|
Giro ad anello di 20km Melzo-Pozzuolo-Albignano Truccazzano-Pozzuolo-Melzo (MI) |
|
|
|
|
|
In questa
mappa tratta da Google Earth ho inserito il
tracciato. Ci si trova a est di Milano nella zona
divenuta famosa in questi anni per lo sbocco del
tracciato della BRE.BE.MI. con la T.E.M realizzato
fra Melzo e Pozzuolo Martesana. I segmenti
di colore verde sono le Ciclabili, quelli di colore
giallo sono le parti sterrate ed in fine le parti
in rosso sono quelle su viabilità secondaria
a basso traffico.
La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile
convertire le miglia in km e viceversa, nelle
preferenze. Inoltre è anche possibile
scaricare la traccia per i GPS della
Garmin.. Salvo
due sottopassi ed un cavalcavia il resto è
in piano. Si alternano i tratti di ciclabile con
gli sterrati e quelli su viabilità
secondaria a basso traffico. Sulla
strada del ritorno, fontanella a fianco del
Santuario della Madonna di Rezzano Una bici da
Trekking o una MTB visto i tratti
sterrati. Una serie
di coincidenze ha fatto in modo che fosse possibile
realizzare un percorso ad anello a partire dalla
ciclabile che collega Melzo a Pozzuolo Martesana.
Questa è l'estrema periferia a Nord-est di
Melzo. Nella foto a dx è la ciclabile che
alle spalle da dove ho scattato la foto prosegue
verso Pozzuolo Martesana, mentre a sx si trova la
neonata pista ciclopedonale che attraverso un
sottopasso ferroviario va a collegarsi alla zona
sud di Melzo. Questo
è quindi il punto di partenza e di arrivo.
Per coloro che arrivassero qui in auto sono
disponibili diversi parcheggi lungo la Via Aldo
Moro, sia a sx della foto che a dx. Per chi
venisse in treno, dalla stazione parte una
ciclabile con cui si arriva direttamente a questo
punto.
Da qualche
giorno hanno finito i lavori di asfaltatura e di
spiano del terreno attiguo alla pista, recuperando
un pezzo di terreno che era un tappeto di
rovi.
In alcuni
punti critici sono state aggiunte delle staccionate
in legno, anche se per esperienza sembra che la
loro durata nel tempo sia limitata ad alcuni anni.
La ciclabile prosegue al limite della campagna sino
al palo del ripetitore telefonico in centro alla
foto Arrivati
nei pressi del palo telefonico si incontra questa
rotatoria che è il capolinea di Viale
Olanda. Essendoci un lungo spartitraffico collegato
all'aiuola centrale, si andrà contromano
sulla sx, essendo la continuazione della
ciclopedonale dopo il palo che si vede nella
foto. Visto che
c'è assoluta visibilità per poter
vedere eventuali mezzi provenienti e con il fatto
che in questo punto di mezzi ne transitano ben
pochi, direi che nonostante il recente parere
contrario del governo in merito ai contromano, per
questi 30m la cosa sia fattibile, oppure per
sottostare alle leggi vigenti, che si provveda a dx
della rotonda nella foto a tagliare lo
spartitraffico e creare un passaggio ciclopedonale
con tanto di riquadri bianchi ai lati delle
zebre. Superato il
breve contromano, il tracciato prosegue sino ad
incontrare la ferrovia MI-VE che occorrerà
superare attraverso il nuovo sottopasso posto a dx
e poco distante. Finita la
ciclopedonale si interseca questa strada a fianco
della ferrovia, si proseguirà nella
direzione della foto sino al sottopasso
ferroviario Questo
è il recente sottopasso ferroviario opera di
compensazione delle F.S., quando qualche anno fa
hanno realizzato il quadruplicamento ferroviario in
sede per l'Alta Velocità Usciti dal
sottopasso svolterete a sx, tralasciate la prima
via a dx e subito dopo salite sul marciapiede e
svoltate a dx nel parco, proseguite per 180m sino a
trovare una deviazione sulla vostra sx , ancora 50m
e vi troverete in questo punto dove nelle vicinanze
molti anni fa sulla sx c'era l'ex Centrale del
Latte di Melzo. Un tempo
questa era una strada di campagna e come si
può vedere è da poco che l'hanno
allargata e asfaltata aggiungendo una palizzata in
legno. Si prosegue poi svoltando a sx costeggiando
le piante che si vedono. Se foste passati al bivio
una quarantina d'anni fa avreste visto
.... ... avreste
visto questo, la strada di campagna a sx delle
piante era appena tracciata, le piante erano rade e
avreste incontrato forse questa persona che stava
tornando con in mano un retino al ritorno di una
battuta di pesca nei fossi e fontanili di queste
campagne dove un tempo si potevano trovare anche i
pesci. Poi il subentro della chimica negli anni 60'
decretò col tempo e l'inquinamento la
sparizione dalle campagne di quasi ogni forma di
vita, comprese le rane che in queste rogge e risaie
erano di casa con i loro gracidii. Nella
didascalia della prima foto ho scritto: una serie
di coincidenze... come vedete nella foto dopo aver
terminato di costeggiare il filare di piante vi
troverete con la strada che svolterà a dx.
