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Da Punta Ala a Gerfalco e Montieri (GR) |
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Il percorso
è abbastanza lineare e abbiamo scelto quello
per fare meno strada. Unica variante al ritorno
è stata la salita a Massa
Marittima. " La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile nelle
preferenze, convertire le miglia in km e viceversa.
Inoltre è anche possibile scaricare la
traccia sui GPS della Garmin
Il
primo tratto fino a Massa Marittima è comune
al report
già pubblicato, per cui è inutile
rifare un'altra pubblicazione, basta leggere
quello. Dalla tangenziale sotto Massa Marittima
è sufficiente seguire le indicazioni in
direzione Siena e per Montieri e non ci si
può sbagliare. Gerfalco
- Montieri Qualsiasi
bici purchè molto scorrevole visti i km e le
salite da affrontare |
Come ho
scritto sopra, basta seguire il vecchio report di
Massa Marittima, dopo Puntone Scarlino in direzione
Scarlino si devierà a sx verso la zona
industriale di Follonica per poi deviare subito
alla prima a dx in direzione: Le Case. Poco prima
del bivio, sulla vs. sx troverete questa Avio
Superficie per aerei leggeri Guardandovi
alle spalle invece, vedrete in cima alla collina
Scarlino Dopo 21,7km
dalla partenza arriverete al bivio di Cura Nuova
dove vi immetterete sulla strada che collega
Follonica a Massa Marittima. Dopo essere passati
davanti alla piccola chiesa di Cura Nuova la strada
presenta il tratto fino Valpiana su strada a
viabilità ordinaria, poi a lato delle
carreggiate troverete una striscia continua che
delimita la banchina come corsia d'emergenza che
potrete sfruttare per stare un po' più
protetti. Sono 9km da
Cura Nuova sino alla rotonda dove svolterete per
Volterra-Siena. Sopra la collina si trova Massa
Marittima, nella foto si vede anche la corsia
d'emergenza delimitata dalla striscia
continua. Alla
rotonda, prendendo la direzione per Siena al bivio
troverete il cartello che dà Montieri per
24km. Da qui sono
4,5km al 2,3% sino al bivio dopo Ghirlanda che
connette la strada che scende da Massa Marittima.
Prendere questa strada vi fa risparmiare la salita
ben più impegnativa dello "schiantapetto"
che sale a Massa Marittima. Dopo
l'intersezione con la strada che scende da Massa
Marittima, ci sono 2,1km al 3% sino alla
località Pian dei Mucini, dove si
svolterà a sx. A Pian dei
Mucini alla rotonda troverete solo una Osteria,
l'abitato si trova alle spalle su una
collina. La strada
si sta accorciando e la meta si avvicina. Come si
può vedere da qui si può andare anche
a Monterotondo Marittimo e Larderello, due note
località dal sottosuolo
geotermico. Da Pian dei
Mucini si apre una bella valle con colline
ricoperte di boschi e prati. Ci sono 6km al
prossimo bivio con la strada che sale al 3,5% e
strappi al 10% In
prossimità del bivio per Niccioleta un
cartello indica un "Percorso antichi pozzini" su
sterrato che si inoltra verso un PARCO
ARCHEOMINERARIO. Non
dimentichiamoci che quest'area si trova nelle
colline Metallifere dove si trovano i vecchi pozzi
estrattivi. Da qui ci
si inoltra nella bella tortuosa strada nel bosco
con un paio di sali e scendi, uno spettacolo da
farsi al ritorno! Con le
giornate calde questi tratti in salita da una parte
fanno sudare però si è un po' al
fresco il che non guasta. Terminata
una salita poi via in discesa per affrontare la
prossima salita! E' proprio
bella come strada ed il traffico è
abbastanza scarso anche se è sempre meglio
tendere l'orecchio se sta arrivando qualcuno alle
spalle. Poi ti
trovi queste curve ad "S" e non puoi che non
pensare a farle al ritorno! Arrivati al
bivio, mancano 8km alla prima meta di Gerfalco. A
sx si potrebbe andare alle Terme di Bagnolo o a
Monterotondo, forse una prossima volta, non si sa
mai. Un attimo
di riposo prima di affrontare i 9km e 240m di
dislivello che ci separano da Gerfalco La strada
sale sempre fra i boschi fino ad arrivare al bivio.
