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Melzo -
Treviglio |
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Il palazzo
Trivulzio a Melzo prima del rifacimento della
piazza antistante. Se si
arriva alla stazione ferroviaria di Melzo basta
prendere Viale Gavazzi e percorrerlo sino in fondo
arrivando al semaforo sulla strada Provinciale
Cassanese. In
alternativa uscendo dalla stazione tenete la sx. e
salite sul marciapiede che vi porterà ad
imboccare una ciclabile sempre sul marciapiede dopo
aver passato un passaggio pedonale in
prossimità di una rotonda. Alla
successiva rotonda altro attraversamento
pedonale,proseguite diritti lungo il viale
alberato, sino ad arrivare ad un semaforo in
prossimità del Cimitero. Attraversate
la strada (Viale Gavazzi) e svoltate a sx. andate
sino in fondo arrivando al semaforo sulla strada
Provinciale Cassanese. Il percorso
è adatto a tutti e non presenta alcuna
difficoltà, è sufficiente una normale
City bike. Sopra la
mappa che ho tratto da Google, 25 km di percorso
misto stradale ciclabile, il tratto iniziale di
colore arancio sono i 2km di strada che separano
Melzo da Gorgonzola, strada secondaria che
attraversa le campagne alcune con coltivazione a
Marcita. Il tratto
blu riguarda la Ciclovia della Martesana, mentre il
successivo rappresenta la Ciclovia dei Laghi Sud,
tratto sino a Treviglio. I 2 km
della discordia che collegano Melzo a
Gorgonzola. Erano
piante da almeno 50cm di diametro, non certo
piccole, e il motivo per cui le abbiano tagliate
ancora non lo conosco. Sempre che poi le
reimpianteranno, ma conoscendo la storia penso
proprio di no e a questo proposito.... Accanto
potete vedere i 2km di strada che collega Melzo a
Gorgonzola, si può osservare che è
una tabula rasa, ma negli anni 70 non era proprio
cosi, le tracce rosse sono le piante ad alto fusto
allora presenti nelle campagne, tagliate e non
più reimpiantate, e a testimonianza guardate
sotto, poi ci si lamenta che il verde non è
sufficiente, bhè finchè non
c'è una legge che obblighi il reimpianto, a
quanto pare ognuno fa il bello e il cattivo tempo
delle sue piante, che però guarda caso fanno
parte dell'ecosistema e si dovrebbe tutelare questo
aspetto anche in casa nostra senza guardare molto
lontano in Amazzonia. Queste foto
le ho scattate nel 1972, il punto rosso nella foto
sopra rappresenta il punto da dove sono stati fatti
gli scatti e le direzioni, come potete osservare il
paesaggio era nettamente differente, con piante
d'alto fusto sparse un po' in tutte le campagne,
oltre a quel bellissimo doppio filare orami
scomparso da decenni. Giusto per
la cronaca le moto erano due MotoGuzzi Stornello
160 e una Ducati Scrambler 350 Pur essendo
la foto in b/n si possono vedere sullo sfondo le
piante ad alto fusto ora non più presenti, e
sempre per la cronaca la moto in piega era una
Kawasaki 500 Mach III H1C , e per chi all'epoca non
era ancora nato si tratta di questa bestiolina, una
500cc tre ciclindri a due tempi da 60Cv, da 200km/h
che simpaticamente era sopranominata la "bara
volante" perchè dotata di accelerazioni
brucianti e prestazioni da brivido con impennate
sino in terza marcia se portata al limite, ma con
freni e sospensioni inadeguate! Se fate una
ricerca su YouTube è possibile anche vedere
la moto e sentire l'urlo del suo motore in
accelerazione, un sound inconfondibile, almeno per
chi all'epoca lo ha sentito dal vero e soprattutto
guidate! Chiusa
questa parentesi, arrivati a Gorgonzola si prende
la Ciclovia del Naviglio Martesana Giunti a
Bellinzago Lombardo, un cartello illustra la mappa
della Ciclovia della Martesana da Milano a Cassano
d'Adda 23 Km. si prosegue
poi con il tratto
Inzago-Groppello d'Adda Dopo 15km
si arriva davanti al "rudun" di Groppello d'Adda,
non si fa altro che proseguire diritti in direzione
dell'Adda La
ciclabile prosegue lungo il Naviglio Martesana, qui
un blocco per le auto che consente l'accesso solo
ai residenti dell'abitazione che si vede sullo
sfondo e ai mezzi di servizio e manutenzione
dell'argine. Si prosegue
per circa 150m, sino ad arrivare a questo bivio, si
prenderà la discesa a dx. verso il fiume
Adda e Fara Gera d'Adda. Se si proseguisse a sx. la
ciclabile vi porterebbe a Lecco. Al termine
della discesa, sulla dx. troverete uno sterrato che
conduce verso il fiume Adda Oltre il
ponticello il fiume Adda, questo è il Canale
Villoresi che attraverso il "salto del Gatto" si
butta nell'Adda. Il Canale
Villoresi completato nel 1891 è un Canale
irriguo lungo 86km che nasce dal fiume Ticino in
località Somma
Lombardo
presso le dighe del "Panperduto" terminando poi il
suo corso qui a Groppello confluendo in parte nel
Naviglio Martesana e in parte con uno scavalco
sotterraneo del Naviglio Martesana
nell'Adda. Lo sterrato
che al termine della discesa porta alla spiaggia
sul fiume Adda, questa zona è chiamata anche
del "Pignone", sullo sfondo si intravede la chiesa
di Fara Gera d'Adda, prossima meta. Purtroppo
di recente anche in questo parco sono state
tagliati molti alberi ad alto fusto. Un' edicola
che spiega la località e il percorso
ciclabile La
ciclabile prosegue verso fara Gera d'Adda, fino al
termine dello steccato il fondo è asfaltato
poi si prosegue su sterrato misto a
sassi.