per infilarsi più avanti sotto dei ponti.
Ecco questa è la seconda coincidenza, la
prima era la realizzazione della nuova
Ciclopedonale nella periferia nord-est di Melzo ed
ora, a seguito dei lavori per la realizzazione
delle opere della BRE.BE.MI e T.E.M. che li avanti
si incontrano, avanza questa strada di servizio che
hanno asfaltato da poco e che permetterà di
proseguire nel giro. A sx potete
vedere la linea ferroviaria Milano-Venezia che
è stata quadruplicata qualche anno fa per
fare posto all'Alta Velocità Proseguendo,
nell'ordine si passerà sotto i viadotti di
T.E.M. e poi di BRE.BE.MI Quindi i
viadotti si sono resi necessari per lo scavalco
della linea ferroviaria. All'inizio del progetto
era stato previsto un sottopasso, poi tramutato in
scavalco. Immagino che la decisione sia stata presa
a causa della falda freatica che in questa zona di
risorgive e marcite è presente a pochi metri
dalla superficie. Queste opere sopraelevate tra
l'altro hanno richiesto notevoli quantità di
terra riportata sia per le rampe che per i declivi
laterali allargando ancora di più il terreno
sottratto ai campi. Superati i
viadotti l'asfalto prosegue in questa "terra di
nessuno" dove a sx corre la ferrovia e a dx la
BRE.BE.MI ed in mezzo questa terra privata ai campi
che penso si tramuterà in area verde che ho
stimato in 50.000 m2. Si potrebbe pensare
piantumata a foresta, in compensazione dei molti
alberi abbattuti a causa del quadruplicamento
prima, ed ora con il tracciato della BRE.BE.MI.
All'improvviso
l'asfalto termina e francamente non so dirvi se poi
sarà steso fino allo sbocco sulla strada che
da Pozzuolo porta alla frazione di Bisentrate. Io
mi auguro di si, altrimenti saremmo di fronte ad un
non senso come siamo abituati ormai da decenni a
vedere nella nostra bella Italia. Si arriva
ad un profondo sottopasso sotto la BRE.BE.MI
Risaliti
dalla parte opposta si farà una svolta ad
"U" prendendo la strada ancora sterrata che
affiancherà la BRE.BE.MI. nel lato sud. Questa cava
ovviamente ora è un lago, visto che qui come
ho già scritto la falda freatica è
molto superficiale. Se come
previsto ai termini dell'utilizzo della cava la
stessa sarà attorniata da un percorso ad
anello, mi auguro che per essere usufruito
adeguatamente, questi tracciati sterrati nelle
foto, vengano poi asfaltati Risaliti
dalla parte opposta si farà una svolta ad
"U" prendendo la strada ancora sterrata che
affiancherà la BRE.BE.MI. nel lato sud. Questa cava
ovviamente ora è un lago, visto che qui come
ho già scritto la falda freatica è
molto superficiale. Se come
previsto ai termini dell'utilizzo della cava la
stessa sarà attorniata da un percorso ad
anello, mi auguro che per essere usufruito
adeguatamente, questi tracciati sterrati nelle
foto, vengano poi asfaltati
Tutto
sommato se la strada verrà asfaltata, anche
non necessariamente in tutta la sua sezione, alla
fine si avrà un buon tratto di circa mezzo
chilometro affiancato da un bosco. Quasi al
termine della strada sterrata, sulla sx fervono i
lavori di risistemazione di quest'area a ridosso
della ferrovia. Dove si vede il furgone bianco,
dietro ad esso c'è l'imbocco all'accesso del
sottopasso della linea ferroviaria, superata la
quale dall'altro lato si sbocca nel piazzale del
posteggio della fermata di Pozzuolo Martesana. La strada
sterrata sbuca in questo punto al termine della
discesa del cavalcavia che scende da Pozzuolo
Martesana e porta alla sua frazione di
Bisentrate. Si
prenderà la strada verso dx ma dopo un
centinaio di metri si svolterà a sx
inserendosi ancora nelle campagne Si tratta
di una normale strada sterrata di campagna che
