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Maremma da Camping Baia Verde a Suvereto e Campiglia Marittima (GR) |
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Ecco il
tracciato che partendo dal Campeggio Baia Verde e
passando per Montioni porta prima a Suvereto, al
suo Belvedere e poi a Campiglia Marittima. Il
ritorno segue invece la direzione per Riotorto e
Follonica.
Il percorso
é indicato ai cicloturisti allenati, questo
sia per la lunghezza del percorso ma anche per le
salite che seppur non molto lunghe, necessitano
comunque di un certo impegno. Oltre a questo poi
c'è da tener conto di un altro fattore
condizionante: Il vento, che cambia seguendo le
inversioni termiche del corso della giornata, alla
fine ce lo si ritrova tutto il giorno per l'80% in
senso contrario. Una buona
bici scorrevole dotata di un buon cambio e ben
frenata, che può essere da corsa, trekking e
perchè no anche una MTB. Il Camping
Baia Verde come punto d'appoggio è
raggiungibile da una deviazione posta sulla strada
delle Collacchie che da Follonica porta a
Castiglion della Pescaia, seguendo le indicazioni
per Punta Ala. |
PRIMA PARTE Partiti dal
Campeggio Baia Verde a Punta Ala, prendiamo la
direzione per Pian d'Alma ma dopo poche centinaia
di metri svoltiamo a sx verso i campi per evitare
il traffico. A fianco
della strada un po' di canneti verso il Pian d'Alma
La strada
è un lungo rettilineo che poi si collega
alla SP322 Strada delle Collacchie. Lungo la
strada si trovano delle aziende agricole dove si
possono trovare anche i prodotti dei loro terreni,
come olio, frutta, verdura e quant'altro
producono. In
lontananza la chiesa di Pian d'Alma posta sulla
strada delle Collacchie, dietro essa le Bandite di
Scarlino Ogni tanto
un po' di verde lungo la strada, oltre alle aziende
agricole si trovano anche alcune ville
residenziali. Immessi
sulla strada delle Collacchie si va in salita in
direzione Puntone Scarlino. Terminata
la veloce discesa al Puntone, al semaforo si svolta
a dx. Dopo circa 4 km si svolta a sx direzione
Follonica, per poi svoltare subito a dx direzione
Le Case, al bivio della foto. Le colline che si
vedono sullo sfondo sono quelle del parco di
Montioni Arrivati in
fondo alla strada alla località Le Case, si
svolta a sx direzione Scarlino Scalo, lo si
attraversa e alla rotonda si prosegue diritti in
direzione Cura Nuova e Massa Marittima che si trova
dietro la collina di dx. Come
scritto già sopra, arrivati alla grande
rotonda di Cura Nuova, si svolta a sx. direzione
Follonica, salvo poi alla prossima rotatoria che
occorre svoltare a dx. direzione Montioni. Nella
foto le colline verdi sono appunto quelle del Parco
di Montioni. Già
alla rotatoria per Montioni il paesaggio cambia. La
vegetazione si fa un po' più verde e la
presenza di alberi più da montagna che da
pianura fa il resto. Qui si è al
ventitreesimo km Il mare da
qui dista circa 12km, ci si trova a 31m s.l.m. ma
come ho già scritto; il paesaggio sembra
più di montagna. Vista la
risibile pendenza, si ha anche modo di guardarsi un
po' attorno. In fondo sulla dx. si scorge una
collina è la Riserva naturale la
Marsiliana, accessibile da un bivio che si
troverà più avanti, subito dopo una
"S" su un ponte. Dalla strada del parco proseguendo
si può arrivare anche a Massa
Marittima "Allineata
e coperta" la compagna di viaggio segue la mia
scia. Alle sue spalle si intravedono le colline
delle bandite di Scarlino ormai lontane. Breve sosta
di rito alla piazzetta di Montioni, rammento che
qui troverete una fontanella. Dopo aver
scollinato vi aspettano 4,5 km in una bella
discesa, fino al bivio per Suvereto Al bivio
mancano 3km a Suvereto con pendenza media al
3% A ridosso
della collina si incomincia a vedere Suvereto,
mentre la prima collina a punta a sx è
quella che nasconde Campiglia Marittima, la nostra
successiva meta. Dopo una
pedalata di 41km arriviamo alla periferia di
Suvereto con piante di Ulivo anche vicino alle
abitazioni. Sotto il cartello del comune, si trova
quello del Touring Club Italiano che l'ha dotato di
Bandiera Arancione. Si tratta del Marchio di
Qualità Turistico Ambientale per
l'entroterra. In cima al
borgo in posizione dominante, si intravede la Rocca
di Suvereto Ci accoglie
il mercato settimanale posto al di fuori
dell'entrata alla vecchia Suvereto. Per
raggiungere questa piazzetta preparatevi ad una
breve ma ripida salita all'11%. Fin qui avrete
percorso 42km e 280 m di dislivello Sulla sx
della piazzetta si trova la Pieve di San Giusto, un
edificio romanico risalente a quasi un secolo prima
dell'anno mille Accanto
alla sommità dell'arco, che fa da porta
principale di accesso, si trova una iscrizione su
una forma in pietra.
