La
Mappa di Google Earth
Questo
è il tracciato completo che da Riva del
Garda risale la valle del Sarca, devia verso la
Valle di Cavedine per poi scendere nel comprensorio
della Valle dei Laghi.
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L'Altimetria
Per
raggiungere il punto indicato: Passo San Udalrico
ci sono 22,6 km e circa 511m di dislivello da
superare, poi si scende a Cavedine e da lì
si sale per 1,5 km con 82 m D+ per scollinare e poi
scendere al lago di Cavedine. Il successivo tratto
è un continuo sali scendi.
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Come
arrivarci
Riva del
Garda non è certo una località
sperduta e non nota ed inoltre è
raggiungibile da molte direzioni per cui non
servono particolari indicazioni.
Il
percorso
Il
tracciato sino a Dro si svolge lungo la
ciclopedonale del fiume Sarca, poi la si lascia per
salire verso Drena attraversando la valle di
Cavedine o Val del Vent.
Da Cavedine
si valica la collina in direzione del lago omonimo
situato nella Valle dei Laghi, lo si percorre tutto
nella sponda est per poi deviare in direzione
Pietramurata immettendosi di nuovo nella
Ciclopedonale del Sarca per fare ritorno a Riva del
Garda.
Bici
consigliata
Senza
dubbio una buona bici pedalabile, ben frenata visto
le veloci discese anche con pendenze
importanti.
E nel caso
non avete la bici adatta? Esiste una
possibilità: Il noleggio anche di ebike,
come ad esempio a Riva del Garda potete rivolgervi
a
O se
preferite ad altri noleggi
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Trentino - Alto
Garda
Premessa:
La Ciclopedonale del Sarca è presente in
diversi report in
questo
ad esempio potete trovare tutte le
descrizioni.
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Se avete
visto il report sulla Ciclopedonale del Sarca, qui
ci si trova poco dopo Arco
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In un'area
di sosta a fianco della ciclopedonale in
località La Moleta potete trovare una
fontanella, un distributore di mappe delle
territorio e a dx una delle colonnine molto diffuse
in Trentino. Dispone di attrezzi di prima
necessità per interventi meccanici sulle
bici, con tanto di pompa col manometro, supporti
per mantenere alzata la bici ed in alto due prese
elettriche per la ricarica di bici a pedalata
assistita. C'é anche il WC con rampa per
accesso ai disabili (occorre chiedere la chiave per
usufruirne)
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Arrivati a
Dro si lascia la ciclopedonale per prendere la
strada che sale a Drena.
Lungo la
strada subito dopo Dro una serie di vigneti
affiancano la strada. Abbiamo fatto una breve
digressione giusto per avere una visione bucolica
del castello di Drena
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Lasciati i
vigneti alle spalle, l'ampia strada sale a curve.
Un cartello ci ricorda che siamo nella zona delle
Susine di Dro
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Un bivio
segnala che se si andasse a sx si arriverebbe
direttamente al lago di Cavedine, ma l'obiettivo
del giorno era di arrivare al Monte Bondone, quindi
si prosegue a dx
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Un altro
cartello ci indica la zona del Vin Santo con tanto
di distanze per raggiungere le varie
cantine.
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Raggiunto
il bivio non si fa altro che proseguire sulla
strada principale. Un cartello ci indica che ci
troviamo a soli 29 km da Trento.
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Una bici e
mezza! Una giovane mamma traina la figlia che
contribuisce anch'essa alla spinta
pedalando.
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Il castello
oramai si fa sempre più vicino
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Guardando
sotto in centro si vede Dro
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Si entra
nel territorio del Comune di Drena
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Ma come
oramai avrete notato i cartelli non mancano ed un
altro locale prodotto della natura viene messo in
evidenza, come i Maroni di Drena.
Quindi
riassumendo: prima le Susine di Dro, poi il Vin
Santo ed ora i Marroni, ce di che farsi un buon
spuntino d.o.c.
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Dopo aver
scollinato ci siamo immessi nel parcheggio del
castello. In alto il cartello steso sulla strada
recita: Andrà tutto bene, ovviamente era
riferito al COVID 19
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La strada a
fianco della casa sale verso il castello
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Volevo
salire in bici ma un evidente cartello ne lo vieta,
per cui dietro front!
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Abbandonata
la zona del castello, di nuovo in marcia verso
Cavedine
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Dimenticavo...
nel caso vorreste fare un riposino a fianco del
parcheggio troverete una chiesetta con giardino e
tavolo con panche
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Da questo
punto di vista si vede che il castello come al
solito si trova arroccato su uno spuntone di
roccia.
Le montagne
che vedete sullo sfondo in particolare la zona
della sella fra i due monti e la zona descritta nel
precedente
report
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Dando le
spalle al castello appare l'abitato di Drena. La
montagna incapucciata a dx è il Palon mentre
in centro è la Rocchetta.
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La strada
attraversa Drena dividendo l'abitato e le sue
antiche case
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Usciti da
Drena si attraversa una breve galleria
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Si entra
nella comunità della Valle dei laghi anche
se in effetti la Valle dei laghi orograficamente
parlando sarebbe oltre il monte che si trova a sx
di questa valle di Cavedine o Val del
Vent.
