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Valsassina Lares Brusà (LC) |
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Ci troviamo
nel cuore della Valsassina, ed il percorso si snoda
in parte sulla Ciclopedonale in fondovalle ed in
parte sulle pendici nord della Valsassina toccando
le località del Pian delle Betulle, Lares
Brusà e Alpe Palio. Sotto l'altimetria del
percorso Da Lecco,
si prende l'indicazione per la Valsassina,
prendendo la nuova tangenziale in galleria che
porta sino all'imbocco della Valsassina a Ballabio.
Si prosegue sino all'inizio della periferia di
Pasturo dove a dx della rotatoria è
possibile trovare parcheggio, proprio in
corrispondenza dell'inizio della
Ciclopedonale. Da: Milano
69 km - Bergamo 46 km - Lecco 15,6 km - Como 42 km
- Brescia 102 km Dal
parcheggio di Pasturo si prende la Ciclopedonale
della Valsassina sino a Cortenova dove la
ciclopedonale termina ed occorre prendere la
statale. Si prosegue sino a Taceno dove si sale a
dx direzione Margno - Premana svoltando a dx prima
di Margno in direzione Crandola Valsassina. Si
prosegue su sterrata verso il Pian delle Betulle si
prosegue verso Alpe Ortighera ed in fine alla meta
di Lares Brusà. Il ritorno
per variare il percorso l'ho fatto scendendo
all'Alpe Palio, nulla vieta di rifare lo stesso
percorso dell'andata. Dall'asfalto
della Ciclopedonale si passa alla carrabile
sterrata, a tratti con fondi cementati. Da tener
conto le pendenze importanti che per brevi tratti
ti obbligano a scendere e spingere la bici. Il
software ha decretato il 52% ma sono brevi
tratti.
Stesso
punto di partenza del precedente report, posto a
Pasturo all'inizio della bella Ciclopedonale della
Valsassina Già
dall'inizio della Ciclopedonale è possibile
visualizzare la meta di questo report "Lares
Brusà" indicata dalla freccia dove alla sua
sx è la Cima di Margno e a dx La Cima
d'Olino. Sono 26,5 km per arrivare alla
meta. A sx lo
Zucco Angelone domina l'ingresso verso la parte
nord della Valsassina. L'abbondanza di fresca erba
non fa distogliere il cavallo dalla sua gustosa
"colazione" Solito
passaggio accanto alla cascata vicino ad Introbio.
Se volete vedere altre foto sulla Ciclopedonale
basta rivedere i report precedenti dedicati alla
Valsassina che si trovano nella pagina della
provincia
di Lecco La
Ciclopedonale passa attraverso un allevamento di
cavalli, posto sotto la parete nord della
Grigna Giunti a
Cortenova la Ciclopedonale termina ed occorre
raggiungere la strada statale. Qui accanto
la nuova staccionata che utilizza i soliti pali
oramai di moda sulle nostre ciclabili. Ci sono
però alcune differenze da notare: Pro: Questa
soluzione offre una manutenzione più agevole
ed immediata nel caso di sostituzione dei pali
orizzontali. Nelle altre soluzioni la cosa era
pressoché impossibile se non molto
difficoltosa. I pali
verticali sono infissi in tubi zincati cementati
alla base, soluzione di certo più duratura
come lo è il cappuccio in plastica posto
sulla sommità del palo che evita alla neve e
al ghiaccio di rompere il palo. Contro: Ad essere
pignoli..... se malauguratamente si andasse a
sbattere contro la "testa" dei pali orizzontali ci
si potrebbe far male a differenza della soluzione
con pali ad incastro. Ma una
soluzione ci sarebbe: Su! Chi si
offre volontario a sbullonare le
staccionate? Nelle
limpide acque del torrente Pioverna qualcuno era
dedito alla pesca della trota Come ho
scritto in precedenza a Cortenova occorre
abbandonare la Ciclopedonale. Se si
osserva la mappa sotto, al bivio prima del ponte
occorre scendere nel piazzale sterrato e svoltare a
dx per prendere la statale. Qui viene
il bello, qualche mese fa hanno inaugurato la
ciclabile da Cortenova verso Bindo per poi
terminare a Tartavalle Terme. Sarebbe
stato proprio bello se avessero unito i due
tracciati (di cui ho disegnato la linea verde
tratteggiata), peccato che hanno lasciato ancora da
fare 317,47m di Ciclopedonale Fra
Cortenova e Bindo la statale corre sotto una
galleria che seppur ben illuminata di certo non
è indicata per una famigliola con i bimbi a
seguito. Non conosco
le motivazioni del mancato collegamento, mi auguro
solo che non ci mettano ancora degli anni per
decidere o fare. Giunti a
Taceno si sale a dx direzione Margno -
Premana. La cima con
neve che si vede è il Monte Legnone, in
centro alla foto il campanile di Margno All'ingresso
di Margno occorre svoltare a dx in direzione
Crandola Valsassina che dista 1km con 65m
D+ Crandola
Valsassina la chiesa Superato
Crandola Valsassina, l'asfalto termina e si passa
allo sterrato nel bosco. Sullo sfondo la Grigna
parete nord Alcuni
tratti sono anche cementati. Questa è la
visuale verso ovest dove si pone lo sbocco della
Valsassina verso Bellano sul lago di Como. In alto
a dx il paese di Narro Ai margini
della strada si incontrano alcune baite Questa
decisamente ristrutturata con tutto in ordine,
compreso prato rasato! Da Crandola
Valsassina dopo 4,2km e 447m di D+ si arriva in
vista dell'Alpe Piazza che si trova in direzione
della borraccia, mentre la cima della montagna
è il Monte Croce di Muggio e sotto di esso
l'Alpe
Giumello. Alpe
Piazza, in centro alla foto uno spicchio del Lago
di Como e più in là il lago di
Lugano, tirando una linea verticale in centro alla
croce di ferro.
