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Da Arnoga al Rif. Viola in Val Viola (SO) |
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Questa
vista dall'alto rappresenta il lungo percorso con
la partenza da Tola (in basso a dx) in Valdisotto,
il passaggio nella piana di Bormio, la salita coi
tornanti verso i Laghi di Cancano e la deviazione
in costa alla montagna sulla Decauville in
Valdidentro.
La parte
che interessa questo report è il tratto
selezionato dai cursori. L'altimetria
completa riguarda tutto il tracciato con partenza e
arrivo in Valdisotto. In questo
report viene preso in considerazione il tratto da
Arnoga al Rifugio Viola. Fino al
4° parcheggio per 4,5 km si è su
asfalto poi si passa su carrabile sterrata sino al
rifugio. |
Ricapitolando:
Il tracciato globale rappresenta il percorso dalla
Valdisotto alla Val Viola passando per la Piana di
Bormio e la Decauville in Valdidentro. Per quanto
riguarda il tracciato da Tola in Valdisotto sino al
19° tornante, in passato è stato
redatto questo
report
molto dettagliato per cui ho ritenuto inutile
generarne uno nuovo. Poi c'è il report che
prosegue sulla Decauville
ed in fine questo. Di fatto i
report volendo potrebbero essere presi in
considerazione come tre distinti. Col
precedente report eravamo arrivati ad Arnoga e da
qui si riparte Per chi
volesse fare solo questo report qui ad Arnoga
potete trovare un piccolo parcheggio
lasciato il
piccolo parcheggio ci si immette sulla statale per
cui fate attenzione
Sulla
statale c'è da percorrere un centinaio di
metri sino al tornante dove si trova questo albergo
che risulta chiuso da un po' di tempo.
Giunti al
tornante lo si deve attraversare per prendere la
strada in centro fra le tre presenti. Ovviamente
prestate attenzione ad attraversare la
strada. Avendo
quasi tutti poca acqua nelle borracce, mi sono
ricordato di una fontanella a poca distanza a cui
ci eravamo fermati in questo
report
La
fontanella si trova dietro l'auto a fianco a noi in
bici. Aggiungo
che se avete scelto di arrivare in auto ad Arnoga e
scaricare le bici, nel caso il parcheggio sopra
fosse pieno potete scendere in questo che è
più ampio.
Riempite le
borracce si riparte con meta il Rifugio Viola.
Come recita il cartello si trova a 8 km mentre
l'ultimo parcheggio auto disponibile è a 5
km e sino a lì la strada è
asfaltata. Si parte a
quota 1837 m per arrivare ai 2312 m del rifugio
Viola. In centro alla valle si erge il Corno di
Dosdè
Volendo
prestare attenzione, lungo il percorso qualche
fontanella la si trova, come questa a
sx.
Nei primi
chilometri a tratti si è affiancati da
boschi
Il cambio
di direzione addentrandoci nella valle fa vedere
altre montagne, sullo sfondo si vedono da sx il
Pizzo di Dosdè, il Pizzo di Selva e il Monte
Verva. la strada
incomincia a mostrare un pendenza più
accentuata...
... Infatti
al termine della salita si scollina in una veloce
discesa ....
... discesa
che in fondo presenta una nuova salita
...
.... e di
questo particolare tenetelo a mente che non
sarà tutta discesa quando dovrete fare
ritorno ad Arnoga Un cartello
in legno con scritte sbiadite indica la
località
Ogni tanto
si attraversa qualche ruscello o piccolo torrente
che scende a valle. Qui ci si
trova su un tratto che sale in modo non impegnativo
ma siamo pur sempre in montagna e si sa le salite
non mancano mai. Una
fragorosa cascata scende a valle con acqua
spumeggiante. Dovrebbe trattarsi del Rio
Minestra Un tratto
boschivo. Pur essendo una strada dove le auto
possono circolare noi ne abbiamo incontrate ben
poche per via dell'orario attorno a
mezzogiorno. Questo
è il parcheggio indicato dal cartello
all'inizio della strada. Da questo punto in poi si
passa al fondo sterrato. E come
volevasi dimostrare le auto c'erano ma senza dubbio
saranno arrivati qui presto, in quanto salire a
piedi al rifugio richiede sempre del tempo.
