Lombardia in bici

Ciclovia Alta Valle Seriana
(seconda parte)
(BG)
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Una nuova Ciclovia in Alta Valle Seriana. La si aspettava da qualche anno, ora una buona parte è stata realizzata. Aumentano così i chilometri di ciclopedonali offerti in Valle Seriana.


La ciclovia a pochi passi dal fiume Serio


Piario - Gromo - Valbondione

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
62km
a/r
1070
Asfalt/sterr
Cicla/Strad
3% - 40%
✩✩✩✩
✩✩✩✩
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩

Nota: ho indicato il percorso in andata e ritorno perchè essendo tutto un saliscendi, anche il ritorno incide sul dislivello complessivo da superare.

 





  



 

 

 

 



Il tracciato parte da Piario fino a Villa d'Ogna. Da Villa D'Ogna a Gromo è su strade secondarie e poi provinciale. Da Gromo San Marino a Pietra un altro tatto su strade secondarie, i rimanenti pezzi sono su Ciclovia.


Collegamenti ad altri siti

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La mappa del percorso. Se vi dovessero uscire le indicazioni in "Miglia" é possibile convertirle in Km nelle preferenze di accesso al sito Garmin Connect una volta che si è registrati e scaricare la relativa traccia per il GPS.


IL PERCORSO

Il percorso é indicato ai cicloturisti allenati, sono pur sempre 60km a/r, ma soprattutto per le continue salite che si incontrano alcune di queste seppur brevi sono molto ripide.

Rifornimenti idrici

Nei paesi di Montagna qualche fontanella la si trova sempre, questa poi è una zona ricca d'acqua.

Quale bici usare

Una buona bici scorrevole dotata di un buon cambio e ben frenata, escluderei bici da corsa, indicata una buona MTB.

Come si raggiunge

Io sono partito da Ponte Nossa, in realtà la partenza dovrebbe essere dal parcheggio dell'Ospedale di Piario.



Ciclovia Alta Valle Seriana
Seconda Parte


In questa seconda parte ovvero il rientro verso il punto di partenza, farò vedere le parti di Ciclovia non percorsi nell'andata, un filmato nel bosco e descriverò i passaggi non chiari segnalati dai cartelli



Finito il pranzo, un breve giro a Valbondione, ecco un tetto caratteristico con scaglie di Ardesia

Quello fotografato verso sud ovest potrebbe trattarsi del Pizzo del Diavolo di Tenda, salvo errori!


 

I miei riferimenti fissi per gli orari sono sempre i campanili erano le 14,05 e guardando i dati del GPS 919m slm e 34°C

La chiesa parrocchiale di San Lorenzo con il chiostro anteriore e laterale. Il 10 Agosto a Valbondione si svolge la festa del patrono.

Con la mia bici mi porto al ponte sul fiume Serio



Le montagne in fondo sono quelle da cui scende la cascata del Serio, la più alta d'Italia e seconda d'Europa con tre salti per 315m.

Nel corso del 2013 sono visibili per mezz'ora dalle: 11;00 alle 11,30 ne giorni: 18 Agosto - 15 Settembre e il 6 Ottobre.

Uno spettacolo unico che ogni anno richiama ogni volta migliaia di visitatori.



Dall'altra sponda del ponte invece si ha questa visuale sul fiume Serio e sulle montagne della Valle Seriana.

Da Valbondione riprendo la strada che porta davanti al campeggio e proseguo su breve sterrato verso quelle case da dove inizia la Ciclovia



Il nuovo nastro della Ciclovia con un dolce zigzagare mi porta a valle fra prati e boschi e montagne

Avverto un fragore d'acqua e alzando lo sguardo in alto, verso destra, scorgo questa cascata

Dovrebbe trattarsi della cascata del Pizzo Redorta


Pronti via si scende! Mi raccomando moderazione, sono previsti i limiti a 20km/h. D'altra parte le continue curve nel bosco, possono creare anche problemi di visuale nei due sensi di marcia se ci si incrocia in più persone nei saliscendi oppure se si incontrano dei pedoni intenti a guardare le bellezze attorno stando in mezzo alla pista. Quindi la cautela è necessaria, non ci siete solo voi!