Basta
ingrandire un po' per vedere il lago di Como e
dietro di esso le creste dei monti
Svizzeri Da qui in
poi la pendenza aumenta un po' e il fondo diventa
più sassoso Intanto nei
varchi della vegetazione in alto appaiono le
abitazioni del Pian delle Betulle A circa
500m dal precedente segnavia si incontra un
gruppetto di case si tratta della località
Alpe Grasso E qui
mettetevi il cuore in pace e scendete dalla bici
perché vi aspetta un tratto
ripido Qui
troverete un punto acqua la
carrabile sale in mezzo alle baite Fra le
baite la ripida carrabile che guardando in
giù non é molto apprezzabile la sua
pendenza Tutt'intorno
un bel bosco Uno sguardo
verso la direzione della meta; ovviamente molto
più in alto Da
quassù si vede meglio il panorama verso
ovest, con il lago di Como sottostante ed a sx il
passaggio che porta verso il Lago di Lugano e la
Svizzera. Da qui
mancano 750m e 111m di D+ per arrivare al Pian
delle Betulle, solo che qualche strappo come questo
é al 52% (almeno per il software) A 1450m
s.l.m. si arriva a Pian delle Betulle, a sx Monte
Croce di Muggio a dx l'arrivo della Funivia che
sale da Margno Monte Croce
di Muggio e sotto l'Alpe Giumello La funivia
che scende a Margno, sullo sfondo i laghi di Como e
Lugano. Sotto a sx
Margno, a dx Codesino e sopra Indovero e
Narro da questo
punto si prende la carrabile in salita a fianco del
pennone in direzione Lares Brusà La
carrabile passa dietro alle case che poco prima si
son viste da sotto negli slarghi della vegetazione.
Sullo sfondo l'imponenza della parete nord della
Grigna Fra le
aperture del bosco una vista sull'Alpe
Ortighera A 1500m
s.l.m. si attraversa l'Alpe Ortighera Il
paesaggio non cambia guardando verso ovest salvo il
fatto che incomincia ad ampliarsi Una
panoramica sull'Alpe Ortighera Basta
salire verso le ultime baite e voltarsi
indietro..... D'incanto
appaiono nuovi scenari, sotto Pian delle Betulle, a
sx Monte Croce di Muggio sullo sfondo le creste
delle montagne a confine con la Svizzera e a dx la
cima del Legnone mentre in centro alla foto la cima
del Legnoncino Per darvi
l'idea dallo stesso punto ecco la
panoramica Lasciando
l'Alpe Ortighera un paio di ripidi tornanti portano
su un traverso sotto il Cimone di Margno. Sullo
sfondo l'inconfondibile Grigna Sotto la
Grigna, la Valsassina Dal
traverso cambia ancora lo scenario, ora in
direzione sud. Sullo sfondo il Monte
due Mani
e dietro il Monte Resegone. In centro l'Alpe
Oro Alpe Oro, a
dx Il Monte due Mani in primo piano e dietro il
Resegone. Il bivio
per l'Alpe Oro, si prende invece a sx la strada che
va in salita verso il Rif. S.Rita
Si passa
attraverso alcuni larici Il
paesaggio ad un certo punto cambia aspetto, si
attraverso un versante della montagna probabilmente
ricco di materiale ferroso e lo si vede sia dalle
rocce che dal terreno di colore
rossastro. La cima
scura che si vede è la Cima
d'Olino Manca poco
alla meta del Lares Brusà, con una nube
grigia che gli incombe di sopra. Dallo
stesso punto una panoramica coglie assieme sia il
lato nord che il lato sud della
Valsassina
A sx la
zona picnic della località Lares
Brusà. La carrabile prosegue, questa
é la forcella di Olino La
carrabile prosegue verso l'Alpe Ombrega con annesso
Rifugio, tutt'attorno la presenza di
Larici Una zona
picnic che definirei "in bellavista" Non manca
che salire al monumento Una vista
verso il Legnone con ancora la presenza di neve. In
centro alla foto, fra le fronde dei larici, si
può intravedere Premana A quota