permette di rimanere fuori dal traffico
veicolare C'è
da fare poco meno di un chilometro e mezzo
attraverso i campi Guardandosi
alle spalle troverete una bella parata di piante
con numerose rampicanti che le ricoprono. A dx la
strada in presenza di buche non appena piove si
trasforma in belle ampie pozzanghere. Penso che
sia a causa dei trattori e delle loro grandi ruote
posteriori che giunti nelle curve durante la
sterzata si ritrovano con la ruota interna
praticamente quasi ferma mentre l'esterna a causa
del differenziale viene sottoposta ad una
velocità di percorrenza più elevata e
libera di avanzare. E' proprio
quella interna che in pratica invece di rotolare ed
avanzare ruota su se stessa stando pressoché
ferma. Le spesse tacche sugli pneumatici fanno il
resto erodendo il terreno. Quindi passaggio dopo
passaggio il terreno viene polverizzato e il vento
o le piogge poi fanno il resto, penso sia una
spiegazione convincente, o quasi. Per
rimediare a questo inconveniente dovrebbero fare
delle curve ad ampio raggio, lo dite voi ai
contadini? Quando le
strade di campagna sono con la striscia in mezzo
è segno che sono state tracciate
semplicemente dal continuo passaggio di mezzi
agricoli che con il tempo le hanno compattate. Se
si lasciassero senza transito di mezzi per qualche
tempo, alla fine l'erba riprenderebbe i suoi
spazi Superata la
campagna, ci si ritrova ad attraversare la strada
che proviene da Trecella e che porta alla frazione
di Incugnate Si
svolterà a dx verso Incugnate ma dopo circa
170m si svolterà a sx, di nuovo in
campagna Il
riferimento per la svolta è questo palo
dipinto in rosso Si
attraversa ancora una campagna rimasta
pressochè immutata, con fossetti irrigui
governati da piccole chiuse di legno, amovibili a
mano. Cose essenziali che servono a dare l'acqua ai
campi, come nella coltura del mais che per crescere
necessita di parecchia acqua Qui le
colture sono principalmente di mais "melgun" in
dialetto e devo dire che mai come quest'anno a
causa delle abbondanti e frequenti precipitazioni,
ho visto il mais crescere così in altezza in
questo periodo Rispetto
agli anni passati, dove se ricordate si hanno avute
situazioni di siccità, guardando attorno
è tutto verde, del resto basta vedere la
striscia di erba in mezzo alla strada che è
bella rigogliosa e verde e di certo nessuna la va
ad innaffiare! Proseguo
soddisfatto in mezzo al bel verde ed osservando il
GPS mi mancano qualche centinaio di metri per
raggiungere delle vie che portano in centro ad
Albignano, quando sento il rumore di un trattore
vicino. Svoltato l'angolo di un campo di mais, mi
ritrovo questo grosso trattore 4x4 a sbarrarmi la
strada! Il contadino non era di certo disposto a
spostarlo, stava dando l'acqua ad un campo, anche
se fra me e me ho pensato: Piove un giorno si uno
no, il mais è già alto, serve ancora
acqua? Non resta
che fare retromarcia e guadagnare l'asfalto da dove
ho fatto ingresso in questa campagna cercando un
altro passaggio. Sappiate
comunque che proseguendo da qui si arriva ad
Albignano Ritorno
sulla strada asfaltata, svolta a sx in direzione
Incugnate fino a quelle quattro piante che si
vedono sulla sx. Si imbocca
una strada sterrata, il cartello la indica senza
uscita, ma non preoccupatevi che l'uscita
c'è! La si trova a 1,5km da qui La strada
di campagna è tutta diritta e a metà
strada si incontra questa cascina. Naturalmente si
prosegue diritti sulla strada che si
intravede Superata la
cascina vi rimane Albignano sulla sx. ma alla fine
pur allungando ci si arriva comunque ad
Albignano Al termine
della strada di campagna si sbuca sulla
ciclopedonale che collega Albignano a Truccazzano.
