Il nostro
punto di partenza si trova nell'Alta Valle Staffora
nel Comune di Santa Margherita di Staffora. Il
perchè della scelta di questo punto di
partenza è per il fatto di aver pianificato
tre report in questa zona, per cui come sempre
ognuno può gestirsi come meglio
crede.
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Come si
può vedere si parte subito con una salita a
due cifre intervallato da un tratto di circa 6 km
con sali e scendi più agevoli. Poi dal Passo
Penice alla vetta la salita è costante
all'8,5%
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Il
percorso
Si tratta
di un percorso totalmente su asfalto e su strade
aperte al normale traffico di strade provinciali.
Solo il tratto della prima salita da Massinigo al
passo della Scaparina è una strada
secondaria, parte in mezzo ai boschi, stretta e
ripida e con traffico molto ridotto se non
assente.
Giunti al
Passo Scaparina per arrivare al Passo Penice la
strada provinciale si allarga ed offre scorci
sull'Alta Valle Staffora sino a Varzi ed oltre. Dal
Passo poi una strada sempre asfaltata in parte fra
i boschi porta in vetta al Monte Penice dove si
trovano molti ripetitori di segnali radio ed il
Santuario dedicato alla Beata Vergine Maria di
Monte Penice.
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Quale
bici usare
Qualsiasi
bici dotata di buon cambio e freni efficienti
può andar bene.
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Dall'Alta
Valle Staffora alla vetta del Monte Penice
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Fino al
Passo Scaparina l percorso è il medesimo del
precedente
report
per cui se volete altre informazioni lo potete
consultare.
Qui
lasciata alle spalle la piccola frazione di
Massinigo, una breve sosta per bere e tirare il
fiato
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Non sembra,
ma partire e trovarsi subito una bella salita con
poco riscaldamento fa sempre un certo
effetto.
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La montagna
a sx è la nostra meta odierna e si
intravedono anche delle antenne dei ripetitori del
Monte Penice.
Qui ci
troviamo in località Roncassi, La Pernice
Rossa ristorante e B&B
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in alto a
dx della strada si scorgono alcuni
chalet
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Si scollina
in vista del Passo Scaparina sempre con lo sfondo
del Monte Penice.
Oltre le
case che si vedono passa il confine fra Lombardia
ed Emilia-Romagna.
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Giunti
all'incrocio sul Passo Scaparina 1108 m si svolta a
sx e subito si trova il cartello ad indicare la
direzione per il Passo Penice.
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Fra i due
Passi ci sono 6 km, metà dei quali in salita
al 1,4%
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Si passa
anche a fianco di alcuni boschi, da prestare
attenzione a qualche irregolarità del manto
stradale, che se per le nostre larghe gomme non
sono un problema, per una bici da corsa potrebbero
esserlo.
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Mentre si
pedala verso il Passo, in prossimità della
località Bardineio si apre una visuale sulla
Valle Staffora e su quanto vi sta
attorno.
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Ingrandendo
la foto sopra nel suo centro si scorge San Pietro
Casasco, una delle tante frazioni disseminate sui
versanti della valle Staffora.
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Superati i
3 km in falsopiano vi aspetta la
discesa.
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La discesa
termina alla intersezione con la Strada Provinciale
SP ex SS461 del Passo Penice. Da qui sono 2 km
all'1,5%
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Ci si trova
a circa 1150 m e la strada prosegue affiancata da
boschi
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Si lascia
la Lombardia per entrare in
Emilia-Romagna
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In vista
del famoso Passo Penice
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A sx si
scorge il ristorante dove pranzeremo dopo aver
conquistato la vetta del Monte Penice.
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Il passo
Penice 1149 m non è altro che un ampio
piazzale dove in anni lontani l'edificio di fronte
non era certo abbandonato come ora!
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Lo Scarpone
è il ristorante dove anche in un
precedente
report ci
eravamo fermati a pranzo. Fu un report molto
più impegnativo del odierno, si trattava di
100 km e 2000 m D+
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A fianco
del ristorante un varco dà la vista sulla
pista da sci e l'impianto di risalita. Il borgo che
si scorge è Casa Matti. Ci si arriva dal
Passo delle Tre Strade a circa 2,5 km da qui. La
valle che si vede a dx è la Val Tidone
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Questo
piazzale durante l'inverno si trasforma in
parcheggio per chi va a sciare.
A dx il monumento con la statua dedicata a San
Colombano nominato Patrono e Protettore dei
motociclisti che qui giungono numerosi nei periodi
estivi
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Dopo questa
breve sosta ripartiamo per raggiungere la vetta, si
ritorna sulla stessa strada da cui siamo
arrivati.
