Da parco
Vacanze IronGate a Fosdinovo
Il meteo
nel nostro soggiorno in Lunigiana non è
stato dei migliori in quanto a visibilità.
Le previsioni davano una giornata di pieno sole per
cui abbiamo deciso di salire alla volta di
Campocecina, uno dei punti panoramici più
belli della zona.
Lasciato il nostro campo base e attraversato Viale
XXV Aprile abbiamo preso la Via Alta Nuova in
direzione della strada Aurelia SS1. Sullo sfondo
fra la foschia la nostra meta: Le Alpi
Apuane
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Intercettata
la SS1 abbiamo svoltato a sx e successivamente
svoltato alla terza a dx, in Via Borghetto,
seguendo la direzione per Caniparola e
successivamente per Fosdinovo.
Da
Caniparola la strada inizia a salire con decisione
ed in questo punto, su un tornante con deviazione a
Caprognano, abbiamo trovato questo "museo"
all'aperto dove facevano mostra una miriade di
ciclomotori, ed alcune bici e moto messe su dei
pali e librate in aria.
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La via
conduce ad una Pizzeria ed è costellata di
ogni cosa appesa in bella mostra.
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Alcuni di
questi pezzi risalgono agli anni 60' e qualcuno
l'ho riconosciuto. Su tante ruote sono state
applicate delle pale sui raggi, immagino per farle
ruotare in caso di vento! Uno scenario decisamente
surreale!
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Oltre ai
ciclomotori, in primo piano a sx, una Benelli 500 4
cil.
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Ecco il
tornante dove si trova questo atipico museo
all'aria aperta. Dunque; questo percorso è
adatto a tutti? Francamente direi di no, sono quasi
1600m di dislivello ma soprattutto da Caniparola
sino a Campocecina è una continua salita e
25km non sono pochi da farsi, quindi valutate bene
se siete in grado di affrontare questo percorso,
bello si, ma impegnativo.
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Alle spalle
della mia gregaria, si intravede la sagoma del
borgo di Castelnuovo Magra che sarà oggetto
di un successivo report.
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La strada
sale lungo le colline che si affacciano sulla piana
del Magra e della Lunigiana, fra ulivi, vigne ed
altri alberi da frutto.
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In fondo,
in cima alla prossima collina, intravediamo
Fosdinovo, la prossima meta
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Salendo, lo
sguardo si allarga su tutta la piana del Magra, a
sx verso la sua foce e a dx verso l'interno.
Purtroppo c'era foschia e il dettaglio non è
visibile.
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Pur essendo
a metà Aprile la vegetazione stava ancora
ritardando e alcuni alberi erano ancora
spogli.
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Questa
è la vista sud di Fosdinovo, posta a 500m di
altitudine.
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Giunti a
Fosdinovo abbiamo lasciato la SP469 e abbiamo
svoltato a dx in direzione del centro, percorrendo
gli stretti vicoli. Questa è Via Giuseppe
Mazzini. Sono 10km esatti dalla partenza con 463m
di dislivello.
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Percorsa la
Via Roma, si arriva davanti all'Oratorio dei
Bianchi nel centro storico
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Stemma dei
Malaspina e targa posta sulla facciata
dell'Oratorio dei Bianchi anno 1666
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Di fronte
alla chiesa e alla piccola piazza si trova la
farmacia con la vecchia insegna in
metallo
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Ma da
questa chiesa bastano altri 50 metri per vederne
un'altra
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Sorpresa! A
quanto pare è una processione di chiese,
visto che dietro se ne trova un'altra!
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Quindi la
chiesa di mezzo è quella
principale
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Al suo
interno erano presenti un paio di ponteggi per il
restauro di due nicchie.
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A seguire
la processione di chiese si trova l'Oratorio dei
Rossi
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Si prosegue
la visita andando verso il castello
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Poche
decine di metri e dallo stretto vicolo l'imponente
torre si staglia sopra le nostre teste
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Siamo
giunti davanti al Castello di Fosdinovo
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Qui sopra i
documenti trovati fuori dal castello e che ne
spiegano la sua storia.
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Il lato
ovest. Il castello è visitabile e parte di
esso è adibito a residenza del
proprietario.
