La vista del
percorso da Google Earth, il tracciato percorre la bassa e
media Val Camonica
Grafico
dell'altimetria ricavata dal GPS; riguarda il
tracciato più diretto nel tratto di
Edolo
|
Quest'altro
tracciato aggiunge una variante con la salita
iniziale da Edolo verso la ciclabile dell'Oglio
passando dalla frazione di MU, facendo però
un breve percorso più
impegnativo.
|
Come
arrivarci
Questa
volta ho voluto applicare la formula Treno+bici per
non rifare due volte lo stesso percorso. Per questo
motivo ho raggiunto Pisogne con il mio mezzo e da
li ho preso il treno per Edolo. Nulla vieta ad
esempio di arrivare con il treno partendo anche da
località più distanti come ad esempio
Milano, Bergamo o Brescia, ovviamente facendo gli
opportuni cambi dei treni.
Il
percorso
Si tratta
di un percorso che ricade nel contesto della
Ciclabile dell'Oglio che si estende da Ponte di
Legno dove nasce il fiume Oglio alla sua foce nel
fiume Po
Condizioni
del percorso
Dalla
ciclabile si alternano tratti su strade secondarie
ad uso dei frontalieri delle cascine, il tutto sia
con fondo asfaltato che sterrato.
Bici
consigliata
Visti i fondi sterrati consiglio una bici da
trekking o meglio una bici ammortizzata,
direi sconsigliate le bici da corsa a meno che si
tratti di bici tipo ciclocross.
Pur essendo un percorso prevalentemente in discesa
presenta anche 461m di D+ con brevi rampe che
richiedono rapporti corti. Serve quindi una bici
dotata di cambio ed anche in ordine con i
freni.
A mio
avviso è sconsigliabile portare bambini
piccoli, sia per le salite e discese e sia per i
tratti su statale.
|
Media e bassa
Valle Camonica
Treno + bici
Come
anticipato sopra per evitare di fare il percorso
due volte all'andata e al ritorno per un totale di
126 km ho preferito la soluzione Treno+bici.
Il biglietto è acquistabile al bar accanto
alla stazione di Pisogne e costa 5,50 Euro + 3 Euro
per la bici
Il viaggio
dura un'ora, partenze alle: 7,04 - 8 - 10 - 12.
Meglio comunque consultare il sito FS.
Trattandosi
di una linea secondaria e non elettrificata i
convogli sono formati in genere da tre carrozze con
tre entrate disponibili.
Questo fa
si che non é possibile caricare più
di un paio di bici a carrozza. Già una sola
bici crea intralcio ai passeggeri che debbono
salire e scendere, visto che le stazioni si trovano
su ambo i lati della tratta.
Inoltre su
ogni piattaforma é presente un solo
seggiolino a scomparsa. E' consigliabile una bici
dotata di cavalletto per non stare in piedi accanto
alla bici a sorreggerla visto che non si può
appoggiare da nessuna parte!
Riassumendo:
Un massimo di 6 bici a convoglio e possibilmente in
giorni feriali, in quanto nei festivi potrebbero
esserci altre persone a scegliere come voi questa
risorsa limitata!
Ultima
avvertenza: se avete una bici pesante con borse
attaccate, potreste trovare difficoltà nel
salire in carrozza sia per gli alti scalini che per
lo stretto passaggio fra le porte.
|
La stazione
di Edolo, é visibile il treno da cui ero da
poco sceso ed ancora fermo sul binario
|
Lasciata
alle spalle la stazione, non resta che imboccare il
viale alberato in salita sino in fondo allo stop.
