondulato.

Un albero in fiore metteva contrasto al verde paesaggio scosso dal forte vento che piegava le cime degli alberi.

Ennesima fattoria con animali al pascolo

Arrivati a Montecchio si attraversa il fiume Oglio su un vecchio ponte in pietra

Chiesa di Santa Maria Assunta a Montecchio. Il vecchio ponte in pietra a campata unica di 24m e risalente al XVII sec.

Proseguendo, prima dell'ingresso a Darfo Boario Terme si passerà su un altro ponte sul fiume Oglio che qui presenta un letto abbastanza ampio

Ponte che dà l'accesso a Darfo Boario Terme. Da qui in avanti prestare attenzione ai cartelli della ciclabile

Da Darfo Boario Terme a Pisogne il tratto non offre spunti interessanti e degni di nota. Chiesetta di San Girolamo a Pisogne. Allo stop svoltate a dx. Come sempre prestare attenzione ai cartelli per le successive svolte.

Arrivo a Pisogne e termine della lunga pedalata nella media e bassa Val Camonica




Le ombre incominciavano ad allungarsi era ora di fare ritorno a casa dopo un ultimo sguardo al lago d'Iseo, si riprenderà a pedalare sulla ciclabile con il prossimo report

 

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TRACCIA GPX


CONCLUSIONI

Percorrere la Val Camonica in bici è ben differente dal farlo in auto in quanto la ciclabile passa per molti tratti ben distante dalla statale offrendo punti di vista inusuali del territorio normalmente visibile dalla statale.

La prima parte sopra Edolo è senza dubbio la più bella ma come ho scritto c'è da affrontare una bella salita.

Sarebbe un tracciato da farsi con calma, includendo le visite ai borghi che si incontrano lungo il percorso per scoprire le antiche tracce dei nostri antenati come a Capo di Ponte nel Parco Nazionale delle incisioni Rupestri

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2017
pagina creata: 26-04-2017
ultimo aggiornamento: 28-04-2017
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