Un lago artificiale con annessa Centrale Idroelettrica in località Dossi, con la Ciclovia che vi passa accanto

Si rifà in discesa il "Piccolo Stelvio" si fa per dire perchè anche sullo Stelvio solo un breve tratto arriva al 15%


Lasciato il bel bosco alle spalle si può procedere tranquilli a fianco di prati e del fiume Serio a dx


Il fragore delle acque del Serio si fanno sentire e alle volte vedere, anche bene, solo quando dirada la vegetazione


Dalla località Pietra sino a qui a Gromo San Marino si è su una strada locale a basso traffico


Si esce da Gromo San Marino e ci si dirige verso il ponte sul fiume Serio dove sulla sponda sx si ritrova la Ciclovia, se ne intravede un breve tratto nella foto sopra


Da qui si vede meglio dove prosegue la Ciclovia

Si è sempre accanto al corso del fiume Serio che scorre fra le rocce e i massi


Sotto, una forra incanala le acque fra i massi con piccole cascate e acque spumeggianti


Un ambiente ancora intatto


E c'è chi ha pensato bene di costruirsi una casa

Individuo una discesa al fiume e non resisto nel scendervi, bici compresa, in cerca di refrigerio



Arrivato a Gandellino trovo sulla sx gli ormai famosi cartelli verdi che mi indicano di proseguire diritto verso la chiesa, quello che io faccio puntualmente.


Non vedendo altre strade se non quella di fronte a me e che passa in salita a fianco della chiesa, proseguo, del resto vedete per caso altri cartelli?


Passo davanti alle due chiese e incomincio a salire


Dopo un po' che salgo, finisce l'asfalto e incomincia una carrabile, mi fermo e mi guardo indietro, però non si direbbe ma sono salito un bel po'.

Vedo un cartello di legno a fianco con una semplice scritta: Boario.

Il dubbio ovviamente mi assale, non è il solito cartello "autostradale" della Ciclovia e poi perchè passare qua in alto per giunta nemmeno asfaltata?

Davanti a me si apre questo stupendo panorama.
In questi casi c'è una sola cosa da fare: dietro front!
Infatti scendo e cerco qualche anima viva che possa darmi delle informazioni visto che indietro il cartello indicava questa direzione, ma come sempre accade trovo due persone quando ormai sono arrivato dietro la chiesa.

Gentilmente mi dicono che devo aggirare la chiesa sul sagrato e prendere la via che porta al cimitero!


Intanto che scendevo mi sono accorto che l'acqua stava per finire e con 40°C c'era poco da scherzare! Subito in cerca di una fontanella che ho trovato qui su indicazione di altre persone


Però la caccia al tesoro del famoso cartello "verde autostradale" continua, mi posiziono sul sagrato ma non lo scorgo ancora! Che sia diventato orbo o guercio?


Poi alla fine, all'estremo angolo della facciata della chiesa in posizione defilata e sotto un cartello di divieto d'accesso me li ritrovo, era ora!

Certo che ci è voluta molta fantasia e senso di ragionamento logico nel metterli in quella posizione defilata!

Il verde dei cartelli si intona con il colore dei prati e non disturba l'ambiente, ma anche non si notano.

A fianco trovo anche una edicola con tanto di cartina del percorso



Quindi, ricordandomi le indicazioni verbali, mi dirigo verso il cimitero. Vi passo davanti e poi mi ritrovo ad un bivio, in cui uno sarebbe tentato di proseguire diritto in mancanza di segnali.

Scorgo però a sx un paletto con un foglio avvolto dal cellofan e sotto una freccia che indica la ciclabile in questa direzione della foto. Forse una buona anima impietosita nel vedersi arrivare in casa i ciclisti ha pensato bene di provvedervi!