Chi volesse visitare il centro di Edolo basta che
svolti a dx prima di raggiungere lo stop.
|
Giunti in
fondo allo stop, si dovrà svoltare a dx
nella direzione Passo del Tonale. A sx invece si
andrebbe all'Aprica.
|
La strada
prosegue svoltando e affiancando il corso del fiume
Oglio. Sopra il campanile il Corno Piazza, alla sua
dx il Monte Piccolo e il Monte Aviolo. Il campanile
è quello della frazione di MU che si trova
sull'altra sponda del fiume.
|
Qui in
centro ad Edolo non troverete di certo le
indicazioni per la ciclabile dell'Oglio che invece
si trova distante dal fiume e posta a mezza costa
sopra la frazione di MU sulla strada Valeriana. A
questo bivio si svolterà a dx.
|
Superato
questo ponte vi si presenteranno due
possibilità:
1) Quella
impegnativa e turistica richiamata nel grafico
della seconda altimetria e nella mappa sottostante
con il percorso grigio che sale nella Via della
Chiesa a MU
2) Quello
facile dove dopo il ponte si svolterà a dx
seguendo il tracciato con le frecce della mappa
sottostante, svoltando poi a sx in Via Valeriana
dove in fondo si intercetterà la Ciclabile
dell'Oglio.
|
La mappa
che indica i due differenti percorsi per accedere
alla ciclovia del Fiume Oglio a partire dalla
stazione ferroviaria. Con le frecce il tracciato
facile
|
Per mie
ragioni nel voler in un certo qual modo continuare
il percorso della ciclabile dell'Oglio interrotto
nei precedenti report, ho seguito il percorso
"panoramico" che superato il ponte sul fiume Oglio
sale nella frazione di MU.
Questa frazione di Edolo è posta sulla
sponda sx dell'Oglio ed in posizione sopraelevata
su Edolo. MU già attorno al 1200 era
inserita dal Vescovo di Brescia nei beni
vescovili.
MU essendo
in posizione strategica era dotata anche di una
rocca, smantellata in seguito dai Veneziani nel
1432.
Nella foto
la strada che sale verso la chiesa parrocchiale
|
La strada
acciottolata e con i lastroni carrai sale in modo
ripido fra le vecchie case. Dove c'è il
cartello di senso vietato si svolterà a dx
nel senso unico.
|
Fra i
portoni e i sottopassi delle vecchie case continua
la salita verso la chiesa
|
La salita
non si risparmia nella pendenza sino sotto la
parrocchiale di Santa Maria Nascente, una delle
più antiche della Valle Camonica e a quanto
pare dotata del campanile più elevato della
valle con i suoi 66m
|
Aggirata la
chiesa si arriva sempre in salita in
prossimità dello stop dove si
svolterà a sx
|
Giunti a
questo incrocio svolterete a sx ...
|
... dove
troverete un cartello ad indicare la passeggiata
della Valeriana Edolo - Incudine
|
Poco
più avanti un cartello indica l'inizio del
Parco dell'Adamello
|
Si prosegue
sino ad arrivare a quello che potrei definire
simbolicamente il portale del Parco Adamello. In
questo punto si è arrivati ad intercettare
la Ciclabile dell'Oglio che transita sulla strada
Valeriana.
|
Oltre
questo "portale" si sale verso Ponte di Legno dove
inizia la Ciclabile dell'Oglio.
Vi rammento
che il fiume Oglio si forma a Ponte di Legno fra
l'unione dei Torrenti Narcanello e Frigidolfo per
poi sfociare nel fiume Po dopo un corso di 280
km
|
Come ho
scritto all'inizio ho voluto coprire il tratto di
3,5 km che mi separavano dal "portale" fino ai
pressi di Monno dove avevo interrotto la
percorrenza della ciclabile. Ovvero; a suo tempo da
Vezza
d'Oglio a Monno
siamo passati sulla statale per una interruzione
per lavori in corso.
Comunque
sia questo è un bel tratto e vale la pena
farlo!
|
Poi uno
arriva qui e si trova questo cartello di benvenuti
in EUROPA e ci si chiede il perchè
naturalmente......
|
..... e la
risposta sta dietro lo stesso cartello che recita:
Benvenuti in AFRICA ! Mi deve essere sfuggita
qualche vecchia nozione di geografia, mi sa che
dovrò fare un ripasso!
|
Comunque
stessero le cose ero arrivato al mio capolinea dove
potevo girare la bici e tornare a valle; L'asfalto
tra l'altro era fatto da poco come del resto la
granitica "vedova" dispensatrice di fresche
acque.
