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in bici Parco del basso Serio Giro dei quattro Castelli Prima Parte |
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Il
tracciato si snoda nella bassa Bergamasca lungo il
fiume Serio fra Mozzanica e Cavernago
L'ho
fatto partire da Mozzanica sfruttando il tracciato
lungo le sponde del basso Serio sino a Cavernago
per poi fare ritorno toccando i Comuni di
Martinengo e Romano di Lombardia Nota:
Essendo un percorso che ho ideato personalmente,
pur sfruttando la presenza di numerosi cartelli
indicatori posti lungo due percorsi, per certi
passaggi e svolte non segnalate, per quanto le
abbia spiegate in dettaglio in questo report,
consiglio l'utilizzo della traccia GPS. Presenti
nei Comuni attraversati Sarebbe
preferibile utilizzare delle MTB o bici con
pneumatici per lo sterrato. Sterrato che comunque
non presenta gradi di difficoltà.
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Ho fissato
la partenza a Mozzanica, un piccolo Comune della
bassa Bergamasca. Caratteristica
del piccolo borgo, un paio di canali o propriamente
rogge che lo attraversano. Alcune case sono
costruite letteralmente sopra le rogge, con l'acqua
a vista che scorre sotto di esse. Questa
è la roggia Frascata Questo era
un mulino la cui pala veniva azionata dallo
scorrere dell'acqua della roggia. Di mulini
pare che ve ne fossero più di uno in passato
e di questo all'interno dovrebbero esserci ancora
gli ingranaggi. Sullo
sfondo la torre campanaria. Sulla
piazza della Chiesa e del Municipio sono presenti i
due edifici storici di Mozzanica, la Chiesa di
Santo Stefano del XIV sec. e accanto ad essa la
Torre Civica fatta erigere da Ludovico Sforza nel
1492 (non ricordate nulla di questa data... un
certo Colombo....) In origine era stata eretta con
lo scopo di sorvegliare i territori Veneziani al di
là del fiume Serio che si trova a 800 m da
qui e penso che dai 42 m della torre si potesse
avere una buona visuale tutto attorno. Solo di
recente nel 1800 alla torre è stato aggiunto
il coro campanario e gli orologi ai quattro lati.
Attualmente è in uso come campanile della
parrocchia. Per quanto
riguarda il Castello mi dispiace ma sono arrivato
troppo tardi, visto che i Milanesi lo distrussero
nel 1269!
Fra la
piazza e dietro il mulino un senso unico corre
lungo la roggia, si parte da qui Fra la
roggia e la strada è ricavata anche una
corsia ciclabile. Mozzanica per la presenza delle
rogge che l'attraversano è anche
soprannominata: La piccola Venezia della bassa
Bergamasca Arrivati a
questa deviazione svoltate a dx Ci si
troverà presso un piccolo parco e
proseguendo diritti si imboccherà il
percorso sterrato che porta verso il Parco del
Serio e sulla sua ciclabile dx fiume che si
risalirà verso Nord L'ambiente
è quello di campagna e la strada sterrata
è in buone condizioni
A questo
bivio si svolterà a dx per raggiungere il
fiume Nell'avvicinarsi
al fiume cresce la densità degli
alberi Arrivati
nei pressi del fiume sulla dx scorgerete un palo
con dei cartelli indicatori del tracciato
3dx La
direzione da prendere sarà quella per:
Bariano ponte sulla SP 101, che porta in direzione
di Romano di Lombardia. Al ritorno
invece ho preferito fare il bel tratto in senso
opposto che porta al bivio per Mozzanica centro,
tratto tra l'altro molto bello.
Come
già scritto in precedenza occorre risalire
il fiume sulla sponda dx, fiume che si intravede
dietro l'area di sosta con tavoli e
panche Il single
track dopo poche decine di metri affronta un
passaggio in passerella su una roggia affluente del
Serio Il single
track prosegue accanto alla sponda del fiume
affiancando alberi che a giudicare dai tronchi pare
abbiano qualche "annetto sulle fronde" Più
avanti il passaggio sotto la SS11 è da farsi
con Attenzione, sia per la scarsa altezza sotto il
ponte sia per la presenza di numerose bottiglie nei
pressi del ponte e sotto il ponte stesso.