Dall'arco
del portone principale si dischiude la vista sul
borgo medievale risalente all'anno 1000 Appena
varcato l'arco, una piccola piazzetta vi accoglie,
con due vicoli che in salita portano alla parte
alta del borgo. Graziose
lanterne in ferro battuto abbelliscono la strada.
Lungo questa via principale si trovano praticamente
la maggior parte degli esercizi
commerciali. Si trova
anche questa chiesa della Madonna di sopra la Porta
XVIII sec. Immagino che il nome che le hanno dato
sia riferendosi alla porta di ingresso al borgo che
si vede nella foto. In cima
alla via troviamo un'altra piazzetta con
altrettanti negozietti. Alcune case hanno ricoperto
le pietre a vista con una intonacatura. A pochi
passi dalla piazzetta si trova il punto di
informazione turistica dove potete avere brochure
del territorio. Dove si
vede il cartello di senso vietato, si trova
un'ottima gelateria a prezzi modici, mentre dove
c'è la tenda se avete fame potete
pranzare. Da qui si
vede meglio la piazzetta, a sx l'Osteria Dei Tre
Briganti dove ci siamo fermati noi, poi di fronte
se ne trova un altro di locale, in sostanza ognuno
scelga ciò più gli aggrada, sempre
che ne abbia bisogno. Lungo questa via e nelle
altre adiacenti se ne trovano altri. Dov'è
parcheggiata la mia bici, si dirama un altro vicolo
che porta al palazzo del Comune, di cui si vedono
il loggiato e la torre La torre
campanaria con orologio svetta sul Palazzo del
Comune, si è immersi in un ambiente che in
buona percentuale, salvo alcuni particolari risale
al medioevo L'orologio
della Torre segna un quarto a mezzo giorno,
così prima di pranzo ne approfittiamo per
una escursione nel borgo In fondo
alla piazzetta un altro vicolo porta alla porta
nord che dà verso il cimitero fuori dalle
mura. Accanto al
palazzo Comunale, un altro arco dà accesso
alla parte più elevata del Borgo dove si
trova la Rocca Questa
è la facciata del palazzo Comunale che
risale al 1200'. Strutturato su tre piani con il
loggiato a tre archi decrescenti, ospita lo scalone
coperto che porta al primo piano. Portoni e
finestre hanno tutti la volta ad arco e la
costruzione è mista fra mattoni e
pietre. Stando a
fianco del palazzo, una vista verso la piazzetta da
dove siamo saliti e su un altro vicolo a dx. Oltrepassato
l'arco posto a fianco del Palazzo del Comune si
accede a quest'altra piazza su cui si affacciano
altre abitazioni in pietra. In centro alla foto, il
vicolo che porta alla Rocca. Questa
è la piazzetta e la facciata del lato est
del Palazzo Comunale. Le palme ne danno una
ambientazione particolare. Sulla dx si vede l'arco
che dà accesso a questa piazza.