Inoltre alcune camere sono offerte come "Bed And
Breakfast". Le relative informazioni le potete
trovare in rete sul sito
del Castello
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Fa sempre
un certo effetto varcare il portone di un castello,
perché non puoi immaginare cosa si possa
trovare al suo interno. Varcato il portone si
accede ad un vano che penso servisse al corpo di
guardia, oltre l'arco nella foto si proseguiva in
un cortile.
Di fronte
una doppia fila di archi, quella superiore era un
loggiato belvedere
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Varcata la
soglia sul cortile si ha di fronte il loggiato. Il
cortile penso sarà servito per accogliere
gli ospiti, mentre il loggiato inferiore per lo
stallaggio dei cavalli
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Sul lato sx
del cortile questa parete ospita due ordini di
loggiati, quello inferiore che dà l'accesso
al loggiato belvedere. A sx invece si trova
l'accesso al corpo del Castello, attraverso una
scala che arriva alle logge del primo
piano.
In basso
nel muro si vede lo stemma in rilievo del casato
dei Malaspina
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Lo stemma
del casato dei Malaspina
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Dall'accesso
alla scala che porta all'interno del castello, uno
sguardo sul cortile e al loggiato panoramico. Gli
archi in questo castello offrono un gioco di
prospettive accattivanti, fatto di luci e
ombre.
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Anche lo
spoglio scalone d'accesso è rimarcato dai
giochi delle volte ad arco con le logge esterne che
illuminano lo scalone in una armonia
architettonica. La presenza dei porta fiaccola in
ferro battuto e la lanterna fanno immaginare come
sarebbe bello visitarlo in notturna alla luce delle
fiaccole!
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Ed ecco il
loggiato "bellavista", certo le condizioni di
manutenzione lasciano un po' a desiderare, ma
immagino anche che manutenere un castello ci
vogliano parecchi soldini ai giorni
nostri!
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Da una
loggia, uno sguardo sulla strada che dopo dovremo
percorrere
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Sempre
dalla loggia a sx si vede il profilo del
Monte
Marcello,
sotto, la "gregaria" che mi sta osservando. Il
primo arco è l'ingresso al cortile, mentre
il secondo è quello che attraverso la
scalinata dà l'accesso all'interno del
castello.
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Il loggiato
"belvedere" termina poi su un balcone scoperto da
cui è visibile anche parte della facciata
volta a Nord-est, con una delle torri merlate.
In questa foto è visibile la struttura
dell'Arco a Tutto Sesto dove sono state impiegate
un gran numero di pietre di poco spessore
grossolanamente sfaccettate e con interposta della
malta fra alcune di esse.
Questo arco differisce dall'Arco a Volta che in
genere impiega pietre di volume superiore e
opportunamente sagomate, in modo che si incastrino
alla perfezione fra loro, stando poi il tutto
insieme con la posa della chiave di volta, senza
che sia necessario l'uso della malta.
Allo stesso
modo si vede la costruzione della torre, fatta con
porzioni di pietre di piccole dimensioni, segno che
probabilmente avevano fretta di realizzare l'opera
e qualsiasi concio o pietra andava bene alla
bisogna.
Non
d'ultimo c'è da pensare all'orografia del
terreno attorno e all'approvvigionamento del
materiale stesso per la costruzione, dove
probabilmente sarebbe stato difficile trasportare
grossi e pesanti pietre e più facile invece
il trasporto di piccole pietre.
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Un ultimo
sguardo verso il mare e la foce del fiume Magra,
peccato per la presenza della foschia, altrimenti
sarebbe stata una bella vista.
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>
Anche lei
ha terminato la sua visita al castello dei
Malaspina. Se avrete sete, a fianco della persona
seduta sul muretto si trova una fontanella di
acqua. Da qui si prosegue uscendo dal portone in
fondo.
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La casa col
tetto spiovente di fronte al castello è la
sede del Teatro di Fosdinovo
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Questo
è il prospetto Nord-est, a sx il loggiato
"belvedere". Il castello è dotato di 4 torri
poste ai vertici dei 4 angoli e dispone anche di un
camminamento di ronda.
Era ora di
lasciare il maniero e salire verso Campocecina,
nostra meta principale.
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SECONDA
PARTE
buone
pedalate a tutti, Outside
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