Prosegue qui la
seconda parte del tratto dalla Malga Guglielmo di sotto sino
alla vetta
La
traccia in nero è la parte asfaltata di
2,6km
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Dati ricavati da TrailRunner che ho rielaborato
Seconda
Parte
da Malga
Guglielmo di sotto alla cima di Castel
Bertino
Proseguo
alla volta della Malga Guglielmo di sopra, sono
circa 1,5km con 238m di dislivello e pendenza media
al 12%.
A tratti la
carrabile presenta delle tracce in
cemento.
Sullo
sfondo la Valtrompia
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Raggiunto
un dosso questo è quello che mi si presenta
davanti, verrebbe voglia di mettersi sul tavolo e
farsi uno spuntino, ma voglio arrivare in tempo in
vetta per gustarmi il panorama, anche se da
quì è già più che
soddisfacente: dalla Valtrompia al bacino del
Sebino, alla pianura padana con un abbozzo degli
appennini dell'arco
Piacentino-Pavese-Ligure
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Uno dei
tanti cacciatori che ho incontrato lungo il
percorso, come avrete visto nelle foto precedenti,
la valle sotto è la Valtrompia e a Gardone
Valtrompia c'è la sede della fabbrica d'armi
Beretta, e da queste parti la caccia è molto
sentita.
Questa foto
rappresenta anche tre punti di riferimento del
percorso, a sx. lungo la carrabile si intravede il
tetto della Malga Gugliemo di sopra, poco
più in alto sulla cresta della montagna
c'è il rifugio Almici, mentre sull'estrema
dx. si vede la cuspide del monumento al Redentore,
la vetta da raggiungere
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Raggiunta
la Malga Guglielmo di sopra a quota 1740m mancano
ancora 770m e 117m di dislivello, pendenza media
15% max 26%
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Direi che
questi animali godono di un invidiabile posto in
cui vivere
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Come avevo
già scritto questo tratto è il
più impegnativo e già a metà
percorso ero stato messo in guardia che mi sarei
ritrovato con il manubrio in faccia, e così
è stato, la bici si é impennata e son
dovuto scendere e proseguire un tratto a piedi per
qualche decina di metri, su una pendenza oltre il
26%.
Nel
riquadro il particolare delle gomme slick di cui
ero dotato, non certo adatte a questo impiego, ma
la buona mescola non ha deluso e non ho avuto alcun
problema di trazione.
In basso,
la Malga Guglielmo di sopra, con le tre riserve
d'acqua per il bestiame
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L'ultima
rampa per l'accesso al rifugio, sulla curva
c'è scritto qualcosa come:
Coraggio ormai sei arrivato!
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Anche
questa è fatta, i 1860m del Rifugio Almici
sono stati raggiunti e là sulla dx. è
ormai a tiro la vetta, mancano solo 900m e 74m di
dislivello, pendenza media 9% max. 21%
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I tavoli
sul piazzale del rifugio, e in lontananza la
vetta
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La facciata
della cappelletta che con la Webcam online si vede
dal retro
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L'installazione
delle due Webcam,
in caso di scarsa visibilità è attiva
quella verso il rifugio, col bel tempo l'altra
puntata sul lago d'Iseo
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L'ingresso
al rifugio Almici
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... e
dietro la porta del rifugio, la presenza gentile
del gestore, che si è premurato più
volte nel portarmi degli assaggi che non avevo
ordinato perchè era preoccupato che non
avessi mangiato abbastanza, ho dovuto dirgli che mi
ero già portato avanti sul piazzale del
rifugio facendo fuori tutte le scorte alimentari
che avevo a disposizione.
Ero entrato al rifugio per onorare la rinomata
cucina dei casoncelli fatti a mano. Avrei voluto
anche assaggiare la gustosa bistecca di cavallo che
i miei vicini commensali avevano ordinato, ma non
c'era più posto nel mio stomaco dopo i
casoncelli, un panino per pulire il piatto dal
burro di malga e dalla salvia croccante ed un
assaggio di porzione di formaggio di malga alla
piastra. Dall'aspetto la carne di cavallo doveva
essere una favola visto che si tagliava con molta
facilità.
Per
concludere una offerta di crostata con marmellata e
una grappa, non posso che consigliare questo
semplice rifugio, vista l'accoglienza e la
cordialità con cui sono stato
accolto.!
