Lombardia in bici

Giro del monte
Due Mani

(LC)

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Un interessante giro in Valsassina che fa il periplo del monte Due Mani per poi perlustrare la Ciclopedonale della Valsassina

Percorso sterrato fra Forcella d'Olino e Culmine San Pietro



Vista su Monte Barro- Galleria a Forcella d'Olino - Ciclopedonale Valsassina


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
60km
1091m
asfal/sterr
Cicl/Strad
4% - 15%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 


Ci troviamo nel cuore della Valsassina, ai confini fra le province di Lecco e di Bergamo. Il percorso Nel primo tratto descrive un anello attorno al monte Due Mani per poi deviare al colle Balisio verso Barzio e da lì proseguire in Ciclopedonale verso Cortenova. Mappa Garmin e tracciato GPS

Queste due immagini sono tratte da:




Come arrivarci

Da Lecco, si prende l'indicazione per la Valsassina, prendendo la nuova tangenziale in galleria che porta sino all'imbocco della Valsassina a Ballabio dove potrete trovare diversi punti di parcheggio.

Distanze

Da: Milano 69 km - Bergamo 46 km - Lecco 15,6km - Como 42km - Brescia 102km


Il percorso

Da Ballabio si scende verso Lecco svoltando a sx per il comune di Morterone. Su asfalto si percorre la salita sino alla Forcella di Olino e dopo il passaggio sotto la breve galleria scavata nella roccia, ad un centinaio di metri si devia a dx sulla sterrata che porta al Culmine di San Pietro.

Dal Culmine San Pietro si scende verso Moggio e poi verso Lecco sino all'intersezione con la provinciale della Valsassina. Allo stop si svolta a dx facendo la discesa che porta a Barzio, dove in zona fiera inizia la Ciclopedonale che attraversa la Valsassina sino a Prato San Pietro

Condizioni del percorso

Il fondo é tutto asfaltato tranne su sterrato fra Forcella d'Olino e Culmine San Pietro


Ballabio - Forcella d'Olino


Non è la prima volta che bellitaliainbici percorre questa salita, vedi questo report

Di fatto era da tempo che desideravo fare questo percorso che invece di scendere al Morterone deviasse verso il Culmine San Pietro.




Quindi dopo aver parcheggiato a Ballabio abbiamo preso la direzione per Lecco prendendo a sx verso Morterone che dista 15km.




Eravamo in quattro, fra cui Sergio che ha fatto il debutto con bellitaliainbici. Qui la strada dopo una curva torna indietro verso il cimitero, che si vede sulla sx, in direzione Ballabio, solo che noi abbiamo proseguito verso il Morterone.


Lasciatoci alle spalle il cimitero la strada ha iniziato a salire con il primo tornante. In alto in centro alla foto si trova la Grignetta mentre sotto ad essa sulla sella si trovano i Piani dei Resinelli. che si possono vedere anche in quest'altro report



Ce la siamo presa con calma, anche perché la salita attorno al 6% non era affatto impegnativa.




Ho fermato l'allegra brigata per ammirare il panorama, solo che la giornata seppur assolata, presentava della foschia per cui non c'era una visuale perfetta, per cui se volete vedere altre foto migliori non fate altro che visionare i link che ho riportato all'inizio.

A sx Giordano, in centro il novizio Sergio e a dx la veterana di bellitaliainbici sin dal 2009




In centro si vede il Monte Barro, a sx il Lago di Garlate, in centro Lecco e a dx il Lago di Lecco. Sullo sfondo riuscivamo a vedere solo i laghi di Annone e Pusiano.




Abbiamo ripreso la salita e tranquillamente tornante dopo tornante ci siamo portati in quota. Posso dire che questa strada sono riuscito a percorrerla ancora quando era sterrata! Molto tempo fa!




La veterana si porta avanti a fare l'andatura




L'ambiente è affascinante con l'aspra roccia in cui è intagliata la strada e la vegetazione che che si aggrappa anche sulle rocce, ovunque vi sia uno spazio disponibile ad una radicazione.