All'uscita
del sottopasso, a sx scende un sentiero che farete
nella fase di rientro verso Mozzanica. Rientro che
vi rammento sarà fatto sulla sponda opposta
del fiume e dove il punto di attraversamento del
fiume avverrà proprio sopra il ponte che
avete appena attraversato passando sotto di
esso. Il single
track è divertente e accattivante donando
viste sul fiume & In questa
calda stagione appena passata e scarsa di
precipitazioni la crescita dei funghi è
stata penalizzata e mi sa che i cercatori locali
abbiano riportato a casa più volte i loro
cestini di vimini semivuoti
Il percorso
alterna tratti di single track a tratti leggermente
più ampi Il letto
del fiume Serio risalendo verso nord si fa sempre
più ampio e stando alla sua estensione fa
supporre una sola cosa a dispetto del volume
d'acqua presente; che sia un fiume più a
carattere torrentizio. Lungo il
percorso ancora un passaggio alla Indiana Jones,
abbastanza stretto da non starci contemporaneamente
a piedi con la bici a fianco e tanto meno da fare
in sella alla bici! Per cui fate
attenzione! La traccia
stretta e ben marcata nel terreno in alcuni tratti
vi farà pedalare sfiorando l'erba con i
pedali Un altro
passaggio sotto dei ponti, superati questi
troverete un bivio, mantenete la sx. Questa
vista verso est sull'alveo del fiume Serio rende
meglio l'idea di quanto sia esteso comparandolo
alla lunghezza dei due ponti o viadotti che lo
attraversano, dove a sx è il tracciato della
recente BRE.BE.MI mentre a dx è la linea
ferroviaria ad alta velocità verso
Brescia Guardando
verso ovest invece una distesa di nuovi alberi in
compensazione di quanti ne sono stati tagliati per
attuare queste due grandi infrastrutture Come
scritto sopra, dopo i ponti al bivio si
svolterà a sx e al successivo bivio con
cartelli, mantenete la dx ; dopo arriverete a
vedere ancora il Serio da vicino
Arrivati a
questa "rotatoria agreste" superatela e poco dopo
al bivio svoltate a dx. Sono in
corso dei lavori di risistemazione delle sponde del
fiume proprio dove in parte passava il percorso in
origine. Infatti
tornando indietro con la memoria di qua ero
già passato nel 2011 quando feci il report
sulla Ciclovia
dei Laghi Sud
Infatti
arrivando poi a questo punto in origine il
tracciato proveniva da come è posizionato il
cartello sul palo. Comunque sia da qui si
oltrepasserà la sbarra e si
proseguirà diritti, peccato perché
ricordo che in questo tratto c'erano alcune belle
vedute sul fiume Serio.
