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Maremma da Camping Baia Verde a Roccastrada (GR) |
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Il
tracciato parte dal mare al Camping Baia Verde, si
procede verso Scarlino, Bagno di Gavorrano, Ribolla
per poi deviare in salita verso Montemassi e da
lì proseguire sino a Roccastrada per poi
richiudere il giro e fare ritorno al Baia
Verde. La
mappa del percorso. Se vi dovessero uscire le
indicazioni in "Miglia" é possibile
convertirle in Km nelle preferenze di accesso al
sito Garmin Connect una volta che si è
registrati. Il
percorso é indicato ai cicloturisti
allenati, questo sia per la lunghezza del percorso
ma soprattutto per le salite da Ribolla sino a
Roccatederighi. Oltre a questo c'è da tener
conto di un altro fattore condizionante che
è quello del vento, che cambia seguendo le
inversioni termiche del corso della giornata e alla
fine ce lo si ritrova quasi sempre in senso
contrario. Una buona
bici scorrevole dotata di un buon cambio e ben
frenata, che può essere da corsa, trekking e
perchè no anche una MTB. Il
Camping Baia Verde come punto d'appoggio è
raggiungibile da una deviazione posta sulla strada
delle Collacchie che da Follonica porta a
Castiglione della Pescaia, seguendo le indicazioni
per Punta Ala. |
Per non
ripubblicare parte del percorso che è
già stato fatto in passato, è
opportuno prendere visione del report
su Tatti
da cui è possibile trarre le informazioni
sino alla località di Ribolla. Da quel punto
in poi si seguirà questo report. Superato il
bivio di Ribolla che a sx porta a Tatti,
proseguiamo verso il centro del paese e lo
superiamo in direzione Roccastrada. Subito ci
appare a sx un borgo su una collina, pensavo fosse
Roccatederighi invece si trattava di Montemassi.
Consultando l'orologio era un po' presto per
dirigersi subito a Roccastrada che era la nostra
meta, per cui abbiamo deciso per la deviazione per
Montemassi, in quanto anche quella strada passando
in successione Roccatederighi e Sassofortino,
conduceva alla meta. Montemassi,
un borgo medioevale con la sua rocca in cima alla
collina Alla
deviazione facciamo le debite considerazioni
confrontando i vari km indicati sui cartelli, la
decisione ormai è presa, si sale a
Montemassi! Certo,
l'allungheremo, ma alla fine la scelta ci ha
premiato con borghi, strade e panorami
stupendi. Intrapresa
la deviazione per Montemassi, la strada sale
costeggiando la collina fra ulivi e boschi.
Guardando la foto sembrano poche case, poi in
realtà quando ci si addentra nel borgo le
case sembrano moltiplicarsi fra pertugi, vicoli,
scalinate, archi, sottopassi; tutto quello che
compone un borgo medioevale arroccato sulla cima di
un cocuzzolo. L'
eloquente cartello fatto di piastrelle in ceramica
dipinte a mano, è un invito a visitare il
borgo. Sino a qui
abbiamo percorso 42km e superati 343m di dislivello
in 2h e 18'
Una serie
di case affianca l'unica via che conduce al borgo.
Questa foto mi ricorda la strada che esce da Tirli
verso Castiglione della Pescaia! Proseguiamo
verso ovest sino ad arrivare sotto queste mura con
una ex porta d'accesso al borgo fortificato. In
primo piano una meridiana fatta con mattonelle di
ceramica dipinte, lavoro commissionato dagli stessi
abitanti ad noto ceramista di Montemassi Una ripida
salita lastricata in pietre porta all'interno del
borgo antico, dalle cui mura si ha questa visuale
verso nord. A sx. dove volano le rondini, si
intravede sullo sfondo una linea piatta fra le
colline, si tratta del tratto di costa sul mare che
va da Marina di Grosseto a Castiglione della
Pescaia. I rilievi che si vedono a dx sono quelli
dove si trovano i vari borghi di Montepescali,
Vetulonia, Buriano. Sotto, in primo piano, distese
di ulivi. Ogni spazio
viene sfruttato da case unite le une alle altre,
con sottopassi ricavate nelle stesse e scalinate
che le affiancano. Il tutto costruito con sassi,
pietre e mattoni. Fa
decisamente caldo e la "scalatrice" ne approfitta
per una sosta all'ombra. Il contrasto fra vecchio,
a sx e più recente a dx. La casa in primo
piano mostra il muro perimetrale a contrafforti.
Immancabili ormai nelle scene quotidiane di questi
borghi sono gli Apecar, se ne scorgono ovunque!
