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Valchiavenna
Giro Chiavenna-Sommarovina
(SO)
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Partendo da Chiavenna è possibile fare questo giro altamente panoramico, decisamente non per tutti. Suggerisco l'uso di una ebike e comunque un minimo di capacità nell'affrontare i single track.


Sosta in un tornante. Sullo sfondo il Pizzo di Prata 2727m

 

 

 

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
21km
812m
Asf-Sterr
Cicla-Strad
12% - 20%
✩✩✩✩✩
✩✩✩
-
✩✩✩✩✩

Ad integrazione di questo report sono disponibili 3 filmati sul canale di Youtube

Salita da Mese a Cigolino

Da Cigolino a Sommarovina e San Giacomo Filippo

Da San Giacomo Filippo alla Via Spluga e Chiavenna

 

 

 

 

 

 

L'ambiente è quello dell'alta Valchiavenna e della Valle di San Giacomo


Ho scritto all'inizio: non per tutti e di fatto osservando l'altimetria questa salita risulta più pendente della classica salita del Mortirolo che parte da Monno!

N.B. Ho fissato lo stesso punto di partenza per far coincidere le due salite. L'altimetria della scala è riferita alla salita del Mortirolo.


 
IL PERCORSO

La Valchiavenna è raggiungibile sia in auto che in treno con stazione a Chiavenna. Giusto per non affrontare la ripida salita senza riscaldamento ho preferito parcheggiare a Chiavenna nel comodo parcheggio accanto allo stadio comunale.

Si prosegue verso la frazione di Mese e da lì si prende la strada verso Albareda e poi Cigolino.

Rifornimenti idrici

Lungo la salita ci sono delle fontane.

Quale bici usare

Consigliabile MTB front o meglio full suspended, buon cambio e sospensioni e ottimi freni viste le pendenze, meglio ancora usare una ebike per la dura salita da affrontare.


La Valchiavenna e la Valle di San Giacomo

 

Alzando gli occhi dal parcheggio accanto allo stadio Comunale di Chiavenna, ho individuato subito le mete da raggiungere. La prima sarà Cigolino ma...

... sapendo che durante il giro non ci saranno possibilità di trovare nessun esercizio commerciale o rifugio, occorre pertanto portarsi un pranzo al sacco. Nel caso non aveste già provvisto, appena lasciata Chiavenna sulla strada SS36 dello Spluga, sulla sx all'angolo di via Cerletti, in questo edificio ocra potete trovare sia preparazioni dolci che salate, più sfiziose dei soliti panini.

Vi allego gli orari, ma la sorpresa prima di entrare è stata quella quando ho visto la targa affissa al muro! Panettone? Mi si è accesa una lampadina come si suol dire, visto che sono un appassionato di grandi lievitati!

 

E così entrando in negozio dopo aver acquistato delle buone focacce farcite, non ho potuto far altro che scorrere tutti i premi conseguiti che riguardano appunto primi premi per la miglior Colomba e Panettone Italiani!

Sono poi tornato a fine giro per acquistare un Panettone e confermo che quello al pistacchio è una favola e giustifica i premi ricevuti.

Quindi il mio consiglio è: provate le sue creazioni fatte con lievito madre e non ve ne pentirete!

 

Quindi sbrigata la formalità del rifornimento per il pranzo, potete arrivare al punto di partenza della traccia. Ad un certo punto passerete su questo ponte ciclopedonale posto sul torrente Liro, che scende dalla valle di San Giacomo e dallo Spluga.

La cima che si vede a dx è la meta da raggiungere, ovvero: Cigolino.


A Mese si passa a fianco della centrale idroelettrica costruita nel 1927. Ai tempi era la più potente in Europa con 172MW. Sfrutta l'acqua del Liro per il suo funzionamento e arriva a produrre 523 GWh.


Seguendo il tracciato si devia in via Peverello e subito inizia la vera salita.


Sullo sfondo il monte: Piz Gallagiun o Pizzo Galleggione 3107m, si trova a nord della Val Bregaglia, sul confine con la Svizzera.


Da qui in poi salgono solo gli autorizzati e in effetti abbiamo incontrato solo un paio di auto.

