|
da Sorico (CO) a Val Bodengo (SO) |
|
|
|
|
|
|
Essendo il
tratto del percorso ciclabile, da Sorico a Gordona,
già ampiamente trattato in questo
report,
qui mi limito a riportare la variante che vi
farà evitare un tratto non coperto da
ciclabile da Via Poncetta dopo il Ponte del Passo,
sino alla stazione di Dubino. Un primo
tratto dello sterrato va verso est per poi curvare
a sx verso nord, come qui. E' primo mattino e le
luci creano ombre allungate mentre la foschia
s'alza dalle cime dei monti scoprendone le cime, le
une dietro alle altre Mi fa
compagnia Debora, la giovane inviata di
bellitaliainbici. Quando giungerete a questo bivio,
svoltate alla dx di Debora In centro
alla foto si scorge il treno fermo alla stazione di
Dubino. Sullo sfondo la cima del Legnone libera
dalle nubi che spesso l'avvolgono. Da questo
lato della valle di primo mattino si è
sempre in ombra. La temperatura è fresca ma
sono previste punte di 38°C a causa della
bolla Africana. Per voi che
starete leggendo il report della Valchiavenna,
giunti alla descrizione di Gordona, potete
ritornare su questo report. A Gordona
basta proseguire verso Chiavenna per poi trovare il
cartello che indica la Val Bodengo. Da qui per
circa 5,5km occorre impegnarsi, le pendenze fra il
9 e il 13% sono continue! Di bello
lungo questo tratto in salita sono l'ombra dei
boschi e le numerose fontanelle d'acqua fresca, una
manna per i ciclisti e gli Zaino in
spalla! Debora sale
senza problemi, io un po' meno visto che ci sono
quasi 20kg di differenza fra masse corporee e
scorte tecniche di viveri ed altro e si sa in
montagna più si è leggeri e meglio si
sale! Niente
affatto male salire all'ombra tanto più che
il caldo incomincia a farsi sentire. Uscendo dal
bosco iniziano i tratti panoramici, la vetta a sx
dovrebbe essere ll Pizzo di Prata 2727m La prima
fatica é stata fatta e ora un piccolo
premio. Si apre un balcone sulla Valchiavenna:
sotto, Gordona e in fondo Chiavenna Gordona, il
punto di partenza della salita Dietro il
punto panoramico, un bar trattoria Accanto al
punto panoramico, un monumento ai caduti a
strapiombo sulla Valchiavenna Proseguiamo
e a poca distanza troviamo una deliziosa casetta in
pietra, tanto da sembrare irreale Di fronte
alla casetta la solita fontana d'acqua, c'era anche
un'anguria in fresca, ma purtroppo non era stata
messsa per noi! Proseguendo,
la strada passa dietro la montagna e si apre su una
valle, con il nuovo ponte che permette di passare
sull'altro versante. Guardando
indietro, si ha la vista su un altro versante della
valle in sostanza la valle forma una specie di
Y In centro
alla foto si apre la Val Bodengo, sulla radura a sx
si vede la frazione di Bedolina La Val
Bodengo è nota per il Canyoning, ecco una
delle tante pozze color smeraldo. Sullo sfondo si
intravede il vecchio ponte in pietra. Il colore
smeraldo delle pozze, con la calura presente,
invita a fare un bel bagno! Il vecchio
ponte in pietra che anni addietro permetteva il
passaggio verso la Val Bodengo Entriamo
nella Val Bodengo, la strada e intagliata nella
roccia e questi tratti sono vietati al transito in
caso di precipitazioni notevoli, per il rischio
frane Debora
rispolvera qualche nozione di Geologia. Avrà
capito come si sarà formata questa
roccia? Se si
guarda indietro si vede la strada che sale
sull'altro lato della valle prima di affrontare il
ponte Dal fondo
della valle sino alle vette! Il torrente Boggia ha
scavato nelle rocce creando un profondo Canyon
formando in questo punto una ampia curva a forma di
"U" Questa
è la frazione che si vede nella foto
sopra La strada
che passa nella roccia é stretta e richiede
il senso unico alternato Come si
può vedere la strada é scolpita nella
roccia Sotto, a
precipizio in fondo al Canyon, le pozze d'acqua
color smeraldo. Forse si capisce perché
molta gente viene sin quassù per praticare
il Canyoning Ci
spostiamo su un ponte che attraversa la valle e
come si può vedere la vegetazione é
ovunque rigogliosa Riprendiamo
la strada della valle e sopra di noi appare una
casa con una estesa infiorata di gerani Proseguendo
si arriva a Prato Pinceé, un piccolo nucleo
di case Un'altra
graziosa fontana, con legno intagliato e
scolpito Molte baite
sono state riadattate e rimodernate mantenendo
comunque la loro estetica originale. Una delle
tante pozze che poi si trasforma in piscina, ecco
un video Grossi
massi al lato della strada a contenere il terreno.
iI versante é molto ripido per cui le piogge
violente potrebbero portare detriti sulla
strada In
controluce, dall'altra parte del torrente vediamo
una sequela di piccole casette all'ombra dei pini.
Scopriremo poi che si tratta dei "Crotti", tipiche
costruzioni della Valchiavenna. In base ai
km fatti e al GPS dovremmo essere vicini a
Bodengo In fatti si
arriva a Bodengo ed il cartello appeso é
inequivocabile, peccato che siamo arrivati con un
giorno di ritardo, il giorno prima c'era la
sagra! Bodengo, al
di là del torrente si vedono ancora i
tendoni della sagra della sera prima. I soliti
gerani che abbelliscono e danno il tocco montano
alle abitazioni Una sfilata
di fiori colorati lungo la strada Queste sono
decisamente abitazioni originali, salvo gli infissi
sostituiti con dei nuovi. Ritratto di
Bodengo al completo, un minuscolo nucleo di vecchie
baite a cui nel tempo se ne sono aggiunte di nuove,
presumo come residenze estive. Attraversato
il ponte esploriamo la zona oltre il torrente, la
via dei Crotti. Qui si é esposti a nord per
cui il sole ci batte ben poco. Debora fa il pieno
di carburante, preziosa, buona e fresca
acqua. I Crotti
sono costruiti a ridosso della montagna aggrappati
o inseriti fra le rocce, ricoperti da folta
vegetazione e quasi sempre esposti a Nord e quindi
sempre all'ombra. Un camino
all'aperto che probabilmente servirà alle
feste locali oppure agli stessi crotti per
cucinare, qui c'erano ancora le braci accese!
La scritta
tradotta dice: L'ho fatto io. Ogni Crotto dispone
all'esterno di tavole e panche, questo per
consumare in loco i contenuti del Crotto, dove sono
conservati preziosi vini, formaggi e
salumi Decisamente
una usanza da buongustai, dal produttore al
consumatore direttamente in loco. Vederli in
loco sembrano le case degli elfi, ovviamente non ci
vive nessuno sono solo dei depositi a bassa
temperatura, un po' come dei frigoriferi naturali.
I proprietari interpellati dicono che ciò
che è conservato al loro interno assume un
gusto da favola! La vista su
Bodengo dalla via dei Crotti E' pieno
giorno ma c'é accesa la luce, qui c'è
sempre ombra. Ogni Crotto riporta la data di
costruzione L'acqua che
sgorga dalla roccia! ma c'è il segreto,
anche perché poco più in là
sgorga dalla roccia, vino e birra! Ci fermiamo per
gustarci i nostri panini al fresco, visto il
caldo! Terminata
la pausa pranzo, riprendiamo il percorso verso
Corte Terza. Anche qui ormai le case sono diventate
seconde case di vacanza. Una valle
che si apre di fronte a Bodengo Lasciamo le
ultime case di Bodengo Fin qui
questa prima parte mette in mostra gli aspetti
della Val Bodengo e le sorprese che ci ha riservato
sono state molto piacevoli!
buone pedalate a
tutti, Outside |
pagina creata: 20-08-2012 ultimo aggiornamento: 13-08-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|