D'altra parte sono stretti e corti e si intrufolano
agilmente fra gli stretti vicoli medioevali. Nel
vecchio borgo i vicoli sono tutti lastricati con
pietre o sassi. Lascio la
bici e mi inoltro a piedi per una breve
visita Salendo un
altro arco dà accesso alla parte più
alta. Fra case di
pietra e un vicolo stretto scorgo la
chiesa Visti gli
spazi risicati che si trovavano più in
basso, trovare uno spazio così ampio ed in
piano qua sopra è stata una
sorpresa. Per quanto
un borgo possa essere piccolo per una chiesa si
trova sempre il posto. Si tratta della chiesa
dedicata a Sant'Andrea Apostolo. La chiesa è
stata ricostruita svariate volte e si pensa che sia
stata ricostruita sulla base della vecchia chiesa
Castellana di cui si hanno notizie sin dal 1076.
Quindi quello che si vede oggi è molto
più recente rispetto alle
origini. Il bello di
questi borghi sono l'intersecarsi degli spazi
e passaggi che permettano di accedere quasi
ovunque. Posso solo immaginare quanto poteva essere
divertente per i ragazzini di un tempo rincorrersi
fra i vicoli, anche se non penso che tempi addietro
avessero molto da giocare ma piuttosto da lavorare
già in tenera età. Oggi il borgo
appare quasi disabitato, molti cartelli di
affittasi o vendesi si trovano affissi sulle porte.
D'altra parte quassù di lavoro non penso che
ce ne sia, per cui si è obbligati a scendere
a valle in centri più grandi e alla lunga
tutto ciò comporta costi e disagi. Questo
è il prezzo da pagare se si vuole abitare in
posti come questi che hanno dalla loro la pace e la
tranquillità, l'aria buona, ma poi non ci
sono i vari servizi che si troverebbero in un paese
più grande. Come dire: Non c'è
rosa senza spine! Finita la
breve ispezione, di fatto c'è molto altro da
vedere, come il castello e questo lo lascio a voi,
lasciamo questo grazioso borgo alla volta di
Roccatederighi . Lasciato
Montemassi, la strada sale dolcemente ma in modo
costante verso Roccatederighi. Sono 9 km e
300m di dislivello da superare con salita al
3%. La strada
è bella, ogni tanto ombreggiata e con viste
panoramiche. In lontananza in cima alla collina si
vede Roccatederighi. La mia "gregaria" è in
grande sofferenza, ha una sella nuova che si
è rivelata non adatta ed ora accusa dolori
specie sui tratti in salita. Siamo costretti a
più frequenti soste. Mancano
ormai un paio di chilometri e si ode il rintocco
delle campane di mezzogiorno, visto il caldo e
l'ora e in aggiunta la sofferenza della "gregaria"
decidiamo di anticipare la sosta per il pranzo a
Roccatederighi Infatti al
bivio il cartello segna 2km a Roccatederighi e la
successiva Sassofortino a 5 km. Una macchia
di giallo fa da cornice a questa inquadratura su
Roccatederighi e la pianura sottostante Dopo 52 km
e 657m di dislivello si fa l'ingresso al borgo di
Roccatederighi, ci dirigiamo verso il centro
storico. Sulla sx scorgo una Osteria che
sarà poi la nostra meta pranzo. Facciamo
l'ingresso al vecchio centro storico, anche qui
come a Montemassi ci si trova in borghi medioevali
arroccati su speroni di rocce. E Anche qui
si ripete lo stesso schema, vicoli stretti, case in
pietra, archi e sottopassi fra le
abitazioni. Una serie
di archi in un vicolo con il selciato fatto a
grossi riquadri di pietre, anche se a mio avviso
vedendo i tombini questa è un opera di
più recente fattura. Nel corso
dei secoli le ristrutturazioni non sono mancate,
per cui aperture o chiusure di finestre o
spostamenti di quest'ultime hanno lasciato tracce
evidenti, come pure trasformare un portone con
volta ad arco in un più recente portone
rettangolare. E' difficile trovare un borgo che a
distanza di svariati secoli possa mantenere intatta
la sua costruzione originale dei suoi manufatti.