La strada salendo a tornanti offre differenti visuali. In questo punto lo sguardo si dirige verso il Pizzo di Prata 2727m. Pensate, solo 31m in meno del Passo dello Stelvio!


Salendo si incominciano a vedere dei panorami sulla Valchiavenna



La piana della Valchiavenna attraversata dal fiume Mera

 

 

Basta esser saliti di poco per avere un bel colpo d'occhio sulla Valchiavenna. Sulla dx le cime del Sasso Canale 2411m, Sasso Bianco 2397m e Sasso Campedello 2309m


Come già scritto la strada pende sempre in doppia cifra e occorre impegnarsi.

Un attimo di respiro lo si ha ad Albareda

Ci accolgono un prato ben curato e una fontana.


La bianca chiesa dedicata a Sant'Antonio, lo si deduce anche dalle grandi iniziali poste sul campanile.

particolare della pietra incisa sopra il portone


Dal sagrato della chiesa si ha una bella vista sulla Valchiavenna e il circondario dei monti.


A fianco della chiesa si trova la cappella del cimitero su cui c'é questa iscrizione.


Dietro la chiesa si trovano le abitazioni di Albareda poste su più piani...


... e su alcune di queste ci sono i cartelli vendesi. Come si può notare sono costruite con pietre a secco come lo si fa per i muretti a secco. Questo per quelle destinate a ricovero di materiali o bestiame. Quelle che invece sono abitate hanno gli interstizi fra le pietre riempiti con cemento mantenendo le pietre a vista.

A fianco delle case della foto sopra e vicino alla chiesa si trovano tavoli e panche probabilmente utilizzati durante le feste di questo piccolo borgo.

 

Ripresa la strada questa sale aggirando Albareda, lasciando la maggior parte delle case a dx della strada e poche a sx.

Salutiamo Albareda e continuiamo la nostra salita

E le pendenze non mollano per nulla!


C'é di bello che la maggior parte del percorso è all'ombra e visto il caldo che faceva é stata una benedizione!


Dove c'era qualche tornante che aveva sufficiente spazio per fermarci ne approfittavamo per bere. In salita avendo le borracce negli zaini era impossibile farlo.

Sullo sfondo il Pizzo di Prata.


Pedalata dopo pedalata l'arrivo a Cigolino. Da qui si potrebbe andare a Sommarovina, ma vista l'ora di pranzo abbiamo deciso di salire più su per raggiungere un posto più panoramico...

 

... di fatto però le pendenze erano ancora più ripide.


In pratica dopo si dovrà ritornare a fianco della costruzione che si vede sotto.

Una parte di Cigolino appare là in alto


Abbiamo individuato un posto all'ombra anche se proprietà privata, dove sostare per il pranzo al sacco.


Giusto per non farmi mancare una visione panoramica, ho proseguito sino alla prossima curva, dove ho colto questo panorama sulla Valchiavenna. A questa quota a 1180m si vede meglio il corso del fiume Mera.

 

Ritornando al punto in ombra si é aperta un'altra visuale panoramica in direzione della Val Bregaglia.

Direi che come zona panoramica è azzeccata con tutti i limiti scritti prima. Ed il pranzo al sacco lo abbiamo gustato meglio con questo panorama a disposizione!

Decisamente un bel luogo panoramico dove hanno costruito! Guardando in Val Bregaglia si scorgono i due piccoli borghi vicini alle cascate dell'Acquafragia. Ambedue sono raggiungibili solo a piedi.

Guardando in Valchiavenna questa è Prata Camportaccio e più sopra...

Questo è Lottano...

...mentre questo è Uschione

Osservando a dx della Valchiavenna, sotto nella foto si vede Mese da dove parte la salita.

Esaurito il pranzo al sacco e le visioni panoramiche, facciamo ritorno al punto di ingresso del sentiero per Sommarovina.

L'indicazione l'abbiamo avuta a voce dal proprietario dove ci siamo fermati a fare il pranzo. Solo che lui era affacciato alla finestra e noi eravamo ormai sotto di due tornanti e ci ha indirizzati su questa discesa.

Non sembra ma è molto ripida anche se non molto lunga.