Poiché la strada è scavata nella roccia, piccoli pezzi si trovano spesso sull'asfalto. Bisogna fare attenzione nell'affrontare le curve cieche anche se si sale non certo ad elevate velocità



Indubbiamente questa valle selvaggia è molto bella e le continue curve propongono sempre nuovi panorami




Come si vede la sezione della strada non è ampia ed occorre fare attenzione alle auto che scendono, anche se non numerose o quasi assenti nei giorni non festivi. Qui inizia un tratto che si inoltra nei boschi



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Un po' d'ombra ai ciclisti fa sempre piacere specie in giornate calde come si sono avute in questa estate 2015 rivelatasi fra le più calde del secolo.




La spedizione è arrivata in prossimità della galleria della Forcella di Olino




Usciti dalla galleria dopo un centinaio di metri sulla sx si stacca una strada forestale che conduce in 4,5km al Culmine di San Pietro.

Fino a qui sono stati 11km di salita al 5%.





La carrabile forestale presenta tratti più o meno ripidi sino al 15% e con fondo che a volte è abbastanza smosso ed instabile che in alcuni punti ha messo in crisi la trazione della bici della veterana




La carrabile passa attraverso una bella faggeta




Un'apertura nel bosco fa intravedere quasi la nostra prossima meta

Chi si ferma a bere, chi scatta una foto...


... e chi pedala!


Il Culmine San Pietro ci sta aspettando, ora la carrabile presenta un fondo meno impegnativo ed in parte in discesa. La montagna a punta a forma piramidale è il Monte Sodadura e lì sotto si trova il Rifugio Nicola raggiungibile da un altro bel percorso che si prende poco distante dal Culmine San Pietro


 


Faceva molto caldo e le borracce stavano calando vistosamente a tutti!



Dopo l'ultimo scollinamento facciamo un incontro con altri ciclisti con una breve sosta per uno scambio tecnico. Il signore a dx è anch'esso un ciclista, momentaneamente appiedato con un interesse marcato verso le nostre bici.




Sergio che si era portato avanti, ci aspetta all'ombra di un pino gigante.



Aspettiamo che il gruppetto si compatti




Da questo punto si apre la Valle che scende a sx verso Moggio. La montagna in centro è quella che sovrasta i piani di Bobbio e a dx la solita punta del monte Sodadura sopra i Piani di Artavaggio.



Sergio si mostra soddisfatto del giro che stiamo facendo


Si raduna la truppa e via verso il Culmine di San Pietro, manca veramente poco



La carrabile scende verso il Culmine. A dx la cresta del Resegone, mentre a sx sulla "sella" si trova il Passo del Palio



Era passato da poco mezzogiorno e la fame si faceva sentire e forse già intravedevano il ristorante!



La cresta inconfondibile del Monte Resegone, qui però visto dalla facciata opposta da quella che usualmente è visibile dalla Pianura Padana. Curiosità: Nel caso saliste al Rifugio Nicola sopra i Piani di Artavaggio, vi ritroverete alla stessa quota della cima del Resegone!

Dietro la montagna, in centro alla foto, si trova il comune di Morterone.



Meritata sosta al ristorante Belvedere e dopo aver fatto il pieno riprendiamo il nostro viaggio attorno al Monte Due Mani.

In effetti prima di partire la mia idea era di scendere su sterrata verso Maggio, tralasciando Moggio e stando più aderente al Monte Due Mani.

Alla fine, visto che avevamo appena finito di pranzare, ho deciso di prendere la discesa su asfalto per Moggio, anche perchè è troppo bella per rinunciarvi!


Intrapresa la discesa guardando a sx si scorgono in centro alla foto il gruppo di pini giganti e le case che avevamo passato prima di arrivare al Culmine San Pietro.