Proseguendo
incontrerete una serie di bivi in cui manterrete la
destra L'autunno
regala sempre le tavolozze dei colori accesi,
insoliti nel resto delle stagioni
Arrivati al
termine del tratto da Mozzanica al ponte di Bariano
sul Serio, prima di arrivare sulla SP101 troverete
queste locandine che spiegano esattamente dove ci
si trova. Qui si è nel Comune di Bariano ed
il ponte sul fiume Serio si trova più o meno
a metà strada fra i due Comuni di Bariano e
Romano di Lombardia. Quello che
si dovrà fare dopo questo punto sarà
di raggiungere la strada Provinciale, svoltare a dx
attraversando il ponte e subito dopo svoltare a dx
ritornando indietro verso il fiume per il cambio di
sponda, sempre in direzione Nord ma su sponda
sx Dopo essere
passati sotto la stanga, si arriva sulla SP
101
Sulla sx
della strada appena fatta troverete questi cartelli
e leggendo vedrete che avrete fatto 5,9 km dal
bivio di Mozzanica verso il centro Sull'altro
lato della Provinciale vi sono questi due cartelli
che fanno parte delle indicazioni del percorso
"Ciclovia
dei Laghi Sud"
già citato in precedenza. Come si
può vedere una pluralità di cartelli
talvolta assente su altri percorsi, può
comunque ingenerare qualche confusione nel
cicloturista. In questo
ambito in Italia manca di fatto una regia che crei
un database unico di tutti i percorsi attuali, in
opera e in progetto, attribuendo una numerazione
univoca degli stessi come si è fatto per le
strade, ma non solo, occorrerebbe decidersi una
volta per tutte ad applicare su questi percorsi una
cartellonistica identica per tutto il territorio
Nazionale, in modo che il cicloturista non venga
assalito da mille dubbi. Se vengono
dei dubbi a noi che bene o male conosciamo il
nostro territorio, figuriamoci ad uno
straniero! Quindi dopo
aver superato il ponte in direzione Romano di
Lombardia al cartello svoltate "stretta a dx" come
direbbe un navigatore satellitare! In fondo
alla strada si arriverà sulla sponda sx del
Serio e qui come potete vedere andando a sx
potreste tornare a Mozzanica al punto di partenza
mentre a dx si potrà arrivare a Ghisalba che
è il prossimo punto Si
passerà sotto i ponti della SP101 e della
ferrovia Mialno Venezia e a questo proposito vorrei
aggiungere che chi volesse raggiungere questo
percorso con il treno avrebbe la possibilità
di sfruttare la vicina stazione ferroviaria di
Romano di Lombardia che si trova esattamente sul
tracciato di questo report che ho
ideato. Il
tracciato all'inizio è molto ampio
... ... sino a
questo bivio dove occorre lasciarlo e svoltare a sx
passando davanti alla locandina che si vede a sx
dirigendosi verso il fiume ... ... fiume
che da qui in poi amplia ulteriormente il suo alveo
e per fare un esempio, fiumi vicini come l'Adda o
l'Oglio non hanno assolutamente questa ampiezza,
tanto che potrei dire che sono un quarto di
ampiezza di questo alveo. In alcuni
punti da sponda a sponda si arriva tranquillamente
a 400 m. Forse a
paragone con i fiumi che ho citato c'è una
sostanziale differenza: sia l'Adda che l'Oglio a
monte usufruiscono di due bacini idrici come il
lago di Como e il lago d'Iseo ambedue dotati di
dighe che regolano il flusso delle acque
provenienti dai loro bacini idrografici. Il fiume
Serio invece non dispone a monte di un lago per cui
quando piove il suo corso assume un carattere
torrentizio che si sfoga nelle sue naturali casse
di espansione del suo alveo Anche su
questa sponda si trova un'area di sosta attrezzata
con tavoli e panche Un ambiente
così non è solo utilizzato da
ciclisti ma anche di chi ama fare passeggiate o
jogging Un incontro
numeroso con la processione delle pecore fameliche
che nonostante si spostassero rapidamente non
smettevano minimamente di brucare qua e là
mentre i cani pastore se ne stavano sulle retrovie
a curare che nessuna rimanesse indietro.
A questo
bivio potete scegliere se andare a sx o a dx, alla
fine arrivereste allo stesso punto, io ho preso a
dx ma forse il fondo sarebbe stato migliore a sx
sul tracciato segnalato.
Dal
precedente bivio alla fine prendendo i due percorsi
si arriva sempre in questo punto dove poi si
proseguirà lungo la strada
asfaltata In
prossimità di Martinengo si trova questa
curiosa variante dove si può pensare che la
vecchia strada passasse sotto l'arco Arrivati in
periferia a sx troverete una ciclabile da
prendere.... ... e
continuare proseguendo in direzione verso il
TIR
In questo
punto lasciate la ciclabile e svoltate a sx in via
Fermi In fondo
alla strada troverete una ciclopedonale Al segnale
di dare la precedenza svoltate a dx, la ciclabile
qui termina.