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Si entra
nel comune di Cavedine e se non vado errato, a
memoria mi sembrava di ricordare un altro totem blu
di attrezzi per la bici, posto a sx nel
piazzale
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Giunti nei
pressi di Vigo di Cavedine al passo Udalrico a 585m
s.l.m segue la discesa verso Cavedine. Visto il
meteo e la lunga discesa abbiamo preferito
indossare lo smanicato e non eravamo i soli a
farlo.
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In questo
tratto di valle si trovano una moltitudine di serre
a protezione di prodotti ortofrutticoli
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... e poi
ancora meleti e vigneti con Cavedine sullo
sfondo
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Giunti a
Cavedine abbiamo dovuto fare una scelta.
Alla
partenza la meta del giorno era il Monte Bondone ma
strada facendo il meteo non dava segni di aperture
anzi era più propenso a piogge per cui
avevamo altre due scelte:
1)
Proseguire diritti, raggiungere Castel Madruzzo e
poi scendere a Sarche dove avremmo anche pranzato
oppure
2) Da
questo punto a Cavedine salire per circa 1,5km e
scollinare verso il lago omonimo che si trova nella
Valle dei Laghi.
Visto il
meteo abbiamo optato per la soluzione n°
2
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Attraversato
Cavedine si sale lasciandoci alle spalle l'omonima
valle detta anche Val del Vent
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A quanto
pare ogni porzione del territorio è buono
per coltivare e da quassù lo si vede bene
anche nel fondo valle.
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Così
cambio programma e abbiamo affrontato la salita
verso la Valle dei Laghi per circa 80m
D+
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Oramai
l'obiettivo era quello di evitare la
pioggia
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Un bivio
innominato costringe a sincerarsi sulla mappa dello
smartphone, cosa che oramai ho consolidato in
questi ultimi tempi quando incontro questi fuori
programmi.
Di fatto se
dovessi orientarmi con il piccolo schermo del GPS
non ne ricaverei un ragno dal buco anche
perché non stavo seguendo la traccia
caricata!
In pratica
prima di partire mi carico il percorso su una mappa
offline dello smartphone gestita poi sempre dal
segnale GPS ma su uno schermo ben più
dettagliato e leggibile.
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Inizia a
piovigginare ma è poca cosa, se non altro
sta giustificando questo cambio
programma.
La strada
non molto ampia e con buone pendenze conduce verso
il lago
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La veloce
discesa fa apparire fra la vegetazione scorci del
lago
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Questa
é la vista del lago di Cavedine verso sud o
meglio in direzione di Riva del Garda
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Questa la
vista verso nord della Valle dei Laghi
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Fosse stata
una giornata di sole l'ambiente sarebbe stato
più appagante ma come si potrebbe dire : mal
minore mezzo gaudio: ovvero accontentiamoci di aver
evitato la pioggia!
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La
panoramica del lago di Cavedine. Da qui la strada
scende rapidamente verso il lago
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Al termine
della veloce discesa si sbuca sulla strada che a sx
conduce a Dro. Ricordate all'inizio del report il
bivio che ho menzionato dopo Dro per raggiungere il
lago? Ecco questa é la strada. Svoltando a
dx invece si prende per Trento non prima di aver
costeggiato tutto il lago.
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Giunti al
lago non ci rimaneva che trovare un posto dove
pranzare
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La strada
che affianca il lago non è molto ampia ma il
traffico era molto ridotto per via sia del meteo ma
soprattutto per il COVID
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Così
non abbiamo avuto difficoltà a trovare un
ristorante con posti liberi.
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Tavolo
vista lago cosa volere di più
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Terminato
il pranzo siamo arrivati sino in fondo al lago dove
un ponte attraversa il fiume Rimone che proviene
dal Lago di Toblino e dal Lago di Santa Massenza e
che poi alimenta il lago di Cavedine.
Il lago di
Cavedine in effetti non ha emissari naturali e
viene sfruttato come bacino che va ad alimentare
tre canali artificiali che poi vanno a fluire nel
fiume Sarca che si trova più in basso di
quota. Questo salto viene sfruttato da centrali
idroelettriche.
Nella foto
si percorre la Ciclopedonale in direzione
Pietramurata sino ad intercettare la Ciclopedonale
del fiume Sarca che permette di tornare a Riva del
Garda.
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Il ritorno
sulla ciclabile del fiume Sarca lo potete vedere in
diversi report in quanto fa parte di diversi giri
fatti in questa zona.
Qui si
è ad Arco sul ponte che attraversa il fiume
Sarca. In effetti la ciclopedonale lo attraversa
diverse volte.
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Conclusioni
Un viaggio
iniziato con una meta che poi a causa del meteo ci
ha fatto modificare il percorso facendone uscire un
tracciato per nulla monotono o disprezzabile, anzi
ottimo da farsi avendo più fortuna in una
giornata meno uggiosa.
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