|
Sullo
sfondo il monte Pagano ed in primo piano i cartelli
testimoni che ci si trova sulla Ciclabile
dell'Oglio. D'ora in poi la mia direzione da
seguire sarà quella del "Po"
Se invece
qualcuno volesse risalire verso il Tonale, qui
potrà trovare il relativo report
|
Per cui
dietro front godendomi il bel tracciato nel bosco
sino ad arrivare di nuovo al "portale" dove
sarà l'inizio per proseguire sulla Ciclabile
dell'Oglio sino a Pisogne.
|
Sullo
sfondo il Piz Tri ancora innevato. La Ciclabile non
fa altro che sfruttare la vecchia strada denominata
"Valeriana"
|
Dopo il
"portale" la ciclabile scende in modo deciso. In
pratica in 2,2 km si perderanno 159 m di dislivello
raggiungendo il punto di incontro con l'altra
opzione più facile che ho fornito
all'inizio. Come si può notare i crocifissi
lungo la ciclabile non mancano.
Mi
raccomando prestate molta attenzione se farete
questo percorso al successivo cartello che
troverete dopo il 6° tornante sulla vostra sx
. Quindi non fatevi prendere dalla foga della
discesa e occhi aperti!
|
Centrale
idroelettrica fra Edolo e Sonico con la captazione
in condotta dai Prati Di Fobbia
|
Si passa
fra le vecchie case di Sonico
|
Come si sa
in montagna trovare spazi adeguati per costruire
non sempre è facile, ora come in passato e
specie in passato si costruiva dove si poteva,
anche davanti alla facciata di una
chiesa!
|
Fuori
Sonico la Chiesa Parrocchiale dedicata a San
Lorenzo risalente al 1400. Qui la ciclabile
prosegue su questa strada a basso traffico.
Per chi come me fosse arrivato alle 11.00 ad Edolo
e poi avesse fatto quello che ho fatto io si
ritroverebbe in questo punto a mezzogiorno
inoltrato e nel caso avesse fame poco avanti
potrebbe trovare un posto in cui
pranzare
|
Infatti
sono sufficienti circa 800m e prendendo come
riferimento queste case, poco più avanti
sulla dx troverete una insegna per il ristorante
Rio Blanco con una strada in discesa per un
centinaio di metri.
|
Con il
pranzo di lavoro ho mangiato bene e direi in modo
abbondante, in pratica ho mangiato per due con le
loro porzioni!
|
Calmata la
fame, vista la sveglia delle 5,30 a cui mi ero
sottoposto, ho proseguito il mio viaggio, solito
crocifisso e sullo sfondo le cime da sx del Monte
Erto e a dx il Monte Cuel
|
Questo
è il prossimo bivio che vi aspetta e mi
raccomando prestate molta attenzione ai cartelli
che alle volte è facile non
vederli.
Se si
proseguisse diritti si andrebbe in Val Malga e
peccato che in bici non si possa arrivare alla Val
Miller visto che di mezzo ci sono le famose Scale
del Miller, oppure salire al lago Baitone a meno di
abbandonare le bici al rifugio Premassone e
proseguire a piedi!
|
La
ciclabile che ricordo è su sede stradale
secondaria prosegue a mezza costa verso
Malonno
|
si passa
accanto ad alcune cascine e non è raro
trovare degli animali al pascolo
|
E potevano
mancare le capre al pascolo?
|
Come si
vede il manto asfaltato è di recente posa
|
Altri
cascinali e altri cavalli al pascolo
|
Qui senza
stress attendono pazientemente il loro turno alla
mangiatoia.
A giudicare
dall'erba fresca a disposizione debbo dedurre che
per loro il fieno sia più
appetitoso!
|
Sull'altro
versante della valle una veduta verso
Malonno
|
Proseguendo
si incontrano tratti sterrati, non ancora tutto
è stato asfaltato
|
La strada
prosegue sino poco dopo Malonno ad incrociare la
SS42 che sale al Passo del Tonale. Da qui si
prosegue in discesa sulla statale per 2,5 km quindi
prestare attenzione.
|
Giunti a
questo ponte occorre attraversarlo e poi svoltare a
sx ...
|
.... poco
più avanti ne troverete un altro, questa
volta mantenetevi a dx. Attraversando il ponte
arrivereste a Demo e proseguendo potreste salire in
Val Saviore
|
Guardando
in alto ora che si è cambiato versante nella
valle, si potrà vedere Berzo e Berzo
Demo
|
Il cambio
sponda orografica dura poco e a Demo si cambia di
nuovo, passando sulla riva sx dell'Oglio
|
A Demo ad
un certo punto per circa 700m vi ritroverete su una
bella passeggiata lungo il fiume, dove in teoria si
dovrebbe procedere a piedi, per cui date la
precedenza a chi va a piedi.
