Il grafico
della pendenza di tutto il percorso ottenuto con
Trailrunner, sono 849m di dislivello totale.
Sopra alla linea della pendenza in azzuro
c'è il grafico della velocità, la
media è stata di 18,7km/h .
Il percorso ha uno sviluppo di 66km e l'ho coperto
in 3h e 32'.
La linea
del profilo altimetrico è ricavata dai dati
del GPS della Garmin che purtroppo in ambienti con
alberi , boschi e canyon perde di sovente
l'aggancio ai satelliti e non è certo
indicato per i miei scopi.
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Queste mappe sono realizzate con
TrailRunner
Il
tracciato importato su Google Earth
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Lasciato
Almenno San Salvatore, si prende per la Valle
Imagana, la strada fino al bivio di Capizzone
è in leggera salita 2-3%
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Cosa centra
l'asino? potrà sembrare strano ma nel mio
peregrinare fra le valli ne incontro di sovente.
Pare che ultimamente stia tornando di moda,
oltretutto se si ha un piccolo giardino , il docile
animale si incaricherà di " tagliarvi "
l'erba. Da recenti studi diversamente da comune
pensiero sembra che sia anche
intelligente!
Era
talmente docile e affettuoso che una carezza non
l'ho risparmiata
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Sulla sx
della Valle Imagna se si guarda sulla cresta delle
montagne si potranno vedere i ripetitori della Val
Cava
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Il bivio
per Berbenno 5km, e Blello 10km
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Dal bivio
la strada aumenta la pendenza con una media del 7%
incominciando ad attraversare parti di
bosco
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La strada
che sale è abbastanza ampia e con fondo
buono, questo è il versante dx della Valle
Imagna, l'abitato in cima alla collina dovrebbe
essere Barca.
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Un cartello
che indica che ci troviamo accanto alla Valle
BRUNONE
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Superato
l'abitato di Capassero, sulla sx appare un paesino
sulla cresta della collina, presumo si tratti di
Caprevitali o Spassada, del resto non conoscendo la
zona e non essendoci cartelli posso solo
ipotizzare
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Qui
è molto facile c'è il cartello e non
ci si può sbagliare!, per arrivare qui
dovrete fare un paio di tornanti partendo dalla
foto sopra , strappetti che il ciclista che vedete
nella foto stava affrontando a circa 15km/h
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Si prosegue
scollinando nella piazza di Berbenno, qui se volete
potete tirare il fiato andando a vedervi la chiesa
o una sosta ad un bar, perchè subito dopo la
strada inizia ancora a salire e al prossimo bivio
dovrete svoltare a sx.
nota: la
strada non va in direzione della chiesa , ma
è quella da dove siete giunti e che prosegue
con il tornante a dx..
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In breve
tempo ci si ritrova già a guardare Berbenno
dall'alto, sullo sfondo sotto le nuvole le creste
dei monti della Valcava, sotto la Valle
Imagna
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Una
immagine ricorrente; la strada in mezzo al bosco.
Questo è quello che vi aspetta per diversi
km e con il caldo è quanto di meglio ci
possa essere!
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Immersi nel
bosco si raggiunge Blello a 841m da lì per 3
km fino a Gerosa la strada è in
discesa
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La strada
ormai domina dall'alto la Valle
Brembilla
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La Valle
Brembilla, Gerosa è sulla sx e chiude la
valle assieme alla frazione di Bura
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Gerosa
è un assolato paesino posto a 770m in cima
alla Valle Brembilla, ed è sul crocevia fra
la strada che proviene da Berbenno, quella del
fondovalle di Brembilla e quella che scenda dalla
Forcella di Bura e che mette in comunicazione la
Val Taleggio alla Val Brembilla
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Breve sosta
tecnica, notate la paletta rossa sul retro della
bici, ormai sono passati quasi 20 anni
dall'acquisto in Austria, e posso dire che averla
fa la differenza con gli automobilisti e i
camionisti che vi sono alle spalle, costretti a
prendere ragionevolmente una distanza
maggiore.
Questo
perchè di norma essendo la sagoma posteriore
della bici molto sottile per via del solo
pneumatico, l'automobilista in genere è
portato ad avvicinarsi troppo pericolosamente alla
bici, per poi scansarvi all'ultimo
momento.
La paletta
obbliga invece a mantenere la distanza e
soprattutto a non farvi il sorpasso radente,
insomma sempre meglio averla che non averla,
sperando sempre che non arrivi il pazzo scatenato
che se ne frega di tutto e di tutti, come purtroppo
siamo abituati a sentirne di tutti i colori sulle
nostre strade.
C'è
da dire comunque che questi percorsi sono poco
frequentati per cui si dovrebbe viaggiare
più tranquilli.
Un altro
gadget che vi consiglio è lo specchio
retrovisore, io ce l'ho incorporato nella visiera
del casco, anche questo è molto utile e vi
permette di monitorare chi sta arrivando alle
vostre spalle senza fare i
contorsionisti.