A sx Gerfalco si vede a fianco del palo della luce.
A dx si va a Montieri Dal bivio
sono 2,5km con due brevi salite al 6%. Sulla dx si
vede Gerfalco. A sx di Gerfalco la montagna: "Le
Cornate di Gerfalco" con i suoi 1058m risulta
essere la più alta delle colline
metallifere. Arrivati in
periferia si apre uno squarcio fra la vegetazione
ed appare da vicino Gerfalco posto a 750m su un
poggio Previdenti,
hanno pure messo un tavolo con panche per fare
ammirare in tranquillità il borgo
medievale Forse non
si è capito ma siamo arrivati a
GERFALCO! L'ingresso
al borgo posto fra due fila di case Sulla sx
incontriamo una vecchia casa signorile in pietra,
con belle finestre con bifore. Hanno il capitello
centrale, i laterali e l'arco superiore scolpiti
nel marmo rosa estratto in questa zona ed
utilizzato anche nella costruzione di alcune
chiese.. Dopo la
casa in pietra, un bivio dà a sx o a dx . Si
tratta di una unica strada che si congiunge ad
anello al bivio e che aggira il borgo. Noi
prendiamo a dx giungendo ad un successivo bivio
dove a sx una ripida salita porta all'ingresso del
vecchio borgo e a questa struttura che mi sembra
sia: La Casa Campi Scuola Della Diocesi di
Volterra. Dal punto
in cui nella foto precedente era in sosta la mia
bici, di fronte ad essa parte una ripida e breve
rampa che conduce all'ingresso della Porta Senese,
una delle due rimaste del sistema difensivo,
l'altra rimasta è la porta di Firenze.
Gerfalco
già prima del X sec. era nota per
l'attività estrattiva dell'argento che si
svolgeva nelle miniere attigue. Quindi il borgo era
ambito dai centri maggiori come Volterra, Siena e
Massa Marittima. Il borgo
era fortificato con mura dotate di torri e un
castello. Nel corso degli eventi fu più
volte ceduto e conquistato sino a che si giunse
allo scontro fra gli ultimi possessori del borgo
che furono i Senesi contro i Fiorentini per le
famose fazioni fra Guelfi e Ghibellini Firenze
sconfisse Siena e Cosimo dei Medici ordinò
la demolizione delle mura e del castello di
Gerfalco attorno a metà del XV
sec. Tra l'altro
nei secoli antecedenti le miniere d'argento si
esaurirono così che il borgo di Gerfalco
perse anche di importanza. Ecco come
si presenta l'interno dopo aver varcato la porta
Senese, con i viottoli che si diramano fra vecchie
case. Molte di
queste case sono con pietre a vista. Troviamo la
classica illuminazione fatta con lanterne in ferro
battuto, tipiche di questi borghi antichi. La
pavimentazione è in lastricato abbastanza
irregolare Addentrandoci
nel borgo troviamo in cima ad una ripida scalinata
la chiesa di San Biagio, il cui porticato sembra
una porzione aggiunta a posteriori. La vista
dal sagrato della chiesa di San Biagio
La via
abbastanza ampia in raffronto alle altre che stanno
più in basso, fa pensare ad una larga strada
che sale fin quassù che è il punto
più elevato del borgo. Ci
sbagliamo, al termine dalla via troviamo un'ampia
scalinata con curva ripida sottostante. Qualcuno di
