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A 25 km da
Milano verso est é possibile trovare ancora
delle campagne, anche se proprio in questi momenti
una bella fetta di territorio agricolo sta andando
in fumo per far posto alle infrastrutture viarie
della costruenda BREBEMI e Tangenziale Esterna TEM.
Solo per la BREBEMI ho calcolato circa 4,5 ML di
metri quadri, se poi si aggiunge anche il raddoppio
delle strade Cassanese e Rivoltana 1,5 ML metri
quadri e la Tangenziale Esterna TEM 2,2 ML metri
quadri, la cifra di territorio sottratta al verde
é impressionante!
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Per mia
comodità ho raggiunto Albignano passando da
Trecella, solo che arrivato alle porte di Albignano
mi sono trovato il ponte tagliato ed in corso di
allungamento per fare transitare sotto di esso la
costruenda BRE.BE.MI Questa
parte di territorio era già stata di recente
interessata dai lavori per la creazione della linea
Alta Velocità delle FS, che si vede a sx,
ora a dx é il nuovo cantiere per la
BREBEMI Questa
é il tracciato in direzione Milano che poi
terminerà nei pressi della città di
Melzo. Ho fatto un calcolo approssimativo forse in
difetto, per questa opera se ne vanno via qualcosa
come la superficie occupata da circa 650 campi di
calcio. Ovviamente tutto terreno agricolo, quindi
aree verdi e piante di varie specie perse per
sempre. Lasciato
alle spalle lo scempio del territorio, entro in
Albignano, una frazione dell'ampio territorio del
Comune di Truccazzano. La chiesa
risale al 1726 ed è stata edificata dai
Conti Anguissola. Albignano
era un piccolo borgo contadino sorto attorno
all'anno 1000. In fondo a questa foto il palazzo
del 1700 dei Conti Anguissola, attorno al quale
sorgevano cascine con le tipiche corti rurali. Col
tempo dopo l'ultima guerra mondiale il tessuto
urbano di Albignano è cambiato e si sono
aggiunte molte altre costruzioni più
moderne, espandendo di molto l'abitato. Un
dettaglio della facciata del Palazzo Conti
Anguissola Sulla
strada antistante l'entrata al cortile del palazzo,
questo slargo a semicerchio a denotare ancora
l'appartenenza alla struttura principale Il
semicerchio ovviamente c'è anche sul lato sx
dell'ingresso al palazzo. Sullo sfondo il classico
ingresso ad una corte. In breve mi
trovo sulla strada in vista del ponte sul Canale
Muzza . Un altro
ingresso ad una corte, si noti ancora la presenza
di grosse travi a vista a sostegno del pavimento
del piano superiore. Si vede il
cartello che indica il Canale Muzza. Davanti alla
casa bianca passa la strada che costeggia l'argine
sx del Canale Muzza. Dal ponte,
guardando a sx, si nota il camino della centrale
termoelettrica di Cassano d'Adda. Il canale
artificiale della Muzza nasce proprio a Cassano
d'Adda prendendo le acque dal Fiume Adda.
Da qui si
inizia il percorso, anche se volendo sarebbe
possibile partire anche da Cassano
d'Adda. Presa la
strada che costeggia il canale, ancora una vista su
Albignano verso sud. Poco
più avanti, sull'altra sponda, una tipica
cascina. Il verde qui non manca e l'argine è
abbastanza in alto rispetto al canale. Ora la
strada si immerge nella vegetazione, che è
bella rigogliosa per le abbondanti e frequenti
piogge di questi ultimi tempi. Si
intravede ancora un'altra cascina sulla sponda
opposta. Alcuni tronchi sono caduti nel
canale. Essendo una
strada sterrata e di campagna, va da sé che
se il giorno prima ha piovuto, un po' di
pozzanghere si trovano, per cui un po' di slalom
dove è possibile lo si dovrà fare, e
dove non sarà possibile, amen! A
metà strada fra Albignano e Truccazzano, il
livello della strada resta più basso e
vicino al canale. In fondo si
intravede il ponte della S.S. Rivoltana a
Truccazzano. Giunti al ponte si svolterà a
sx, passando davanti al cimitero. Si prende poi il
sottopasso che permetterà di risalire dalla
parte opposta della S.S. Rivoltana e proseguire in
ciclabile in direzione Corneliano Bertario.