Arrivati
qui un navigatore vi direbbe: prendete la seconda a
dx.
Appena
usciti dalla rotonda occorre svoltare a sx, sotto
la pianta a dx si intravede un palo con cartello
che dà le indicazioni Subito dopo
aver preso la deviazione si giunge su una ciclabile
dove si svolterà a dx. Si arriva a
questo parco con annesso Bike-Park
Non fatevi
fuorviare dai cartelli del Bike-Park, seguite il
percorso più ampio Mantenete
ancora la dx sul tracciato più
largo
Un grazioso
tratto dove sembra di passare in mezzo al mare di
sassi
Ancora
bivio da stare a dx, come già scritto
all'inizio meglio avere sott'occhio la traccia per
conferma
Come potete
vedere questo tracciato è stato fatto o
meglio dire riadattato da non molto tempo almeno a
giudicare dal suo fondo non usurato.... .... e
dalle are di sosta dedicate al percorso Ultimo
bivio su sterrato, si svolta a dx direzione
Malpaga...
... e al
termine dello sterrato si arriva sull'asfalto e non
resta che svoltare a sx. Anche qui
come si vede ci si sta immettendo in un altro
percorso: La Ciclovia dei Castelli
Bergamaschi Non ho
fatto in tempo a mettere le ruote sull'asfalto che
sono stato sorpassato da un trenino di: Allineati e
coperti, testa bassa e pedalare! io invece
ero ancora lontano dai mie orari usuali, per cui
avanti ancora ad esplorare! Il borgo di
Malpaga era a due passi quando si udirono i
rintocchi delle campane. Proseguendo
diritti, a metà caseggiato un portone
dà all'ingresso del castello Alla fine
del caseggiato che fa parte della corte del
castello si trova la piazza del borgo con chiesa ed
un altro caseggiato. Basta
dirigersi a sx .... .... dove
troverete questo cancello da cui poter vedere il
castello Io rammento
che circa un quarto di secolo fa ero venuto a fare
una visita guidata all'interno del
castello... ... ma ora
però non sono informato quando si possono
effettuare le visite al Castello di Malpaga. Devo dire
che questo è ancora uno dei rari castelli
che conservino ancora il ponte elevatoio, ponti che
però all'epoca non disponevano di certo
delle sponde laterali: primo perché non si
sarebbe potuto chiuderlo e secondo perché
all'epoca non esistevano le norme sulla
sicurezza!
Il giro che
avevo pianificato per l'andata sarebbe terminato
qui a Malpaga, ma ritornando al precedente bivio mi
è scappato l'occhio su un altro cartello
turistico indicante il castello di Cavernago, per
cui valutando l'orario e la distanza ho visto che
forse sarei riuscito in tempo ad allungare il
percorso Non essendo
meta in programma e avendo fretta, il mio obiettivo
era raggiungere Cavernago e giunto a questo bivio e
una rapida occhiata al GPS che protestava con un
laconico messaggio di "fuori percorso" ho preso la
direzione del senso vietato consentito però
ai mezzi agricoli e visto che la MTB a tutti gli
effetti sarebbe un mezzo agricolo per via delle
ruote tassellate e molto più stretto di un
trattore, molto velocemente mi sono portato in
fondo alla strada. Solo dopo
aver fatto ritorno dal Castello mi sono ritrovato
nello stesso punto facendo però l'altra
strada e alla fine tirando le somme direi che
è meglio fare quella a dx, rimanendo
così fuori dal traffico. Quindi per
me arrivato in fondo alla strada alla rotonda ho
preso la prima a dx, direzione Cavernago,
sopportando il conseguente traffico
stradale... ....