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Nella sala
ci sono abbastanza posti, ma conviene prenotare
appena si arriva
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La vista
sul Lago d'Iseo dal Rifugio Almici, in mezzo alla
foto Montisola, il puntino bianco in cima a
Montisola
è il santuario Madonna della
Ceriola
In direzione del Monteorfano vicino al lago e a
Iseo, è visibile la riserva naturale
Torbiere del Sebino
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Naturalmente
dal rifugio è possibile spaziare con lo
sguardo anche verso Ovest, dove si possono ammirare
le vette del gruppo Monte Rosa al centro e sulla
dx. la punta del Monte Cervino.
Mi spiace
che la macchina fotografica non sia stata in grado
di restituire più fedelmente la
realtà, dove i due monti citati si vedevano
molto bene, ma del resto visto la distanza in km...
vorrà dire che sarà un motivo in
più per recarvi qui di persona e guardare
con i vostri occhi, che sono il mezzo migliore per
osservare la realtà
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Lascio il
rifugio, passo sotto la sbarra con la bici e prendo
il sentiero sconnesso che sale in vetta
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Finalmente
mi ritrovo sul crinale, su un morbido tappeto
erboso, mi sembra di sognare dopo tutti i milioni
di sassi che ho contato sotto le ruote per arrivare
sin qui!
Mi sembra
di procedere sul velluto, l'ultimo tratto è
al 20% ma in confronto ai sassi è tutto rosa
e fiori :-)
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Dal
versante est stanno salendo un gruppo di
escursionisti, mentre nel silenzio si sente lo
stridio dell'Aquila che sta richiamando il suo
piccolo alle prime prove di volo, è il
puntino in alto a dx.
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Una
sorpresa inaspettata! sapevo che c'era la visule
sul lago d'Iseo dalla cima, ma non sapevo di
un'altra possibilità:
la vista sul Lago di Garda! ed invece in controluce
quello che appariva ad est e che in un primo
momento avevo scambiato per delle foschie era in
reltà il Lago di Garda! Ed è visibile
anche la striscia di terra di Sirmione
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Sotto la
vetta, parcheggio la bici e salgo a piedi, un
sentierino fra le rocce al 40% non mi pare il caso
di affrontarlo in bici!
E intanto
un nuovo scenario si apre verso Nord, ormai da qui
si gode di una panoramica a 360°
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Arrivato
finalmente alla vetta del Gölem dal Latino:
Culmen "culmine" che è stato italianizzato
erroneamente in Guglielmo.
Questa è la vetta di Castel Bertino a quota
1948m, la vera vetta è il Dosso Pedalta
1957m.
Sulla sx. la statua di Papa Paolo VI (1998), al
centro il monumento al Redentore e sulla dx. la
rosa delle direzioni
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Il
monumento inaugurato il 24 Agosto del 1902,
presenta mosaici in vetro sui quattro lati, questo
è l'ingresso principale posto al lato
sud.
La porta in bronzo (2006) rappresenta Papa Giovanni
Paolo II con le vesti mosse dal vento
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Sul lato
nord del Monumento al redentore è posto
l'indicatore della rosa delle direzioni, che aiuta
ad individuare i monti o le città
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Un esempio
concreto, si possono individuare la Presolana e il
Bernina.
Il cippo nero che vedete sulla dx. indica il punto
della Vetta di Castel Bertino 1948m
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La vista da
Castel Bertino a quota 1948m verso la "Malga
Guglielmo di sopra" 1740m,
più sotto il lago d'Iseo, mentre la montagna
sulla dx oltre il Lago è il Colle
di San Fermo
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Alle mie
spalle in primo piano, il resto del crinale del
Monte Gölem che si estende verso Nord.
All'altezza del mio ginocchio dx. la partenza del
sentiero che scende al Rifugio Almici.
Il punto bianco oltre la cresta delle montagne
sullo sfondo è il Bernina, mentre la doppia
cresta con marcata sella in mezzo alle creste a sx.
del Bernina è la Presolana
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Questo
è il sentiero che scende al Rifugio Almici,
se riuscite a vedere una macchia bianca sopra il
tetto del rifugio in lontananza quello è il
Monte Rosa a 168km in line d'area :-)
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Conclusioni
Spero di
aver illustrato in modo esauriente il Monte
Gölem e ciò che vi sta attorno.
Come sempre sta a voi decidere se ne vale la pena,
io direi di si, e se non in bici anche a piedi, non
salireste di certo soli visto che è molto
frequentato
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