Naturalmente questi tratti di strada sono percorsi
anche da persone a piedi giusto per prendere un po'
d'aria o sole in un ambiente piacevole. Qui,
superata la S.S. Rivoltana, si percorre un tratto
della vecchia strada che conduceva a Corneliano
Bertario, ora riservata alla pista
ciclabile. Giunti
però in vista del Canale Muzza, si abbandona
la ciclabile e si segue il Canale. Imboccata
la strada sterrata a lato del canale guardando
verso nord si vedono parte delle abitazioni del
Comune di Truccazzano. Ora ci si
inoltra nelle campagne, ecco una cascina in mezzo
ai campi. Non sembra
vero ma ad un chilometro da un centro abitato si
é già immersi in piena
natura. Proseguendo
si vede meglio il comune di Truccazzano che resta
oltre la S.S. Rivoltana. Il Canale
Muzza non è navigabile è artificiale
ed è stato realizzato allo scopo di irrigare
i campi. Quindi lungo il suo corso diverse prese
captano l'acqua dirigendole in rogge e fossi che si
spandono per le campagne. Ovvio che
nelle campagne non mancano i cascinali dove i
contadini, un tempo assai più numerosi
quando ancora non erano stati introdotti i
macchinari, servivano a coltivare i vasti
terreni. Il Corso
del Canale da Albignano a Truccazzano è
pressoché rettilineo, mentre da Truccazzano
in poi cambia e disegna numerose e ampie
curve In genere
sono contrario alle ciclabili sterrate se passate
come ciclabili intese come di comunicazione
importante o inserite in itinerari a grande
respiro, ma in questo caso essendo una vera strada
verde, ciò non mi dispiace. In
lontananza ancora un'altra cascina immersa fra i
campi. Dove a dx
si vede un ponte, sotto di esso scorre il torrente
Molgora che qui termina la sua corsa dopo 38km ed
aver attraversato buona parte della Brianza e
dell'est Milanese. Il torrente Molgora nasce da due
rami nel Meratese fra Colle Brianza e Santa Maria
Hoé. Sullo sfondo vicino alla sx del ponte
si intravede il campanile di Lavagna. In centro
alla foto si vede una "levata" ossia uno scalino
che serve a far perdere quota all'acqua e a
ossigenarle. La strada
passa fra una roggia a sx e il canale. Le
pozzanghere rispecchiano le nuvole, qui un po' di
slalom occorre farlo in presenza d'acqua. Un tempo
queste strade venivano manutenute, ora un po'
meno! In
lontananza, oltre l'altra sponda, Cavaione,un'altra
frazione di Truccazzano. Un filare
di alberi lungo la sponda opposta, segnala l'arrivo
nei pressi di Lavagna, di cui si scorge il
campanile. Lavagna,
piccolo borgo agricolo, nel tempo ha cambiato i
suoi connotati aggiungendo nuove abitazioni attorno
al vecchio nucleo. Nei pressi
di Lavagna, se volete fare una deviazione, vi
segnalo l'Oratorio di San Biagio a Rossate,
già pubblicato in questo report Arrivati in
questo punto, vi troverete ad un incrocio, a dx
avrete il ponte che porta a Lavagna, a sx la strada
che porta a Comazzo, voi invece proseguirete
diritti in direzione Paullo, solo che dopo un
centinaio di metri svolterete a dx prendendo un
ponte su una roggia, che vi porterà ancora
sulla sponda sx del canale Muzza. Ecco la
roggia e il canale Muzza, manca poco per prendere
il suo argine e proseguire il percorso. Guardando
indietro il ponte sulla Muzza di Lavagna Sempre
dalla strada che porta a Paullo un altro
cascinale. Ecco il
ponte sulla roggia che dà sull'argine del
canale. Un cane Boxer di grossa taglia, guarda
attento i miei movimenti, poco dopo il padrone se
ne accorge e lo richiama a sé, meglio
così, non si sa mai cosa passi in mente ad
un cane sciolto. Poco avanti
incontro un'altra "levata" , la corrente è
abbastanza veloce e forma una
cascatella. Questa,
oltre la campagna, è la frazione di Vaiano,
anche qui sono per la maggior parte un agglomerato
di cascine Un lungo
rettilineo della strada nel verde, fra prati,
acqua, cielo e alberi. A lato
della strada scorgo una roulotte e a fianco un
gregge di pecore. Per me
è strana questa visione, perché mi
sembra un po' fuori stagione. In primo piano un
Asino di razza, si tratta della razza detta della
Croce di Sant'Andrea per via dei disegni neri posti
attorno al garrese. Questa è una razza rara
derivante dall'Equus asinus africanus. Quiete e
tranquillità in un ambiente idilliaco, forse
anche loro lo apprezzano! Ai margini
ci sono anche loro, le capre! Forse tenute alla
larga dal gregge perchè troppo olezzanti?
Però scorgo fra loro una pecora infiltrata,
forse aveva il raffreddore e non percepiva il
puzzo? C'è
da dire che qui in pianura l'odore forte delle
capre si sente meno, ma quando vado in montagna con
l'aria più pulita, il caratteristico odore
pungente delle capre lo avverto a centinaia di
metri di distanza e si che non sono un
segugio! Un folto
pioppeto appare sull'altra sponda del
canale Arrivo in
vista del ponte di Conterico, una frazione di
Paullo Qui
volendo, se si ha fame ci si trova di fronte ad un
bar, trattoria, per cui potreste
approfittarne. Da
Conterico ora si prosegue su una strada secondaria
che porta a Paullo, in pratica è la vecchia
strada che proviene da Settala. Fate attenzione che
la strada è stretta e le auto viaggiano a
velocità disinvolte! Tanti questa strada la
prendono come scorciatoia per evitare il traffico
sulla strada della Cerca. Arrivati
all'incrocio sulla strada Paullese c'è un
semaforo, si attraverserà l'incrocio
entrando in Paullo, seguire poi il tracciato sulla
mappa per riprendere il corso della
Muzza. Qui a
Paullo è il punto dove prosegue il percorso
sull'argine sx della Muzza Da Paullo a
San Martino in Strada Come avete
visto, senza andare chissà dove, a pochi km
da una città come Milano è ancora
possibile trovare angoli incontaminati, anche se
come avete visto fra un po' con tutte le nuove
infrastrutture viarie, alcune zone come queste
potrebbero essere perse
irrimediabilmente. Lungo il
percorso ho incontrato una femmina di fagiano, un
coniglio selvatico e una lepre!
buone pedalate a
tutti, Outside |
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pagina creata:09-05-2013 ultimo aggiornamento: 25-09-2021 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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