arrivando poi in vista del castello che mi sarei
immaginato più piccolo, invece... ... tutto
sommato mi è sembrato di dimensioni giuste
per farci stare le mie bici :-)) Come
scritto in precedenza, arrivato a Malpaga mi ero
immesso senza saperlo sulla Ciclovia dei Castelli
Bergamaschi e alle mie spalle un paio di cartelli
lo ribadivano
Comunque
sia stato, sta di fatto che avevo aggiunto un altro
castello alla mia lista. Questo
è il lato Nord Guardando
la foto precedente a sx della bici, un vecchio e
lungo caseggiato rurale arrivava sino alla via
principale di Cavernago L'ampio
viale a fianco della facciata principale posta a
Est Anche qui
in origine avreste trovato il ponte levatoio, visto
che ne rimangono ancora le aperture sulla cinta
muraria, ma poi si sa cessati i periodi di guerre e
assedi il ponte levatoio sarebbe rimasta un'opera
inutile e da manutenere oltre che scomoda da
azionare! Sotto lo
stemma dell'effigie dell'aquila, si trova questa
iscrizione. Il castello
in passato appartenne a Bartolomeo Colleoni che lo
acquistò nel 1470. Dopo la sua morte
avvenuta nel suo Castello di Malpaga, il castello
di Cavernago passò a sua figlia Ursina e a
suo marito Gherardo Martinengo A
differenza del vicino Castello di Malpaga dotato di
merlature, spalti e torri merlate ovvero un
castello difensivo, questo all'opposto appare
più come una residenza nobiliare. Il castello
è comunque dotato di fossato attorno alla
sua pianta quadrilatera ai cui vertici degli angoli
Nord/ovest e Sud/ovest sono situate due torri. In
questa foto sullo sfondo si vede quella di
Sud/ovest A dx si
vede il lungo edificio rurale che termina alle
porte di Cavernago Mettendosi
alle spalle il portone del castello avrete questa
vista sul vialetto che conduce direttamente sul
sagrato della chiesa di Cavernago Una bella
sorpresa questo Castello in cui è possibile
anche sposarsi sfruttando i suoi ampi spazi per
quasi 200 invitati Non mi
è rimasto che tornare al Castello di Malpaga
questa volta per la strada più breve
proseguendo in fondo a questa strada. Ultimo
sguardo sul castello sul lato Ovest Al ritorno
a Malpaga era arrivata l'ora per il pranzo ed ho
approfittato di questa trattoria A dx
dell'ingresso della trattoria si trova l'ingresso
al loro cortile, comodo per tenere sott'occhio la
bici, mentre a sx nella bella stagione si
può pranzare all'aperto Bici in
vista all'ombra del castello di Malpaga mentre si
pranza, meglio di così! Questo lato
Nord-ovest del Castello Malpaga denota numerosi
ristrutturazioni e modifiche. Modifiche
resesi necessarie a scopo difensivo in quanto in
quegli anni fu introdotto l'uso della polvere da
sparo che lo stesso condottiero Colleoni utilizzo
nel Luglio del 1467 nella Battaglia della
Riccardina e Molinella utilizzando per primo, a
quei tempi, delle spingarde posizionate su affusti
mobili. Se fino
allora questi pezzi di artiglieria venivano
utilizzati contro le fortificazioni; rendendole
mobili le utilizzo direttamente contro gli
schieramenti nemici mietendo numerose vittime,
tanto che questa azione fece molto scalpore.
Questo
castello alla morte del Colleoni avvenuta il 2
Novembre 1475 passo in eredità ai nipoti,
figli di Ursina Colleoni e Gherardo Martinengo che
invece si stabilirono nel castello poco distante di
Cavernago. Il Castello
Malpaga rimase proprietà dei Martinengo
Colleoni sino al 1880.
Se siete
arrivati sino a qui direi che il viaggio vale la
candela, come si suol dire! Se invece
volete completare il giro come l'ho ideato in
origine allora passate alla seconda
parte |
buone
pedalate a tutti, Outside |
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