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Valle Stabina e Piani di Bobbio - Valtorta

Una valle trasversale alla Valle Brembana da cui si può salire in bici sino ai Piani di Bobbio - Valtorta ( negli ultimi 2,5km su strada sterrata) . La Valle Stabina è più nota come "Valtorta" nome preso dal piccolo Comune che sta in testa alla Valle.


Pizzo dei Tre Signori 2.554m visto dai Piani di Bobbio e Valtorta

 
Come arrivarci.

Dall'Autostrada A4 Milano-Venezia uscire al casello di Dalmine e prendere la direzione per Valle Brembana, proseguire poi sino a Piazza Brembana.

IL PERCORSO

Si tratta di un percorso con impegno misto, i primi 8,5km fino a Cassiglio sono all'1% con al termine circa 700m al 12% dopo il lago di Cassiglio.
Si prosegue per 3km al 3% sino al bivio per Ornica-Valtorta, poi 2,45km al 4% per arrivare a Forno Nuovo. Per Valtorta ci sono ancora 2,75km al 7%. Con 2,5km al 9% si arriva al piazzale degli impianti sciistici di Valtorta e al Rifugio Trifoglio a quota 1202 m. Da qui c'è la strada che sale fra gli impianti di discesa di Valtorta, un primo tratto misto asfalto sterrato di circa 3km al 9%, si prosegue con 2,25km in sterrato carrabile al 9%. Le pendenze del tratto piazzale impianti ai piani di Bobbio sono pendenze medie, ma si arriva a strappi anche del 15-20%.

Con una media di 12,5km/h mi ci sono voluti 2h 20' per compiere tutto il percorso.

Vi segnalo una breve galleria senza illuminazione, fra il bivio Ornica-Valtorta e Forno Nuovo.

La strada in generale è ampia e con fondo abbastanza buono, siamo comunque in montagna ed occorre fare attenzione perchè ogni tanto qualche sasso o pietra si trovano sulla sede stradale, ma tutto nella norma per chi va in montagna.

Per il resto è un percorso che per 17km non presenta tornanti, ma solo curve, ciò ne fa un percorso godibilissimo in discesa dove è possibile lasciar scorrerre le ruote ed ammirare il bellissimo paesaggio.

L'ambiente è poco antropizzato e si fanno diversi km senza la presenza di insediamenti umani.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Trenta km immersi nella natura e che natura, non possono lasciare indifferenti, un ambiente ancora a portata d'uomo con ampi spazi ancora selvaggi, montagne aspre, creste tormentate, canaloni, boschi, torrenti, ruscelli, prati, laghi, tutto il repertorio che la natura sa offrire, con pochi spazi sottratti dall'uomo nel corso degli anni.

Perché la Valle Stabina in bici

Per quanto questa Valle l'abbia percorsa nel corso dei decenni con vari mezzi, nulla eguaglia il lento salire in bici per poter ammirare ogni suo angolo, che un frettoloso viaggio con altri mezzi motorizzati lo precluderebbero.

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
27,5km
1290m
asf./sterr.
stradale
carrabile
4% / 20%
✩✩✩✩✩
✩✩✩✩
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Alla scoperta del territorio


La vista del percorso da Google Earth, si parte da Piazza Brembana, punto di partenza del recente report della salita al Passo San Marco. Il percorso termina ai Piani di Bobbio Valtorta, attraversando tutta la Valle Stabina.
La Valle Stabina si trova nel parco delle Orobie Bergamasche.

 

Si parte dai 530m di Piazza Brembana sino ai 1690m dei Piani di Bobbio-Valtorta.




Dati ricavati da TrailRunner


Grafico della pendenza ricavata dal GPS
 


Visto che il punto di partenza di questo report è il medesimo del report per la salita al Passo San Marco, penso sia inutile mettere le relative descrizioni e fotografie, basta leggere qui, per il tratto fino a Olmo al Brembo.

A lato quando si arriva a questo bivio, poco prima di Olmo al Brembo, occorre svoltare a sx e seguire l'indicazione Valtorta.

Passato il ponte, si passa accanto alla frazione di Cugno

Alcune case della piccola frazione

In questo scorcio di fine settembre, la giornata è stupenda, in partenza c'erano 12°C e di fatti nelle zone all'ombra l'alito faceva appannare gli occhiali, ma al sole si stava bene.

Già superato Cugno, si entra in un ambiente tutta natura, anche la Luna fa da cornice, là in cima al monte.

Sulle montagne si incominciano a vedere i primi leggeri cambiamenti di colore della vegetazione.

La Valle Stabina prende il nome dall'omonimo Torrente, che scorre a fianco della strada. Il torrente nasce dal Pizzo dei Tre Signori.

La strada interseca e passa con ponti il Torrente Stabina.

Un agriturismo vicino alla strada

Poco prima di Cassiglio, sulla dx. si trova il Santuario dell'Immacolata, costruito nel 1630 durante il periodo della peste.