Sopra il
pino a dx si vede spuntare una cima, si tratta del
Pizzo Badile, mentre a sx c'é la cima
Barbignaga
|
Indubbiamente
una bella realizzazione a stretto contatto con il
fiume spumeggiante
|
Uscito
dalla panoramica ed arrivato qui il cartello della
ciclabile mi ha tratto in inganno nel farmi
proseguire fra le transenne. Occorreva invece
reimmettersi sulla SS42 per altri 2 km. In questa
costruzione si trova un bar ed un bike
sharing
|
Dopo 2 km
di statale giunti a questo semaforo di Sellero, si
deve prendere il passaggio pedonale ed attraversare
la statale andando dov'è la bici e seguire
le indicazioni.
|
Proseguendo
non tutti i tratti li troverete asfaltati, non
è certo un percorso adatto alle bici da
corsa!
|
v
L'arrivo a
Capo di Ponte fa scoprire la visione di nuove
montagne. Da sx il Monte Vaccio, la Cima della
Bacchetta e la Cima del Ladrinai
|
v
La Pieve di
San Siro nella frazione di Cemmo sopra Capo di
Ponte sulla sponda dx del fiume Oglio risalente
come pianta attuale all'XI-XII sec.
|
In centro
al paese si prende la strada a dx che conduce al
ponte sull'Oglio. Ancora una volta si cambia
sponda
|
Passato il
ponte ci si trova nella frazione di Cemmo, si
svolterà a sx ed ancora alla prima a
sx.
|
Nell'ultima
svolta a sx troverete delle transenne a sbarrare il
percorso, non preoccupatevene, la signora nella
foto mi ha riferito che sono anni che ci
sono!
|
I nomi di
queste cime: a sx quella innevata del Corno delle
Pile, a seguire il Pizzo Badile e il Corno di
Cadinello all'estrema dx.
Si
può dire che da Capo di Ponte la Valle
Camonica incomincia ad allargarsi e non è
più tanto stretta fra i monti.
|
Giunti a
Cerveno allo stop svoltare a dx e subito a sx. Qui
non avevo trovato cartelli indicatori della
ciclabile.
I monti
sullo sfondo sono sempre Il Monte Vaccio, La Cima
della Bacchetta e la Cima Ladrinai.
Se avrete
scelto il tracciato facile qui sarete al 28°
km
|
Il Pizzo
Badile ora con vista da sud
|
Ricompare
la vista sul fiume Oglio
|
Mentre
scattavo la foto il cavallo si era avvicinato al
recinto, forse anche lui avrebbe voluto essere da
questa parte del recinto e correre
libero.
|
Ad un certo
punto una ciclabile in discesa a sx si staccava
dalla strada principale, solo che come si
può vedere il relativo cartello era ben
differente dai soliti della Ciclovia. Solo una
traccia caricata preventivamente nel GPS me l'ha
fatta percorrere altrimenti avrei proseguito
diritto.
Questo
é uno dei problemi che chi di dovere
dovrebbe affrontare, ovvero: L'uniformità
dei cartelli indicatori della Ciclabile dell'
Oglio
|
Convivenza
fra quadrupedi
|
In vista di
un'altra passerella
|
A Breno,
altro cambio di sponda
|
Dalla
passerella, una vista del fiume verso
monte
|
Per Par
Condicio una vista verso valle
|
Stando alle
testimonianze di questo vecchio cartellone del
1934, pare che dalla passerella si tuffassero. Mi
sa che oggi con la penuria d'acqua scenderebbero a
più miti consigli e si limiterebbero a
bagnarsi i piedi!
|
Si prosegue
seguendo le indicazioni del cartello, niente male
come contesto ambientale, si pedala vicino al
fiume
|
A quanto
pare nuove piante sono in attesa di crescere per
adombrare il percorso in questo tratto
bucolico.
|
Un Airone
Cinerino è stato colto in fase di decollo.