recente ha messo della malta sui gradini per creare
due scivoli probabilmente per agevolare la salita
di qualche mezzo. Sopra, a
ridosso della chiesa, si trova un bel parco con
pini e da lì si può vedere il
campanile della chiesa. Sulla porta di quella
costruzione in pietra una scritta riporta che siamo
a 860m s.l.m e in questo lato siamo ad
Est Scendiamo
per dare uno sguardo al resto del borgo, come si
vede la scalinata è bella ripida Oramai
borghi come questi sono in gran parte disabitati,
del resto erano sorti perchè c'erano le
miniere, scomparse quelle qui c'è ben poco
da cui ricavarne un lavoro. Sono rimasti
principalmente gli anziani e qualcuno che vi fa
ritorno per le vacanze nelle case che sono state
dei genitori. Anche
l'abbandono si denota dall'erba presente sulle
scalinate, segno che vi passa ben poca gente e non
si fa nemmeno la manutenzione. La maggior
parte delle porte e finestre le troviamo chiuse,
del resto Gerfalco è un borgo dove ci si
deve recare di proposito non essendo su una strada
di passaggio. Qui si arriva e da qui si
scende. Sul finire
del XVI sec. Gerfalco aveva una popolazione di
quasi 900 abitanti mentre ora penso che gli
abitanti non superino che qualche decina di
unità! Non
c'è verso, al giorno d'oggi senza lavoro e
lontani da un possibile lavoro, tutti questi borghi
sono destinati ad essere abbandonati. Più
di 1200 anni di storia che si devono arrendere alla
vita moderna, dove per forza di cose per vivere al
passo con i tempi occorre una occupazione solida e
duratura nel tempo, cosa che ai nostri giorni ormai
non si trova più. Questo
è il dilemma che si è posto da anni
su tutto l'arco appenninico e alpino e nelle
campagne della nostra Italia, oggi ancor più
aggravato dal fatto che il lavoro non si trova
più nemmeno nelle grandi
città. Qui sopra
sotto il portico una fontanella
all'ombra Il tempo
passa e le pietre rimangono a testimoniare il
passato mentre noi diverremo dei fantasmi senza
lasciare alcuna traccia Le strade
deserte, qualche imposta aperta qua e la, il suono
di una radio o una televisione accesa a dimostrare
che ancora qualcuno vi abita Dove si
trovano i fiori è segno che c'è la
presenza di qualche nucleo famigliare, o anche solo
degli anziani rimasti legati al loro
borgo. D'un tratto
la campana si mette a suonare! Pensavo che anche
questa oramai fosse rimasta una cosa immobile! Ci
segnala che è giunta l'ora di andare a
Montieri Percorriamo
la rimanente strada che gira attorno al
borgo Incontriamo
ancora tavoli e panche sotto le fronde degli
alberi. Concludiamo l'anello e al bivio riprendiamo
la strada da dove siamo venuti. Lasciamo il
borgo che nella sua millenaria storia travagliata
ha dovuto difendersi da chi ne disputava guerre pur
di impadronirsene mentre ora penso farebbe di tutto
affinché le persone vi ritornassero ad
abitarlo per renderlo vivo come un
tempo. Per noi,
come sempre, il sole a picco ci segnala di
sbrigarci. Per Montieri al bivio svolteremo a sx e
poi percorreremo in costa il monte che si vede.