Se si
andasse a sx si scenderebbe a Bobbio
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Bastano un
centinaio di metri per arrivare al bivio che sale
alla vetta del Monte Penice
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Per buona
parte la strada sale a fianco di boschi
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Fra gli
alberi spunta una prima antenna
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E poi
ancora altre antenne. In questo punto a dx una
strada porta in località la Residenza. Il
bello è che queste case sono divise da un
confine, 20 in Lombardia altre 22 in Emilia
Romagna
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Fra recinti
e torri radio si trova anche una
chiesetta
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Se siete
stanchi dietro all'edicola troverete tavolo e
panche
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Siamo
oramai in vista della vetta, un cane sbuca dal
prato a dx e aspetta che passiamo prima di
attraversare.
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In pieno
controluce si stagliano le antenne dei ripetitori
posti in vetta.
I
più anziani si ricorderanno che negli anni
50' il Centro Trasmittente Monte Penice divenne
noto per il fatto che fosse il luogo dove
indirizzare le antenne di ricezione dell'allora
neonata TV Rai Radio Televisione
Italiana.
Il centro
divenne operativo il 3 Aprile del 1953 servendo
buona parte del bacino padano dal Piemonte
orientale sino al Veneto, al Canton Ticino e ad
alcune zone Emiliane fra Piacenza e
Parma.
Il 3
Gennaio del 1954 iniziò la trasmissione del
canale nazionale Rai1 seguirono poi nel 1961 Rai2 e
nel 1979 Rai3.
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Naturalmente
essendo una posizione strategica, con l'avvento
delle TV private sul finire degli anni 70' molte
emittenti si "accasarono" su questo monte con le
loro antenne.
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E
così salendo se ne incontrano
molte.
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Fra le
antenne spunta una statua in cima ad un monumento
con accanto la bandiera.
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Mentre
sulla dx alcune cime di monti fra cui uno che viene
indicato, si tratta della cima del Monte Lesima
riconoscibile per via della cupola che protegge il
Radar, lo potete vedere in uno dei report
precedenti.
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La vetta
è a portata di pedale dopo che abbiamo
superato una decina di tornanti.
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Vetta
conquistata 1460 m s.l.m. La curiosità
è che qui passa il confine fra la Lombardia
e Emilia - Romagna. Da questo lato siamo in
Lombardia sotto il Comune di Menconico mentre sul
lato opposto dietro il Santuario ci si trova in
Emilia-Romagna Comune di Bobbio.
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Dove si
trova lei dovrebbe essere territorio Emiliano sotto
il Comune di Bobbio, da questo lato siamo nel
Comune di Menconico (PV)
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Questa
è la statua in bronzo del Cristo Redentore
sono 121 anni che si trova qui, era stata posta il
14 Ottobre del 1900, rimossa nel 2020 per un
restauro e ritornata al suo posto il 1° Agosto
del 2021.
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Santuario
Beata Vergine Maria di Monte Penice, costruito su
resti del VII sec. e successivamente ampliato, come
il portico che fu aggiunto nel 1905
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Sul retro
del Santuario si trova la torre campanaria
realizzata nel 1968
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Foto
classica e dalla feritoia si può vedere il
panorama verso la Val Tidone e su Romagnese
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Romagnese
si trova in testa alla Val Tidone nel Oltrepo
Pavese
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Da questo
punto forse si capiscono meglio gli orientamenti
geografici. Qui siamo a fianco della torre
campanaria, in direzione degli ombrelloni bianchi
si trova la Valle Staffora con Varzi, a dx
c'è l'antenna rossa e bianca della Rai e
nascosta dietro la pianta è la Val Tidone,
alle mie spalle la Val Trebbia.
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Questa in
centro è Varzi
nella
Val Staffora, mentre i due campanili in primo piano
sono quelli di San Pietro Casasco che ho già
indicato sul tratto fra il Passo Scaparina e Passo
Penice se ricordate.
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Da questa
angolazione si vede meglio la storica antenna della
Rai ed in centro nella Val Tidone,
Romagnese.
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In sostanza
da quassù basta girarsi su 360° per
avere visioni panoramiche infinite, specie in
occasioni di cielo terso.
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E se ci si
mette in questo punto allora lo scenario si sposta
verso altri monti che faccio prima ad elencarli in
questo modo grafico.
Anche la
cima del Lesima è posta fra i confini
Lombardi-Emiliani mentre il Monte Ebro si trova in
Piemonte in provincia di Alessandria.
Sul monte
Chiappo invece confluiscono i confini fra Piemonte,
Lombardia ed Emilia.
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Finita la
scorpacciata di panorami a 360° dalla vetta
del Monte Penice siamo di nuovo scesi sulla
carrozzabile che porta al passo Penice, strada
inaugurata nel 1927.
E dopo una
sosta pranzo al ristorante siamo scesi di nuovo al
Passo Scaparina per deviare verso Roncassi,
Massinigo e fare ritorno al punto di partenza a
Pian del Lago.
Traccia
GPX
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Conclusioni
Un percorso
senza dubbio altamente panoramico che fa scoprire
una zona ampia di territori fra le Regioni della
Lombardia e del Emilia-Romagna.
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