Non manca un ambiente bucolico lungo la strada verso Moggio



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Un tratto di strada è stato fatto passare tagliando la montagna - Breve filmato




Proseguendo incontriamo un altro taglio nella montagna


Una serie di curve e tornanti ci ha fatto scendere di quota e fra la vegetazione si è aperta una visione sulla Grigna, sulla Valsassina e su Moggio.




Ecco Moggio con la sua stazione della funivia che la collega ai Piani di Artavaggio


A Moggio Giordano si mette a girare attorno alla rotatoria, voleva vedere meglio la maxi fontana per "giganti"


La Ciclopedonale della Valsassina



Prima di partire la mia idea era quella di concludere il giro attorno al Monte due Mani facendo ritorno al punto di partenza ma visto che nessuno dei componenti aveva visto la Ciclopedonale della Valsassina ho deciso di portarli anche perchè era ancora presto.

La ciclopedonale si prende a Barzio nei pressi della località dove si trova la Comunità montana Valsassina e dove usualmente si tengono le fiere, come in questo caso dove nella foto si scorgono i tendoni bianchi.

Giordano e Sergio chiacchierano allegramente visto che qui non ci si deve preoccupare del traffico.

Dal Culmine San Pietro all'intersezione con la strada statale della Valsassina sono 12,4km e 511m D- mentre dal Bivio all'inizio della Ciclabile sono 2,9km con 116m D- al -4%




Se da un lato non ci si deve preoccupare del traffico, essendo una Ciclopedonale occorre fare attenzione ai pedoni.





Raggiungiamo la cascata che lambisce la parete rocciosa scivolandoci sopra con il suo scarso flusso



Un gruppo di vecchie case nei pressi della cascata


La cascata che lambisce la roccia


Sergio osserva la cima della cascata mentre alla sua base nella pozza che si forma sono radunate delle persone a godersi il fresco


La ciclopedonale passa accanto al torrente Pioverna ed a tratti lo incontra scavalcandolo con dei ponti in legno




Arriva anche Sergio che si era soffermato in conferenza telefonica




Altri ponti ci attendono



I ponti hanno le spalle ricoperte da lamiere metalliche, vi avviso di non appoggiarvi con gli avambracci durante una calda e soleggiata giornata pena una ustione! Di fatto la temperatura sale probabilmente oltre i 60-70°C



La ciclopedonale é molto bella, la valle anche e il percorso invita a pedalare

così ponte dopo ponte, la truppa avanza allegramente verso la seconda meta


Altro ponte ed ora siamo di nuovo sulla sponda sx


Sergio si ferma a riempire la borraccia


Non eravamo di certo i soli a percorre la ciclopedonale ed i bambini spesso ne abbiamo visti in compagnia di adulti.

I due "ragazzi" sono molto contenti del giro odierno, nonostante il caldo in valle si faccia sentire in modo importante.

 

Quasi vicini al termine della ciclopedonale

Pensavo che a distanza di 4 anni i lavori sulla ciclopedonale fossero terminati ed invece.... è stato portato a termine ed ancora in fase di rifinitura, il tratto che porta dopo la curva a Prato San Pietro. In tutto la Ciclopedonale è lunga 9,64km con 164m D- al -2%

Non ci rimane che fare dietro front, mancano 15km per fare ritorno al nostro punto di partenza a Ballabio affrontando 243m di D+ con pendenze fra il 2 e 5%

Visto il caldo ne abbiamo approfittato per una sosta a questo bicigrill per qualcosa di fresco!

 


Non ci è rimasto che fare ritorno sulla strada statale della Valsassina per fare ritorno a Ballabio, non prima di aver superato il Colle Balisio


Superato il Colle Balisio, via verso i nostri mezzi, facendo attenzione al traffico della statale, in questo caso la paletta era essenziale per tenere distanti i veicoli in fase di sorpasso.


CONCLUSIONI

Un giro variegato con differenti situazioni di percorso che per i km, le salite e il tratto sterrato è indicato a chi ha un po' di allenamento, ma che sa mostrare paesaggi interessanti.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2015
pagina creata: 15-08-2015
ultimo aggiornamento:16-08-2015
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