Oramai alle
nostre spalle la Valdidentro appare lontana
... ... mentre
la Val Viola incomincia a mostrare il meglio di
sé ... ... e cosa
volere di più da viste simili?
In centro
alla foto nella valle scorre il torrente Viola
Bormina. Nella valle Dosdè si trova anche il
Rifugio Federico Questa
panoramica riassume la visione di questa valle
adornata da vette, da sx: Il monte Verva, Il Pizzo
Dosdè, il Sasso di Coca, la Punta d'Avedo,
il ghiacciaio Dosdè centrale, La Cima Viola
ed in fine il Corno Dosdè. A sx
è la carrabile che scende al rifugio
Federico.
Fra una
baita e un ruscello si riprende a pedalare di buona
lena Avevamo
anche uno spettatore a 4 zampe interessato al
nostro passaggio Ragazzi,
basta fermarsi a rimirare il paesaggio, c'è
la polenta che ci aspetta al rifugio,
pedalareee!
Questo
è il tratto più impegnativo che porta
alla colma, io avevo giocato d'anticipo per
fermarmi a fare qualche scatto.... Singolare
la distesa di rocce alle mie spalle, penso che
anche a piedi si farebbe fatica ad
attraversarla! ... e poi
via di nuovo a rincorrerli....
Ultimi
sforzi e si arriva a scollinare...
... e si
apre una nuova visione verso il fondo valle, inteso
come termine della valle Il cartello
vicino al masso indica con una freccia il Rifugio
Viola... ... ed
infatti proprio in centro alla foto dietro il Lago
Viola un puntino marrone era il Rifugio
Viola. Dietro di
esso le creste in centro alla foto non sono altro
che il confine Italo-Svizzero. Di fatto
precedentemente il rifugio non era altro che una
caserma della Guardia di Finanza posta a
sorvegliare il confine. Mancava
poco alla meta ma alla sosta per indossare i
giubbini, un insetto molesto pungendo Franco gli ha
provocato una importante reazione allergica con un
primo intervento di applicazione di una crema e poi
altre cure fornite al rifugio con pastiglia
specifica.
Schivando
le pozzanghere si prosegue verso il
rifugio Il lago
Viola, non certo per il suo colore ma per omonimia
della Valle Viola. Altre
spettatrici lungo il percorso
Ultimo
guado e poi un recinto d'aprire, grazie Franco, a
chiuderlo ci penserà l'altro ciclista che
stava scendendo. Dopo il
passaggio sul ponte del Torrente Val Cantone
c'è ancora una breve salita per il
rifugio
Ultimo
strappo e la meta è stata
conquistata! Una
panoramica verso valle dal rifugio affollato di
escursionisti. A sx il Pizzo Bianco a dx il Corno
Dosdè
Siamo in
era Covid-19 e vigono le regole della mascherina,
gel, distanziamento ecc. Si dice:
Beati gli ultimi se i primi saranno stati onesti.
In effetti siamo stati fra gli ultimi ad essere
stati serviti e alla fine siamo riusciti comunque a
pranzare. Il laghetto
dietro il rifugio e verso il confine
Italo_Svizzero Il fatto
che gli escursionisti a piedi se ne siano andati
quasi tutti è dovuto anche al fatto che a
piedi ci vuole sempre un po' di tempo per scendere
... ... in bici
invece si è più veloci e anche se si
parte dopo si è in grado di
recuperare. Dopo la
polenta meglio proteggersi col giubbino! Lasciato il
rifugio si scende ancora passando per il ponte sul
Torrente della Val Cantone. A dx si
erge il Pizzo Bianco Scendendo;
ancora qualche scatto della affascinante Val Viola,
dove raggiunta di nuovo la colma... ... si
scollina verso valle... ... non
prima di dare di nuovo uno sguardo contemplativo
verso la Val Dosdè... ... e
raggiunto Arnoga e la veloce discesa su asfalto ci
siamo ritrovati di nuovo sulla ciclopedonale a
fianco del Fiume Adda che conduce alla Piana di
Bormio e a seguire in Valdisotto nostro punto di
partenza.
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buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 29-08-2020 ultimo aggiornamento: 31-08-2020 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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