Il problema è che ad un certo punto finisce il corrimano e ci si trova un po' esposti


Per farvi comprendere nella freccia in alto si vede lei che sta scendendo, ovviamente con la bici a mano! Scendere in sella mi sembra fuori luogo.

Come si vede si finisce su un sentiero e la freccia che ho posto indica un percorso alternativo che si dovrebbe prendere un po' prima dell'attacco a questa discesa, magari potrebbe essere meno impegnativo.

In pratica arrivati su questo sentiero nominato anche tracciolino, ci si trova su un percorso a mezza costa con scarse pendenze che va a collegare le varie località presenti a questa quota di circa 1050m



Il sentiero è sufficientemente largo tale da non creare problemi

Usciti dal bosco si é in pratica aggirato uno sperone arrivando sull'altro lato di Cigolino.

Da qui si vede Tecciai, prossimo punto intermedio.


Nei punti più esposti paletti di ferro collegati con una fune d'acciaio danno un minimo di protezione. A fianco comunque è quasi sempre presente un fitto bosco.
Avendo percorso in passato il
vero tracciolino questo è meno esposto.

Il sentiero è battezzato come Mezzacosta delle Lepontine

L'ambiente è bello, sempre immerso nel bosco

Non manca una bella fresca fontanella

Dopo aver fatto rifornimento idrico lei stava dicendo: per fortuna ho queste gomme!

Arrivo a Tecciai o Tecciato che offre una bellissima vista diretta sulla Val Bregaglia.

Come dar torto a chi in passato aveva pensato di costruire quassù?

 

Proseguendo sul tracciolino si arriva a Alpe Fontana e si apre lo sguardo sulla Valle di San Giacomo e osservando dove c'é la freccia potrete scorgere...

... Motta di Campodolcino

Da Alpe Fontana non si prosegue a mezzacosta ma si scende verso Sommarovina


Terminata la breve discesa si ritrova di nuovo l'asfalto.


Sommarovina è dietro l'angolo...

Ci accoglie questa frase

 

Anche qui si è di fronte alla Val Bregaglia

 

Oltre alla Val Bregaglia in alto a sx si possono scorgere tre località

Le tre località sono state oggetto di un recente report.

Il Lagunc visto dall'alto

Case di Braga e Dalòo

E allungando lo sguardo si possono vedere anche le cascate dell'Acquafraggia

Si scende su asfalto verso San Giacomo Filippo, si affronteranno in tutto 17 tornanti

Si arriva alla sbarra che consente l'accesso solo ai residenti e/o autorizzati

Dopo la sbarra si arriva ad un passaggio sotto una cascata dove scorre il torrente della Val Genasca

bello!

Poco lontano dalla cascata a sx si trova un'altra cascatella

Ancora qualche pedalata per superare l'ultima salita

Anche qui qualche albero ha avuto dei problemi dovuti agli agenti atmosferici ?

Qui si incontra la strada che sale a sx verso Motta,Olmo,San Bernardo, Scannabecco.

Ora si scende a valle, Chiavenna ci aspetta. A sx si può scorgere la loc. Uggia, mentre sopra c'é Dalòo. Oltre Chiavenna la cima più alta é il solito Pizzo di Prata.

Prendendo la strada in discesa si arriva a San Giacomo Filippo e dopo il passaggio pedonale si svolta a dx prendendo la Via Spluga.


La Via Spluga è molto bella e con 6 tornanti scende al livello del torrente Liro

L'asfalto finisce ed inizia la parte del sentiero nel bosco

Via Spluga, non ci si può perdere

Poco più avanti si arriva al passaggio sul ponte tibetano sul torrente Liro

Il campanile che si vede è quello di San Giacomo Filippo

Superato il ponte ci sono ancora circa 200m di sentiero sino a raggiungere la SS36 della Valle Spluga. Da li si scende a Chiavenna.

  •  
CONCLUSIONI

Un giro molto interessante che fa scoprire le bellezze di questi luoghi, ovvio come detto non per tutti ed un minimo di impegno ci vuole anche con una ebike.

 

 

TRACCIA GPX

 

 


 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2024
pagina creata:7-08-2024
ultimo aggiornamento: 14-09-2024
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