Alla scoperta del
territorio
La vista
del percorso da Google Earth, il percorso interessa
la parte sud che va da Clusane a Iseo. Il tracciato
che si vede sulla montagna è il recente
report "Salita
al monte Gölem"
e sempre rimanendo in zona ci sono anche i report
relativi a Montisola
e al santuario della Ceriola
sempre a Montisola.
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Lasciato il
mezzo nel parcheggio si prosegue lungo la via
Fratelli Calabria, all'incrocio si svolta a sx. e
subito dopo sulla dx. arriverete di fronte al
settecentesco Palazzo Bargnani - Dandolo, sede del
Municipio di Adro.
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Quando vi
troverete di fronte al Municipio, svolterete a dx.
un cartello in ferro con supporto in ferro battuto
segnala i 271m slm del comune di Adro.
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A destra
del Palazzo Bargnani sorge la chiesetta Bargnani
del 1769
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Una traccia
di signorilità antica, stucchi a rilievo su
una vecchia casa, il centro di Adro è
comunque un tessuto urbano di vecchia data anche
con molte case in pietra.
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Alcune
abitazioni ristrutturate conservano ancora parti a
vista con sasso vivo.
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Giunti
in piazza si svolta a sx.
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La torre a
merli ghibellini è ciò che rimane del
vecchio castello medioevale.
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Salendo per
la strada a fianco del castello, si arriva alla
chiesa di Santa Maria Assunta.
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Come ho
già scritto all'inizio, è conveniente
disporre di un GPS e caricare il file GPX, comunque
una volta saliti per la via Castello si scollina
vicino al cimitero per discendere poi in via
Brutello, all'incrocio svoltate a sx. e prendete
per via Cave che poi diverrà sterrata sino
al cimitero di Nigoline in Via San Eufemia. Sopra i
primi filari di viti lungo il percorso.
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Alcuni
cavalli intenti a pascolare
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La strada
interpoderale prosegue verso Nigoline, sullo sfondo
altri filari di vite, mentre a dx. uno dei cippi
che stanno ad indicare la proprietà del
podere.
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Mi lascio
alle spalle il cimitero di Nigoline scendendo per
un paio di tornanti
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Dal
tornante si apre ad est il panorama verso la
Franciacorta, anche sul terreno del tornante sono
presenti delle viti, ovunque c'è un pezzetto
di verde ci sono dei filari di vite.
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Dopo i
tornanti, dove la strada è asfaltata, il
fondo si tramuta in selciato di sassi. La strada
è in leggera discesa e corre fra muretti in
pietra.
Sulla dx. una tenuta di vigne, a qualche centinaio
di metri c'è Nigoline Bonomelli.
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La tenuta
con i filari di vite ordinati. Se c'è una
cosa che ho osservato è l'ordine dei filari,
con filari equidistanti, allineati, pareggiati in
altezza e larghezza, tanto da sembrare finti.
Evidentemente la cura delle viti da queste parti
assume un valore pari al prodotto che poi ne
esce.
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In
controluce l'abitato di Nigoline, è ormai
quasi mezzogiorno e il sole fa brillare il
selciato.
Vi rammento che qui siamo in provincia di Brescia
nota anche come patria di muratori, come nella
vicina provincia di Bergamo, e forse la mano
maestra di alcuni di essi hanno creato questi
muretti di sasso perfettamente allineati e
pareggiati, non certo come certi muretti grezzi che
si possono trovare lungo le strade del nostro bel
paese, pur senza arrivare alle perfezioni di
incastro delle mura di Machu Picchu in
Perù.
In sostanza quello che colpisce in questo ambiente
è l'ordine per le cose, dove nulla è
lasciato al caso e ottimamente curato.
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Terminato
il selciato, proseguite diritti e prendete la terza
via a sx. Via Geremia Bonomelli, passerete davanti
alla sua casa. Fu vescovo di Cremona e ha dato
anche il nome a Nigoline a cui si è aggiunto
Bonomelli.
Per me
è stata una sorpresa perchè parecchi
anni fa mi trovavo a studiare nell'Istituto
Bonomelli da lui fondato a Cremona.
Proseguite
quindi per Via Bonomelli e per via Alessandro
Volta
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Si passa
davanti alla chiesa, con lo sfondo un vecchio
edificio in pietra con ampi camini sulla
sommità, quasi in stile
Veneziano.
Si prosegue
diritti, fino a che la strada curva a sx. e dopo
100m si arriva ad un bivio con una cinta in colore
ocra e rosoni bianchi, lì si svolta a sx. e
poi ancora a sx. seguendo le indicazioni dei
cartelli per Clusane, Colombaro proseguendo sotto
un viale alberato.
Al prossimo
stop svoltare a dx. sempre per Clusane,
Colombaro.
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Visualizzazione
ingrandita della mappa
Lasciato
Corte Franca si prosegue verso Clusane, sempre con
la presenza di filari di viti.
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Si passa
per la frazione di Colombaro, dove un lungo muretto
attornia un campo sempre con viti al suo interno,
sullo sfondo una torre.
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Manca ormai
poco a Clusane e già dalla frazione di
Zuccone si incomincia a vedere il lago d'Iseo.
Arrivati a Clusane sulla Via Risorgimento, svoltare
a dx. e poi subito la prima a sx. direzione Porto
turistico.
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Il
Castello del Carmagnola
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Scendendo
al Porto, incontro questo cartello della Ciclabile
Paratico-Brescia
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La
darsena del Porto di Clusane
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Nella zona
del portosi trovano molte attività
commerciali per la ristorazione, con ampia
scelta.
