Parco
Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano
Il punto di
partenza lo abbiamo fissato a Fivizzano nella
Lunigiana a 326m di altitudine.
Questa
è la piazza principale con la fontana
Medicea fatta erigere da Cosimo III e sullo sfondo
la Chiesa prepositurale dei Santi Jacopo e
Antonio.
In origine
la chiesa aveva la facciata sul lato opposto fu poi
spostata sulla piazza quando fu eretta la fontana
Medicea.
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Vista dalla
chiesa del resto della piazza.
Fivizzano
ha avuto dei primati come la prima realizzazione di
una macchina per scrivere, il primo uso della carta
carbone, ed è stata la prima cittadina della
provincia Massese ad avere una illuminazione
pubblica in corrente continua ricavata da una
centrale idroelettrica.
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L'interno
della chiesa risalente al XIII sec.
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Poco
distante dalla chiesa una statua un po'
particolare. Naturalmente a Fivizzano c'è
molto altro e lascio a voi documentarvi su altri
aspetti. A sx il Palazzo Comunale.
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Partiti da
Fivizzano si percorre la Strada Statale 63 del
Valico Del Cerreto, ma poco distante da Fivizzano
prima sosta al Castello o Fortezza della Verrucola
de' Bosi.
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Pare che
Fivizzano in un'epoca in cui non aveva ancore un
suo nome di fatto fosse identificato da questo
Castello del XII sec da cui dipendeva sia dal lato
religioso che per la giurisdizione
civile.
Sotto la
Fortezza vi è un villaggio medievale a cui
si accede attraverso il ponte sul Fosso di
Collegnago oppure dalla porta posta sul lato Est
alle spalle del villaggio.
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Questo
è l'ingresso della porta Est.
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Varcata la
porta si arriva ad un bivio dove a sx si va verso
il ponte e l'accesso alla porta Sud
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Come
già scritto si tratta di un villaggio
medievale e quasi tutto costruito in
pietra.
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In fondo si
intravede la porta Sud. Qui a fianco un classico
spioncino posto sul portone di una casa
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La porta
sud che dà verso il ponte, a dx si sale
verso il castello.
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Fuori dalla
porta sud si è accolti da una bella fontana
in pietra.
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Se vi serve
dell'acqua approfittatene è fresca e
buona!
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Varcata di
nuovo la porta Sud svoltando a sx si accede al
vicolo che sale al Castello
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L'altro
ingresso al Castello è posto alle mie
spalle.
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Era ora di
riprendere a pedalare, su una curva una vecchia
casa con appese delle pannocchie a seccare oltre a
due bei cespugli in fiore.
La strada
che sale al Passo è ampia e con un buon
fondo.
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Tutto
attorno verde e ancora verde, i pendii delle
montagne sono quasi tutti ricoperti di boschi, da
cui ogni tanto spunta qualche minuscola
frazione.
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Si arriva
alla Pieve di San Paolo XII sec. in località
Vendaso posta nella valle del Rosaro.
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Uno spiazzo
su una curva ospita una postazione con tanto di
cannocchiale e tabella esplicativa delle cime delle
Alpi Apuane
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Si riparte,
tra l'altro sulle
Apuane
ci eravamo stati in bici a vedere le cave di marmo,
ma dall'altro versante che dà verso la
costa. Questo è il versante Est
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A poca
distanza dal Passo ci si trova nei pressi della
località Casa Giannino che si vede sulla dx,
mentre in basso a sx è la frazione Sassalbo
che è sede del Parco Nazionale
dell'Appennino Tosco-Emiliano. Sullo sfondo a sx il
Monte Alto 1902 m.
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Oltre ad
avere una bella sede stradale che spesso è
attorniata da folta vegetazione, non vi ho ancora
detto che specie nei fine settimana questa strada
che sale e scende dal Passo del Cerreto è
molto praticata dai motociclisti.
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Manca poco
al passo e sulla dx un residuo di un lago di
origine Glaciale. Poco prima di questa curva sempre
sulla dx si stacca un sentiero che porta dopo un
centinaio di metri ad un altro lago più
grande.
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Arrivando
al tornante sulla sx si scorgono i cartelli che
indicano il percorso verso le
sorgenti
del Secchia di cui questo
report
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Dal
tornante se ci si guarda indietro si ha questa
visuale sul Monte La Nuda
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All'arrivo
al Passo del Cerreto una breve sosta alla terrazza
con vista verso il Monte Alto per poi proseguire
verso Cerreto Laghi.