Sempre in
tema di sicurezza, su questo percorso sono presenti
delle gallerie, che anche se illuminate , avere
delle luci sulla bici non fanno di certo
male.
Personalmente
oltre ad avere le luci davanti e dietro, il casco
è dotato di luce autonoma posteriore, per
casi di emergenza, la luce è lampeggiante,
di lato con colore arancione mentre posteriormente
proietta la classica luce rossa.
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Si prosegue
scollinando nella piazza di Berbenno, qui se volete
potete tirare il fiato
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Lasciata
alle spalle Gerosa, la strada sale verso Forcella
di Bura, e questa casa mi ha colpito per quanto c
'è appeso sotto le finestre, a dx
l'indicazione per la Val Brembilla e a sx per la
Val Taleggio!
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La frazione
di Bura, la Forcella di Bura non è molto
distante
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La famosa
Forcella di Bura 885m, famosa perchè in
questo punto c'è la separazione fra la Val
Taleggio da questa parte , mentre dove c'è
la bici è la Val Brembilla.
Quest'anno
in particolare è stata teatro del passaggio
del Giro d'Italia , quindi l'asfalto è stato
rifatto in parecchi punti , il fondo si presenta
perfetto per fare una bella discesa sino a Peghera
2,66km e poi a Lavina altri 5,5km.
In genere
questo versante è all'ombra e al fresco dei
boschi , per cui se avete già fatto la
sudata per arrivare allo scollinamento, Vi
consiglio di indossare un antivento per la discesa
dove si scende tranquilli a 40 e più
km/h
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Una edicola
posta sulla Forcella di Bura
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Un
dettaglio dell'edicola
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Una casa
caratteristica, Peghera non è molto
distante, se c'è una cosa da dire su questo
percorso è che non è per nulla
monotono visto il susseguirsi di curve
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Curva dopo
curva, appare Peghera in lontananza
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A Peghera
troverete la Fontana dell'Orso, meta di noi
assetati ciclisti, comunque non preoccupatevi, in
Val Taleggio non si muore di sete e di fontane ne
troverete ancora lungo il percorso
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Una
casa caratteristica in pietra
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Vieni,
c'è una casa nel bosco , parafrasando il
testo di una vecchia canzone, alle volte mi chiedo
come facevano nei tempi lontani a vivere
così isolati
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Arrivati
sul fondo valle si incontra la frazione di Lavina,
da qui si incomincia a risalire per circa 2km e 50
m di dislivello fino a Costa d'Olda
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Taleggio ,
il comune che da il nome alla Valle Taleggio e che
comprende le frazioni di Sottochiesa, Olda, Pizzino
e Peghera,.Vi consiglio anche la visione di
questa
pagina ad
integrazione di questo giro
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Breve sosta
a Sottochiesa per uno spuntino , prima della
discesa nell'orrido
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L'orrido
della Val Taleggio,scavato dal fiume Enna nel corso
dei millenni
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Cosa
c'è di meglio di percorrere in bici l'orrido
per osservarlo da vicino
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Le acque
non c'è nemmeno da dirlo, sono ovviamente
pulitissime
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L'orrido
termina nei pressi della frazione di
Roncaglia
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San
Giovanni Bianco, la porta d'accesso alla Val
Taleggio, qui il torrente Enna termina la sua corsa
e si getta nel fiume Brembo
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Il ponte
datato 1923 posto sul torrente Enna all'imbocco
della Val Taleggio.
Un tempo
sul ponte passava la ferrovia della Val Brembana,
ora ci passa la ciclabile e il traffico
locale
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Già
che c'ero una piccola visita al centro storico di
San Giovanni Bianco
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Al termine
della strada sopra si sbuca in questa piazza in cui
si vede la chiesa, separata dalla piazza dalla
Strada Statale 470 della Val Brembana
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Il torrente
Enna che divide in due San Giovanni Bianco fra nord
e sud, mentre il fiume Brembo si occupa a dividerlo
fra est e ovest assieme alla statale che vi corre
parallela
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Il fiume
Brembo che divide in due San Giovanni Bianco e il
ponte che unisce le due sponde est e
ovest
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Da San
Giovanni Bianco si imbocca la Ciclovia
della Valle Brembana
ricordo ex ferrovia e qui siamo sul ponte che
scavalca il fiume Brembo per poi infilarsi in una
delle tante gallerie
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Ecco il
corso del fiume Brembo visto dall'ex ponte
ferroviario ora trasformato in ciclovia
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La ciclovia
passa anche da San Pellegrino Terme, per poi
proseguire sino a Zogno.
A Zogno
occorre prendere la strada statale sino a alla sua
periferia, poi si devia verso Sedrina, (visto che
le bici non possono andare in superstrada!),
superata Sedrina si prende per Bergamo e si arriva
a Villa d'Alme dove al primo semaforo si prende la
strada in discesa che porta sul ponte del fiume
Brembo e da li si risale ad Almenno San Salvatore
luogo di partenza.
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CONCLUSIONI
E' un giro
che come al solito Vi consiglio per i panorami e la
strada per nulla noiosa
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