Ho notato che questa specie oramai si sta
diffondendo parecchio in Lombardia è ovvio
che trova ancora degli habitat a lui congeniali e a
giudicare dalla grandezza degli esemplari che ho
visto, trovare del cibo pare non sia un loro
problema
|
In questo
punto si svolterà a sx dentro il tunnel
ma.... occorrerebbe uniformare la segnaletica della
ciclabile. Infatti qui è presente un
cartello marrone non conforme agli
altri.
|
A dire il
vero quando l'ho percorso con gli occhiali da sole
non mi sembrava così luminoso. Miracoli
della tecnologia fotografica!
|
Sbucati dal
tunnel si arriva a Cividate Camuno dove potrete
trovare i resti di un Anfiteatro Romano
|
Il passato
è presente anche in questo vecchio portale
dove si passerà sotto di esso
|
Seguendo le
indicazioni si arriverà nella periferia sud
dove dando uno sguardo indietro potremo scorgere
Bienno posto sulle alture
|
Dalla foto
sopra ho estratto questi due ingrandimenti. A sx
Eremo dei S.S. Pietro e Paolo e a dx la statua
laminata d'oro del Cristo Re sul colle della
Maddalena
|
Allontanandomi
verso sud uno sguardo ancora verso Bienno.
In verità avevo pianificato di fermarmi a
visitare il borgo antico di Bienno, ma il forte
vento incontrato lungo tutto il percorso mi ha
fatto desistere dai buoni propositi, mi trovavo al
40° km e mancavano ancora 24 km da fare contro
vento.
I nomi di un po' di cime, da sx: Corno delle Pile,
Monte Ferone, Monte Alta Guardia, Monte
Trabucco
|
Se non
sbaglio a sx è il Torrente Grigna un
affluente del fiume Oglio, mentre il monte è
il Dosso Blussega.
Il
tracciato riprende su sterrato abbastanza
ondulato.
|
Un albero
in fiore metteva contrasto al verde paesaggio
scosso dal forte vento che piegava le cime degli
alberi.
|
Ennesima
fattoria con animali al pascolo
|
Arrivati a
Montecchio si attraversa il fiume Oglio su un
vecchio ponte in pietra
|
Chiesa di
Santa Maria Assunta a Montecchio. Il vecchio ponte
in pietra a campata unica di 24m e risalente al
XVII sec.
|
Proseguendo,
prima dell'ingresso a Darfo Boario Terme si
passerà su un altro ponte sul fiume Oglio
che qui presenta un letto abbastanza
ampio
|
Ponte che
dà l'accesso a Darfo Boario Terme. Da qui in
avanti prestare attenzione ai cartelli della
ciclabile
|
Da Darfo
Boario Terme a Pisogne il tratto non offre spunti
interessanti e degni di nota. Chiesetta di San
Girolamo a Pisogne. Allo stop svoltate a dx. Come
sempre prestare attenzione ai cartelli per le
successive svolte.
|
Arrivo a
Pisogne e termine della lunga pedalata nella media
e bassa Val Camonica
|
Le ombre
incominciavano ad allungarsi era ora di fare
ritorno a casa dopo un ultimo sguardo al lago
d'Iseo, si riprenderà a pedalare sulla
ciclabile con il prossimo report
|
TRACCIA
GPX
CONCLUSIONI
Percorrere
la Val Camonica in bici è ben differente dal
farlo in auto in quanto la ciclabile passa per
molti tratti ben distante dalla statale offrendo
punti di vista inusuali del territorio normalmente
visibile dalla statale.
La prima parte sopra Edolo è senza dubbio la
più bella ma come ho scritto c'è da
affrontare una bella salita.
Sarebbe un tracciato da farsi con calma, includendo
le visite ai borghi che si incontrano lungo il
percorso per scoprire le antiche tracce dei nostri
antenati come a Capo di Ponte nel Parco Nazionale
delle incisioni Rupestri
|
buone pedalate a
tutti, Outside
|