Lombardia in bici

Valsassina
Lares Brusà

(LC)

Home


 

 


Di nuovo in Valsassina e a differenza del precedente report questa volta ci si trova sul lato nord della valle toccando le località del Pian delle Betulle, Alpe Ortighera, Lares Brusà e Alpe Palio

Località Lares Brusà 1700m, a dx la Grigna



Alpe Piazza - Pian delle Betulle - Lares Brusà


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
58km a/r
1534m
asfal/sterr
Cicl/Carrab
9% - 52%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

Ci troviamo nel cuore della Valsassina, ed il percorso si snoda in parte sulla Ciclopedonale in fondovalle ed in parte sulle pendici nord della Valsassina toccando le località del Pian delle Betulle, Lares Brusà e Alpe Palio. Sotto l'altimetria del percorso






Come arrivarci

Da Lecco, si prende l'indicazione per la Valsassina, prendendo la nuova tangenziale in galleria che porta sino all'imbocco della Valsassina a Ballabio. Si prosegue sino all'inizio della periferia di Pasturo dove a dx della rotatoria è possibile trovare parcheggio, proprio in corrispondenza dell'inizio della Ciclopedonale.

Distanze

Da: Milano 69 km - Bergamo 46 km - Lecco 15,6 km - Como 42 km - Brescia 102 km


Il percorso

Dal parcheggio di Pasturo si prende la Ciclopedonale della Valsassina sino a Cortenova dove la ciclopedonale termina ed occorre prendere la statale. Si prosegue sino a Taceno dove si sale a dx direzione Margno - Premana svoltando a dx prima di Margno in direzione Crandola Valsassina. Si prosegue su sterrata verso il Pian delle Betulle si prosegue verso Alpe Ortighera ed in fine alla meta di Lares Brusà.

Il ritorno per variare il percorso l'ho fatto scendendo all'Alpe Palio, nulla vieta di rifare lo stesso percorso dell'andata.

Condizioni del percorso

Dall'asfalto della Ciclopedonale si passa alla carrabile sterrata, a tratti con fondi cementati. Da tener conto le pendenze importanti che per brevi tratti ti obbligano a scendere e spingere la bici. Il software ha decretato il 52% ma sono brevi tratti.
Inutile dire che occorre un ottimo allenamento, si tratta comunque di un giro modulare perché volendo lo si potrebbe accorciare tralasciando la pista ciclopedonale, oppure provare a chiedere se le bici sono ammesse sulla Funivia per chi non è allenato ad affrontare la salita al Pian delle Betulle, riservandosi di fare il tratto da Pian delle Betulle al Lares Brusà.

Bici consigliata


Senz'altro una bici biammortizzata o una buona front e soprattutto mi raccomando ottimi freni per le ripide e lunghe discese.


La Valsassina lato Nord


Stesso punto di partenza del precedente report, posto a Pasturo all'inizio della bella Ciclopedonale della Valsassina




Già dall'inizio della Ciclopedonale è possibile visualizzare la meta di questo report "Lares Brusà" indicata dalla freccia dove alla sua sx è la Cima di Margno e a dx La Cima d'Olino. Sono 26,5 km per arrivare alla meta.


A sx lo Zucco Angelone domina l'ingresso verso la parte nord della Valsassina. L'abbondanza di fresca erba non fa distogliere il cavallo dalla sua gustosa "colazione"




Solito passaggio accanto alla cascata vicino ad Introbio. Se volete vedere altre foto sulla Ciclopedonale basta rivedere i report precedenti dedicati alla Valsassina che si trovano nella pagina della provincia di Lecco


La Ciclopedonale passa attraverso un allevamento di cavalli, posto sotto la parete nord della Grigna



Giunti a Cortenova la Ciclopedonale termina ed occorre raggiungere la strada statale.

Qui accanto la nuova staccionata che utilizza i soliti pali oramai di moda sulle nostre ciclabili.

Ci sono però alcune differenze da notare:
I tronchi orizzontali sono imbullonati ai pali verticali mentre le altre soluzioni adottavano il palo verticale forato da ambo i lati dove ad incastro si inserivano i pali orizzontali.

Pro:

Questa soluzione offre una manutenzione più agevole ed immediata nel caso di sostituzione dei pali orizzontali. Nelle altre soluzioni la cosa era pressoché impossibile se non molto difficoltosa.

I pali verticali sono infissi in tubi zincati cementati alla base, soluzione di certo più duratura come lo è il cappuccio in plastica posto sulla sommità del palo che evita alla neve e al ghiaccio di rompere il palo.

Contro:

Ad essere pignoli..... se malauguratamente si andasse a sbattere contro la "testa" dei pali orizzontali ci si potrebbe far male a differenza della soluzione con pali ad incastro.

Ma una soluzione ci sarebbe:
montare i pali orizzontali dietro il palo verticale in modo d'avere solo parti arrotondate verso la ciclopedonale.

Su! Chi si offre volontario a sbullonare le staccionate?




