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Da Sanremo a Bussana Vecchia (IM) |
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Dal nostro
punto di partenza ad ovest di Sanremo si percorre
tutta la costa su ciclopedonale per poi a Bussana
uscire per prendere la strada che sale a Bussana
Vecchia. La salita
è di circa 3 km al 6% si sale in modo
regolare, senza strappi importanti.
Da
Sanremo si percorre la Ciclopedonale sino alla
periferia di Bussana dove si esce prendendo la
viabilità ordinaria in direzione Bussana e
poi Bussana Vecchia Lungo
il percorso si trovano alcune fontanelle a lato
ciclopedonale. Una
qualsiasi bici purché dotata di buon cambio
e buoni freni. |
Non
ricordandomi che anche a Bussana la Ciclopedonale
offriva la possibilità di uscire nei pressi
della deviazione che dovevamo fare sulla
viabilità ordinaria, siamo usciti in questo
punto affrontando la ripida rampa che conduce alla
soprastante strada statale Aurelia, percorrendone
poi il pezzo sino alla deviazione. A sx sullo
sfondo è Sanremo. Nella foto
la Ciclopedonale è quella con l'asfalto
più chiaro. Uscendo
dalla Ciclopedonale si prende la strada che sale
verso la nuova Bussana che è stata
ricostruita circa un paio di chilometri più
a valle rispetto al vecchio borgo che ha subito il
terremoto. Superata
Bussana questa è una sua vista mentre si
prosegue la salita verso Bussana Vecchia La strada
è panoramica, in questo punto a sx si vede
ancora Bussana (nuova) ancora più a sx si
arriverebbe a Arma di Taggia e alla Valle
Argentina. Guardando a dx invece ci si trova nella
Valle Armea e proprio in corrispondenza del suo
casco si trova la frazione di Sanremo
"Poggio" Nella Valle
Armea si trova a dx della superstrada che collega
Arma di Taggia a Sanremo, il cimitero di Sanremo.
In alto a dx è sempre la località
Poggio. Dalla
località Poggio proseguendo a sx è
possibile raggiungere il Santuario Madonna della
Guardia Spostandoci
un poco fra la vegetazione appare anche il
Santuario dedicato alla Madonna della Guardia,
raggiungibile dalla frazione Poggio come già
spiegato in questo precedente report
L'arrivo
nel territorio di Bussana Vecchia é
segnalato anche dal cartello di strada senza uscita
che in effetti termina proprio all'ingresso del
borgo medioevale. Per chi
volesse invece raggiungere questo posto in auto o
altro mezzo, dico subito che non vi sono parcheggi
se non lungo questa strada, per cui se vedete una
fila di auto parcheggiate, accodatevi, sarebbe
inutile proseguire oltre! A sx
è la Valle Armea con l'autostrada che passa
su un lungo e alto viadotto. Manca poco
all'arrivo a Bussana Vecchia. Sull'altro lato della
valle si vede la strada che passa in costa alla
montagna e che porta a Ceriana. Ma anche oltre,
sino a poter arrivare al passo Ghimbegna dove un
incrocio dà ulteriori possibilità per
raggiungere San Romolo oppure Baiardo o Vignai e
Badalucco, oppure verso il Monte Ceppo ed ancora
Molini di Triora o Triora, insomma una valle che
offre numerose scelte per dei giri in
bici. Tutti
percorsi che ho pubblicato nel corso di questi
ultimi anni.
Avvicinandosi
si vedono le ferite lasciate dal lontano
terremoto Poco prima
di entrare nel borgo storico un locale offre anche
tavoli all'aperto per pranzare o cenare. Un colpo
d'occhio sui due campanili, a sx quello della
chiesa di S. Egido e a dx quello maggiormente
lesionato dell'Oratorio di Giovanni
Battista. Dove
finisce la strada si svolta a dx e si sale entrando
nel borgo medioevale dove si é accolti da
una moltitudine di cartelli e differenti
vegetazioni Dalla
piazzetta della foto precedente, a dx si ha questa
vista, noi abbiamo preferito incominciare la visita
salendo dalla parte opposta, facendo un giro in
senso orario. Come
spiegato all'inizio, dopo il terremoto e
l'abbandono del borgo seguito dalla ricostruzione
più a valle, c'é stata una
ripopolazione da parte di alcuni artisti a partire
dagli anni 50'. Oltre agli
artisti con i loro laboratori ed esposizioni dei
lavori; come pittori, ceramisti, scultori ecc.,
sono seguite le apertura di altri esercizi
commerciali volti alla ristorazione.
L'impianto
medioevale del borgo è strutturato come una
"pigna" tipico dei borghi arroccati su promontori o
colline come lo è ad esempio anche la Pigna
di Sanremo, e tanti altri simili borghi sparsi
nell'entroterra Ligure. Per gli
spazi ristretti ogni volumetria é stata
sfruttata e gli archi sono spesso frequenti con
sovrastanti cubature.