Sino a qui
sono 18km con 945m di ascesa.
Mancano
ancora 3km e 100m D+ se ci si limita ad arrivare al
lago.
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Se la
premessa è di benvenuto, qualche dubbi poi
mi sono sorti per questa località, non per
l'accoglienza ma per le strutture urbane
abitative.
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Si passa
davanti ad un Palaghiaccio
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All'arrivo
nei pressi di Cerreto Laghi, sembrava la solita
località montana...
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Se vi
può servire in questo punto troverete la
fontana degli Alpini
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Poi
proseguendo verso il lago del Cerreto gli edifici
mostrano altezze poco consuete per una
località simile immersa poi in un Parco
Nazionale
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Si ha
più la sensazione di una speculazione
edilizia
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In pratica
Cerreto Laghi è una zona dove si trovano
diversi laghetti, il principale è questo ma
poi attorno ve ne sono altri, mentre sopra il lago
si vede la pista da discesa per gli sport
invernali.
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Se sino a
qui c'è un po' da storcere il naso per gli
edifici realizzati, salendo sopra ci si ritrova in
una vera speculazione edilizia
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Salendo si
incontrano edifici sempre più alti, dei veri
e propri condomini
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Condomini
come questo col cartello "Vendesi"
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Condomini
che quasi tutti sono chiusi o in vendita. Del resto
di popolazione residenziale fissa qui ce n'è
ben poca. Se si anima e quando si potrebbe animare
questo posto è solo se c'è presenza
di neve o in piena estate, ma per il resto
dell'anno non penso proprio che ci sia la ressa.
Del resto noi si era arrivati a metà giugno
e il 90% delle attività commerciali era
chiuso con difficoltà a trovare anche solo
il pane.
E' chiaro
che si è esagerato nel costruire e mi chiedo
dove fossero quelli che hanno autorizzato tutto
ciò in quello che ora è all'interno
del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano,
che però essendo stato istituito nel 2001
tutto questo sfregio se lo è certamente
ereditato da anni dissennati di colate di
cemento!
Una cosa
è certa: secondo me nessuno verrà
quassù ad acquistare un appartamento, senza
parlare di interi condomini o residence.
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E' un
peccato, quando si snaturano le cose belle solo per
avidità umana!
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Superata la
parentesi Cerreto Laghi si fa ritorno al Passo del
Cerreto riprendendo la strada verso Fivizzano che
ora sarà tutta in discesa
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Scendendo
dal Passo al primo tornante dove a sx si vedono le
cime del Monte Nuda, alla sua dx é la valle
verso Fivizzano. In teoria se ci fosse
perfettamente limpido da questa posizione si
dovrebbe arrivare a vedere il mare
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Giunti in
frazione Casa Giannino se volete pranzare trovate
una Albergo ristorante proprio sulla
strada.
Poco dopo
invece si trova a sx una deviazione per Sassalbo
che è sede del Parco Nazionale
dell'Appennino Tosco-Emiliano noi siamo scesi a
curiosare.
Sono 2km
dove si perdono 150m di dislivello al 7% di
pendenza media.
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Sassalbo
è un classico borgo con il centro costituito
da case in pietra, con i stretti vicoli.
Poco sotto
il borgo si trova il corso del Torrente Rosaro,
sullo sfondo il Monte Alto.
A sx a
metà della montagna si vede un taglio nel
bosco è la traccia che nasconde una strada
che sale verso Comano, raggiungibile da Sassalbo ma
mi sembra superando qualche guado sul
torrente.
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Questo
è il centro del Parco Nazionale
dell'Appennino Tosco-Emiliano. Visto l'orario era
chiuso.
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Tutto ad un
tratto il cielo si è scurito e ha iniziato a
piovere per cui abbiamo interrotto la visita a
Sassalbo facendo ritorno a Fivizzano.
Si era trattato di un breve temporale di 15 minuti,
giusto il tempo di indossare una mantellina per poi
toglierla poco dopo.
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CONCLUSIONE
E' sempre
interessante scoprire ambienti nuovi e come in
questo caso immersi in parte in un Parco Nazionale
anche se Cerreto Laghi ha ereditato delle
costruzioni poco consone alla natura di un
Parco!
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