Nelle limpide acque del torrente Pioverna qualcuno era dedito alla pesca della trota




Come ho scritto in precedenza a Cortenova occorre abbandonare la Ciclopedonale.

Se si osserva la mappa sotto, al bivio prima del ponte occorre scendere nel piazzale sterrato e svoltare a dx per prendere la statale.

Qui viene il bello, qualche mese fa hanno inaugurato la ciclabile da Cortenova verso Bindo per poi terminare a Tartavalle Terme.

Sarebbe stato proprio bello se avessero unito i due tracciati (di cui ho disegnato la linea verde tratteggiata), peccato che hanno lasciato ancora da fare 317,47m di Ciclopedonale

Fra Cortenova e Bindo la statale corre sotto una galleria che seppur ben illuminata di certo non è indicata per una famigliola con i bimbi a seguito.

Non conosco le motivazioni del mancato collegamento, mi auguro solo che non ci mettano ancora degli anni per decidere o fare.






Giunti a Taceno si sale a dx direzione Margno - Premana.



La cima con neve che si vede è il Monte Legnone, in centro alla foto il campanile di Margno



All'ingresso di Margno occorre svoltare a dx in direzione Crandola Valsassina che dista 1km con 65m D+




Crandola Valsassina la chiesa




Superato Crandola Valsassina, l'asfalto termina e si passa allo sterrato nel bosco. Sullo sfondo la Grigna parete nord




Alcuni tratti sono anche cementati. Questa è la visuale verso ovest dove si pone lo sbocco della Valsassina verso Bellano sul lago di Como. In alto a dx il paese di Narro



Ai margini della strada si incontrano alcune baite



Questa decisamente ristrutturata con tutto in ordine, compreso prato rasato!



Da Crandola Valsassina dopo 4,2km e 447m di D+ si arriva in vista dell'Alpe Piazza che si trova in direzione della borraccia, mentre la cima della montagna è il Monte Croce di Muggio e sotto di esso l'Alpe Giumello.


Alpe Piazza, in centro alla foto uno spicchio del Lago di Como e più in là il lago di Lugano, tirando una linea verticale in centro alla croce di ferro.




Alpe Piazza

Basta ingrandire un po' per vedere il lago di Como e dietro di esso le creste dei monti Svizzeri


Da qui in poi la pendenza aumenta un po' e il fondo diventa più sassoso


Intanto nei varchi della vegetazione in alto appaiono le abitazioni del Pian delle Betulle



A circa 500m dal precedente segnavia si incontra un gruppetto di case si tratta della località Alpe Grasso



E qui mettetevi il cuore in pace e scendete dalla bici perché vi aspetta un tratto ripido


Qui troverete un punto acqua


la carrabile sale in mezzo alle baite



Fra le baite la ripida carrabile che guardando in giù non é molto apprezzabile la sua pendenza


Tutt'intorno un bel bosco

Uno sguardo verso la direzione della meta; ovviamente molto più in alto

Da quassù si vede meglio il panorama verso ovest, con il lago di Como sottostante ed a sx il passaggio che porta verso il Lago di Lugano e la Svizzera.



Da qui mancano 750m e 111m di D+ per arrivare al Pian delle Betulle, solo che qualche strappo come questo é al 52% (almeno per il software)




A 1450m s.l.m. si arriva a Pian delle Betulle, a sx Monte Croce di Muggio a dx l'arrivo della Funivia che sale da Margno

Monte Croce di Muggio e sotto l'Alpe Giumello



La funivia che scende a Margno, sullo sfondo i laghi di Como e Lugano.

Sotto a sx Margno, a dx Codesino e sopra Indovero e Narro


da questo punto si prende la carrabile in salita a fianco del pennone in direzione Lares Brusà



La carrabile passa dietro alle case che poco prima si son viste da sotto negli slarghi della vegetazione. Sullo sfondo l'imponenza della parete nord della Grigna



ù

Fra le aperture del bosco una vista sull'Alpe Ortighera




A 1500m s.l.m. si attraversa l'Alpe Ortighera


Il paesaggio non cambia guardando verso ovest salvo il fatto che incomincia ad ampliarsi



Una panoramica sull'Alpe Ortighera


Basta salire verso le ultime baite e voltarsi indietro.....

D'incanto appaiono nuovi scenari, sotto Pian delle Betulle, a sx Monte Croce di Muggio sullo sfondo le creste delle montagne a confine con la Svizzera e a dx la cima del Legnone mentre in centro alla foto la cima del Legnoncino


Per darvi l'idea dallo stesso punto ecco la panoramica


Lasciando l'Alpe Ortighera un paio di ripidi tornanti portano su un traverso sotto il Cimone di Margno. Sullo sfondo l'inconfondibile Grigna



Sotto la Grigna, la Valsassina


Dal traverso cambia ancora lo scenario, ora in direzione sud. Sullo sfondo il Monte due Mani e dietro il Monte Resegone. In centro l'Alpe Oro



Alpe Oro, a dx Il Monte due Mani in primo piano e dietro il Resegone.