Come si vede anche qui c'è il cartello di
strada senza uscita, ma come avete visto l'uscita
c'è. Vedete quel
ciclista nella foto? Quando mi ha incrociato si
è fermato perché mi ha riconosciuto!
E mi ha detto: Ma tu sei quello di
bellitaliainbici, ho riconosciuto la tua
bici! Giunti a
questo bivio si prosegue verso il centro di
Albignano. In fondo la strada fa una curva a dx e
poi a sx Fatta la
prima curva si presenta subito quella sx. Albignano
fino agli anni 70' era un piccolo centro agricolo,
poi con gli anni si è allargato con nuove
abitazioni, qui siamo ancora nel cuore
antico. Dopo aver
svoltato a sx a poco più di 50m svoltate a
dx e vi troverete la strada che porta sul ponte del
Canale della Muzza Non resta
che oltrepassare il ponte datato 1776. Se volete
avere più notizie su Albignano potete vedere
anche un precedente
report. La Muzza
pur avendo un flusso regolato, in presenza di
frequenti piogge aumenta il suo normale livello
come in questo caso Oltrepassato
il ponte sulla sx troverete questa curiosa
chiesetta in legno Si prosegue
lungo la strad che costeggia il corso del canale
della Muzza dove poco dopo diventa sterrata. Si
pedala al fresco fra gli alberi Alcuni
stradelli scendono verso le campagne in
quest'ambiente bucolico si prosegue seguendo sempre
il canale che scorre a fianco Altro bivio
con sbarra, a sx della sbarra c'è un
passaggio per bici e pedoni La Muzza
è un canale nato per l'irrigazione dei
campi, e questa è una roggia che prende
acqua dal canale portandola nei campi Fra robinie
ed altre piante un varco fa vedere il canale.
L'ambiente è molto bello ed immerso nel
verde E' sempre
un piacere ritornare su questi percorsi, lontani
dal traffico e all'ombra delle piante, piante che
ormai nella pianura lombarda sono state tagliate
ovunque, quando un tempo ogni strada di campagna ne
era adorna come del resto ogni fosso lo era, come
in questa foto Forse
occorrerebbe fare un passo indietro e ripristinare
quello che c'è rimasto nelle campagne come
tempo addietro, quando le campagne erano vera
natura curata amorevolmente dai
contadini. Ma anche i
numerosi contadini sono ormai scomparsi, sostituiti
dai macchinari che hanno lasciato le cascine
vuote Del resto
alla natura basta poco per riprendersi i suoi
spazi, lo si vede nelle nostre montagne che con
l'abbandono dell'uomo i boschi proliferano
prendendo presto il posto delle radure Pedalare in
ambienti simili a chi potrebbe non
piacere? Quando
l'uomo non interviene sulla natura essa ci
restituisce questo che è ben differente da
una campagna "tabula rasa" Ovviamente
c'è sempre qualcuno che pensa bene di venire
a pedalare da queste parti su questi
tracciati Sono 2,5km
di sterrato fra il ponte di Albignano e il prossimo
di Truccazzano Certo se
tutte le ciclabili fossero accanto ad un fiume,
canale o corso d'acqua il tutto sarebbe troppo
bello! Da lontano
e in controluce due sagome che non sembrano due
ciclisti A fianco
della campagna si trova una cava con i suoi rulli
trasportatori per portare il materiale escavato
nelle zone di stoccaggio Le sagome
si avvicinano e svelano due cavalieri Giunti a
Truccazzano, nei pressi del cimitero, si attraversa
questo ponte in legno Un breve
tratto di Ciclopedonale porta verso
l'attraversamento della strada provinciale che
collega Truccazzano ad Albignano, dove nella foto
si vedono auto e camion Attraversata
la provinciale si giunge a questo crocevia di
ciclopedonali con i cartelli che indicano le
distanze: Diritto si
va a Cavaione 2,3km. Se si tornasse indietro al
ponte di legno appena attraversato e si proseguisse
si arriverebbe a Corneliano Bertario a 1,9km,
mentre a dx si va ad Albignano a 2,3km che è
la direzione da prendere. Questi
paesi elencati sono tutte frazioni di
Truccazzano In pratica
ci si immette nella Ciclopedonale fatta all'andata
verso Albignano. Di fatto il crocevia Ciclopedonale
di Truccazzano lo si può considerare come il
giro di boa dove il percorso fa ritorno al punto di
partenza seguendo un altro tracciato A sx campi
e a dx la strada provinciale, a sx si vedono delle
panchine in una area di sosta Giunti a
questo incrocio, se si proseguisse diritti si
ritornerebbe al punto in cui all'andata si è
usciti su questa Ciclopedonale. Ora invece si
svolterà a sx in direzione periferia nord di
Truccazzano dove poi si andrà verso il
Santuario della Madonna di Rezzano. Questo
tratto è una strada a viabilità
ordinaria a basso traffico, porre comunque
attenzione, la strada non è molto
larga Arrivati a
questa rotonda con la fontana, si prende la
Ciclopedonale che si vede a dx e segnalata dal
cartello Questa
variazione di percorso l'ho inserita per arrivare
ad un punto per il rifornimento alle borracce.