Probabilmente si trattava di un sistema difensivo a
più livelli di sbarramento. Proseguo e
prendo il vicolo che porta alla Rocca, sempre fra
antiche abitazioni in pietre e mattoni. Prima di
intraprendere un vicolo in salita che porta alla
Rocca, si apre un altro piccolo slargo con panchine
e palme, è il belvedere sulla valle del
fiume Cornia. Sullo sfondo le colline del Parco di
Montioni. Dove
finisce la propaggine della collina di Montioni, la
pianura si apre verso il golfo di Follonica, ovvero
il tratto di mare che da Follonica va a nord verso
Piombino. Un
pullulare di fiori di oleandro mi accompagna verso
la Rocca Il sentiero
è panoramico, d'altra parte si sale verso
una fortificazione in posizione dominante, va da
sé che il suo compito era anche quello di
poter osservare quello che accadeva sotto di
essa Una scala
moderna in ferro dà l'accesso ai resti della
Rocca Aldobrandesca, attorniata da altre mura. La stessa
Rocca era dotata di un suo ulteriore sistema
difensivo a più livelli.
Questo
è il lato est. Questo il
lato ovest di ciò che rimane della
Rocca. E' quasi
l'ora di pranzo, scendo e passo di nuovo sotto
l'arco del Palazzo del Comune. Un ultimo
sguardo ad altri vicoli con archi e sottopassi
lungo la scalinata L'abside
della chiesa della Madonna sopra la
Porta E' ora di
fare la sosta pranzo e ci accomodiamo
all'osteria In
precedenza al centro informazioni a Suvereto mi
avevano suggerito di fare una puntata alla
località Belvedere, in modo da avere una
vista panoramica su Suvereto e la valle del
Cornia. La fonte di
Belvedere. Delle belle vasche in cascata a
più livelli che potrebbero essere stati dei
lavatoi o abbeveratoi per gli animali. Più
sopra una grotta di cui si vede l'arco contiene
un'altra vasca con una cannella in ferro della
fonte. Un cartello però avvisa che non
è acqua potabile. Superato il
cartello della località Belvedere, un gruppo
di abitazioni in pietra ci accoglie sulla
sommità di un colle. Sono 3 km di salita con
pendenza media al 5% per arrivare quassù a
248 m s.l.m. Questo
villaggio che risale al 1556, era stato costruito
per sfuggire nel periodo estivo alla malaria che si
propagava nella pianura malsana. Qui vi
trascorrevano l'estate i signori di Suvereto e chi
abitava il castello. Incontriamo
un gruppo di ciclisti stranieri che si apprestano a
scendere, mentre la mia gregaria mi mostra
un'apertura fra le case da cui si vede in
lontananza il mare Infatti fra
le due case in pietra una striscia blu in
lontananza è il mare. Direi un borgo
suggestivo dotato anch'esso di vista panoramica e
soprattutto ben ventilato. Il borgo
termina in questa grande piazza sulla quale si
affacciano le case. C'è
pure una vecchia chiesa, sul cui sagrato è
disposto un gazebo con tavolini del B&B e
ristorante accanto. Facciamo il
giro di alcune case per ritrovarci ancora sul
vicolo principale che riporta in piazza La gregaria
si riposa un attimo all'ombra Gli
stranieri in bici non sono ancora scesi, si sono
fermati per una sosta contemplativa al
panorama Anche noi
lasciamo il borgo di Belvedere Scendendo
uno sguardo verso nord est Qui ci
passa ben poca gente per cui si è anche
tranquilli nell' affrontare la discesa, oltre al
fatto che nel silenzio un eventuale mezzo meccanico
lo si sentirebbe a distanza. Un'altra
vista panoramica sulla valle del Cornia ci
attende. Una vista
verso Piombino, la collina in primo piano nasconde
alla vista Campiglia Marittima, nostra prossima
meta. A sx. la Centrale dell'ENEL e l'isolotto di
Cerboli Si scende
di nuovo a Suvereto e ci si dirige a Campiglia
Marittima
Un percorso
che porta a vedere uno dei borghi medievali ancora
ben conservato della Maremma e la sua frazione
Belvedere. Sicuramente ne vale la pena non solo per
il borgo ma anche per l'ambiente in cui è
inserito e per i gustosi prodotti che si possono
degustare. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:10-07-2013 ultimo aggiornamento: 26-09-2021 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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