Il bivio per l'Alpe Oro, si prende invece a sx la strada che va in salita verso il Rif. S.Rita

 


Si passa attraverso alcuni larici


Il paesaggio ad un certo punto cambia aspetto, si attraverso un versante della montagna probabilmente ricco di materiale ferroso e lo si vede sia dalle rocce che dal terreno di colore rossastro.

La cima scura che si vede è la Cima d'Olino

Manca poco alla meta del Lares Brusà, con una nube grigia che gli incombe di sopra.

Dallo stesso punto una panoramica coglie assieme sia il lato nord che il lato sud della Valsassina

 

A sx la zona picnic della località Lares Brusà. La carrabile prosegue, questa é la forcella di Olino


La carrabile prosegue verso l'Alpe Ombrega con annesso Rifugio, tutt'attorno la presenza di Larici



Una zona picnic che definirei "in bellavista"



Non manca che salire al monumento




Una vista verso il Legnone con ancora la presenza di neve. In centro alla foto, fra le fronde dei larici, si può intravedere Premana


A quota 1700 si traguarda la cima della Grigna

La Cima d'Olino, sarebbe stato bello salire sino lassù, ma si era fatto tardi per me


 


Poi volendo ben guardare anche da questo punto panoramico non si smetterebbe mai di scrutare l'orizzonte attorno.

In centro la cima del Cantone Grande, dietro il Cimone di Margno, a sx il monte Croce di Muggio, a dx la cima del Legnone


Il giorno prima aveva piovuto a lungo e fatto anche qualche spruzzata di neve ad alta quota e la giornata nonostante il sole, presentava un vento molto fresco che consigliava di coprirsi dopo aver terminato la salita in maniche corte.

Come si sa in montagna è sempre meglio portarsi qualche cosa in più che in meno, tanto che di scorta avevo anche un paio di pantaloni lunghi di quelli molto sottili ed aderenti che in extremis possono fare il loro servizio.

Come si fa a distogliere lo sguardo da questi scenari, se si dovessero contare tutte le cime visibili si passerebbe un bel po' di minuti


La Grigna e la Valsassina ai suoi piedi. A sx in corrispondenza della borraccia, spuntano le cime del Due Mani e del Resegone, mentre a dx sul lago di Como sono riconoscibili il Galbiga ed il Monte di Tremezzo

Dispiace lasciare posti belli come questi, ma occorre scendere a valle e fare ritorno al punto di partenza

 

Porre attenzione nei tratti cementati in quanto in alcuni punti affiorano le reti metalliche poste sulla gettata per consolidare il manufatto ed in alcuni casi i terminali delle reti sono in bella vista

La zona delle rocce rosse, fare attenzione anche alle solite canaline di scolo, ma chi è abituato ad andare in montagna le conosce bene e se ne trovano di tutte le fogge e di differenti materiali utilizzati.

Il fondo è molto vario e si alterna in continuazione presentando in alcuni punti anche profondi solchi provocati dalla erosione provocate dai rivoli d'acqua

Inutile dire che è meglio disporre di buoni ammortizzatori

Sull'estrema sx le cima del Monte Tremezzo e del Galbiga che ho citato poco sopra

 

Un migliaio di metri sotto la Valsassina aspetta


Di nuovo in vista dell'Alpe Ortighera


L'arrivo al Pian delle Betulle mi ha fatto fare una scelta, scendere ancora dalla stessa strada della andata o applicare una variante andando all'Alpe Palio e scendere da lì verso valle.

Ho scelto la soluzione per l'Alpe Palio, non prima di avere fatto il giro del Pian delle Betulle. In pratica giunto di nuovo di fronte alla funivia ho preso questa strada in discesa che compiendo un anello fra i villini riporta ancora davanti alla funivia. Poi si riprende di nuovo questa strada e qui al bivio si svolta a dx verso la chiesa

La chiesa dal campanile un po' particolare ed inusuale in simili posti


In effetti dal Pian delle Betulle all'Alpe di Palio non c'é molta strada ma il tratto basolato per la bici si dimostra ostico, tanto da preferire il bosco accanto!

 

Una volta sceso a valle ho incontrato la sorpresa di un altro nuovo pezzo di ciclabile che collega la periferia di Bindo a Tartavalle Terme e come ho scritto all'inizio peccato che a Cortenova si interrompe!
E' molto bella e mi auguro che presto venga collegata all'altra verso Pasturo.

 

TRACCIA GPX


CONCLUSIONI

Fatica è indubbio che se ne deve fare, ma penso che le immagini che avrete visto possano giustificare il tutto. Poi se non ve la sentite di farla in bici o perchè non avete una bici adatta, potete sempre prendere la funivia e farvi una passeggiata a piedi, non vi pare?

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2016
pagina creata: 21-05-2016
ultimo aggiornamento:22-05-2016
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »