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in bici Valle Spluga Cascata in Val Febbraro (SO) |
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Questa
è l'alta Valle San Giacomo o Valle Spluga.
In questa seconda parte, da Borghetto si ritorna
verso Case Raseri, deviando a dx per la cascata di
Val Febbraro Il Sito di
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Valle San Giacomo o meglio nota come Valle Spluga
perché porta all'omonimo valico
Italo/Svizzero è raggiungibile passando da
Chiavenna. Una bella salita con alcuni tornanti
sale sino a Campodolcino, punto di partenza per
questa escursione. Numerose
fontane si trovano lungo il percorso nelle frazioni
attraversate Consigliabile
MTB front o full suspended, buon cambio e
sospensioni e ottimi freni
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Come
scritto nella Prima Parte, era tardi e avrei perso
tempo per raggiungere Borghetto e risalire sino al
punto in cui mi aspettava la gregaria, per cui mi
sono accontentato di fare delle foto da
lontano E a pensare
che 10.000 anni fa anche i nostri antenati,
d'estate, venivano quassù a procurarsi il
cibo cacciando e questo fa pur sempre un certo
effetto! Questa
è la vista mentre si scende da Borghetto,
con la baita che è posta in posizione
più elevata in tutto questo versante della
valle a 2085m s.l.m. Sullo sfondo, a dx, la cima
del Groppera, in centro le montagne che dividono la
Valle Spluga dalla Val Di Lei. Dietro il tetto
l'altopiano degli Andossi che divide la Valle
Spluga dalla Valle di Madesimo Il Pizzo
dei Piani sovrasta la scena e fa da confine con la
Svizzera. Alle mucche di certo non importa di
essere ad una "zampa" dal confine, a loro importa
che ci sia un'erba gustosa e saporita! La
carrabile a 2000m si snoda seguendo il profilo
della montagna ed ero quasi in vista del punto dove
avevo lasciato la gregaria. Le cime
Svizzere dell'Innershwarzhorn, nonostante la loro
esposizione a sud, conservavano ancora dei nevai,
meglio così! Oramai, notizia di oggi, l'Arco
Alpino s'é perso quasi il 40% dei ghiacci
perenni in questi ultimi 50anni a causa del
riscaldamento globale. Del resto
50 anni fa avevamo si e no un'auto ogni 100
abitanti, in una casa comune si aveva una sola
stanza riscaldata per poche ore al giorno, niente
aria condizionata, mentre tutto attorno a noi non
esisteva nulla di superfluo, ne in casa ne
fuori. I pochi
mezzi a motore avevano tutti cilindrate contenute e
basse potenze. Non c'erano il Brasile, la Cina,
l'India ed altre nazioni emergenti a fagocitare
risorse energetiche in modo spropositato, in
sostanza era un altro mondo ed un altro modo di
vivere. Inutile girarci attorno, il nostro pianeta
Terra è uno solo ed ha il suo equilibrio
naturale a cui gli animali non hanno mai portato
sconvolgimenti, mentre l'uomo pensante e super
istruito si! Cosa
lasceremo alle generazioni future? Osservando
questi ultimi 50anni la risposta è: Ben poco
di quello che c'era 50 anni fa e che rimarrà
solo un lontano ricordo, se tutti hanno in testa il
"Profitto", sempre ed ad ogni costo e sempre di
più anno su anno! Ma
ritorniamo a noi... una piccola malga, una fontana
ed una pozza naturale e davanti il nulla
dell'impronta umana se non quelle fievoli tracce
ritrovate sul Pian dei Cavalli lasciate dai nostri
antenati 10.000 anni fa. Certo
oramai sono secoli che la società si
è evoluta ed il Mesolitico rimane una cosa
assai lontana dai giorni nostri. Val
Vamlera, ritorno alla natura, o sarebbe più
corretto scrivere: opere realizzate con materiali
naturali, salvo un paio di elementi in ferro,
tecnologia che oramai ci portiamo appresso da quasi
4.000 anni! Uso delle
risorse naturali in modo controllato? Spero di
sì, visto che in montagna esistono i piani
di taglio controllato dei boschi. I pini
svettanti in cielo ci hanno fatto compagnia
nell'attraversare il bosco Stabisotto
e Stabisopra, si ritorna in Val Febbraro Stabisopra
e la piccola cappella per le funzioni
religiose. Una distesa
di Piode, sono i tetti di Stabisotto... ...da cui
si gode di un bel panorama tutt'intorno Sotto si
trova Case Raseri, con il ponte sul Torrente
Febbraro e la carrabile che porta alla cascata
della Val Febbraro. La carrabile che invece si vede
in alto è quella che porta in cima al Pian
dei Cavalli e che in un progetto doveva divenire
parte di una ciclopedonale che sarebbe andata a
collegare, dopo aver attraversato il Pian dei
Cavalli, Isola a San
Sisto. Questo
cartello esplicativo lo si trova all'inizio della
carrabile; Se cliccate sulla mappa la potrete
vedere ingrandita e leggibile Case Raseri
e sopra Stabisotto. A sx in basso il ponte sul
Torrente Febbraro, unico ponte a mettere in
comunicazione i versanti opposti della
valle La
Carrabile verso la cascata, a dx la località
I Tecciai Quello che
può sembrare un innocuo torrente di
montagna... Ed ecco
spuntare fra i pini la famosa Cascata della Val
Febbraro Giunti sin
qui per noi era più che sufficiente, lo
scopo era quello di vedere la cascata Qui nel
punto dove si immette nel Torrente
Febbraro
C'è
però da fare un appunto su questo luogo,
infatti nel 1999 tre ragazze scout accampate sulla
riva del torrente furono travolte dalle furia delle
acque provocate da una precipitazione intensa ed
improvvisa. Questo
è il monumento a ricordo delle tre ragazze
scomparse. Terminata
la visita di fronte alla cascata abbiamo preso la
strada a ritroso verso Case Raseri Anche qui
alcune case con le caratteristiche parti in
legno. Si scende
rapidamente, e dalla località Canto questa
è la visione sulla Valle dello Spluga e
parte degli Andossi che è l'altopiano che si
vede sopra il margine dei boschi a sx. In alto, la
cima del Groppera e il Pizzo Stella
Ancora uno
sguardo per poi lasciare i freni e lasciar correre
la bici Ultima
discesa panoramica su Isola Da ciclisti
diligenti abbiamo riportato a valle quel poco che
avevamo degli involucri del nostro casto pranzo,
mettendoli nei contenitori della raccolta
differenziata e dando un ultimo sguardo da dove
eravamo discesi. Una vecchia
casa ad Isola, qui la gregaria ha forato, peccato,
poteva capitare, meglio qui che non a 2000m s.l.m.
sullo sterrato.
Anche e
soprattutto la discesa da una montagna ti permette
di vedere nuove visuali e panorami, quando
impegnati durante le salite non si hanno modo di
vederli, come dire: una montagna riserva sempre una
doppia facciata. Anche la
breve strada che porta alla cascata dona nuove
visioni che fanno apparire la valle sotto un
aspetto differente. E come sempre, andateci di
persona e le cose appariranno ancora più
belle! |
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buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:22-09-2015 ultimo aggiornamento: 22-09-2015 Percorsi Ciclabili- torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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