Le
abitazioni si basano essenzialmente su diversi tipi
di materiali impiegati, dalle più antiche
con pietre squadrate appartenenti ai periodi
romanici, per passare all'uso misto con sassi e con
mattoni. Quasi
sempre nei borghi medievali che non lasciano spazio
alla presenza di terreno scoperto, se non
addirittura se costruiti su basi rocciose,
l'abbellimento o la voglia di includere nell'arredo
urbano anche del verde non poteva che sfociare
nell'uso di vasi o in piccole fioriere,da qui anche
il nome riportato a dx nella targa: Piazzetta
Verde Dalla
Piazzetta Verde si sale attraversando una serie di
archi intervallati da altri carruggi che si aprono
a sx e a dx
L'importanza
di quando ci si trova in ambienti ristretti
è quella di sfruttare ogni spazio
disponibile, per riporre un vaso di fiori, per una
fontanella, per un lavatoio per una seduta o un
appoggio tutto quello che può migliorare la
fruizione di questi spazi limitati. Un gatto
sorveglia questa esposizione aperta al pubblico
dedicandosi alla sua toeletta personale. Fuori
dalla porta una ciotola con l'acqua per chi
passasse con il suo cane.
Prima
dell'ultima scossa che poi ha decretato l'abbandono
di questo borgo, negli anni precedenti vi furono
altre scosse di più lieve entità che
comunque misero sull'allarme gli abitanti che
ricorsero a "legare" le abitazioni con archi di
sostegno e guarda caso pare che questa soluzione
abbia funzionato se vediamo ancora oggi che queste
abitazioni sono rimaste in piedi. Ovviamente
scordatevi di girare in bici per questi
carruggi
A
protezione delle abitazioni, recenti e antichi
cancelli in ferro. Vorrei ricordare che la Liguria
è stata soggetta alle scorribande dei
Saraceni ed è per questo motivo che vi fu
l'abbandono delle coste per ritirarsi sulle colline
dell'entroterra dove hanno potuto meglio difendersi
dagli incursori. Per miglior
difesa si lasciavano degli stretti passaggi e
talvolta anche bassi per impedire il passaggio di
uomini a cavallo e di poter meglio affrontare gli
invasori con una posizione vantaggiosa dai punti
più elevati. Penso che
se non ci fossero state queste problematiche di
invasioni, molto probabilmente borghi di questo
tipo non avrebbero avuto senso di esistere,
considerando anche la fatica che dovevano
affrontare per raggiungerli o per approvvigionarsi
del necessario per vivere, cosa che del resto
accade ancora oggi ed è anche il motivo per
cui questi paesi nell'entroterra sono più
spesso in via di spopolamento, una volta che
verranno a mancare i pochi anziani
rimasti. Del resto
si sa che per i giovani il lavoro si trova quasi
sempre vicino alle grandi città o verso la
costa e spostarsi ogni giorno per raggiungere
questi luoghi può essere faticoso ed anche
oneroso oltre al fatto che spesso queste antiche
abitazioni non offrono i comfort moderni o la
salubrità. Continuando
a salire si arriva alla chiesa di Sant'Egidio con
di fronte alcune case lesionate
Chiesa che
ha subito diversi crolli Il cielo a
vista con il tetto totalmente crollato Il
campanile rimasto in piedi è un po' il
simbolo che identifica quello che è rimasto
in piedi di questo antico borgo. Un'altra
chiesa in condizioni simili la potete trovare a
Baiardo
non molto distante da qui
A fianco
della chiesa è l'unica piazzetta posta in
piano che si trova in questo borgo. L'abside e
la torre campanaria testimoni con il loro punto
più elevato della identificazione da lontano
di questo borgo
Si scende
passando a fianco dell'Oratorio di Giovanni
Battista Anche in
questa parte verso ovest si ripetono gli stili
costruttivi Anche qui i
resti delle ferite del sisma. In centro alla foto
una piccola statua incassata nel muro
Ovvio che
l'occupazione di questo borgo sia stata fatta nelle
parti più solide ancora rimaste in piedi e
senza lesioni Sta per
volgere al termine il nostro giro ad anello anche
se sono rimasti ancora altri carrugi da poter
visitare. Il ritorno
al punto di ingresso al borgo segna la fine della
nostra visita. Abbiamo tralasciato la visita ai
vari laboratori, questo lo lasciamo a chi volesse
arrivare a replicare questa visita.
Scendendo
si ripassa da Bussana Oramai
è qualche anno che frequentiamo questi
luoghi e percorrendo la ciclabile che passa sotto
Bussana non può mancare la vista sulla sua
chiesa che si staglia sulla collina e che sempre
avrei voluto visitare.
E varcata
la soglia del portone si apre questa visuale sugli
interni che forse a causa della perdita del borgo
antico e della sua chiesa questa può
significare una rinascita con profusione di
decorazioni impreziosite da stucchi in oro,
dipinti, affreschi, statue, loggiati e
cappelle.
Bussana
Vecchia in una vista dalla frazione il Poggio posto
sulla parte opposta della Valle Armea
Poco
distante da Sanremo vale senz'altro la pena di
farci una breve pedalata per scoprire questo antico
angolo della Liguria e di chi l'ha fatto
rivivere.
buone pedalate a
tutti, Outside
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pagina creata:26-10-2018 ultimo aggiornamento: 30-10-2018 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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