Si giunge
su un ponte che attraversa un canale proveniente da
una Centrale idroelettrica a monte Più
avanti il canale va a confluire nel fiume
Adda Ancora un
tratto di sterrato sino ad arrivare al ponte sul
fiume Adda Rammento
come recita il cartello che il ponte è
pedonale e le bici vanno accompagnate a
mano. Come notate
c'è anche uno sbarramento per impedire il
passaggio delle moto e motorini. Passato il
ponte, sull'altra sponda Fara Gera
d'Adda Basta che
qualche bambino getti del pane nel fiume per creare
scompiglio fra l'avifauna presente, autoctona e no,
visto che siamo anche in presenza di una nutrita
colonia di Gabbiani. Avranno anche loro Internet ed
hanno saputo della globalizzazione? Oramai i
gabbiani fanno parte del nostro scenario
Lombardo Attraversato
il ponte troverete ai lati una serie di "edicole"
che illustrano il territorio circostante, i
monumenti, zone caratteristiche e il percorso della
Ciclovia dei Laghi Sud che in questo punto ha
ufficialmente inizio. Il cartello
recita: 42,4Km di lunghezza del tracciato della
Ciclovia dei Laghi Sud. 8,9km invece è la
distanza che occorre per arrivare a Treviglio,
arrivo di questo report.
La piazza
di Fara Gera d'Adda con la chiesa di
Sant'Alessandro del XVI Sec. il Comune che si trova
sotto la provincia di Bergamo, conta circa 8.000
abitanti e risale al VI Sec. con origine
Longobarda. Seguendo i
cartelli della ciclabile si arriva a questo stop,
occorre svoltare a sx seguendo la strada in
direzione Canonica d'Adda, arrivati in
prossimità della Caserma dei Carabinieri, la
troverete sulla vostra dx, la si supera e si svolta
nella via a dx. Occorre
prestare attenzione ai piccoli cartelli che
indicano la ciclabile Il cartello
in basso è quello della Ciclovia dei Laghi
Sud, quindi fate attenzione alle intersezioni che
lo troverete sui pali. Usciti da
Fara Gera d'Adda prendendo la Via Treviglio, ci si
ritrova in campagna. Una delle
grandi cascine presenti nella nostra pianura
lombarda, quando per lavorare la terra occorreva un
gran numero di braccia.
Un
papà con il bambino che lo segue sulla sua
bicicletta, come potete vedere la strada è
di campagna e di larghezza ridotta, di macchine non
ne passano molte, ma... avendola percorsa per 4
volte, tutte le volte mi è capitato che
più di una macchina sia sfrecciata a
velocità forse anche superiore ai
100km/h! naturalmente
nel sorpassarmi se ne andata sul tratto non
asfaltato sollevando un immenso
polverone! Personalmente
queste soluzioni ibride di ciclovie con presenza di
pazzi scatenati che pensano di essere all'autodromo
di Monza perche spersi nella campagna, non è
che sia una soluzione molto felice. Lo
sò è una questione di pochi pazzi, ma
esiste, e non vorrei che con la diffusione della
notorietà del percorso alla fine non succeda
l'irreparabile. Visto che
lo spazio c'è spero che sia ricavato un
percorso su sede protetta. In questo
punto i cartelli indicatori della ciclovia sono
addirittura due, di dimensione più generose
e dotati anche di indicazioni
chilometriche. In questo
punto Fara Gera d'Adda si trova a 3km Treviglio a
5,9Km e Cividate al Piano a 39,4Km D'inverno
questo lato della cascina crea ombra sulla strada e
se le temperature scendono sotto zero il fondo
può rimanere brinato. Il lato sud
della cascina, ovviamente bello assolato!
La strada
prosegue verso la frazione di Badalasco un tempo
chiamata Massari Melzi Giunti a
questa rotonda a Badalasco occorre svoltare a sx.
direzione Treviglio
Lasciata
alle spalle la frazione di Badalasco ancora un
tratto di campagna sino ad arrivare ad uno strappo
in salita che porta verso la frazione
Geromina A questo
bivio si proseguirà diritti, verso la
frazione Geromina Giunti alla
rotonda, si svolta a dx, prendendo questa
ciclabile, osservate il cartello della
Ciclovia. Siamo ormai
in periferia di Treviglio, si prosegue sino a
passare sotto il ponte della ferrovia che porta a
Bergamo, per sbucare sulla S.S. 11 Arrivo a
Treviglio, le macchine che si vedono sono sulla
Strada Statale 11, a sx. la ciclabile segue verso
il centro di Treviglio. Ad una
media di 18km/h mi ci sono voluti 1h e 20' per
coprire i 25km da Melzo. Qui chi
volesse potrebbe anche tornare in treno verso la
stazione di Melzo, oppure semplicemente girare la
bici e tornare per la stessa strada, oppure
proseguire in ciclabile verso Cividate al Piano,
mancherebbero ancora 33,5Km. Personalmente
sono tornato indietro totalizzando 50km, la
rimanente tratta la riserverò per un
prossimo report. |
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 12-02-2011 ultimo aggiornamento: 29-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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