Infatti a sx fra i tronchi degli alberi si
intravede la fontanella posta nel muro adiacente il
Santuario della Madonna di Rezzano. Superato il
Santuario, seguire la strada che passerà
nella frazione di Bisentrate. Dopo la chiesa potete
trovare anche un bar-trattoria-pizzeria.
Proseguendo, dopo 500m arriverete all'attacco della
salita del cavalcavia che porta a Pozzuolo
Martesana e che avete già visto all'andata.
Bene riprendete la strada dell'andata, ma ricordate
la foto dove c'era il furgone bianco? Prendete
quella direzione Si
imboccherà in pratica l'accesso sud alla
stazione ferroviaria di Pozzuolo
Martesana Questo
è l'ambiente che troverete, il primo
sottopasso è quello della BRE.BE.MI. poi
segue quello dell'Alta
velocità... ... ed in
fine l'accesso al sottopasso ferroviario della
linea Milano-Venezia In fondo a
sx troverete la rampa d'uscita Eccoci di
nuovo all'aperto davanti alla stazione,
naturalmente chi non volesse fare questo pezzo
può benissimo salire sul cavalcavia e alla
rotonda prendere per Pozzuolo Martesana,
attraversarlo per portarsi verso Melzo al punto di
partenza. Chi invece
vuole proseguire, basta che prenda il viale
alberato all'uscita del parcheggio e alla
successiva rotonda prenda a sx seguendo la
strada Dopo 700m
ci si trova sulla strada principale che attraversa
Pozzuolo Martesana. Un tempo era la Strada
Cassanese, poi declassata a strada Comunale dopo la
realizzazione di una prima Circonvallazione
interna. In seguito
venne aggiunta la Circonvallazione esterna che ora
dà l'accesso alla nuova Cassanese.
Quest'ultima nel tratto Pozzuolo-Milano è
stata modificata in 4 corsie per adeguarla al
traffico che dovrebbe portare la BRE.BE.MI.
Attraversato
Pozzuolo Martesana si passerà davanti all'ex
ingresso della ditta Ferrero ora spostato
più avanti in periferia. Si prenderà
questo vialetto alberato che conduce al
Cimitero Un ultimo
ombroso tratto con a fianco un fontanile e poi
superato il cimitero si prenderà la nuova
ciclopedonale che porterà verso
Melzo Questa
è la lunga salita che porta sul cavalcavia
che oltrepassa la T.E.M. Scesi dal
cavalcavia, ancora pochi colpi di pedale aiutati
dalla discesa e vi troverete al punto di partenza,
dopo aver percorso 20km fra le campagne dell'est
Milanese
Un giro che
vuole attraversre ciò che rimane delle
campagne che un tempo erano molto più estese
e che ora con le recenti infrastrutture come il
quadruplicamento ferroviario per l'Alta
Velocità, il quadruplicamento delle strade
Rivoltana e Cassanese, la BRE.BE.MI. e la T.E.M.
hanno privato questo territorio di preziose
campagne, di marcite ed alberi. |
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:11-09-2014 ultimo aggiornamento: 28-06-2015 Percorsi Ciclabili- torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|