1700 si traguarda la cima della Grigna
La Cima
d'Olino, sarebbe stato bello salire sino
lassù, ma si era fatto tardi per
me Poi volendo
ben guardare anche da questo punto panoramico non
si smetterebbe mai di scrutare l'orizzonte
attorno. In centro
la cima del Cantone Grande, dietro il Cimone di
Margno, a sx il monte Croce di Muggio, a dx la cima
del Legnone Il giorno
prima aveva piovuto a lungo e fatto anche qualche
spruzzata di neve ad alta quota e la giornata
nonostante il sole, presentava un vento molto
fresco che consigliava di coprirsi dopo aver
terminato la salita in maniche corte. Come si sa
in montagna è sempre meglio portarsi qualche
cosa in più che in meno, tanto che di scorta
avevo anche un paio di pantaloni lunghi di quelli
molto sottili ed aderenti che in extremis possono
fare il loro servizio. Come si fa
a distogliere lo sguardo da questi scenari, se si
dovessero contare tutte le cime visibili si
passerebbe un bel po' di minuti La Grigna e
la Valsassina ai suoi piedi. A sx in corrispondenza
della borraccia, spuntano le cime del Due Mani e
del Resegone, mentre a dx sul lago di Como sono
riconoscibili il Galbiga ed il Monte
di Tremezzo
Dispiace
lasciare posti belli come questi, ma occorre
scendere a valle e fare ritorno al punto di
partenza Porre
attenzione nei tratti cementati in quanto in alcuni
punti affiorano le reti metalliche poste sulla
gettata per consolidare il manufatto ed in alcuni
casi i terminali delle reti sono in bella vista
La zona
delle rocce rosse, fare attenzione anche alle
solite canaline di scolo, ma chi è abituato
ad andare in montagna le conosce bene e se ne
trovano di tutte le fogge e di differenti materiali
utilizzati.
Il fondo
è molto vario e si alterna in continuazione
presentando in alcuni punti anche profondi solchi
provocati dalla erosione provocate dai rivoli
d'acqua
Inutile
dire che è meglio disporre di buoni
ammortizzatori Sull'estrema
sx le cima del Monte Tremezzo e del Galbiga che ho
citato poco sopra Un migliaio
di metri sotto la Valsassina aspetta Di nuovo in
vista dell'Alpe Ortighera L'arrivo al
Pian delle Betulle mi ha fatto fare una scelta,
scendere ancora dalla stessa strada della andata o
applicare una variante andando all'Alpe Palio e
scendere da lì verso valle.
Ho scelto
la soluzione per l'Alpe Palio, non prima di avere
fatto il giro del Pian delle Betulle. In pratica
giunto di nuovo di fronte alla funivia ho preso
questa strada in discesa che compiendo un anello
fra i villini riporta ancora davanti alla funivia.
Poi si riprende di nuovo questa strada e qui al
bivio si svolta a dx verso la chiesa La chiesa
dal campanile un po' particolare ed inusuale in
simili posti In effetti
dal Pian delle Betulle all'Alpe di Palio non
c'é molta strada ma il tratto basolato per
la bici si dimostra ostico, tanto da preferire il
bosco accanto! Una volta
sceso a valle ho incontrato la sorpresa di un altro
nuovo pezzo di ciclabile che collega la periferia
di Bindo a Tartavalle Terme e come ho scritto
all'inizio peccato che a Cortenova si
interrompe!
Fatica
è indubbio che se ne deve fare, ma penso che
le immagini che avrete visto possano giustificare
il tutto. Poi se non ve la sentite di farla in bici
o perchè non avete una bici adatta, potete
sempre prendere la funivia e farvi una passeggiata
a piedi, non vi pare? |
buone pedalate a
tutti, Outside |
pagina creata: 21-05-2016 ultimo aggiornamento:22-05-2016 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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