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Salita Piazza Brembana Passo San Marco (BG) |
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Autostrada
A4 Milano-Venezia uscita Dalmine, prendere la
direzione Valle Brembana. Il
percorso Si tratta
di un classico percorso montano che parte dai 520m
sino ad arrivare al passo a 1992m slm. Inutile dire
che è impegnativo, mi sembra ovvio ed
occorre per forza allenamento di fondo oltre a
quello in salita e sulle lunghe salite. Il Passo
San Marco, come del resto tutti i passi alpini
è meta di turisti ed ovvio che chi non sale
in bici lo fa con un mezzo motorizzato. Per mia
esperienza fare un passo alpino in un giorno
lavorativo siate certi che lo farete in tutta
tranquillità godendovi il panorama, se
invece viene fatto di Sabato o Domenica,
rassegnatevi a chi vi sfreccia accanto oltre a
perdere il gusto per l'aria di montagna. La storia
di questo passo è legato al tempo dei regni
Lombardo e Veneto. Per i
Veneziani poter commerciare con il Cantone dei
Grigioni che era un alleato significava dover
passare lungo il Lago di Como controllato dagli
Spagnoli,oppure affrontare e superare le impervie
vie delle Orobie. Fu scelta
la via della Valle Brembana e venne costruita la
Via PRIULA che partendo da Bergamo portava a
Morbegno scavalcando il Passo San Marco, venne
anche costruito il rifugio Cà San Marco
(ancora esistente) per dare ricovero ai
viandanti. Dopo
un'abbandono di questa Via PRIULA, ora c'è
in atto una rivalutazione delle comunità
montane interessate, e alcuni tratti originali sono
ancora percorribili. |
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Si parte da
Piazza Brembana dove termina la Ciclovia della
valle Brembana
Punto di
partenza Piazza Brembana dalla stessa piazza punto
d'arrivo della "Ciclovia
della Valle Brembana" La vecchia
stazione ferroviaria di Piazza Brembana delle ex
ferrovia FVB, ora capolinea degli Autobus. Dal
sedime dei vecchi binari è stata ricavata la
Ciclovia della Valle Brembana. Partendo
dal parcheggio di Piazza Brembana si prende la
strada in salita che porta nel centro, si percorre
questa via principale, proseguendo diritti sino
all'uscita dal paese, in direzione Olmo,
Mezzoldo. Il
Santuario Madonna dei Campelli XVII sec. a Olmo al
Brembo Subito dopo
questo cartello inizia un piccolo sbarramento sul
fiume Brembo Dallo
sbarramento si vede ancora il Santuario Madonna dei
Campelli. Lungo quasi tutto il percorso, il fiume
Brembo lo troverete accanto. La chiesa
di Sant'Antonio abate del XV sec. con successivi
ampliamenti. Il
campanile subì un innalzamento nel 1939 con
un nuovo concerto di campane che fu requisito nel
1943 durante la seconda guerra mondiale, per poi
essere ripristinato nel 1948. Il 10
Aprile 2010 si è tenuta la
mostra: "Il
campanile di Olmo e la sua
storia" Il ponte
sul Brembo e la Chiesetta di S.Rocco a Olmo (556m
slm) Il panorama
incomincia ad aprirsi sulle cime, sino a qui sono
4,5km all'1% Si arriva
in vista di Mezzoldo, la strada corre a fianco del
corso del fiume Brembo Da Mezzoldo
vista verso il lato est della valle A Mezzoldo
si trova il vecchio edificio dell'antica Dogana
Veneta Il fiume
Brembo è una presenza continua lungo il
percorso, con le sue acque chiare che si fanno
strada fra massi ormai levigati dal
tempo. L'ambiente
della valle rispetta i canoni montani con ricchi
boschi, e in questo tratto si è circondati
da pini. Un breve
tratto di 400m al 14% , prima della diga sul
Brembo Superato il
tratto duro si arriva alla diga dopo 12,5km a 1050m
slm, da qui sino al rifugio Madonna delle Nevi, la
strada prosegue con pendenza al 6%. Dopo la
diga la Valle diventa leggermente più ampia
offrendo il panorama dei monti che confinano con la
Valtellina. Si incomincia già a vedere il
limite della vegetazione sulle montagne. Le
classiche case in pietra con tetti in lastre di
pietra. Fra la
località ponte dell'Acqua e il rifugio
Madonna delle Nevi Il rifugio
Madonna delle Nevi 1350m, da qui la strada sale con
i tornanti Fin qui la
salita è nella norma niente di impegnativo,
salvo uno strappetto di 400m. Da questa
località iniziano i 13 tornanti che in
9,62km on pendenza all'8% e 816m di dislivello vi
portano ai 1992m del Passo San Marco. Vista sul
rifugio Madonna delle Nevi, dopo il primo
tornante.