Sullo sfondo Cassiglio, lambito dal torrente Stabina

Dopo 7km giunti a Cassiglio a 640m slm, è possibile fare una breve deviazione verso il Lago di Cassiglio nell'omonima valle. Il lago è segnalato da un bel cartello all'inizio del paese, e non si può sbagliare.

Si passa poi sul ponte sul torrente Stabina. A sx. si intravede la confluenza del torrente Cassiglio.

La Valle di Cassiglio è una breve valle in cui è incastonato il lago artificiale. In soli 2km è possibile vedere la nascita del lago con il torrente Cassiglio che scende dalla montagna con piccole cascatelle.

Accanto al Lago, c'è una vasta area dedicata ai picnic, con qualche tavolo con panche.

Mentre da dove esce il fumo si trova l'unico ristorante della piccola valle, che con un paio di abitazioni è tutto ciò che c'è di presenza umana.

Basta proseguire lungo la strada per ritrovarsi a fianco il torrente Cassiglio.

In breve la strada cambia pendenza con punte attorno al 20%, visto che più avanti non dovrebbe esserci null'altro, faccio ritorno verso Cassiglio, e questo è il panorama che si apre verso nord.

Ritornando a Cassiglio la Valle si chiude fra i versanti delle montagne. In quel punto stretto hanno costruito la diga. A fianco della diga una galleria scavata nella roccia permette il passaggio della strada e l'accesso e l'uscita dalla valle.

Lasciata la piccola valle si riattraversa il ponte sul torrente Stabina risalendo verso la strada che porta a Valtorta.

Si passa a fianco alla chiesa di San Bartolomeo Apostolo, sulla cui facciata è presente un affresco rappresentante la Danza Macabra.

L'affresco è risalente al XV sec.

Poco più in là sulla "Casa Milesi" si trova un'altra raffigurazione di "Danza Macabra".

La solita casetta ai margini del bosco

Un quadro della natura

Dopo 2,8km si arriva al bivio per Ornica e Valtorta

Qui la strada va verso Ornica

Presa la direzione per Valtorta, l'ambiente non cambia, un susseguersi di montagne boschi e sotto il torrente Stabina. Poco più avanti si incontrerà una breve galleria

Arrivando nei pressi di Forno Nuovo, una prima vista del Corno dei Tre Signori

Forno Nuovo 754m slm

Forno Nuovo con le case costruite sul versante esposto a sud

In lontananza, la frazione Costa

Forno Nuovo visto dall'alto dopo aver proseguito verso Valtorta

Dopo 19km dalla partenza, si arriva al piccolo Comune di Valtorta, 935m slm

All'ingresso di Valtorta, sulla piazza è posta questa mini torre dell'orologio che funge da rotonda.

Nella Valle Stabina un elemento che si trova in abbondanza è l'acqua. Questa preziosa risorsa è stata sfruttata nel corso degli anni per favorire ed alleviare il lavoro degli uomini .

Qui sopra si vede uno dei mulini che è stato ripristinato.

Un tempo questi mulini venivano sfruttati sia per la macina, per le segherie, che per azionare i magli per le fucine di ferro. Le pale di fatto azionavano un sistema di mantici che serviva a ravvivare il fuoco tanto da far raggiungere temperature più elevate e produrre così manufatti in ferro di pregevole qualità, questo attorno al XII-XIII sec.

Di fatto pare che il "Forno Bergamasco" sia il padre dei moderni Altoforni.

L'intero massiccio del Tre Signori ha importanti mineralizzazioni sotto forma di siderite (carbonato di ferro), che è stato estratto nel corso dei secoli e sfruttato da queste piccole comunità della Valle Stabina come da quelle limitrofe, anche sul versante Lecchese della Valsassina.

Si entra a Valtorta con la strada che porta nella piazza della chiesa.
In centro alla foto si vede la particolare fontanella che getta acqua su un piccolo canale profondo pochi cm, sul cui fondo sono stati messi dei faretti. Immagino che possano donare un particolare fascino all'ambiente quando cala il buio.

Su una parete della chiesa un dipinto.

La chiesa di Santa Maria

Dalla chiesa, vista sul Pizzo dei Tre Signori

Anche da sotto la torre c'è la vista sul Pizzo dei Tre Signori

Lasciato alle spalle il comune di Valtorta, salgo verso gli impianti di risalita, e salendo sui tornanti si apre una finestra sulla valle sino alle montagne oltre la Valle Brembana. Questo paesaggio mi fa venire in mente la Val Taleggio che si trova poco più a sud di questa valle.

Una panoramica su Valtorta, come si può vedere si trova ai limiti di un esteso bosco

Dopo qualche tornante ci si trova ad una altezza tale da poter vedere meglio l'imbocco della Valle Stabina, spaziando anche sulle prealpi Bergamasche, sulla dx. il Pizzo Arera, al centro sono cime che non conosco

Dopo 4km al 9% con 390m di dislivello, si arriva all'ampio piazzale del Rifugio il Trifoglio a quota 1.339 m. Vista l'ora ho fatto sosta per un veloce pranzo

Questo è il piazzale nel lato ovest, in centro alla foto fra le due montagne la pista dell'impianto sciistico Piani di Bobbio-Valtorta.