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Un
controluce di Clusane e il porto
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In
fondo al lago, Iseo, prossima tappa
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Salgo da
est attraversando il centro storico di Clusane per
riprendere la strada da dove son venuto.
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All'uscita
dal centro storico ci si ritrova di fronte alla
Chiesa di Clusane, si svolta a sx. prendendo la
ciclabile per Iseo la troverete sulla Vs.
sx.
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Attenzione:
dopo la rotonda che troverete al termine della
ciclabile, svoltate a sx, dopo circa 1km arriverete
a una curva con un bivio a sx. e una rotonda
piantumata, bene svoltate a sx. e alla rotonda
svoltate alla prima a dx.
Da
lì si prosegue diritti sino in centro ad
Iseo, vedi mappa accanto,
In
alternativa c'è la strada trafficata che ho
fatto io ed è presente nella traccia
GPX.
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Visualizzazione
ingrandita della mappa
Il
centro pedonale di Iseo
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L'imbarcadero
per il traghetto
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La
passeggiata lungolago, dove sono presenti numerosi
esercizi commerciali.
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La
passeggiata lungolago, termina là in fondo
dove ci sono gli alberi nel presso di un parco
pubblico.
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La piazza
del parco, con vista su Montisola
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Adiacente
al parco un piccolo porticciolo
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Uno dei
vantaggi di essere in bici è quello di poter
curiosare nei centri storici
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Un vecchio
palazzo del cinquecento con tracce di
affreschi
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In
piazza sotto i portici
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Girovagando
nel centro verso Piazza del Sagrato
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La chiesa a
sx. è San Giovanni Battista, in fondo l'ex
Oratorio dei Disciplini
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La Pieve di
Sant'Andrea del V secolo nella Piazza del
Sagrato
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Termina qui
la visita ad Iseo, fra le sue strette
vie
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Visualizzazione
ingrandita della mappa
Ora per
raggiungere Provaglio, a differenza del percorso
originario che ho fatto io, ed è sul file
GPX, vi consiglio questo percorso che senz'altro
sarà meno trafficato e più
breve.
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Nel mio
caso sono arrivato sino al bivio di Timoline
deviando a sx, per Provaglio con successivo ritorno
sempre per la stessa strada. A
fianco i soliti filari di vite ben
ordinate.
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In
lontananza due chiese, in basso a Provaglio il
Monastero Cluniacense di Sanpietro in Lamosa,
risalente all'anno 1000, mentre in cima alla
montagna il Santuario Madonna del Corno, da cui si
gode di un'ottima vista sulla Franciacorta e sulle
torbiere.
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Qualche km
prima di provaglio sul lato sx. è presente
una ciclabile, da cui è possibile osservare
le torbiere
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Provaglio
il Monastero Cluniacense di Sanpietro in Lamosa e a
sx. le torbiere
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Poco prima
di Provaglio la ciclabile attraversa la ferrovia in
prossimità della stazione ferroviaria. Fate
attenzione per il fatto che ci sono due semisbarre,
e la ciclabile essendo a sx. non ha la sbarra di
fronte a se, quindi fate attenzione di non
attraversare i binari se c'è il semaforo
rosso !
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Arrivati a
Provaglio per chi ha seguito la mia traccia GPX si
prende la strada per Iseo, per chi invece è
arrivato con il percorso alternativo si
ritroverà comunque in questo luogo dove
c'è il monastero.
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La cappella
che si trova di fronte all'entrata al
Monastero
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Scendendo
le scale si può accedere ad un balcone sulle
torbiere
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Le
torbiere di Provaglio e Iseo
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Faccio
ritorno a Timoline
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Tappa
successiva a Monterotondo, ma come ho già
descritto all'inizio per rimanere fuori dal
traffico della SP49, conviene fare questo percorso
che ho segnato sotto
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Visualizzazione
ingrandita della mappa
Giunti alla
rotonda sulla SP49, si prende la direzione
Borgonato, e già da lontano si scorge la
chiesa con la torre campanaria accanto e in cima
alla collina la torre e la chiesa di San Salvatore
proprietà Lana - Berlucchi.
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Uno
degli accessi alle cantine
Berlucchi
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Nella foto
sopra, a fianco dell'ingresso si può
scorgere una targa, ecco cosa c'è
inciso.
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Fra due
corpi di fabbricati c'è questo sottopasso
con sopra una loggia con un bel colonnato con
capitelli tuscanici e archi a tutto
sesto.
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Il cortile
interno del Palazzo Lana-Berlucchi a
Borgonato
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L'edificio
a fianco del Palazzo Lana-Berlucchi, sede
commerciale della Berlucchi
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A Borgonato
la cosa strana è la chiesa con una torre
campanaria posta a distanza sulla
collina.
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Si prosegue
verso Monterotondo, nella campagna un'altra
tenuta.
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Non resta
che fare ritorno ad Adro
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Visualizzazione
ingrandita della mappa
Non prima
di fare una foto ad una casa che riassume in parte
l'architettura delle vecchie case fatte in
pietra
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CONCLUSIONI
Che dire,
questo giro permette di entrare un po' in questo
territorio coinvolgendo un'area di 1369 ha. Penso
di aver colto molti di questi aspetti, certo dal
vero è sempre un'altra cosa, ma se non altro
un po' di informazioni ve le ho messe a
disposizione, facilitandovi una eventuale
escursione in questo territorio.
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