Le stesse
abitazioni alternano costruzioni in tutta pietra a
vista, oppure intonacate. Qui ci troviamo nel punto
più alto della Rocca. Anche la
chiesa e il campanile sono rigorosamente costruiti
con pietre , d'altra parte quassù la materia
prima, di certo, non mancava! Si tratta della Pieve
di San Martino Vescovo, costruita nel
1490 Spostandosi
verso il lato dx della facciata della chiesa,
questa è la visuale sulla piazza antistante,
con lo sperone di roccia che spunta a sx. In centro
alla piazza, una delle tante sculture moderne
disseminate per il borgo in occasione di una
mostra, mentre in vari locali erano esposti quadri
di pittori locali. Un altro
vantaggio di stare su una rocca è la visuale
che si ha attorno, per cui i movimenti dei nemici
potevano essere scorti per tempo. Oggi a noi non
resta che ammirare ciò che ci
circonda. Anche sul
lato ovest le case appoggiano su una solida
roccia E' ora di
lasciare il vecchio borgo non prima di aver
pranzato Prendiamo
la strada per Sassofortino e guardando indietro
appare questa bella vista su
Roccatederighi. La strada
per Sassofortino è molto bella e panoramica
e rimane in costa alla collina con poche variazioni
di pendenza, ormai il grosso della salita è
stato fatto fino a Roccatederighi e la mia
"gregaria" può finalmente tirare un respiro
di sollievo avanzando più
spedita. Si pedala
attorno ai 500m di altitudine e lo sguardo
può spaziare su un ampio territorio; dalle
colline, alla pianura, sino al mare nelle limpide
giornate
Superiamo
Sassofortino scollinando a quota 572m s.l.m. e dopo
55 km dalla partenza senza soffermarci e ora nella
foto appare in lontananza, in centro alla
foto. Proseguiamo
verso la meta di Roccastrada. Anche questo borgo
è costruito su uno sperone di roccia che
è ben visibile anche da lontano. Si tratta
ovviamente del solo centro storico, posto a dx,
mentre a sx c'è la parte più
recente. Il tratto
più bello del percorso è quello da
Sassofortino a Roccastrada, un susseguirsi di curve
a tratti in mezzo al bosco ed in ombra. Un breve
discesa e si esce dal bosco, incontrando la strada
che da Roccastrada porta a Siena , distante
54km Quasi ci
siamo, ci fermiamo ad ammirare il solito paesaggio
Toscano Campi,
colline, alberi e cielo azzurro, tutti gli
ingredienti dell'entroterra Maremmano Dopo 64 km
e 824m di dislivello superati, facciamo ingresso a
Roccastrada dirigendoci verso il centro storico.
Subito a dx, vediamo lo stagliarsi delle ripide
rocce con le case costruite sulla
sommità
La stretta
strada sale verso la torre dell'orologio Una
scalinata laterale con una
infiorata Proseguiamo
la visita dirigendoci verso la chiesa di cui si
scorge il campanile merlato Adiacente
alla chiesa si trova subito confinante una
abitazione, forse era la canonica, evidente che gli
spazi andavano sfruttati, anche se sembra una
costruzione più recente. La chiesa è
quella di San Nicola le cui origini risalgono sul
finire del 1200' ma poi successivamente modificata
in tempi più recenti come anche il campanile
rifatto nel 1865. Nella
piccola piazzetta adiacente la chiesa si trova un
belvedere verso Civitella Marittima Si fa
ritorno alla piazza della torre dell'orologio,
salendo le scale che portano ad un altro belvedere
verso nord Il vicolo
in salita aggira la torre e si inoltra fra le case
in pietra Un dedalo
di vicoli si diramano salendo verso il
belvedere Una vista
verso la collina di Monteleoni e l'abitato di
Terzi Essendo
questi borghi medievali costruiti sulla roccia,
è evidente che sotto non c'è terra,
per cui cercano sempre di utilizzare molti vasi
dove poter far crescere fiori e piante Se non
facessero crescere un po' di verde attorno alle
case, non rimarrebbe altro che un borgo con la nuda
pietra. Dove
però il sole non batte di piante se non se
ne vedono Si
ridiscende verso la piazza della torre
dell'orologio Facciamo
l'uscita dal borgo antico attraverso un arco che
probabilmente in tempi passati poteva essere la
porta d'accesso principale al borgo. Ci
ritroviamo sotto le mura e la rocce della rocca,
finiamo qui la visita a Roccastrada. Ora ci
aspettano 57 km non proprio tutti in discesa,
qualche salitella c'è ancora da fare, prima
di arrivare al punto di partenza. Sulla
strada del ritorno passiamo sotto Gavorrano,
altro borgo medievale Ancora
più avanti si passa sotto anche al borgo di
Scarlino
anche lui noto borgo medievale, oggi di borghi
antichi ne abbiamo fatto una scorpacciata.
Senza
dubbio un giro impegnativo sotto il profilo fisico,
i chilometri il dislivello e il vento contro non
fanno sconti a nessuno, però si viene
ripagati entrando nella storia del nostro passato
di molti secoli addietro nel periodo
medievale. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:08-7-2013 ultimo aggiornamento: 30-07-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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