Il
rifugio dispone di 130 posti letto. Al 2°
tornante si sale verso un ristorante, a fianco si
trova una fontana, solito rifornimento
d'acqua. 5°
tornante 1451m con sopra, mucche al pascolo. Ogni
tornante riporta l'altitudine. La strada
tornante dopo tornante sale verso l'ultima
frazione, la giornata è stupenda e si
può salire ancora in maniche corte senza
problemi anche se è fine settembre. Al
mattino presto il termometro segnava 8°C, ma
verso le 13:00 il sole ormai aveva riscaldato
l'aria. Salendo i
pini si fanno sempre più rari lasciando il
posto ai pascoli Guardando
verso valle si scorge ogni tanto qualche malga o
abitazione Non manca
molto all'arrivo al Rifugio San Marco
2000. Avendo
già fatto la scalata del versante nord,
questo è molto differente e del resto con
due esposizioni geografiche all'opposto non
potrebbero i due versanti essere uguali. I suoi
compagni erano molto più sotto nella valle,
ma questo giovane vitello evidentemente voleva
esplorare i piani alti, così si era spinto
sino in mezzo alla strada, per poi scansarsi
all'arrivo di un'auto. Due viste
panoramiche dallo stesso punto, sopra verso il
passo, l'edificio che si vede è il rifugio
San Marco 2000, sulla cima a dx. la strada che sale
al passo. Il rifugio
San Marco 2000, da non confondersi con il vecchio
Cà San Marco. Questa valle in effetti
è molto bella ma, la presenza dei grossi
tralicci che la percorrono, di fatto disturbano non
poco il paesaggio. Il decimo
tornante apre l'orizzonte verso una valle selvaggia
come la Val Mora Una malga
posta nei pressi del 10° tornante Ancora un
paio di tornanti per arrivare ai rifugi. in alto
intagliata nella montagna la strada che sale al
passo. Dopo aver
superato il 12° tornante, sulla sx troverete
una deviazione per il rifugio Cà San Marco.
Il passo si trova lassù dove si vedono i
tralicci. Sul
frontale del rifugio sono inserite alcune targhe
che di seguito riporto: Al 13°
tornante, guardando verso valle si può
vedere, qui in centro alla foto, il rifugio Madonna
delle Nevi Ecco il
13° e ultimo tornante, mancano solo 1,5km al
passo e 112m di dislivello all8%. Ora appare
meglio la situazione fra il 10° e il 12°
tornante con il bivio che porta al Cà San
Marco. Si vede in centro anche la malga al 10°
tornante, e a dx. la Val Mora. in Primo piano il
rifugio San Marco 2000. Sullo sfondo il Monte
Venturosa. Mancano
200m al Passo San Marco che si trova giusto in
mezzo alle due coppie di tralicci dell'alta
tensione. Sotto la
manopola dx. il rifugio Cà San Marco, in
centro alla foto il rifugio San Marco 2000, mentre
a dx. il Lago di Valmora a 1546m e sotto la Val
Mora. A sx sullo sfondo la Cima Menna. Di per se
il valico del Passo San Marco non ha nulla di
bello, e di certo i suoi tralicci e cavi d'alta
tensione non abbelliscono l'ambiente! Alle spalle
del monumento agli Alpini, i due grandi tralicci
dell'alta tensione. Un piccolo
laghetto in cima al passo nel versante della
Valtellina. Qui posso
festeggiare, si fa per dire, i 20.000 metri di
dislivello superati nel redigere i report
pubblicati sino ad ora, nei 5 mesi da Aprile a
Settembre
Dire quale
dei due versanti è più bello,
è arduo, io direi per non fare un torto a
nessuno, di farli tutti e due e poi deciderete voi
qual'é il preferito!
Senz'altro
questo è più impegnativo! |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:21-09-2010 ultimo aggiornamento: 07-08-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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