Dopo averlo aggirato arriveremo a
destinazione. Raggiunta
la strada in costa al monte, ultima vista su
Gerfalco Siamo quasi
arrivati, sono 60km dal punto di partenza e Siena
viene data a 51km! In teoria invece di fare
ritorno, con meno chilometri potremmo arrivare a
Siena! Ed ecco i
tetti di Montieri apparire dalla strada che scende
nel suo centro Arrivati di
fronte a questa chiesa allo stop si svolta a dx e
si è arrivati nel centro. A dx, prima del
cartello dello Stop, se avete sete c'è la
fontanella. Passiamo
davanti al Palazzo del Comune a dx e in primo piano
il Palazzo dei Marchesi Tracce del
passato, una antica fonte del sec XI Due
targhette sulle fonti distinguono quella con acqua
potabile dall'altra non potabile. Non ho idea a
cosa servisse l'apertura nelle mura con due grate
in ferro che mettono in comunicazione la parte
esterna del borgo con quella interna alle
mura. Dall'altro
lato della fonte, la strada da dove siamo
arrivati Dietro il
Palazzo del Comune una delle torri rimaste della
cinta muraria. Di fatto il
borgo era difeso da mura, torri e cassero che a
seguito di conquiste poi furono in gran parte
distrutte e o inglobate nelle successive
costruzioni. La torre
sopra ne è un esempio. Dal Palazzo
del Comune, proseguiamo qualche centinaio di metri,
giusto per avere una visione più ampia sul
borgo la cui parte antica si trova tutta a sx della
strada. Vista l'ora
e la strada già fatta, la fame si fa strada
e ci fermiamo a pranzo accanto al Palazzo dei
Marchesi. Lei è assorta nel leggere quanto
scritto nella tovaglietta di carta
Finito il
pranzo lasciamo le bici all'osteria per fare una
visita all'interno di Montieri, troviamo un misto
di case vecchie in pietra ad altre
ristrutturate A dx la
porta ad arco che dà l'accesso e da dove
siamo saliti dall'osteria che è dietro
l'angolo. Qui è la piazza della chiesa dei
Santi Paolo e Michele e dietro ad essa incastonata
fra chiesa e palazzo del Comune una delle torri
rimaste della vecchia cinta muraria. Anche qui,
in questo vecchio borgo delle colline metallifere
è in corso la rivoluzione del
teleriscaldamento. Come si può vedere tutto
il selciato è stato rimosso per potere
interrare i tubi che portano l'acqua calda che
proviene dai pozzi geotermici della zona delle
colline metallifere.
Una
unione dell'antico e del nuovo. Qui i
lavori sono stati ultimati e lo si vede dalla
pavimentazione rimessa con il cemento ancora
bianco. Da qui si sale verso il Cassero che si
trova in cima la salita a dx Un vicolo
immerso fra case di pietra e la presenza
immancabile che si trova in questi borghi: Il
classico "Apetto" ovvero l'Ape Car della Piaggio
che si trova nei posti più impensabili da
poter raggiungere con un simile mezzo. Arrivati al
Cassero, a sx. In effetti ci aspettavamo una sorte
di torre o costruzione fortificata invece
all'apparenza sembra una normale antica casa
costruita con le pietre. Salendo in
alto si apre una visuale verso la costa Anche qui
sono passati con il teleriscaldamento e hanno
cementato il fondo del vicolo, penso che poi
lastricheranno Questo
è ciò che rimane del Cassero e delle
annesse prigioni. Questa
è la vista del Cassero che si vede anche
dalla strada da cui siamo arrivati. A dx una ripida
strada porta alla chiesa di Giacomo Apostolo e alla
cella del Beato Giacomo A fianco
della strada una scalinata con Via Crucis con
mosaici dorati ad ogni stazione. Salendo
alla chiesa si ha la visione dall'alto verso il
Cassero e le prigioni. Il Cassero ora è
abitato La strada
che conduce alla chiesa dell'Apostolo San Giacomo
viene messa in risalto dal luccichio dei mosaici
dorati di ogni stazione Anche sopra
il portale una raffigurazione a mosaico con sfondo
dorato Non ho idea
se a sx la struttura sia la cella del Beato
Dal sagrato
della chiesa si può avere uno sguardo
dall'alto su Montieri e le colline circostanti
Un grande
pino troneggia sul sagrato Ultima
vista dall'alto su Montieri, è ora di
scendere a recuperare le bici Prendiamo
uno dei vicoli principali abbastanza ripidi che in
breve ci conduce alle bici Sotto
l'arco d'accesso al borgo antico, una delle due
bici ci sta aspettando Anche la
mia c'é ancora ed é dietro l'angolo,
accanto all'Osteria dove abbiamo pranzato. La
strada che si vede è quella che conduce
verso Boccheggiano Noi invece
ritorneremo da dove siamo arrivati Prima di
partire un bicchiere d'acqua fresca ci
vuole
|
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:14-08-2014 ultimo aggiornamento: 21-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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