Anche qui uno sarebbe tentato di andare diritto e invece la Ciclovia si trova a dx sempre dove c'è il cartello di divieto d'accesso e sopra il cartello blu della ciclopedonale.

Naturalmente lì ritrovo ancora l'edicola e i famigerati cartelli "verdi autostradali"

Certo che un po' di buon senso e qualche cartello in più non guasterebbe!

Eviterebbe di fare la caccia al tesoro. Già in pieno sole i cartelli non si trovano, figuriamoci se dovesse calare il sole o al tramonto se uno fa tardi.

 

 

Di fronte a queste manchevolezze a cui in futuro sarà possibile porvi rimedio, in compenso i panorami sono veramente d'incanto!

Ora riconosco in fondovalle proprio in centro alla foto la torre di Gromo il che vuol dire solo una cosa: da quassù si dovrà scendere.

Ora però osservate dove si trova la baita in primo piano. Se vi dicessi che in 220m di percorso effettivo gli si arriva in casa voi ci credereste? O giustamente pensereste che ci voglia una strada ben più lunga?

Vi avevo parlato nella prima parte di una Ciclovia da Guinnes dei primati, seguitemi e non abbiate paura!

Quando ho visto questo cartello sono rimasto un po' sconcertato! In effetti nella mia carriera prima di motociclista ed ora di ciclista pendenze simili se non in fuoristrada non le ho mai incontrate, o forse si, salendo al Monte Guglielmo, già ma non si trattava di una ciclovia!

Questa è una pendenza più usuale nelle piste da sci, a parte tutto ciò hanno fatto bene a mettere il cartello, almeno uno si prepara psicologicamente o materialmente, della serie scendo a piedi o sto sulla bici? I freni reggeranno?

Io sono rimasto sulla bici anche se ero dotato di Vbrake e di una City bike come bici. Praticamente non ho mollato i freni assolutamente, non facendo prendere velocità alla bici altrimenti non mi sarei fermato più e al primo tornante sarei andato diritto.

Alla fine tutto è andato bene e sono arrivato a fondovalle. Una cosa è certa, serve veramente una bici in ordine con freni assolutamente affidabili, meglio se idraulici e a disco.

E pensare che all'andata non ho avuto il piacere di farla in senso inverso e quindi in salita.

Ora penso che le sfide sono aperte e su questa "palestra" vedo già file di ciclisti pronte a sfidarsi per chi ce la farà ad arrivare in cima. Della serie "boia chi molla"!

Se non avessero funzionato i freni, mi sarei trovato a bussare alla porta della baita!

Dal ponticello uno sguardo verso monte e sul corso del fiume Serio

Superata la prova del 40% si svolta a sx, (non si attraversa il ponticello) e sempre in Ciclovia con un breve tratto sterrato in single track nel bosco e il resto asfaltato passando in un bel bosco, si arriva sotto Gromo, non prima di avere fatto un'ultima impegnativa salita nel risalire dalle sponda del Serio sino a qui.

Qui sopra un breve filmato del bosco che si incontra scendendo da Valbondione verso Gavazzo.

Occorre attendere circa un 30 sec perché si riempia il buffer della memoria del computer prima di dare l'avvio al filmato.

Vai alla Prima Parte

 


 

CONCLUSIONE

Ora che avete visto sia la prima che la seconda parte, vi sarete resi conto che si tratta di un percorso un po' particolare diciamo "sportivo" e pertanto adatto alle persone che ho indicato.

Poi ognuno la può pensare a suo modo e fare quello che vuole. Io semplicemente ho espresso il mio parere in base alle mie esperienze accumulate.

A parte questo, penso che le immagini che ho prodotto possono essere sufficienti per capire se fa o meno per voi, in ogni caso se ci andate, buon divertimento!

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata:3-08-2013
ultimo aggiornamento: 15-06-2015
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