A sx. la strada che porta ai Piani di Bobbio-Valtorta

D'inverno questo sarebbe il punto di partenza delle piste da fondo con lo sguardo verso est sulle alpi Orobiche. D'estate due porte lo trasformano in campetto di calcio.

Terminato il pranzo riparto alla volta dei Piani di Bobbio-Valtorta, prendendo il percorso ciclabile "Camoscio Zoppo" . Una casa con malga

Dal piazzale del rifugio ci sono 4km al 9% con punte al 15-20% prima di arrivare ai Piani di Bobbio-Valtorta, con un dislivello di 352m da superare.

La strada a tratti è asfaltata e a tratti sterrata, ci sono i lavori in corso per installare la nuova seggiovia a 4posti, per cui macchine per la movimentazione terra, camion, gru e quant'altro possa servire al cantiere sono in opera su tratti della strada. Per chi va a piedi o in bici non ci sono problemi, un varco lo si trova sempre.

Arrivo presso un laghetto artificiale che serve ad alimentare gli impianti di innevamento artificiale, sullo sfondo Le Alpi Orobie

Alle mie spalle il Pizzo Tre Signori

Mi ritrovo nel bel mezzo di una pista da sci, questo è un canalone alternativo alla pista principale che dai Piani di Bobbio-Valtorta, porta al piazzale impianti di Valtorta

E questo è il versante a valle della pista, la strada sale invece nel bosco a sx. con una pendenza attorno al 15%

Si attraversa la pista principale, questo è forse il tratto più pendente di questa pista, che io considero forse la più divertente del comprensorio.

Certo fa un po' effetto vederla con il tappeto erboso anzichè con la neve!

Si vedono poi le tracce lasciate dai lavori in corso d'opera

Un colpo d'occhio su ciò che mi sono lasciato giù a valle


Ormai riconosco la sagoma della stazione di arrivo della nuova seggiovia 4 posti, che prenderà posto della obsoleta e lenta 2 posti.

Non so perchè ma mentalmente mi riallaccio al percorso invernale che si fa con gli sci, un po' come fanno gli atleti prima di intraprendere la gara di discesa libera, se chiudo gli occhi quasi rivivo le discese fatte su queste piste!

Finalmente posso dire di essere quasi arrivato, poche centinaia di metri e sono agli impianti di risalita. Sullo sfondo gli impianti del monte Orscellera 1.950m. di fatto il punto più elevato del comprensorio sciistico.

Ski-pass ? no,grazie!, una volta tanto gli sci possono attendere!

Ho un particolare ricordo legato a questo impianto di risalita, è stato il primo impianto in cui ho fatto il battesimo sugli sci!

A guardar bene parecchi anni fa!

Verso nord, un 6x6 indaffarato ad andare avanti e indietro. se non ricordo male la costruzione dietro è quella dedicata allo sci di fondo.

Dai piani risalgo la china verso ovest, oltre l'orizzonte c'è la Valsassina, si intravede già la Grigna

Dalla Valbrembana alla Valsassina in bici attraverso la Val Stabina, devo dire proprio niente male questo percorso in un paesaggio affascinante.

Lì sotto, sulla dx. la stazione d'arrivo della funivia che sale da Barzio, sullo sfondo il gruppo della Grigna.

Arrivo all'impianto della funivia contestualmente all'arrivo di tre escursionisti con zaino in spalla

Alla stazione della funivia, hanno scoperto che era ferma per manutenzione, ormai la stagione estiva è finita ed occorre prepararsi per la stagione Invernale


Ai tre escursionisti non rimane che con lo zaino in spalla di scendere a valle a piedi, mentre a me di girare la bici e farmi i 30km di discesa del ritorno :-)

Sono partito con 12°C ora ce ne sono 6°C , ma al sole si sta bene, la giornata è stata stupenda e questo scorcio di fine Settembre ha saputo regalare ancora la possibilità di fare una escursione di tutto rispetto.

Come avrete visto i paesaggi sono di prim'ordine e non fanno di certo rimpiangere mete più lontane e blasonate. Alle volte le località meno conosciute sanno riservare sorprese al di sopra delle aspettative anche a chi le ha già frequentate con diversi mezzi. La bici in questo ambito risulta un mezzo che sa coniugare al meglio lo spazio esplorato in un tempo relativamente non eccessivo, permettendo al contempo di gustare al meglio ciò che ci circonda.

Mi auguro come sempre che vi sia piaciuto e che mettiate questa meta nel vostro carnet dei prossimi viaggi in bici, vi assicuro che non ve ne pentirete.

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2010
pagina creata: 29-09-2010
ultimo aggiornamento: 13-08-2015
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